28/10/2022
12 recensioniAl di là di ogni sbaglio
Something about the way that you walked into my living room
Casually and confident lookin' at the mess I am
But still you, still you want me
Casually and confident lookin' at the mess I am
But still you, still you want me
Ci sono alcuni momenti, Lily lo ha capito – accettato, in cui il peso dei giorni no soffoca e spegne la luce dei giorni sì.
Di contarli Lily non li conta più, chiude gli occhi e trattiene il respiro in attesa che la loro ombra si faccia meno opprimente, che l’aria diventi meno pesante, e pazientemente aspetta. Aspetta che James – leone in gabbia, puro coraggio imbrigliato in una prigione domestica – varchi di nuovo la soglia del salotto per chiederle scusa.
«Non lo pensavo davvero. Ti prego, tesoro, ti prego, perdonami.»
«Ammetto che a volte me lo rendi davvero difficile, James.»
Le parole hanno il peso dell’anima di chi le pronuncia, le diceva sempre sua madre, per questo sono in grado di uccidere o di guarire. Non esiste magia più potente, forse solo la musica.
Così quel “Non ce la faccio più, io devo poter uscire da qui! Merlino, i nostri amici stanno morendo e per cosa? Forse sarebbe meglio se Harry non fosse mai nato”, per quanto detto al culmine di una lite furibonda, non riesce ad abbandonare del tutto il cuore di Lily. Non ancora.
«Lo so. Lo so che sono un disastro, avrei voluto sprofondare non appena le ho pronunciate, quelle stronzate. Non esiste nulla di più lontano dalla verità, devi credermi.»
I got no innocence, faith ain't no privilege
I am a deck of cards, vice or a game of hearts
And still you, still you want me
I am a deck of cards, vice or a game of hearts
And still you, still you want me
Ci sono alcuni momenti, James lo ha capito – lo ha realizzato con reticenza, in cui il fantasma del ragazzino viziato che è stato torna ad emergere con prepotenza, e lui è di nuovo un quindicenne annoiato e incazzato nero col mondo.
La causa può essere la più banale – Queen* che lascia un topolino di troppo ai piedi del letto senza che Lily azzardi un solo rimprovero, Sirius assegnato con urgenza a una nuova missione e che non può più passare a trovarli.
O qualcosa di più profondo, come Silente che senza preavviso alcuno gli chiede in prestito (sequestra, forse è il termine corretto) il suo Mantello dell’Invisibilità, unico residuo passaporto di libertà per il mondo.
«Ne sarai felice, immagino. Quasi mi viene da pensare che gliel’abbia suggerito tu.»
«Se sono felice che mio marito e padre di mio figlio abbia meno occasioni di uscire, rischiando di farsi scoprire e uccidere? Cielo, James Potter, cosa mai ti avrà dato questa impressione?»
«Perché non vuoi accettarlo?! Non ce la faccio più, io devo poter uscire da qui! Merlino, i nostri amici stanno morendo e per cosa? Forse sarebbe meglio se Harry non fosse mai nato.»
Lo sguardo di Lily appena udite quelle parole, James ne è sicuro, diventerà per molto tempo il suo nuovo Molliccio.
Dovrà trascorrere un’ora intera, tremilaseicento secondi di autentica agonia, prima che proprio lui, puro coraggio imbrigliato in una prigione domestica, trovi la forza di sostenerlo di nuovo.
La causa può essere la più banale – Queen* che lascia un topolino di troppo ai piedi del letto senza che Lily azzardi un solo rimprovero, Sirius assegnato con urgenza a una nuova missione e che non può più passare a trovarli.
O qualcosa di più profondo, come Silente che senza preavviso alcuno gli chiede in prestito (sequestra, forse è il termine corretto) il suo Mantello dell’Invisibilità, unico residuo passaporto di libertà per il mondo.
«Ne sarai felice, immagino. Quasi mi viene da pensare che gliel’abbia suggerito tu.»
«Se sono felice che mio marito e padre di mio figlio abbia meno occasioni di uscire, rischiando di farsi scoprire e uccidere? Cielo, James Potter, cosa mai ti avrà dato questa impressione?»
«Perché non vuoi accettarlo?! Non ce la faccio più, io devo poter uscire da qui! Merlino, i nostri amici stanno morendo e per cosa? Forse sarebbe meglio se Harry non fosse mai nato.»
Lo sguardo di Lily appena udite quelle parole, James ne è sicuro, diventerà per molto tempo il suo nuovo Molliccio.
Dovrà trascorrere un’ora intera, tremilaseicento secondi di autentica agonia, prima che proprio lui, puro coraggio imbrigliato in una prigione domestica, trovi la forza di sostenerlo di nuovo.
Oh, I always let you down
You're shattered on the ground
Still, I find you there
Next to me
And oh, stupid things I do
I'm far from good, it's true
Still, I find you
Next to me
A sentirsi una delusione, James non è più abituato. A rimanere deluso, nemmeno.
Eppure quando riapre gli occhi, una volta che ha finito di chiedere scusa, Lily è ancora lì, accanto a lui.
Di arrabbiarsi, Lily si è stancata anni fa. Adesso, in questa vita al limite, ha imparato a pesare le parole, ché non si può mai sapere quale potrebbe essere quella di troppo.
Eppure, trascorsi quei tremilaseicento secondi di pura agonia, James non è fuggito, ma è ancora lì, accanto a lei.
«Non esiste nulla di più lontano dalla verità, devi credermi. Sarei pronto a morire, per te, per nostro figlio, sarei pronto anche adesso.»
E la verità che gronda da quelle parole spaventa Lily come niente aveva mai fatto prima.
«Non è mai stato quello ciò che voglio, Jim. Non lo sarà mai. Che tu rimanga al nostro fianco, questo sì. Nei giorni belli e in quelli brutti.»
Gli allaccia le braccia attorno alla vita, seppellendo la cascata di fuoco che sono i suoi capelli contro il suo petto – di perdonarlo non si stanca mai, è una lottatrice, Lily, e lo sarà sempre.
Lui restituisce l’abbraccio inalando a fondo quel profumo che lo ha stregato quando aveva solo undici anni – di innamorarsene non se ne stanca mai, è pronto a ricominciare da capo ogni giorno della sua vita.
Ci sono momenti, entrambi lo hanno capito – accettato, che vanno al di là dei giorni no e dei giorni sì.
Sono quelli in cui davvero diventa chiaro che, a discapito di tutto, al di là di ogni sbaglio, di scegliersi, forse, ne è sempre valsa la pena.
Eppure quando riapre gli occhi, una volta che ha finito di chiedere scusa, Lily è ancora lì, accanto a lui.
Di arrabbiarsi, Lily si è stancata anni fa. Adesso, in questa vita al limite, ha imparato a pesare le parole, ché non si può mai sapere quale potrebbe essere quella di troppo.
Eppure, trascorsi quei tremilaseicento secondi di pura agonia, James non è fuggito, ma è ancora lì, accanto a lei.
«Non esiste nulla di più lontano dalla verità, devi credermi. Sarei pronto a morire, per te, per nostro figlio, sarei pronto anche adesso.»
E la verità che gronda da quelle parole spaventa Lily come niente aveva mai fatto prima.
«Non è mai stato quello ciò che voglio, Jim. Non lo sarà mai. Che tu rimanga al nostro fianco, questo sì. Nei giorni belli e in quelli brutti.»
Gli allaccia le braccia attorno alla vita, seppellendo la cascata di fuoco che sono i suoi capelli contro il suo petto – di perdonarlo non si stanca mai, è una lottatrice, Lily, e lo sarà sempre.
Lui restituisce l’abbraccio inalando a fondo quel profumo che lo ha stregato quando aveva solo undici anni – di innamorarsene non se ne stanca mai, è pronto a ricominciare da capo ogni giorno della sua vita.
Ci sono momenti, entrambi lo hanno capito – accettato, che vanno al di là dei giorni no e dei giorni sì.
Sono quelli in cui davvero diventa chiaro che, a discapito di tutto, al di là di ogni sbaglio, di scegliersi, forse, ne è sempre valsa la pena.
So thank you for taking a chance on me
I know it isn't easy
But I hope to be worth it
La canzone presente nel testo è "Next to me" degli Imagine Dragons.
La fanart è presa da Pinterest e il nome dell'artista è all'interno del disegno.
*Il canonico gatto dei Potter qui è diventato una gatta di nome Queen, per motivi che la festeggiata comprenderà ♥
Cara Francy, non ricordo se ami o meno le song fic, anche se in realtà propendo verso il sì. Io tendo a non scriverne ma ho voluto fare un’eccezione 1) perché adoro questa canzone degli Imagine Dragons 2) perché sentivo che poteva uscirne un regalo carino.
Se ripenso alla mia iniziale convinzione di starti sulle scatole e a quello che è diventato il nostro rapporto adesso, mi viene davvero da ridere.
So thank youfor taking a chance on me per essere la nostra dolce mamma Fleur, sempre pronta a placare liti, supportarci, e riempirci di tantissime good vibes PiccoloGrifondoresche.
Ti voglio bene!
Bennina
(Grazie a chi ha letto e a Maqry per il betaggio ♥)
Cara Francy, non ricordo se ami o meno le song fic, anche se in realtà propendo verso il sì. Io tendo a non scriverne ma ho voluto fare un’eccezione 1) perché adoro questa canzone degli Imagine Dragons 2) perché sentivo che poteva uscirne un regalo carino.
Se ripenso alla mia iniziale convinzione di starti sulle scatole e a quello che è diventato il nostro rapporto adesso, mi viene davvero da ridere.
So thank you
Ti voglio bene!
Bennina
(Grazie a chi ha letto e a Maqry per il betaggio ♥)