Un passo indietro
Guarda sempre avanti, Alicent: il re, i suoi figli, suo padre.
Ma essere Regina, davvero Regina, significa avere sempre qualcuno che cammina un passo indietro, dietro di lei.
*
Non è più Alicent, se ne accorge fin troppo lentamente, adesso è la Regina. Anche se il suo giudizio è per gli altri ancora quello di una bambina, anche se i fili che la muovono invece di allentarsi sono diventati più stretti, e lei non riesce proprio a sciogliere il nodo che le tiene l'anima bloccata lì, in un castello dorato, e la lingua incastrata tra i "Basta" che non dice e i "Se vi fa piacere" che si ostina a pronunciare.
"Cosa dovrei fare, Vostra Grazia?"
Sussulta alla domanda, nessuno gliel'ha mai chiesta, quindi ovviamente risponde.
"Parlare meno, Sir Tyland, e imparare ad ascoltare".
E Alicent, no, la regina, è maestra in questo.
Non è la Regina, se ne accorge presto, in fondo è soltanto ancora la piccola Alicent. Anche se nessuno la chiama più per nome, anche se tutto ciò che è adesso è una macchina per sfornare eredi reali (che non erediteranno mai il trono, nemmeno questo) e una pedina per far avanzare la torre degli Hightower un gradino più in alto verso il cielo. Delle ballate romantiche ha dimenticato perfino la melodia, i sogni che aveva da ragazza li ha dati in pasto a un drago troppo vecchio e troppo stanco.
"Come state, Vostra grazia?"
Accenna un sorriso amaro, la domanda è eco di quelle puramente vane che le rivolge suo marito.
"La risposta autentica richiederebbe non poco tempo, Sir Tyland".
"Posso ascoltare, Vostra Grazie, sapete per fare allenamento…"
E la Regina, no, Alicent, ricorda cosa significa parlare.
Non è la Regina e non è neanche Alicent nel grande letto reale, è un involucro vuoto e basta, mentre Viserys la prende per l'ennesima volta e lei resta immobile senza pensare a niente. Ma è la Regina ed è anche Alicent, è forma e contenuto, quando è lei a prendere Tyland, a surrurrargli consigli preziosi di giorno e ordini audaci di notte. Non lo ama, questo no, ma è qualcuno a cui può parlare (ascolta poco, con lui), qualcuno che può comandare (non deve fare niente che non vuole, per lui), qualcuno che c'è anche se non proprio al suo fianco (è un passo indietro, lui).
"Ti ho soddisfatta, Alicent?"
Vulnerabile per il piacere, non si controlla e scoppia a ridere. Sì, l'ha soddisfatta, lui lo sa benissimo, ed è proprio questo che soddisfa lui. Ché i leoni, ha scoperto, sono egocentrici, ma più orgogliosi che egoisti.
"Parla meno, Tyland, parla meno".
E Alicent, la Regina Alicent, ha imparato finalmente cosa si può fare di piacevole con un uomo che non implichi le parole.
*
Non guarda avanti adesso, la Regina: non c'è più nessuno.
Ma essere Alicent, davvero Alicent, significa avere sempre qualcuno dietro la schiena, dare a qualcuno il potere di pugnalartela perfino – e lo farà un giorno, lo sa.