Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Spirit734    22/09/2022    3 recensioni
Il Torneo Tremaghi è sempre stato un evento eccezionale, alcuni dei nostri eroi dovranno destreggiarsi tra le sfide di magia per poter emergere, ma in questa storia l'evento non sarà come tutti se lo sarebbero aspettato: Una terribile tragedia sta colpendo le mura di Hogwarts, gli strani incubi di Anna non hanno fine e gli studenti si ritroveranno ad indagare su un male ben più grande.
[Hogwarts/AU - Crossover Disney/Dreamworks e altri film]
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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 Cap 52: Lacrime di un figlio

 
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L'assenza di Anna aveva continuato ad alimentare la preoccupazione di Merida per tutta la durata del pranzo, inoltre anche la sparizione di Judy e Moana non aiutava. Sentiva che stava succedendo qualcosa, forse erano coinvolte tutte e tre o forse era tutto frutto della sua immaginazione e Moana e Judy avevano solo fatto una capatina un po' troppo lunga al bagno, ma voleva vederci chiaro.
Così aveva chiamato Hiccup e provato ad attivare l'incantesimo della collana che aveva in comune con Anna per scoprire dove si fosse cacciata. Nel tempo che si erano allontanati dal castello, la collana aveva preso ad illuminarsi maggiormente, spingendo i due verso la boscaglia vicino al cerchio di pietre.
"Non mi piace. Hai sentito anche tu quei rumori prima?" Hiccup non aveva smesso un solo istante di guardarsi attorno con sospetto, teneva la bacchetta ben salda mentre con l'altra mano ogni tanto cercava di frenare i passi di Merida non appena avvertiva un rumore poco sicuro "Erano delle voci!"
Merida alzò semplicemente gli occhi al cielo, suscitando ancora di più l'irritazione dell'amico.
"Oh certo, ignoriamo pure il problema."
"Vuoi forse abbandonare Anna in questa foresta?"
"Certo che no. Ti chiedo solo un minimo di attenzione in più. Non posso sempre tirarti fuori dai guai."
Merida sollevò stupefatta le sopracciglia "Tu? Che mi tiri fuori dai guai?"
"Secondo anno: eri stata accusata dal professor Tockins di avergli incendiato i baffi, io ti ho difesa, dicendo che ti eri confusa con l'incantesimo. Due mesi dopo per saltare una lezione ti sei chiusa involontariamente nello sgabuzzino e chi ti ha coperto per tutto quel tempo? Per non parlare di quando stavi per alterare la voce di Eric a lezione ed io ho scambiato le pozioni in tempo per evitarti una punizione. E tutte quelle volte che ti ho aiutata con i compiti e..."
"D'accordo d'accordo, ho capito!" lo frenò. Il volto era leggermente arrossito per l'imbarazzo e questo fece sogghignare un pochino Hiccup. Tuttavia per evitarle ulteriore imbarazzo, decise di cambiare discorso.
"Come hai fatto a convincere Anna a farsi mettere una segnale addosso?"
Merida sembrò rilassarsi e lo ringraziò mentalmente per non aver inferito di più con quella storia. Sapeva di avere un carattere difficile molte volte, eppure Hiccup non glielo aveva mai fatto pesare.
Ripresero così il sentiero fianco a fianco.
"Anna non sa nulla, pensa sia un regalo qualsiasi. Non me l'avrebbe mai permesso, ma temo commetta qualche sciocchezza."
"Come parlare a sua sorella da sola?"
Lei annuì "Preferisco essere sicura" si fermò e fece per guardarlo "Credi che sia troppo apprensiva? A volte sembra di comportarmi peggio di mia madre."
Hiccup fece le spallucce e sorrise "In una situazione del genere sarebbe strano se non lo fossi. Ma ti avverto, non ti perdonerà tanto facilmente dopo questa bravata."
"Me ne farò una ragione..." in quel preciso momento la collana si illuminò ancora di più, irradiando attorno a loro una forte luce azzurra. I due si scambiarono velocemente un'occhiata ed insieme accelerarono i passi verso la zona dove sembrava condurli verso la loro amica.
Non appena superarono l'ultimo cespuglio, videro davanti a loro Anna tra le braccia di Hans, sembrava fosse svenuta visti gli occhi chiusi, il ragazzo stava cercando di reggerla il più possibile, mentre davanti a loro ci stava una figura sconosciuta, con la bacchetta puntata proprio sul volto di Hans.
"Anna!"
Il richiamo di Merida fece voltare gli altri verso la loro direzione, ma non appena lo sguardo della donna si incrociò con i loro, sembrò perdere completamente interesse per quello che stava facendo.
Senza nemmeno dare il tempo a loro di rispondere, si abbassò subito il cappuccio, facendo intravedere per la prima volta il suo viso, una donna dai lunghi capelli castano chiaro e due grandi occhi verdi, incredibilmente somiglianti a quelli di Hiccup.
Merida non capiva, ma dagli sguardi che si stavano scambiando immaginò che si conoscessero entrambi. Hiccup sembrava paralizzato, provava a dire qualcosa ma ogni suo tentativo si distrusse nell'attimo in cui quella donna mosse un passo verso di lui.
"H_Hiccup? Cosa ci fai qui?"
Quella frase sembrò dargli finalmente la spinta necessaria per reagire "Io?! Cosa ci fai TU qui!"
Nel frattempo gli occhi di Merida slittarono verso Hans con ancora Anna tra le braccia e di colpo riprese tirò fuori tutta la sua rabbia "Lasciala subito!"
Puntò immediatamente la bacchetta contro di lui e lo stesso fece pure Hiccup, spostandola anche verso quella donna per impedirle di avvicinarsi ancora.
La donna sorrise appena, non sembrava particolarmente preoccupata nonostante tutto.
"Non vorrai davvero colpire tua madre."
In risposta alzò ancor di più la bacchetta verso di lei con aria intimidatoria "Non un solo passo."
Quella rivelazione scioccò anche Merida, ma nonostante tutto non si mosse di una virgola e tenne sempre lo sguardo fermo verso Hans.
Tuttavia la donna fece per agitare la bacchetta contro Merida, ma prima che Hiccup potesse fare qualcosa, un incantesimo la colpì alla schiena, facendola ruzzolare ai loro piedi.
Moana apparve subito dopo con il volto carico di agitazione.
Hans ne approfittò per fuggire ma venne bloccato da un incantesimo incatenante ai piedi scagliato proprio da Hiccup, Merida invece scattò per afferrare in tempo Anna un istante prima che cadesse a terra. 
Poco prima di svenire per la botta, Hans vide la rossa osservarlo con un'espressione piuttosto trionfante, come se stesse aspettando un momento simile da molto tempo.
"Oh... Non te ne andrai proprio adesso."

 

~~~~ ~~~~ ~~~~ ~~~~

 

"Anna?! Anna! Svegliati!"
Dopo l'ennesimo richiamo e una leggera strattonata, la ragazza aprì lentamente gli occhi e l'immagine dapprima sfocata, finalmente prese forma rivelando una Merida che piano piano sembrava riprendere compostezza non appena la vide risvegliarsi.
"Per fortuna stai bene."
Anna prese qualche momento prima di rispondere, sentiva la bocca impastata, la testa che le girava e il corpo ancora un po' intorpidito, come se avesse dormito per giorni interi.
Poi si rialzò con fatica, aiutata dall'amica che non si era allontanata un solo istante.
"Cosa... E' successo?" cercò di tornare con la mente al ricordo più recente che riuscita a metabolizzare.
Era appena finita la prova del Torneo e aveva parlato con sua sorella... Ma più si sforzava di ricordare, più le veniva difficile mettere assieme i pezzi nella sua testa. Finché non udì altre voci dei suoi compagni e non appena alzò lo sguardo verso di loro, notando Hans li a terra, di colpo sentì il corpo tremare e quella terribile angoscia prese nuovamente il sopravvento.
"O_ora ricordo! Hans! Lui... Lui voleva rapirmi e..." fece per rialzarsi, ma sentì le gambe cedere ancora "Come ho fatto a liberarmi?!" chiese, mentre Merida la aiutava a sollevarsi.
"Con un po' di aiuto."
Indicò col capo Hiccup e Moana che nel frattempo sembravano essersi occupati per bene dei due prigionieri. Si erano impadroniti delle loro bacchette, assicurati che fossero ancora svenuti e soprattutto ben legati, in modo da non giocare brutti scherzi.
"Hai legato bene?" chiese Hiccup.
"Questo incantesimo con i nodi me l'ha insegnato mio padre, funziona eccome. E senza le loro bacchette non potranno scappare da nessuna parte" disse Moana, rivolgendo a lui e poi alle altre un'espressione più titubante "Dovremmo avvertire il preside. Hans non può passarla liscia dopo quello che ha cercato di fare e questa donna..."
La indicò e a quel gesto vide il corpo di Hiccup irrigidirsi.
"Non lo so" rispose.
Moana lo guardò sorpresa, cercò in Merida un aiuto, ma anche la sua espressione pareva dubbiosa. Eppure mentre li legavano aveva accennato a loro due quanto era successo e di come siano scampati da quel pericolo per pura fortuna.
Gli insegnanti si sarebbero accorti della loro scomparsa e l'ultima cosa che voleva fare era lasciar andare una persona che pochi istanti prima voleva uccidere i suoi compagni.
"Se avvertiamo gli insegnanti la riporteranno ad Azkaban."
L'espressione di Moana si fece più dura "Allora è meglio farlo subito!" fece per andare, ma la mano di Hiccup la bloccò per un braccio.
"Aspetta."
"Che succede?" vedeva che c'era qualcosa di strano nel suo sguardo, anche in quello di Merida. 
Sapeva per sentito dire di quanto fosse orribile la prigione di Azkaban, di come ti distruggeva, e sebbene non si sentiva al settimo cielo nel consegnare qualcuno a quell'inferno, il pensiero che fino a poco fa i suoi amici avessero rischiato la vita le fece cacciare in breve ogni forma di compassione.
Incrociò nuovamente gli occhi di Hiccup e quando gli permise di mollare la presa, lo vide accucciarsi vicino a quella donna.
"So che non dovrebbe importarmene, non dopo tutto quello che ha fatto passare alla mia famiglia. Ma... Se questa fosse la mia ultima possibilità? E' pur sempre mia madre."
Quelle parole furono come una secchiata d'acqua gelida per Anna e Moana, in particolare per quest'ultima, che finalmente capiva il perché di tutta quella titubanza nel suo sguardo.
Merida allora fece un passo verso di lui, tirando fuori un tono stranamente dolce e comprensivo.
"Ascoltami, è pericolosa. Potrebbe ingannarti e ne soffriresti ancora."
"E' vero. Ma se la consegniamo adesso, puoi immaginare cosa le faranno. Potrebbero addirittura..." non riuscì però a finire la frase, le parole gli si bloccarono perché il solo pensiero di essere in qualche modo coinvolto nella morte di sua madre gli annullava ogni tipo di reazione.
Merida era preoccupata per lui, glielo leggeva nel suo sguardo. L'azione giusta sarebbe stata seguire il suo consiglio, ma allora perché sentiva di dover fare il contrario? 
Se questa fosse davvero stata la sua ultima occasione per parlare davvero con sua madre, non poteva sprecarla così.
"Hiccup..."
"Se avessi la possibilità, se avessi una sola occasione per vedere un ultima volta tuo padre, non lo faresti?"
A quel punto lei tacque. Lo fece perché in cuor suo, sentiva che forse anche lei avrebbe reagito nello stesso modo. Criminale o meno, era pur sempre sua madre. Sapeva bene quanto facesse male quel dolore.
"Ha ragione" disse la voce di Anna "E' quello che farei anche io, se al suo posto ci fossero i miei genitori."
Merida non disse altro, si limitò ad annuire comprensiva, al che Hiccup, dopo aver rivolto ad entrambe un leggero sorriso, rivolse tutta la sua attenzione sulla donna ancora addormentata. Dopo averla scossa un paio di volte, finalmente incrociò il suo sguardo, sentendosi terribilmente nervoso.
Dopo un momento di esitazione, la donna cercò subito con lo sguardo la sua bacchetta, vedendola puntualmente agitata tra le mani di Moana li vicino "Se cerchi questa, ce ne siamo già occupati."
"Dovevo aspettarmelo" il suo sorriso pareva quasi rassegnato mentre voltava lo sguardo verso ognuno di loro "Immagino avrete già chiamato qualcuno, allora."
Nessuno rispose e solo allora Valka si concentrò finalmente su Hiccup "Ma guardati... Ti sei fatto così grande e bello. Mi ricordi molto tuo padre." 
Lui cercò di rimanere impassibile. Sapeva che gli avrebbe fatto male parlarle, ma non credeva così.
Valka non gli staccava gli occhi di dosso, la sua espressione sembrava quasi rasserenata "Non avrei mai pensato di trovarti ad Hogwarts."
"Noi... Ci siamo dovuti trasferire dopo che..." deglutì, interrompendo per un attimo il contatto con lei "Che sei stata portata via."
A quel punto il sorriso di Valka si spense un po' "...Mi dispiace."
Si levò uno strano silenzio, un silenzio che sembrava non aver mai fine e che Hiccup sentiva di dover interrompere a qualsiasi costo.
Così lo fece.
"Perché l'hai fatto? Perché hai... Hai aggredito tutte quelle persone? Perché hai scelto di lasciarci? Perché hai scelto lei?"
Capendo a chi si stesse riferendo, Valka sembrò fissarlo severamente "E' questo quello che pensate tu e tuo padre? Che abbia scelto di stare dalla parte di quelle persone?" lo sentì farfugliare qualcosa, ma la sua voce lo sovrastò "Non credere a quello che hanno scritto su di me, Hiccup."
"C'erano dei testimoni! Tu eri li, con i draghi! Babbani e maghi hanno perso la vita!" 
Questa volta il tono si fece più acceso, talmente tanto da stupire perfino le altre.
"Non è così semplice" Valka al contrario suo sembrava mantenere una certa calma, forse troppa, mentre Hiccup sembrava ora sul punto di scoppiare. Si era alzato e si era allontanato qualche attimo per prendere di nuovo coscienza delle sue emozioni.
Si sentiva frustrato e stupido: stavano parlando, ma era come se ci fosse un enorme muro tra di loro e sentiva che Valka non lo stava ascoltando, non per davvero.
Forse non le interessava quello che aveva da dire. Forse non le importava più di lui, né di suo padre. Forse stava solo prendendo tempo in attesa di qualcuno che la venisse a soccorrere.
Alzò lo sguardo e vide che il cielo stava iniziando a diventare di un bel rosa, segno che il sole stava iniziando ormai a calare. 
Anche lei lo imitò, e forse fu proprio la vista di quel cielo a spezzare un po' quella rigidità che teneva "Sai... Una volta qualcuno mi disse che la verità, come la luce, acceca. La menzogna invece è un bel crepuscolo."
Hiccup allora tornò di nuovo a fissarla "Cosa significa quindi? Che mi stai mentendo, ancora?" ma prima che rispondesse, continuò severo "Non mentire, non sei nelle condizioni di farlo."
Valka scosse debolmente il capo, la voce ancora una volta di una calma quasi innaturale "Non ti sto mentendo." 
"Hai organizzato quell'attentato! Eri li!"
"Stavo cercando di fermarlo."
"Ma... Ma come..." lui si fermò di colpo "Se... Se volevi davvero fermarlo, perché quelle morti..."
Allora la madre lo fissò con uno guardo pieno di dolore "Sarebbe bello poter salvare tutti, ma non è sempre possibile."
Il ragazzo si scambiò un'occhiata con Moana li a fianco, poi con Merida ed Anna.
"Non ti credo."
"Non avrei motivo di mentirti."
"Ah no? Beh a giudicare da questa situazione, me ne vengono in mente un paio" si stava di nuovo scaldando, lo sentiva, così cercò di riprendere lucidità passandosi una mano sul viso e tirando un ungo sospiro.
"Ho cercato di fare del mio meglio, credimi. Ma il mago che stavo cercando sarebbe fuggito, non potevamo permettercelo..."
"Permettercelo" ripeté Hiccup, massaggiandosi la fronte "Quindi, tu e...?"
Ma Valka non rispose.
"Avevi... Una doppia vita e io e mio padre non ne sapevamo nulla?"
"Non volevo coinvolgervi."
"Non riesco a crederci..." si passo' nuovamente una mano sulla fronte, spostandosi alcuni ciuffi di capelli dal viso "Quanto puoi essere egoista..."
Quella frase sembrò finalmente smuovere le emozioni della donna che scattò, lasciandolo stupefatto "Egoista?! Se mi fosse capitato qualcosa almeno avresti avuto tuo padre!"
Ma Hiccup la tenne testa, rispondendo a quello sguardo sprezzzante "Pensi di farmi sentire meglio cosí?! Quel giorno ti ho persa! Ti hanno portata via da me e non ho potuto nemmeno vederti un'ultima volta!" era avanzato verso di lei e per la prima volta, vide sua madre incapace di reagire "Ne valeva davvero la pena perdere la tua famiglia? La tua libertà?"
Dopo un lungo momento, alla fine Valka rispose, riprendendo la calma di prima "So che non sarai d'accordo, ma l'ho fatto per far avere a te e a chiunque altro una vita migliore. La guerra magica ha distrutto migliaia di vite, non potevamo permetterne un'altra."
"Ora c'è di mezzo anche la guerra magica!"
Temendo potesse esplodere ancora, Moana decise di prendere in mano la situazione, avanzando verso di lei "Quando parli al plurale, ti riferisci ai tuoi compagni di prima? Quelli che ci hanno attaccati poco fa?"
"Vi abbiamo attaccati perché voi vi siete intromessi. Ma non vi avremo fatto nulla, non eravate voi il problema, ma lei."
Visto a quanto aveva assistito poco fa, capiva perfettamente a chi si stesse riferendo "Lei..."
"La ragazza di ghiaccio. E' il motivo del nostro arrivo."
Vide Anna irrigidirsi di colpo e così anche Merida ed Hiccup. Quest'ultimo si chinò nuovamente verso la donna, con fare titubante "P_Perche'? Vi fa così paura il suo potere?"
"Non è solo quel potere, ma il significato che si cela all'interno" dopo un attimo di esitazione, parlò "Quella ragazza è portatrice di male, la sua sola presenza costituisce un appoggio verso tutti quelli che attendono ancora il suo ritorno. L'arrivo della vostra amica, porterà il ritorno del regno di Malefica."
Ancora una volta, il gelo. Tutti rimasero in silenzio, ripetendo quelle parole nella loro mente a ripetizione, come se non ci volessero credere sul serio.
"Ma lei è morta!" disse Merida.
"E' scomparsa" la corresse Valka "Il corpo di Merlino fu trovato, il suo no. Per quanto ne sappiamo potrebbe essere ancora viva, in attesa di tornare ancora più forte."
Lei fece per parlare, ma la voce di Anna la superò.
"E quale sarebbe il collegamento di Elsa con quella donna?! Perché lei?!"
"Perché è così che dice la profezia."
Lei la guardò, disgustata "State scherzando? Voi avete rischiato di uccidere mia sorella solo per una premonizione?" ma come lo disse si ricordò della sua visione, di quelle notti insonne passati a rimuginare sul significato di quel sogno tanto brutto e preoccupante.
Ed ora, per quanto odiasse pensarla in quel modo, sentiva che forse poteva dare un senso a quegli incubi.
Ma in cuor suo avrebbe tanto voluto il contrario.
Valka la guardava duramente, sul suo volto non c'era la minima traccia di alcun dubbio "Se l'ha fatta il migliore dei veggenti, si. Tu eri troppo giovane per ricordarlo. Non diresti così se avessi provato anche tu l'orrore di quella guerra. Maghi, babbani... In quel momento non aveva alcuna importanza, se non fosse stato per l'intervento di Merlino, a quest'ora ci sarebbe solo cenere ..." disse, spostando poi lo sguardo sugli altri ragazzi "... Dopo la sua scomparsa, molti sono rimasti nell'ombra. Voi non avete idea di quanta gente speri ancora nel ritorno di Malefica. Pensano che riporterebbe il giusto equilibrio" un sorriso amaro si formò sul suo volto pallido "L'equilibrio... Di cosa? Malefica diceva di voler combattere per la sua gente, ma a quale prezzo?"
"Voi non state facendo diversamente" disse Hiccup con fare accusatorio.
"Abbiamo cercato di avvertire il Ministero, ma non ci hanno voluto ascoltare. Quel posto... E' sempre più corrotto, marcio... Non c'è da fidarsi di quella gente" disse, spostando lo sguardo su ognuno di loro "Ditemi, se poteste scegliere di salvare la vita di tanti innocenti, sacrificandone una sola. Voi cosa fareste?"
Un silenzio si creò, il volto di Anna era ormai rigato dalle lacrime, ma prima che potesse rispondere, Moana si fece avanti, decisa "Non vorrei mai essere messa ad una scelta simile."
Valka rispose con un sorriso amaro "E io non vorrei mai che voi ragazzi foste messi di fronte ad un impegno del genere. E' per questo che ci prendiamo noi questa responsabilità" il suo sguardo si incrociò nuovamente con quello del figlio "Non so come, ma se quella ragazza rappresenta anche solo una vaga speranza del suo ritorno, purtroppo va eliminata. Non possiamo rischiare, non senza Merlino."
Hiccup era titubante, si sentiva confuso, agitato, per quanto le parole di sua madre sembrassero vere, l'idea di poter fermare questa pazzia uccidendo una sola persona gli sembrava assurdo.
Assurdo e sbagliato.
"Ecco dov'eravate finiti!" mormorò poi una voce alle loro spalle. Nessuno si era accorto dell'arrivo di Judy, nemmeno Valka, il bosco era comunque fitto, si sarebbero sentiti i rumori dei passi e delle foglie, ma stranamente non avevano avvertito nulla.
Vedendo le espressioni perplesse dei suoi amici, Judy si mise subito sulla difensiva "Moana era sparita e..." ma quando i suoi occhi slittarono su Valka ed Hans, si fermò "Siete... Riusciti a catturarli?"
Hiccup annuì "Si, ma..."
"Dobbiamo portarli subito indietro!"
Fece per avvicinarsi ancora ma Moana la fermò per un braccio, facendo cenno di aspettare "E' sua madre..." sussurrò, indicando col capo Valka ed Hiccup.
"Hiccup..." la voce di Anna attirò l'attenzione di tutti "Non possiamo lasciarla scappare. Hai sentito quello che vuole fare."
"Consegnatemi allora, riportatemi ad Azkaban..." disse Valka "Questo progetto non si fermerà, tua sorella..."
"Smettila!" la fermò Anna, furente.
"Credimi, non vorrei farlo, ma non abbiamo altra scelta!"
"C'è sempre una scelta!"
"Non questa volta, non nella vita reale."
La tensione si stava nuovamente scaldando, facendo ben presto andare nel panico l'intero gruppo.
"Cosa facciamo?" chiese Merida ad Hiccup.
Anche Moana lo stava fissando con insistenza, cercando un suo appoggio e forse proprio perché sentiva tutti quegli occhi puntati su di lui che iniziò a vacillare.
"Ci sto pensando..."
"Pensate in fretta, ragazzi. Se scoprono che l'avete tenuta per tutto questo tempo finiremo ancora più nei guai di quanto già non siamo." si intromise Judy.
"Non è facile ragionare con voi che mi parlate sopra!"
Quella breve frecciatina però, non le passò inosservata "Se ti calmassi un minuto..."
Hiccup a quel punto si diresse verso di lei "Calmarmi?! Come pretendi che mi calmi in una situazione del genere?!"
Sembrava andare sempre peggio: Merida stava cercando di calmare Anna, ormai sul punto di esplodere, Judy ed Hiccup avevano iniziato a discutere sempre più animatamente, mentre Moana tentava di farli ragionare, seppur anche lei in maniera poco lucida.
In quel momento Valka decise che era il momento.
Approfittando di non avere gli occhi puntati addosso, con un colpo di bacino colpì le gambe di Judy e la fece scivolare a terra, Moana cercò si soccorrerla ma venne nuovamente colpita da Valka che la sovrastò, prendendole di mano la bacchetta e finalmente liberandosi da dall'incantesimo che la rendeva legata.
Sfortunatamente sia Anna che Merida avevano lasciato da parte le loro bacchette, trovandosi vulnerabili e la donna ne aveva approfittato per tenerle entrambe sotto tiro.
"Potrei portarti con me" disse ad Anna, anche se sembrava stesse per lo più facendo un discorso a voce alta "Quello sciocco di Hans forse ci aveva visto bene, tieni molto a tua sorella. Potremo attirarla a noi."
Anna non sapeva cosa dire, ma Merida si fece avanti, facendole da scudo "Non ci provare nemmeno."
Nel frattempo, anche Moana aveva fatto un passo verso di lei, sfidandola con lo sguardo "Se stai combattendo per il nostro futuro, vuoi davvero far arrabbiare una persona del genere in una scuola piena di studenti? Hai visto cos'ha fatto ad Hans poco fa, e solo perché pensava che sua sorella fosse in pericolo. Pensa se ne fosse davvero sicura."
Valka non rispose, ma dal suo sguardo sembrava aver colto nel segno.
"Metteresti in pericolo tutti noi... E me" Hiccup la fissò , aveva gli occhi lucidi, ma il tono non nascondeva e tutto il suo rancore "Vuoi farmi anche questo?"
"Voi tutti dovreste allontanarvi da lei, non capite quanto sia pericolosa?" mormorò Valka a denti stretti, stringendo forte la bacchetta tra le mani.
Hiccup sorrise appena, arrivando a fianco di Moana "Detto da chi sta puntando la bacchetta contro le mie amiche è un po' ipocrita."
La donna esitò ancora e in quel momento avvertì l'urlo di un incantesimo lanciato proprio da Judy, riuscì a proteggersi in tempo, ma in quel frangente sia Anna che Merida erano riuscite ad allontanarsi e raggiungere i compagni.
Valka rimase sola e decise dunque di fuggire, dopo aver deviato un altro colpo, fermato in parte anche da Hiccup che tentava di frenare la sua amica, gli rivolse un ultimo sguardo, per poi fuggire definitamente dalla scena.

 

 
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NOTE AUTRICE:
Ebbene, ecco che si scoprono cose. 
Elsa potrebbe far parte di una profezia collegata a Malefica e forse questo spiegherebbe anche i sogni di Anna.
Insomma, tutti vogliono fare del male alla poveretta, come nel canon, non sta in pace nemmeno qui.
Ma ora veniamo al personaggio di Valka, dove voglio spendere giusto qualche parola.
Sono ben consapevole di essere andata un po' nell'OOC con lei.
So che non è proprio la "Valka del film", non pienamente, ma proprio perché ho visto così tanto potenziale nella versione scartata (maledetti!) che ho voluto renderla in questo modo.
Valka in generale non mi piace granché. Già in primis un* che abbandona la famiglia per andare a fare la martire non mi fa impazzire, ma in generale trovo che sia stata trattata maluccio nel film, trasformandola in una eroina e perdonando il suo gesto fin troppo velocemente.
Per chi non lo sapesse, all'inizio avevano in mente di renderla una vera e propria antagonista nel 2, per poi farla redimere al terzo film. Ma l'idea è stata scartata perché ricordava troppo Star Wars... 🙄
Secondo il mio parere avrebbe funzionato di più questa versione, una persona che credeva fortemente nelle sue idee, un personaggio grigio ed estremista, con uno sviluppo che l'avrebbe portata a cambiare il suo pensiero e a combattere a fianco del figlio.
Diciamo che ho tentato di fare un miscuglio di entrambe le versioni.
Qui Valka non è propriamente cattiva, fa parte di un'organizzazione che tenta di fermare qualunque atto che possa far tornare la guerra magica e, come ha già detto, per far ciò bisogna fare dei sacrifici e purtroppo, non è possibile salvare tutti.
Insomma, spero di averla resa un minimo interessante. Ovviamente non sarà la sua ultima apparizione.
Per il resto, non dimentichiamoci che c'è ancora Hans con loro 👀
Non mi dilungo oltre, che vi ho già tediato troppo. Grazie ancora per essere arrivat* fin qui ❤

 
 
~Spirit~
  
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