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Autore: Quebec    19/12/2022    2 recensioni
Un'assassina. Un rituale. L'Italia nel caos. Lei sta arrivando e nessun collezionista è al sicuro.
Genere: Horror, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci sono storie che non hanno niente di umano o di sensato. Storie dove il bene e il male sono solo labili confini avvolti da una nebbia malsana. È la storia di Filippo Verdi, un ragazzo di ventisette anni che si è ritrovato immischiato in qualcosa più grande e oscuro di lui.
Filippo non è un ragazzo curioso, che certe cose se le va a cercare. No, lui è il classico ragazzo che se ne sta per conto suo. Ha solo due amici, che vede raramente, e una ragazza che abita nel paese accanto. È proprio la ragazza, Diana Lobello, a dare il via alla sua spirale di terrore.

Quella domenica pomeriggio, Filippo e Diana passeggiano lungo il fiume che si getta in un lago dalle acque limpide. Parlano, ridono, scherzano, si scambiano qualche bacio. Una normalissima coppia come tanti, ma con un'unica eccezione, lei nasconde un segreto. Filippo non sa chi ha davanti. Per lui Diana è una ragazza d'oro. Ha persino pensato di metterle un anello al dito, ma qualcosa lo ferma, gli dice di andarci piano. Alcune volte ha la sensazione di non conoscere affatto quella ragazza dagli occhi verdi, il viso mulatto e squadrato. E subito caccia via quei pensieri, che ritornano prepotenti sotto forma di malessere e disagio. Il subconscio lo avverte, ma lui continua a ignorarlo.
Arrivati in riva al lago, Diana lo stringe da dietro le spalle e gli bacia il collo. Gli dice che è l'uomo della sua vita, che lo ama più di quanto lui possa immaginare. Filippo è pronto, vuole chiederle la mano. È una giornata perfetta, dopotutto. Il sole svetta in un cielo limpido e gli uccelli cinguettano tutt'attorno, mentre una piacevole brezza estiva accarezza i loro visi. Ma quella parvenza di serenità si trasforma in un incubo. Diana afferra una grossa pietra e lo colpisce dietro la testa.
È l'inizio dell'orrore. Non si torna più indietro.

Filippo si sveglia imbavagliato e legato a una sedia. Si trova al centro di una piccola stanza vuota dalle pareti umide e crepate e il pavimento impolverato. Sembra una vecchia cantina o qualcosa di molto più antico. Due torce alle pareti illuminano un ambiente vuoto che odora di cadaveri in putrefazione e legna bruciata.
Filippo si dimena, cerca di buttarsi per terra, ma è tutto inutile. I piedi della sedia sono inchiodate al pavimento tramite anelli di ferro arrugginiti. È nel panico, non sa come ci sia arrivato lì e perché è legato. L'ultima cosa che ricorda è il lago, il vento sulla pelle e Diana. Si dimena ancora di più sulla sedia e urla, ma il bavaglio soffoca il grido. Teme per Diana. Ha paura che qualcuno le abbia fatto del male.
Mentre si dispera sulla sedia, la porta di legno immersa nella penombra si apre. Una figura è ferma sulla soglia.
Filippo urla e scalcia verso la sagoma. Ma quella se ne sta ferma per un lungo momento, poi si avvicina. È un uomo con una coda di cavallo, un occhio bieco e una folta e lunga barba nera. Indossa abiti neri e un lungo cappotto che gli arriva fin sotto le ginocchia.
Filippo lo guarda disperato. Non sa cosa fare. La sue mente è proiettata a Diana. È lei la sua unica preoccupazione. Non gli importa della sua vita, ma solo di lei.
Poi qualcuno entra nella stanza e si ferma accanto all'uomo con la coda. È Diana, la ragazza che ama, che vuole sposare.
Filippo è scioccato. Il suo sguardo vaga per un po' da un punto all'altro della stanza. Poi si ferma su di lei, la fissa con gli occhi arrossati. Il malessere e il disagio riemergono in tutta la loro forza.
Il subconscio lo aveva avvertito più volte. Quella ragazza era strana, anomala. Doveva starle lontano. Ma era stato inutile.
Un altro uomo entra nella stanza, gli occhi gialli che mandano vividi bagliori sinistri sotto il viso ombrato dal cappuccio di una lunga tunica nera sul cui petto è raffigurata una croce rossa. Si porta dietro Filippo, che si dimena sulla sedia, scalcia e urla a Diana di liberarlo. Pensa che lei non c'entri niente, che è lì contro la sua volontà. Ma la ragazza lo fissa, apatica.
L'uomo col cappuccio appoggia le mani ghiacciate sulle orecchie di lui e intona versi in latino. Le mura e il pavimento vibrano, l'intonaco cadde dal soffitto.
Filippo cerca di guardarsi alle spalle, ma le mani ossute gli tengono ben salda la testa.
Poi Diana gli si avvicina con un coltello e una brocca d'oro e gli taglia la gola. Il sangue schizza e sgorga dallo squarcio. La brocca, tenuta sotto la sua gola, si riempie lentamente di sangue.
Filippo si dimena disperato sulla sedia con gli occhi sbarrati e puntati su Diana. Non riesce a credere che gli abbia tagliato la gola. Non può essere vero, deve essere un sogno. Poi comincia tremare per il freddo, le palpebre si fanno più pesanti, ma si sforza di tenerle aperte. Guarda Diana. Perché lo ha fatto? Perché lo ha tradito? Lui si è sempre comportato bene con lei.
Mentre un turbinio di pensieri lo travolgono come un fiume in piena, gli occhi smettono di muoversi e restano fissi e vacui sul volto di Diana.

Il corpo di Filippo Verdi viene ritrovato in avanzato stato di decomposizione due mesi dopo, nella cripta abbandonata di Castel Noria, da un gruppo di ragazzini.
Il suo omicidio si aggiunge alla serie di omicidi simili commessi negli ultimi sessant'anni in tutta Italia. Ognuna delle vittime è un maschio, tra i venti e i quaranta, con pochi amici e una vita sociale inesistente. Tutte le vittime hanno in comune la passione per l'arte, dai fumetti ai libri, dai videogiochi ai film. Ma c'è una cosa che li accomuna tutti, la morbosa collezione di fumetti, libri, vari gadget e l'odio per le persone. Un legame che spesso sfocia nell'egoismo, nel cinismo e nel risentimento. E ognuno di loro, prima di morire, era fidanzato con una ragazza di nome Diana Lobello. Per gli inquirenti la strada è una sola, trovare la donna. È lei la serial killer dei Collezionisti, come i giornali definiscono le vittime.
Passano i mesi e altri uomini vengono ritrovati morti. Parte così una vera propria caccia alla strega a livello nazionale. La Strega assassina, come la rinomina l'opinione pubblica. Qualcuno dice che è dotata di poteri, altri che lavora per il Diavolo. Ma nessuno sa chi è Diana Lobello. Il suo passato è ammantato da una nebbia impenetrabile.
Il suo primo omicidio risale al 1966 e, stando agli investigatori, ora dovrebbe avere ottantanove anni. L'opinione pubblica non crede che la Strega Assassina sia così anziana. Tutti pensano che sia giovane e bellissima e che possieda un fascino magnetico su tutti gli uomini. Alcuni, invece, sostengono che solo i falliti che non hanno mai visto due tette possono cadere vittima di una pazza psicopatica.
Un anno dopo una chiamata anonima informa la polizia che Diana Lobello è stata avvistata a Borgo Sant'Emilio, in compagnia di un ragazzo recluso in casa da sei anni. Tutti gli agenti della regione vengono mobilitati e mandati in città. Gli investigatori circondano la villa in cui si trova la Strega Assassina. Poi una squadra speciale fa irruzione nel cortile e prosegue rapidamente lungo il vialetto. Arrivati al portone, uno di loro lo abbatte con una testa d'ariete.

Quello che accade da qui in poi nessuno lo sa. L'ipotesi più accreditata vuole che un essere invisibile abbia fatto a pezzi la squadra speciale e massacrato anche gli investigatori e tutti gli agenti sul posto. Un'altra voce dice che il ragazzo, posseduto da una forza sovrumana, abbia ammazzato tutti a mani nude. E l'ultima diceria, invece, teorizza che Diana Lobello abbia sfruttato la sua bellezza per costringere gli agenti a farsi a pezzi l'un l'altro.
Qualunque cosa sia successa quel giorno, rimane avvolta nel mistero.

Diana Lobello è scomparsa nel nulla, riporta un titolo di giornale.
Il panico si diffonde tra la popolazione maschile, dice un altro.
Creato il primo fan club femminile sulla Strega Assassina, dice un terzo.
In una intervista alla tv nazionale, alcune donne si dicono contente degli omicidi commessi dalla Strega Assassina e si augurano che tutti gli uomini possano morire il prima possibile. Altre si sono messe a emularla e hanno ucciso i loro fidanzati, mariti o figli.

Mentre l'Italia è nel caos, lo Stato ha dichiarato alla stampa di avere formato una squadra speciale con i migliori investigatori di tutto il mondo, per stanare e catturare Diana Lobello.
Arrivati a questo punto, rimane solo una domanda da farsi. Sarai tu il prossimo?

 

   
 
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