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Autore: Menade Danzante    05/09/2022    2 recensioni
[1x01 | Alex Burgess e Sogno | T.W. morte (persone, animali), sangue, sadismo, violenza psicologica]
La tua speranza è morta e Alex ne raccoglie il cadavere con gentilezza.
Ti chiede perdono.
Ma tu hai solo disprezzo da offrirgli.
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sogno
Note: Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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buio

[T.W.: morte (persone, animali), sangue, sadismo, violenza psicologica]


Il buio alla fine di tutto





Ti vincolano leggi magiche, ma la speranza non le conosce.
Non ha forma umana, per te – comprendono solo avidità, loro. E violenza. E ricatto.
Sciocco sei stato a credere che Roderick ti avrebbe liberato, un giorno; che si sarebbe stancato di pretendere i tuoi doni impossibili; che avrebbe ascoltato suo figlio.
Sciocco: la clemenza non è degli umani, creature d'egoismo e sopruso.
La speranza per te ha le ali nere dei corvi, il loro sguardo acuto, la loro lealtà.
Per te ha la bellezza di un viso sereno, di occhi che brillano, di dita protese a riempire la distanza.
Per te ha la musica d'un sogno, il sapore dell'affetto.

Alla speranza non si accorda la morte.
Ma Alex Burgess la uccide lo stesso.

La uccide con un proiettile sparato tra le viscere morbide di Jessamy, nel suo sangue denso che macchia la tua gabbia di vetro e scivola giù, viscoso, a mondare la pietra.
La uccide nel tuo sorriso che ormai non è che memoria – da quanto tempo non sorridevi? –, nelle lacrime che ti arrossano gli occhi – da quanto tempo non riconoscevi il lutto sulla tua pelle? –, nelle dita che hanno nuovamente solo il vuoto da raggiungere – da quanto tempo non agognavi un contatto fisico?
La tua speranza è morta e Alex ne raccoglie il cadavere con gentilezza.
Ti chiede perdono.
Ma tu hai solo disprezzo da offrirgli.


-


«Se Randall fosse vivo, ti odierebbe tanto quanto me!»

Roderick muore su un cuscino di sangue là dove anche Jessamy ha trovato la sua fine. Ma non presti attenzione a lui, o ai tuoi strumenti rubati, e nemmeno al pensiero di tua sorella che arriverà – non le chiederai aiuto, non la implorerai di spezzare le catene al posto tuo.
Non adesso che intorno a te l'atmosfera cambia.
Segui Alex con lo sguardo e con il corpo; qualcosa – tutto – in lui alimenta la tua chimera.
Se solo si fidasse abbastanza di te, allora potrebbe...
Allunghi la mano – promessa di pace.
Di perdono.
Provami che non sei tuo padre, e io... potrei anche concederti quello che desideri.

«Ci ucciderà! Cosa direbbe suo padre?»

Qualcosa – tutto – in lui regredisce – «Devo riflettere,» – e la connessione tra voi cade insieme alle tue illusioni.
Dicesti che mi avresti lasciato andare, se avessi potuto.
Bugiardo.

Umiliazione e rabbia bruciano in te come incendio: come hai potuto credere che Alex fosse diverso tanto da fidarti? Tanto da considerare l'ipotesi di assolverlo quando il rancore è tutto ciò che ti rimane?
Tutto ciò che
sei.
«Basta che prometti che non farai del male a me o a Paul, e io ti lascerò andare.»
Condizioni. Patti. È questo il frutto della tua riflessione?
Dopo quello che hai fatto?
Come
osi, Alex Burgess?
Io non ti devo
niente.


-


«Non scenderò più quaggiù.»

Alex ti parla per l'ultima volta.
Per l'ultima volta ti incolpa – voleva aiutarti, tu non l'hai capito.
Per l'ultima volta fa leva sul tuo buon cuore – non ti ha chiesto la luna, tu non l'hai capito.
Per l'ultima volta prende le distanze dai mostri – non è mai stato come suo padre, tu non l'hai capito.
Per l'ultima volta si lascia trascinare via, lontano da te, senza averti estorto la promessa tanto desiderata.
Ma stavolta qualcosa cambia: a metà strada Paul si gira non visto, abbassa lo sguardo, lo rialza.
Un cenno d'intesa.
È così che noti lo spazio vuoto nel disegno di gesso.
È tempo di andare.

«Tutto ciò che volevo era liberarmi di te.»

La tua libertà arriva in un cerchio spezzato e nella pietà di un uomo migliore.
Un uomo che ti guarda – che ti ha sempre guardato con più compassione di quanta te ne abbiano mai mostrata tutti gli altri.
Un uomo che ti ha graziato in silenzio, mantenendo il segreto, senza gloria: non vuole ferire la persona che ama.
Un uomo buono, magnanimo, che scommette sul futuro che resta loro senza garanzie.
Un sognatore.
Uno stupido che non ha idea di cosa tu sia capace – di quanto tu sia disposto a spingerti oltre fino a trionfare su chi ti ha sottratto alla tua esistenza.
Grazie, Paul. Tu sarai risparmiato.


-


Sono tanti i sogni nella mente di Alex.
Sogni di bambino, di adolescente, di vecchio.
Sogni infranti, dimenticati, realizzati.
Sogni innocenti, volgari, castigati.
Alex Burgess sogna come un comune mortale.
Ma niente di tutto ciò ti interessa: cacci e contempli solo i suoi incubi più oscuri – l'ombra del padre che aleggia costante, il terrore che gli susciti, la morte che incombe.
Sei debole, spogliato dei tuoi averi, ma non ti serve molto: è di te che deve avere paura, non dell'allestimento.
Sei tu il suo spettro, tu la sua fine.
Solo tu.
Tu che sei pronto ad accoglierlo da molto tempo.
E nelle Terre del Sogno Alex si sveglia.

«Hai una vaga idea di come sia stato? Essere confinato in una gabbia per oltre un secolo?
Ti rendi conto del danno che hai arrecato al tuo mondo?»

È colpa tua.
Tutta colpa tua.

L'uomo ti guarda atterrito, la voce strozzata, il corpo da ragazzo scosso dall'orrore.
«Mi dispiace.»
Le scuse non riavvolgeranno il tempo.
«Non lo sapevo.»
Non t'importa.
«Ti prego.»
È troppo tardi.
Non esiste preghiera che possa correggere quello che ha fatto. Non esiste indulgenza che possa sistemare il Mondo della Veglia – che possa sistemare te.
Ti chini all'altezza del vecchio bambino: vuoi guardarlo negli occhi mentre lo punisci come merita.
Vuoi essere visto – più di un dio, più di un incubo.
Sonno eterno.
Per Jessamy.
Per il Mondo.
Per te.
Soffi la sabbia.
Muori nella paura, Alex Burgess.
Muori come hai vissuto.








Angolino di Menade Danzante:
Salve!
Innanzitutto, grazie per essere arrivat* fin qui! Questa è stata una sfida che mi sono prefissata da sola – scrivere quattro coppie di drabble con intermezzi di un paio di righe – e, almeno dal punto di vista puramente strutturale, sono riuscita ad arrivare fino in fondo senza voler cestinare tutto ogni due parole! Da questo lato, sono davvero soddisfatta!
Per quanto riguarda il contenuto, io spero davvero che i personaggi presentati, soprattutto Sogno, siano stati all'altezza dei loro originali nella serie TV (che è il mio unico riferimento, perché sono completamente digiuna del fumetto). Il punto di vista di Morfeo nella 1x01 è agghiacciante e me ne sono resa conto proprio scrivendo questa raccolta. Mi auguro di avergli reso giustizia e di non aver tradito il materiale di partenza.
Ultima cosa: nella prima drabble ho accennato all'idea che Morfeo possa aver sperato di essere liberato perché all'interno della puntata non si capisce benissimo quale possa essere il piano di fuga. :') Non avendo voluto chiamare sua sorella e non avendo voluto accordare nulla ai Burgess, la sua unica possibilità era quella di essere liberato da loro spontaneamente. È una mia interpretazione, però.
Di nuovo grazie mille per aver letto! Vi saluto e vi abbraccio forte!

Menade Danzante

   
 
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