Centrini per ogni occasione

Danny si piegò verso Terry, che stava seduto curvo sul marciapiede intento a contare freneticamente sulle dita.
«Che combini di bello?».
Terry trasalì, lasciando cadere a terra il quadernetto dalla copertina verde pisello che teneva sulle ginocchia.
«Mi hai fatto perdere il conto, scemo! Ora devo ricominciare da capo!».
Danny strabuzzò gli occhi nel vedere quello che l'amico stava facendo, ma non poté replicare perché una voce risuonò nell'aria:
«Dannuzzo!».
Il bambino sospirò.
«La nonna mi chiama, devo andare».
Mosse qualche passo in direzione di casa, poi ci ripensò.
«Mi dici cosa cavolo è quello?», chiese indicando ciò che l'amico teneva in mano.
«Il mio primo centrino», rispose orgogliosamente Terry.

(110 parole)

In questa prima drabble Terry ha 10 anni e Danny ne ha 8.
Ho deciso di ambientare il tutto nel mio “Uncinetto!AU” in cui Terry è ancora vivo e vegeto ed è da sempre dedito alla creazione di centrini, hobby che in vecchiaia lo porterà a fare mercatini per vendere i suoi prodotti
In una mia storia precedente Terry, all'età di 10 anni, riceve come regalo un quadernetto, che diventerà il suo diario segreto, in cui annota tutti gli schemi a filet da lui realizzati.
La nonna di Danny è italiana, e non parla una parola in inglese: ecco perché lo chiama “Dannuzzo”.

* * *

Danny saltellò sul posto per riscaldarsi mentre vedeva Terry svoltare in fondo alla strada.
L'amico aveva da poco preso la patente, i suoi genitori gli avevano comprato una Chevrolet Impala nuova di zecca e lui non vedeva l'ora di farsi vedere in giro con il suo bolide rosso fiammante.
Ovviamente, Danny non aveva perso l'occasione per farsi dare un passaggio, nella speranza di poter rimorchiare qualche pollastrella.
Non appena fece per salire a bordo, però, si bloccò.
«Mi vuoi spiegare cos'è quell'affare?», chiese, indicando un centrino adagiato bellamente sul poggiatesta.
«La mia ultima creazione. Perché?».
Danny scosse la testa. «L'unica pollastra che possiamo sperare di rimorchiare è mia nonna...», esalò.

(110 parole)

In questa seconda drabble Terry e Danny hanno rispettivamente 18 e 16 anni. Danny ha sempre avuto la passione per le belle ragazze, quindi immagino che a 16 anni avesse già tutto l'interesse a rimorchiare, ma come si fa a farlo con uno che va in giro con i centrini sui poggiatesta della macchina? Visto che una volta si usava metterli pure sulle spalliere delle poltrone e dei divani, ho immaginato che Terry potesse averne realizzato uno da mettere sui poggiatesta.

* * *

Danny strizzò le palpebre per mettere a fuoco la sagoma sulla porta: Terry, il suo migliore amico da una vita, aveva appena varcato la soglia della sua camera d'ospedale.
«Ehi, ma si può sapere che combini?».
Danny sospirò.
«Il mio cuore comincia a essere stanco».
Terry gli passò un pacchetto morbido e lui si mise subito a scartarlo. «Non dovevi...» disse, interrompendosi nel vedere che si trattava di un centrino rettangolare, lungo e stretto. «Guarda che ti sei sbagliato: il mio tavolo da pranzo è rotondo!».
«Non è un centrino, è un copricassa», rispose Terry, cupo.
Danny fece i dovuti scongiuri.
«Forse mia nonna lo avrebbe apprezzato...», disse sospirando ancora.

(110 parole)

Quest'ultima drabble è ambientata nel 2022. A inizio estate Danny ha avuto un piccolo attacco cardiaco che lo ha costretto a riposo. Avrei voluto scrivere sin da subito sull'argomento, ma all'epoca avevo completamente perso ogni forma d'ispirazione e non ci sono riuscita, così mi sono rifatta adesso, usando questo AU in cui Terry è ancora vivo e vegeto e porta all'amico in regalo un copricassa funebre fatto rigorosamente all'uncinetto, tanto per sdrammatizzare un po'.
Se Terry fosse ancora vivo avrebbe 76 anni, mentre Danny ne ha 74.

Ringrazio tantissimo Soul Mancini per aver indetto questa challenge che mi ha permesso di sbloccarmi e buttare giù qualche riga, anche se si tratta solo di tre drabbles. Mi mancava tantissimo la sensazione di dover limare parole per rientrare nelle 110 canoniche XD
E ovviamente ringrazio anche tutti coloro che passeranno a leggere queste piccole sciocchezze.