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Autore: Nao Yoshikawa    03/09/2022    3 recensioni
Quattro volte in cui Rukia si è innamorata, il modo in cui l'amore ha influito sulla sua vita.
“Mi chiamo Rukia Kuchiki e questi sono i quattro amori che hanno cambiato la mia vita. Il primo amore, quello tenero e rassicurante. Il dolore della perdita, di quell’amore, che mi ha disilluso. L’amore proibito, che mi ha confusa e fatto passare notti insonni. E l’amore consapevole, a cui non sarei mai arrivata senza le mie esperienze precedenti”.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Byakuya Kuchiki, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Renji Abarai, Shiba Kaien
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest
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 L’amore consapevole
 
Quando pensavo che la mia vita non potesse più cambiare, ecco che incontrai lui: Ichigo Kurosaki. Posso affermare con certezza che io e Ichigo ci siamo cambiati la vita a vicenda. Lui mi ha salvato, è diventato la mia certezza seppur, come al mio solito, ci ho impiegato un po’ troppo per ammetterlo. All’inizio mi dicevo che era assurdo da parte mia provare qualcosa del genere. Siamo diversi. Mi sono chiesta: come potremmo conciliare le nostre vite? Potrebbe funzionare? Ma tutti questi dubbi e domande sparivano tutte le volte che eravamo insieme. Che fosse per combattere, che fosse per parlare semplicemente, allora sparivano le incertezze. Non mi sono mai definita una romantica, non nel senso in cui lo intendono tutti, almeno. E d’altronde non definirei romantico nemmeno Ichigo. Insieme facciamo sempre troppo rumore. Stiamo sempre lì a stuzzicarci, spesso discutiamo. Noi rappresentiamo bene il caos, siamo simili e anche diversi nel nostro essere simili. Io, così piccola e minuta, ho sempre creduto di starci bene tra le sue braccia. Mi chiedo se le cose tra di noi potrebbero funzionare. Mi chiedo se magari come coppia non saremmo un disastro, perché come amici invece funzioniamo benissimo. Ma il passato mi ha insegnato, mi ha aiutato a crescere, a capire. Sempre meglio rimanere feriti dopo averci provato, che vivere con il rimpianto. Può sembrare una frase fatta, però è vera. Ecco perché un giorno decisi di giocarmi il tutto e per tutto. Senza più nemici da affrontare, il futuro mi sembra più roseo. Sarà la speranza, quella che sento.
Non avevo parole giuste per dire ciò che provavo. Forse le parole giuste non esistevano nemmeno. Tutte le altre volte ero guidata più dall’emotività che dalla ragione.
«Ichigo, ti devo parlare.»
Lo dissi con la voce che tremava, la mano poggiata sopra al cuore che batteva forte per l’emozione. Lui mi guardò, chinando la testa di lato.
«Cavolo, come sei seria. Che c’è, Rukia?»
Respirai profondamente.
Alla fine cos’avrei perso, se fosse andata male? Una persona che per me era un amico ma di cui ero anche profondamente innamorato. Questa volta però non avrei soffocato in nessun modo quello che sentivo. Mi sentii cresciuta, in effetti. E questo era strano, considerando quanto noi Shinigami cambiamo e cresciamo lentamente.
«Ora ascoltami bene. E non interrompermi finché non ho finito. Dopo sarai libero di ridere di me o quel che ti pare…» abbassai lo sguardo e poi mi sforzo di guardarlo negli occhi. «Non so se c’è un modo giusto per dirtelo, quindi te lo dico e basta. Ichigo, io… io vorrei non dovermi più separare da te. Probabilmente è egoista da parte mia dire una cosa del genere. Il fatto è che quando sto con te… è tutto migliore. Quindi pensavo che mi piacerebbe continuare a stare con te. In tutti i sensi. Come ragazzo e ragazza, come…»
«Una coppia?» m’interruppe.
Aveva fatto proprio l’unica cosa che gli avevo chiesto di non fare! Come potevo riprendere il discorso senza svenire?
«I-io…ma insomma! Ti avevo detto di farmi finire!» arrossii «Comunque sì, il senso è quello. Ora… non ridere di me, ma sono innamorata. Di te. Non so com’è successo e perché, però è così. Forse sono stata prevedibile…?»
Non ebbi più il coraggio di guardarlo negli occhi. Ichigo non parlava, ma potevo sentire il suo sguardo su di me. Avrei tanto voluto che dicesse qualcosa, qualsiasi cosa, tutto sarebbe stato meglio del silenzio. Ad un tratto sentii la sua mano poggiarsi sulla mia testa, tra i mieii capelli.
«Sei scema? Pensi che riderei per una cosa del genere?» domandò.  La sua mano scese sul mio viso, sotto al mio mento ed ecco che lo guardavo di nuovo. Nei suoi occhi castani e caldi.
«F-forse sono stata un po’ sulla difensiva. Il mio è stato un atto di coraggio» mormorai con voce tremante. «Ma gradirei sapere cosa ne pensi, ecco!»
Perché doveva torturarmi in quel modo? Eppure non sembrava né a disagio, né infastidito. Sembrava quasi divertito. Quelle erano le volte in cui avrei voluto lanciargli un pugno, ma erano anche le volte in cui avrei voluto sciogliermi.
«Hai ragione, sei prevedibile. E lo sono anche io. Mi hai anche preceduto, che figura ci faccio ora?»
«… Eh…?»
Per un attimo credetti che mi stesse prendendo in giro. Poi per capii: Ichigo non scherzava mai su qualcosa di così serio. Nei suoi occhi vedevo me riflessa e allo stesso tempo vedeva tutto ciò che stava sentendo. I miei di occhi, invece, divennero lucidi.
«Avresti anche potuto evitare di farmi impazzire così. Non è stato per niente facile, sai?»
Poi piansi. Non di tristezza, certo. Ma di sollievo, di felicità. Ichigo mi accarezzò una guancia per asciugarmi una lacrima.
«E dai. Non piangere, non era mia intenzione.»
«Scusa…» sussurrai. Sentivo calore. Nelle sue mani, nel suo respiro, ora sul mio. Nelle sue labbra, ora sulle mie, che mi baciavano, con dolcezza. Io che chiudevo gli occhi e mi lasciavo baciare.
 
E così, questa è la storia delle quattro volte in cui mi sono innamorata. Ho capito, col tempo, che non esiste un amore che vale più dell’altro. A cambiare sono stata io e assieme a me è cambiata la percezione che ho dell’amore. E ho capito che a volte l’amore può essere bellissimo e tenero, altre volte può farti soffrire, altre può farti impazzire talmente tanto da mettere in discussione tutto il resto. E soprattutto ho capito che spesso l’amore guida le nostre scelte. Shinigami o umani, alla fine siamo fatti allo stesso modo.
 

 
Rukia Kuchiki
 
Nota dell'autrice
Non voglio dilungarmi troppo con queste note, altrimenti rischia di diventare un tributo scritto ad una delle mie coppie preferite. Per me Ichigo e Rukia sono l'esempio perfetto di anime gemelle, hanno un legame speciale, tenero, divertente e commovente. Questa Rukia è più cresciuta e forgiata dalle esperienze precedenti, e più si cresce e si fa esperienza, più si vive l'amore (e lo si percepisce) in modo diverso. È stato bello mettermi nei suoi panni e  scrivere in prima persona dei suoi sentimenti più profondi. Era una cosa che volevo fare da tempo.
A presto rileggerci.
Nao
   
 
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