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Autore: Marlena_Libby    04/12/2022    3 recensioni
Selina vuole tornare indietro nel tempo per salvare i genitori di Bruce. Ma sarà la decisione giusta?
Genere: Drammatico, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bruce Wayne, Selina Kyle aka Catwoman
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Selina riuscì finalmente a seminare la polizia e osservò soddisfatta il suo sacco pieno di diamanti.
Qualche mese prima era arrivato in città un ingegnere di nome Clyde Thackeray, che si era fatto subito strada nella malavita di Gotham: riusciva a inventare qualunque tipo di congegno gli venisse chiesto, anche il più incredibile.
La polizia non aveva mai avuto vita facile lì, ma da quando c'era Clyde le cose erano peggiorate.
Lei aveva capito che solo lui poteva realizzare quello che desiderava, ma ovviamente l'ingegnere non lavorava gratis, quindi aveva dovuto svaligiare parecchie gioiellerie per poterlo pagare.
Si recò nel posto dove si erano dati appuntamento e lo trovò già lì ad aspettarla.
- Finalmente sei arrivata - disse Clyde.
- Ecco - disse lei gettando il sacco ai suoi piedi.
Clyde guardò avidamente i diamanti.
- Bene. Quello che mi hai chiesto è molto ambizioso, ma sarà pronto fra due settimane. Posso sapere a cosa ti serve?
- Questo non ti riguarda. Arrivederci.

Selina tornò a casa e si tolse il costume, poi si fece la doccia, si mise il pigiama e si infilò sotto le coperte.
Quello che aveva chiesto a Clyde era qualcosa di unico, che non si era mai visto prima: una macchina del tempo.
Voleva tornare nel passato e salvare i genitori di Bruce.
Quando lui le aveva raccontato della loro morte, lei avrebbe tanto voluto cancellare il suo dolore. Ma sembrava che l'unico modo fosse cambiare il passato, il che era impossibile... Almeno finché Clyde non era arrivato a Gotham.
La sua intelligenza era qualcosa di incredibile, così Selina aveva deciso di fare un tentativo.
Sperava davvero che sarebbe riuscito a costruire la macchina del tempo, così avrebbe potuto dare a Bruce la vita che meritava.
E chissà... Forse ci sarebbe stato spazio anche per lei in quella vita.
Con questi pensieri, spense la luce e si addormentò.

Le due settimane passarono e Selina tornò da Clyde.
- Allora, hai quello che mi hai promesso?
- Certo.
L'ingegnere le porse un telecomando con un'antenna.
- È molto facile da usare: basta impostare giorno, mese, anno e luogo, premere il tasto rosso e si aprirà un portale che ti farà arrivare lì.
- Sarà meglio per te che funzioni se non vuoi assaggiare i miei artigli!

Selina si recò nel seminterrato di una vecchia casa abbandonata, dov'era sicura che non l'avrebbe vista nessuno.
Seguì le istruzioni di Clyde e infatti si aprì un'enorme portale di luce azzurra.
La donna fece un profondo respiro e saltò all'interno.
Le sembrò di precipitare in un pozzo senza fondo e vedeva passare orologi di tutti i tipi, con le lancette che andavano all'indietro.
Finalmente il portale la fece uscire e si guardò intorno: Gotham sembrava sempre uguale, ma allo stesso tempo diversa.
In quel momento dal cinema sulla strada di fronte uscirono una coppia vestita elegantemente e un bambino.
Nonostante fosse più giovane, Selina lo riconobbe subito: era Bruce!
Sapendo bene cosa stava per succedere, li seguì fino al vicolo dove infatti spuntò Joe Chill che li minacciò con una pistola: - Fuori i soldi!
Selina gli colpì la mano con la frusta, facendogli cadere la pistola.
- Ti consiglio di sparire, se non vuoi passare dei guai!
- Come osi, brutta strega!
Joe fece per tirarle un pugno, ma lei gli afferrò il braccio e lo scaraventò a terra.
- Allora? Ti è bastato o ne vuoi ancora?
Preso improvvisamente dalla paura, Joe si rialzò e corse via.
- State bene? - chiese Selina alla famiglia Wayne.
- Sì. Oh signora, come potremmo mai ringraziarla? - chiese Thomas.
- Oh, non si preoccupi! Era mio dovere!
- Ma tu... Tu chi sei? - chiese timidamente il piccolo Bruce.
- Un'amica! - rispose Selina facendogli l'occhiolino, per poi andare via.

Una volta sola, riattivò il portale e tornò nel presente.
Quando uscì, si accorse con sorpresa di non avere più addosso il costume da Catwoman, ma un normale vestito e una borsa a tracolla.
Mise il telecomando lì dentro e andò subito a Villa Wayne, per vedere se il suo piano aveva funzionato.
Suonò il campanello e le aprì Alfred.
- Ah, Miss Kyle. La famiglia Wayne la sta aspettando.
Selina lo seguì in salotto, dove trovò Bruce e... I suoi genitori, Thomas e Martha Wayne, invecchiati, ma ancora vivi.
- Ciao, tesoro! - disse Bruce abbracciandola. - Adesso che sei arrivata, possiamo andare.
- Andare dove? - chiese Selina confusa.
- Ma è ovvio: a scegliere i nostri vestiti! Il nostro matrimonio è tra una settimana!
- Verremo anche noi per aiutarvi - aggiunse Martha.
- Non dirmi che te lo sei dimenticato! - disse Bruce.
Selina sorrise emozionata, lo abbracciò con entusiasmo e disse: - No, certo che no! È tutto fantastico, noi siamo fantastici!

La settimana passò e venne il giorno del matrimonio.
Selina si era divertita un sacco con Bruce in quei giorni e aveva legato parecchio con i suoceri, sentendosi già parte della famiglia.
Quando Bruce vide Selina avanzare lungo la navata con addosso l'abito da sposa, gli brillarono gli occhi per l'emozione: quanto era bella!
La donna non riusciva a credere che finalmente avrebbe potuto passare il resto dei suoi giorni con l'uomo che amava: era davvero tutto perfetto!
- Con il potere conferitomi, vi dichiaro...
BANG!
Quel rumore proveniva da fuori la chiesa.
Subito tutti uscirono e si trovarono di fronte una scena straziante: un bambino che piangeva inginocchiato davanti ai corpi senza vita dei genitori.
- Qualcuno chiami un'ambulanza e la polizia, presto! - disse Bruce.
Poi abbracciò dolcemente il bambino, cercando di consolarlo, ma sapeva che era tutto inutile: quel povero piccolo non sarebbe mai più stato felice!

Troppo scosso da quello che era successo, Bruce aveva deciso di sospendere il matrimonio.
- Bruce, stai ancora pensando a quel bambino, vero? - gli chiese Selina.
Da quando erano tornati a casa, lui non aveva smesso di guardare fuori dalla finestra della loro stanza con espressione addolorata.
- Sì! La sua vita ormai è distrutta! Ma perché non c'è nessuno a impedire che queste cose accadano?!
- Beh, in realtà qualcuno avrebbe dovuto esserci: tu.
- Io? Che cosa vuoi dire?
- Bruce, devo confessarti una cosa: io... Vengo da un'altra realtà! Tu eri un giustiziere mascherato e io una ladra, ma ci siamo innamorati e io sono tornata indietro nel tempo per impedire la morte dei tuoi genitori, perché non volevo più vederti soffrire!
- C... Cosa?!
- So che ti sembra assurdo, ma ti assicuro che è la verità!
- Ok, forse lo shock ti sta giocando qualche brutto scherzo e hai bisogno di riposare!
- No! Ti prego Bruce, credimi! - lo implorò Selina.
Lui la guardò negli occhi e sussultò: quegli occhi... erano uguali ai suoi!
- Tu... Tu sei quella donna travestita da gatto che ci ha salvati anni fa?!
- Sì. Bruce, nella nostra linea temporale eri diventato un giustiziere dopo la morte dei tuoi genitori, perché volevi che Gotham fosse un posto più sicuro, ma ora...
Dopo qualche minuto di silenzio, Bruce disse: - Selina... Torniamo di nuovo indietro nel tempo e rimettiamo le cose a posto!
- COSA?! Bruce, ne sei sicuro? Hai sofferto così tanto...
- Lo so, ma se davvero posso impedire che altri soffrano come me, non ho intenzione di starmene con le mani in mano! Ti prego, facciamo tornare tutto come prima!
- Va bene - sospirò Selina.
Prese il telecomando, da cui non si era mai separata in quei giorni, e aprì il portale.
I due si presero per mano e saltarono dentro.

Atterrarono davanti al cinema, proprio un attimo prima che Bruce bambino uscisse con i genitori.
Li seguirono fino al vicolo dove spuntò Joe Chill con la sua pistola.
Colto da un impeto, Bruce fece per intervenire, ma Selina lo trattenne: - No, Bruce. Stavolta la storia deve fare il suo corso.
Entrambi chiusero gli occhi, non avendo il coraggio di guardare.
BANG!
- AAAAHHH!!!! MAMMA, PAPÀ!!!!

A Bruce vennero le lacrime agli occhi.
Selina gliele asciugò e disse con tono dolce: - Forza, adesso andiamo a casa.

Quando tornarono nel loro tempo, si accorsero di avere addosso i loro costumi da Batman e Catwoman.
- Adesso è tornato tutto come prima - disse Bruce.
- Non proprio tutto - disse Selina.
Buttò a terra il telecomando e lo schiacciò con il piede.
Quell'affare non poteva restare in giro, se fosse finito in mani sbagliate sarebbe stata una catastrofe.
- Mi dispiace di non aver potuto fare di più, Bruce.
- Hai fatto più di chiunque altro al mondo.
I due innamorati si scambiarono un lungo e passionale bacio, poi ognuno andò per la sua strada.
   
 
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