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Autore: Doctor Nowhere    11/11/2022    2 recensioni
Nel leggendario Far West, la notte, intorno a un falò, un gruppo di viaggiatori è raccolto in un silenzio pieno di paure non espresse e dubbi non detti. Il più vecchio di loro decide di prendere in mano la situazione, e racconta loro una storia che li aiuti a recuperare l'umore giusto per il lavoro che li attende il giorno dopo.
Genere: Dark, Malinconico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Buenas noches, chicos! Sono avanzati un po' di fagioli?

Che facce tese, figlioli. Sembra che abbiate visto un fantasma. Su, su. Abbiamo ancora un po' di whisky e c’è una splendida Luna piena. Il capo ci raggiungerà entro domattina, e prima del tramonto saremo impegnati a spartirci la paga.

Eddie, ragazzo mio, sei già uno scheletro, sei proprio sicuro di non voler mangiare altro?

Va bene, ho capito.

Carson, per favore, ravviva la fiamma. Conosco proprio la storia perfetta per rinfrancare i vostri poveri spiriti abbattuti. Vi metterà dell’umore giusto.

Dunque, dunque.

Tanti anni fa, in un paesino chiamato Santa Làgrima… il nome vi è familiare, nevvero? Dicevo, a Santa Làgrima viveva un contadino. Un brav’uomo, che come tanti si spezzava la schiena su una terra sabbiosa e arida per portare il pane in bocca alla sua mujer e al suo niño. Una vita dura, aspra, ma onesta. Il brav’uomo non aveva mai fatto un torto a nessuno, non ne sarebbe stato capace. Aveva solo un viziaccio. Ogni Domenica che il Signore mandava in terra se ne andava al Saloon, e lì beveva e giocava finché non aveva del tutto svuotato le tasche. Perdeva un po' il controllo, alle volte, ma tornava sempre a casa prima del tramonto.

Capita una volta, però, che non ci torna da solo. C’è uno straniero con lui, un uomo alto con un cappellaccio nero e una cicatrice sulla guancia, che tiene la sua mano ben stretta sulla camicia del brav’uomo. La mujer lo riconosce subito. È l’uomo che tutti conoscono come el Diablo, uno spietato bandito da poco arrivato in città.

Che cosa era mai successo? Beh, è semplice. Il brav’uomo aveva bevuto un po' troppo, e aveva sfidato lo straniero a una partita di poker. El Diablo gli ha portato via anche la camicia… beh, in realtà gliel’ha lasciata addosso, ma solo perché era troppo sudicia.

Non era la prima volta che il brav’uomo finiva in debito e subito si mette a dire che pagherà, pagherà, lo ha sempre fatto.

Ma el Diablo non ci sta.

Presto lascerà il paese, dice, e non sa se o quando ritornerà. Vuole i suoi soldi, e li vuole subito.

Il brav’uomo prova a dirgli che non ha il becco di un quattrino, ma il pistolero non ci crede. Quindi senza dire una parola lo trascina fino alla sua casupola, e comincia a mettere tutto a soqquadro. Spacca gli armadi, rovescia per terra le posate e i vasi, taglia in due il materasso col suo coltellaccio. Ma non trova un soldo.

Intanto il povero niño si è messo a piangere. Aveva sei anni soltanto, tenetelo a mente. La mamita lo prende in braccio e gli canta una ninnananna per tranquillizzarlo. Il niño continua a singhiozzare, però fa silenzio. E guarda il pistolero con degli occhi grandi grandi.

El Diablo, resosi conto che in quella baracca non c’è neanche un centesimo bucato, si ferma in mezzo alla piccola cucina. Il brav’uomo lo implora, con le lacrime agli occhi, lo supplica, gli promette che gli ridarà i suoi soldi, glieli ridarà…

Un colpo di pistola risuona nella casetta.

Un foro compare sul petto del brav’uomo proprio all’altezza del cuore, con un rigolo di sangue che scende giù.

Il pistolero sputa per terra. L’altro crolla al suolo con un tonfo sordo.

La mujer, alla vista del marito, perde la ragione. Lascia cadere il figliolo e si getta su un coltello che le era caduto vicino. Impugnata quell’arma, urlando disperata, si getta sul Diablo, che la fredda senza neanche un sospiro.

Il piccolo sussulta, ma non emette un suono. Nella casa c’è un silenzio di tomba, interrotto solo dalla campana del paese che batte l’ora. El Diablo si avvicina al niño, e lo guarda. Gli occhi di ghiaccio del pistolero fissi in quelli grandi grandi del piccino. Senza dire una parola, el Diablo rinfodera la pistola e se ne va.

No, non è finita la storia, ho solo… bisogno di sciacquarmi la gola. Hernesto, passami la tua borraccia.

Glub, glub.

Aahh. Gracias, muchacho.

Allora, il niño. Che ne è stato di lui? A Santa Làgrima avevano tutti tanta paura di quell’assassino che nessuno ha osato prendersi cura del piccoletto. Iniziarono a dire persino che c’avesse il malocchio. Finì per strada, a chiedere l’elemosina.

Sarebbe di sicuro morto con indosso degli stracci consumati, se di lì a qualche tempo non fosse passato per il paese un altro pistolero. Costui, per fortuna del marmocchio, era un rivale del Diablo, che lo aveva azzoppato in una sparatoria alcuni mesi prima.

Questo… chiamiamolo Gringo… vede il ragazzetto. I paesani gli raccontano la sua storia e lui, senza pensarci su due volte, lo raccatta come fosse un randagio qualsiasi. Nessuno ha il coraggio di obiettare.

Innanzitutto Gringo gli offre un buon pranzo, al niño, come non mangiava da settimane. Avreste dovuto vedere come si rimpinzava! Si riempiva la bocca finché le guance non sembravano sul punto di scoppiare, poi inghiottiva, stava male, vomitava e poi si ingozzava di nuovo. Gringo prova a dirgli di mangiare piano, ma el niño non lo ascolta, no, è come se avesse paura che quel cibo stesse per essergli portato via, o che sparisca nel nulla.

Poi Gringo lo fa lavare. Aveva tanta polvere sul volto che se lo aveste incontrato nel deserto non lo avreste mai trovato in mezzo alla sabbia! E i pidocchi, poi! Ne aveva in testa un reggimento intero. Centinaia, vi dico.

Infine, Gringo gli dà una scelta. Gli dice che può portarlo a un monastero non molto lontano. I frati laggiù sono famosi per la loro carità, lo accoglierebbero, lo accudirebbero, forse lì potrebbe perfino imparare a leggere e scrivere. Oppure… oppure potrebbe portarlo con sé, comprargli una pistola, insegnargli a sparare e metterlo di fronte all’uomo che gli ha ucciso la famiglia.

Che avreste fatto, voialtri? Pensate se vi avessero ammazzato il vostro papi e la vostra cara mamacita. Ci scommetto i pochi denti che mi sono rimasti che anche voi sareste saltati a cavallo col Gringo in cerca di vendetta. Non trovi, Pedro? E tu Johnny? Ne ero certo.

Passa qualche anno. El Diablo ha fatto perdere le sue tracce. L’ha fatta finita con le rapine e gli ammazzamenti. Perfino i più accaniti cacciatori di taglie dello Stato hanno ormai rinunciato alla sua sostanziosa taglia.

Il niño è diventato un ragazzo, si è fatto alto, gli è spuntata la barbetta, e ha imparato a sparare. E dannatamente bene, devo dire. Sa lanciare una moneta e svuotare il revolver prima che tocchi terra. Sa dove piazzare un colpo perché il suo bersaglio muoia all’istante, e sa dove invece un proiettile può causare una morte lenta senza possibilità di cura.

E la sua mira… piazzate sei bottiglie a venti passi da lui e le abbatterà tutte quante anche controsole.

È quasi un’altra persona rispetto all’orfanello che era quando l’ha trovato Gringo, ma ha mantenuto gli stessi occhi. I suoi occhi sono rimasti grandi e aperti, come se guardasse sempre il mondo con stupore. Come se gli avessero appena mostrato qualcosa di meraviglioso e sorprendente, oppure come se qualcuno gli avesse posto un indovinello difficilissimo, e lui fosse proprio sul punto di risolverlo.

Ad ogni modo, un bel giorno i due caballeros si fermano in un paesino sperduto. Vanno a far compere allo spaccio, e alle loro domande il mercante dice loro che in effetti un uomo con una certa cicatrice sulla guancia si è comprato un ranch non troppo lontano. E che ora vive lì, isolato da tutto e da tutti.

I due allora spronano i cavalli per tre giorni e tre notti, fermandosi giusto per dormire, per mangiare e per pisciare. Quando la fattoria compare davanti a loro, quasi non sembra vero.

Ecco! Sotto il Sole cocente c’è un uomo piegato sull’aratro. Non indossa più il cappellaccio nero, i suoi capelli si sono ingrigiti, non porta più la pistola, ma ha gli stessi occhi di ghiaccio e la stessa cicatrice sul volto. Appena li vede arrivare digrigna i denti. Poi riconosce il ragazzo, e sbianca. Non dice una parola. Ha forse capito che non ha argomenti per implorare pietà? Potrebbe forse chiedere di prendere almeno la pistola? Ma il brav’uomo di Santa Làgrima non aveva una pistola quando l’ha ammazzato come un cane.

A rompere il silenzio, il cigolio della porta. Sulla soglia compaiono una mujer grassoccia con parecchie rughe sulla fronte, e tra le sue braccia un niño, non più grande di quello rimasto orfano tanti anni prima.

Gringo si accende un mezzo sigaro e si scansa. Sa bene che quel momento non appartiene a lui.

Il ragazzo dagli occhi grandi si fa avanti. Nel volto della mujer riconosce quello di sua madre. Nel niño non può non rivedere tutta la sua vita.

Il dolore della sua famiglia massacrata davanti ai suoi occhi grandi.

La solitudine dell’abbandono.

E poi la rabbia, quella furia cieca che lo ha divorato da dentro come un maledetto tumore per tutti quegli anni. La sua mano, a mezzo centimetro dall’impugnatura della sua Colt Peacemaker, trema.

Per un istante, uno di quegli istanti infiniti in cui la vita e la morte danzano in equilibrio sul filo di un rasoio, non sa cosa fare.

Poi chiude gli occhi.

Tira un lungo sospiro.

Ha deciso.

Due colpi di pistola risuonano nella vallata deserta. Il primo è per il niño, il secondo per la mujer.

L’uomo che un tempo fu el Diablo guarda con gli occhi sbarrati. Prova a urlare, ma gli escono solo mugolii strozzati. Molla l’aratro e corre dai cadaveri ancora caldi. Si inginocchia sul sangue appena versato e li abbraccia, come se potesse ridar loro la vita che gli è stata appena strappata.

El Gringo resta immobile, sulla sella. Fissa il suo pupillo. Stavolta è lui ad avere gli occhi grandi e pieni di sorpresa.

Risuona il terzo colpo, quello per l’uomo con la cicatrice sulla guancia. Allo stomaco, dove ci puoi mettere anche mezza giornata abbondante per tirare le cuoia, e dove neanche il miglior dottore del mondo può far niente per salvarti.

Il ragazzo sputa per terra, poi rimette la pistola nella fondina. Inclina la testa di lato. I suoi occhi sono ancora spalancati, ma le sue labbra, aperte in un leggero sorriso, dicono chiaramente che ha trovato la risposta all’enigma che lo tormentava.

Non c’è molto da dire su quello che accadde dopo.

I caballeros hanno dato alle fiamme la fattoria e se ne sono andati.

Sapete… il ragazzo non ha preso a quell’uomo solo la sua famiglia e la sua vita. Senza neanche volerlo, gli ha rubato persino il nome! Da quel giorno, infatti, cominciarono a chiamare lui el Diablo.

Non devo essere io a dirvi che cosa ha fatto da lì in poi. Si è rimesso in viaggio, e ha assoldato un gruppo fidato di fuorilegge e desperados, creando la banda più inarrestabile che si sia mai vista in tutto il Texas.

Vedete, muchachos… quel ragazzo ha capito qualcosa di molto importante quel giorno. Ogni orfano che un pistolero come noi si lascia alle spalle è una miccia accesa su un candelotto di rancore, e chi può dire quando si deciderà a esplodere.

Quindi, quando domani accompagneremo il capo a Santa Làgrima, non lasciatevi impietosire dagli sguardi pieni di lacrime dei niños. Per ogni pallottola che non sparerete vi ritroverete una pistola carica puntata contro in futuro. Ah, inutile dirvi che domani il capo potrebbe essere un po'… irritabile. Sapete, è la prima volta che fa ritorno a casa.

Accidenti, che ora che si è fatta! Meglio se vado a coricarmi, altrimenti domani la gamba mi uccide. Non sono più giovane come quando ho raccattato quell’orfanello dalla strada.

Buenas noches, chicos!

   
 
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