Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: Diana924    09/12/2022    0 recensioni
raccolta di flash fic e one shot scritte per il cow-t di landedifandom, personaggi vari
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Autore: Diana924
Fandom: Game of Thrones
Titolo: What We Are
Titolo capitolo: More Fire
Personaggi: Elia Martell, Jaime Lannister
Rating: NC13
Note: pre Season 01, het, crack ship
Note2: la mia crackship preferita


 

Ormai si sarebbe dovuta abituare a quello.

Elia Martel aveva dovuto accettare diversi cambiamenti nella sua vita da quando si era sposata. Tanto per cominciare aveva dovuto lasciare la sua famiglia e soprattutto Oberyn, con Doran c’era troppa differenza d’età, per quanto gli volesse bene non erano mai stati realmente in sintonia, non come lo erano lei e Oberyn. Nella capitale c’era zio Lewynn per aiutarla ad ambientarsi e sapeva bene per quale motivo era stata spedita come un pacco, il miglior motivo di tutti: sposare il principe ereditario. Rhaegar Targaryen era senza alcun dubbio il più bel giovane del continente e aveva scelto lei come sua moglie, Elia non ignorava come dietro ci fossero complessi calcoli politici ma era anche vero che lui avrebbe potuto rifiutarsi o scegliere un’altra donna, come il fratello di suo nonno che aveva sposato una ragazza di umili natali rinunciando alla successione.

Suo marito sembrava uscito da una ballata da quanto era bello e coraggioso, che bel re sarebbe stato si era persa più volte a sognare i primi mesi del loro matrimonio. Insieme sarebbero stati la coppia perfetta, avrebbero saputo rimediare agli errori e alle follie di suo suocero e portato una nuova era.

Ricordava ancora le parole di suo marito quando era nato Aegon, “il drago ha tre teste” quelle parole le erano entrate in testa ossessionandola, melliflue e rivelatrici allo stesso tempo. Le avevano comunicato che sarebbe stato opportuno non avere altri figli, l’erede lo aveva fatto ed era meglio smettere altrimenti la prossima gravidanza sarebbe stata sicuramente fatale. La notizia aveva indisposto Rhaegar per un motivo che non aveva capito, intuiva che c’entrassero quelle parole ma non poteva essere così grave per lui, non quando poteva avere decine di figli da altre donne. Non era così ingenua da ignorare che Rhaegar potesse avere delle amanti, e Jon Connington, ma lei sarebbe divenuta regina e tanto doveva bastarle.

Poi era andato tutto a rotoli e in maniera così spettacolare che era sicura sarebbe stato impossibile da fermare.

Rhaegar era fuggito con Lyanna Stark e lei aveva cercato di mascherare la vergogna e l’onta che aveva provato, Lyanna non era la prima e non sarebbe stata l’ultima amante di suo marito, infuriarsi non le sarebbe stato d’aiuto e col tempo tutto si sarebbe aggiustato. Poi Rickard Stark e suo figlio Brandon erano arrivati nella capitale per esigere giustizia, sostenendo che Rhaegar avesse rapito Lyanna.

Elia sapeva che quando i draghi erano ancora in vita alcuni re si erano serviti di loro per comminare le sentenze di morte, re Aegon aveva fatto mangiare sua sorella dal suo drago, ma una cosa era saperlo e un’altra vederla. Il supplizio ideato da Aerys per punire i suoi Stark era stato solamente il primo degli orrori di cui era stata testimone in quegli ultimi mesi.

Era sicura che non avrebbe mai dimenticato l’odore della carne bruciata, le urla di dolore e di terrore che aveva udito e la sensazione che quella fosse colpa sua, che se non fosse stata così debole ora nulla di quello sarebbe avvenuto, che Rhaegar non avrebbe avuto bisogno di fuggire con una ragazzina. Nessuno era intervenuto, nessuno aveva fatto niente, tutti avevano tremato ma nessuno aveva osato fare nulla, e da allora in poi tutto era peggiorato. Rhaegar era tornato e il cugino Robert si era apertamente ribellato ma quegli eventi l’avevano appena sfiorata, sentiva che a breve ne sarebbe stata sommersa e voleva godersi la poca pace che ancora aveva.

La notizia della sua vedovanza l’aveva lasciata indifferente, Rhaegar l’aveva umiliata nella maniera peggiore e anche in quel momento l’umiliava, poteva sopportare un’amante ma non che tutti sapessero, quello era troppo.

Da lì in poi le esecuzioni si erano susseguite a un ritmo forsennato, quasi ogni giorno il re ordinava di uccidere qualcuno, colpevole o innocente non gl’importava e pretendeva che a differenza di prima tutta la corte, o quello che ne era rimasto assistesse alla sua opera. Elia ormai era abituata a vedere l’altofuoco divorare brandelli di carne e di abiti, quelle fiamme verdi le incutevano un sacro terrore, era la madre del futuro re ma non era così necessaria, non più da quando sua suocera era rimasta incinta per l’ennesima volta.

Si sarebbe dovuta abituare a quello ma era sicura che non ci sarebbe mai riuscita.

Quel giorno l’esecuzione era durata più tempo del previsto a causa del vento, c’era più vento del solito quel pomeriggio aveva pensato con aria assente prima di stringersi nelle spalle per poi voltarsi ad osservare sua suocera. La regina Rhaella era più pallida del solito ed Elia non sapeva se stesse tremando per il freddo, per il vento o perché pensava a cosa sarebbe accaduto quella notte. Le cameriere parlavano, bisbigliavano ed era facile farsi raccontare certe cose e se anche non fosse stato così non aveva bisogno delle loro parole, non quando le bastava osservare il re. Aerys era il ritratto della felicità, era visibilmente eccitato e nei suoi occhi c’era una luce malvagia che non prometteva nulla di buono, quella notte avrebbe preteso qualcosa da sua sorella e Rhaella sarebbe stata costretta a darglielo, come sempre.

<< C’è troppo vento, e troppo fuoco >> mormorò quando fu vicina a Jaime Lannister. Se solo le cose fossero andate diversamente, ora sarebbero stati sposati e lei sarebbe stata al sicuro con lui a Castel Granito, forse avrebbero avuto due figli, forse uno solo ma sarebbero stati entrambi molto più tranquilli, nel giovane leone c’era una melanconia che Elia non riusciva a spiegarsi.

<< Vostra Altezza vuole che l’accompagni dentro quando sarà finito? >> le domandò ser Jaime, andarsene in quel momento sarebbe stata una grave offesa al re.

<< Grazie, se non hai altri impegni più urgenti >> rispose lei con un filo di voce prima di appoggiarsi contro di lui, con un certo imbarazzo Jaime l’abbracciò, nessuno si sarebbe accorto di loro, non quando il re pretendeva che tutti seguissero l’esecuzione.

<< Non dovreste stare qui >> mormorò lui.

<< E dove allora? Questo è il mio posto, e resterò fino alla fine. Chiederò nuovamente se potrò andare con la regina ma sappiamo entrambi cosa risponderà il re >> replicò lei stanca, solo in quel momento il vento iniziò a disperdere le fiamme, il corpo dell’ultimo Primo Cavaliere era ormai una montagna di carne bruciata e cenere.

<< Potete chiederlo per il principe, e quando tutto sarà finito raggiungerli >> propose ser Jaime, se solo i piani di sua madre e di lady Joanna si fossero compiuto.

<< Proverò di nuovo ma… quando vede il fuoco il re non capisce più nulla, e questo fuoco… più vento e più fuoco rendono questa corte la più misera del regno >> ammise lei, era sicura che la situazione sarebbe peggiorata ulteriormente e non voleva più fingere, a che pro?

Ser Jaime non disse nulla ed Elia gliene fu grata, tutto quello la stava logorando, se lo sentiva nelle viscere, tutto quel fuoco avrebbe finito per distruggerla.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: Diana924