Il gruppo di pellegrini, dopo molto viaggiare in terreni impervi e pieni di pericoli, era finalmente riuscito ad arrivare in un villaggio tranquillo e privo di qualsivoglia presenza demoniaca.
Persino Sun Wukong aveva deciso che per una volta poteva rilassarsi.
Si era trovato un posticino tranquillo dove stendersi, tra i rami di un fiorente pesco che cresceva proprio di fronte alla stanza dove alloggiava il suo Maestro.
Il monaco stava tranquillamente meditando, seduto al centro della stanza, i raggi del sole di quel pomeriggio autunnale che gli illuminavano dolcemente il viso.
E' proprio un bell'uomo, si ritrovò a ragionare il Re Scimmia, Se non avesse scelto la vita monacale probabilmente adesso sarebbe già sposato e magari avrebbe anche dei figli.
Per un attimo i suoi pensieri virarono verso i cuccioli che sapeva in quel periodo stare nascendo sulla sua Montagna dei Fiori e Frutti, e il suo cuore si riempì di nostalgia e tristezza.
Sarebbe stato bello poterli andare a trovare, anche solo per qualche ora...
"Wukong", la voce del suo Maestro lo distrasse dai suoi pensieri, attirando la sua attenzione; il monaco lo stava fissando con i suoi profondi occhi scuri, un sorriso benevolo che gli aleggiava sul viso.
"Si, Maestro?"
"Puoi andare se vuoi".
Quella frase colse il Re di sorpresa.
"Che cosa volete dire, Maestro?"
Il sorriso di Tripitaka si fece più ampio e caloroso, mentre si alzava e si avvicinava alla finestra.
"Ti conosco abbastanza a lungo da capire quando stai pensando alla tua famiglia, mio caro Novizio. Dato che per una volta abbiamo trovato un luogo tranquillo e privo di pericoli, perchè non vai a trovarli? Con i tuoi poteri saresti in grado di tornare entro domani mattina, prima di rimetterci in viaggio".
La scimmia dorata non poteva credere a quello che aveva appena sentito. 
Il suo Maestro faceva sul serio?
"Sono serio Wukong", Tripitaka sembrava avesse il potere di leggergli nella mente a volte, "E' passato tanto tempo da quando hai lasciato la tua casa e la tua famiglia, penso tu meriti di rivederli, anche se per poco".
"Ma... e se accadesse qualcosa mentre non ci sono?", provò debolmente a replicare il pellegrino, il suo buon senso che lottava contro i suoi stessi sentimenti.
Tripitaka allungò allora una mano verso di lui, che immediatamente si avvicinò, accettando con delle soffici fusa le carezze sulla testa che il monaco gli elargì, come piccolo premio al suo essere così responsabile. "I tuoi fratelli sapranno proteggermi. Ora vai, hai la mia benedizione".
Gli occhi di Sun Wukong scintillavano di lacrime di gratitudine; salutò il suo Maestro con un profondo inchino, prima di saltare sulla sua nuvola e volare via a tutta velocità, il cuore ricolmo di gioia.
"Sarò di ritorno per domani mattina, Maestro!"
"Allora a domani, mia dolce e piccola scimmietta".