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Autore: MusicAddicted    22/12/2022    0 recensioni
Matthew ha qualcosa da farsi perdonare.-
Questa storia partecipa all'iniziativa '25 days of Christmas' del gruppo @Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom FB
Genere: Commedia, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Birthday Boys'
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Ehmm, che dire?
A volte ritornano… magari per rimanere(?).


Disclaimer: Matthew e Dominic e i Muse in generale non sono miei, niente di quello che è scritto è mai accaduto… e non mi pagano di certo per degenerare così! ;P
Questa storia partecipa all’iniiativa ‘25 Days of Christmas’ del gruppo @Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom FB

 

Prompt usati:

X è l'unico che sa prendere Y dal verso giusto.

 

Scenario ucronico (e questo non era facile.. ma suvvia, il compleanno per una persona è un po' un fatto storico, no?😅

 

'Potresti farmi un favore?'

 

'Allora a te la decisione'

 

Hurt/Comfort


 

mfc-cover
 

Dominic Howard non risponde al cellulare.
E fin qui nulla di preoccupante.
È un batterista talentuoso impegnato in collaborazioni anche con altri gruppi oltre quello principale di appartenenza.
Un artista del suo calibro così perennemente impegnato è normale che sia nel mezzo di un’intensa sessione di lavoro che gli impedisce qualsiasi attività.
Peccato che non sia così semplice.
Dominic Howard non sta rispondendo al cellulare di Matthew Bellamy, il frontman, cantautore, chitarrista e pianista del suo principale gruppo di appartenenza.
Non sta rispondendo solo e soltanto a lui.
E va avanti da giorni.
L’essere impegnato non c’entra affatto.

 

E Matthew sta per fare questa amara scoperta.

 

“Che significa che ci hai appena parlato?” si acciglia mentre è al telefono con Chris Wolstenholme, bassista e componente finale del gruppo principale di appartenenza.

 

Chris evidentemente problemi nel rispondergli al telefono non ne ha.

“Non intendo ‘appena’ letteralmente ma ci ho parlato, non più di mezz’ora fa.” chiarisce Chris.

 

“Intendi col telefono che suona, Dominic che vede chi lo chiama sul display e mette fine agli squilli a vuoto rispondendo?"

“Sì, Matt, il procedimento standard di una chiamata al cellulare, funziona così da ormai più di vent’anni.” alza gli occhi il suo amico.

Cinque secondi dopo sente solo un clic e poi il segnale di linea libera.
Il procedimento standard di Matt quando decide che Chris non ha più nulla di interessante da dirgli.
Funziona così da più di trent’anni.

 

Matthew fa un ennesimo tentativo di chiamata verso quel numero per lui prioritario e di nuovo l’esito non lo soddisfa.


-Dominic mi ha bloccato. Ce l’ha con me. Devo assolutamente capire perché.-
 

Si alza dal divano dov’era semi sdraiato, ma per lasciare il salotto e arrivare all’ingresso c’è un ostacolo: sua moglie che sta passeggiando nell’atrio, nel tentativo di far addormentare la loro figlia che ha in braccio.

“Amore, dove te ne vai così di fretta?” lo interroga lei.

Matthew deve trovare un escamotage e deve farlo in fretta, ma si sa che la sua mente viaggia a una velocità ipersonica.

 

“Riunione dell’ultimo momento per valutare un potenziale featuring per ‘Ghosts’...” si inventa, assumendo pure un atteggiamento scocciato.


“Un altro?” si acciglia lei.
 

“Sì, stavolta in Russo, capirai da sola tutte le insidie che nasconde. Va fatta una minuziosa e lunga analisi dei pro e dei contro per decidere se sia un buon mercato.. e poi devo valutare l’artista in questione.”

Matthew sta arricchendo la sua scusa di così tanti dettagli che per poco non finisce per crederci lui stesso.

 

Chi non ci sta credendo per niente invece è Elle.

“Un featuring Russo…” ripete alquanto scettica.

“Hai capito bene, tesoro. Ne farei volentieri a meno, ma il lavoro è lavoro. Non aspettarmi sveglia.” si raccomanda Matt, mentre indossa cappotto, sciarpa e cappello.

Si avvicina alla moglie per un fugace bacio e una leggera carezza ai capelli di una Lovella che si sta quasi per addormentare, dopodichè esce.

“Sì, Matt, certo… un featuring Russo…” borbotta lei mentre lo guarda salire in macchina dalla finestra che dà sul vialetto.

Elle sa benissimo dove lui stia realmente andando.

 

Scrolla le spalle, come a dar poco peso alla cosa, mentre continua a dondolare la bimba.


“Lovella, promettimi che se da grande vuoi andare a una festa di nascosto le bugie le saprai dire un po’ meglio di tuo padre!”

-------------------------------------------------

 

Il tempo di trovare un parcheggio, scendere dalla macchina e Matthew si precipita verso il campanello esterno di Dominic con un solo intento: suonarlo come se non ci fosse un domani.

I risultati non si fanno attendere.


Il padrone di casa apre la porta con aria molto infastidita.

Matthew quello sguardo gliel’ha visto molte volte. Solitamente lui è l’unico che lo sa prendere nel modo giusto, ma in questa sfortunata circostanza si ritrova ad essere la causa principale di quello sguardo.

 

“Chiunque tu sia, smettila subit... Matt!” mette a fuoco quel disturbatore il batterista.
 

“Sì, esatto, proprio io. Puoi bloccarmi al telefono, okay, ma prova a mettermi in blacklist adesso, vedi? Non puoi!” gli fa notare Matthew, con un ghigno sadico, senza smettere di prolungare quel fastidioso scampanellio.
 

“Oh, questo lo credi tu!” controbatte Dominic, rientrando in casa, ma solo per uscire qualche secondo dopo, armato di un cacciavite.
 

Apre il cancello, si posiziona al campanello, scosta il frontman, apre il vano, sposta i giusti fili e lo richiude.

Matthew ci prova a premere di nuovo il campanello ma tutto quello che ne scaturisce è il silenzio.

 

“Visto? Blacklistato!” sogghigna trionfante Dominic, mentre Matthew lo scruta perplesso.
 

“Ti ho lasciato batterista della mia band e ti ritrovo MacGyver!"

 

“Guarda che è la nostra band, semmai, Megalomane che non sei altro!” sbuffa Dom, attraversando nuovamente il cancello, ma assicurandosi che l’altro rimanga lì dov’è.
 

“Dominic, ti prego, aspetta…” mugola il pianista. “Dimmi dove ho sbagliato.”

“Se non ci arrivi da solo hai un gran bel problema, Bells!” ribatte Dom, piccato.


“Dev’essere qualcosa che ho fatto negli ultimi giorni…” fa la sua analisi ad alta voce Matthew. “O forse… che non ho fatto.” è colto da un'illuminazione.

“Fuochino, stronzo!” bercia Dom.

 

“Il tuo compleanno… ma non è vero, gli auguri te li ho fatti, a mezzanotte in punto… ti ho anche chiamato e… lo sai,” sorride il frontman al ricordo di quei risvolti piccanti.


“Te ne sei ricordato, in privato, e sì, mi hai anche risposto sul mio post del giorno dopo, ma non è la stessa cosa. Non non hai dato anche solo un segno della tua presenza sui media il giorno del mio compleanno, forse perché eri troppo impegnato a progettare e poi  immortalare il compleanno di Elle!” gli rinfaccia.
 

“Non l’ho fatto apposta a trovarmi qualcuna col compleanno così vicino al tuo!”

“La prossima volta scegline una che compie gli anni a mesi di distanza da me!”


“Dommeh, lo sai meglio di me che non ci sarà una prossima volta. Non è una delle mie solite fidanzate, è mia moglie. Ho una famiglia…” mormora il pianista.
 

“Come ce l’avevi con Kate?” lo punzecchia il biondo.

Matthew ricorre al suo tono di avvertimento.

“Dom…”

“Sì, lo so, lo so.” sbuffa il batterista. “E ti dirò di più, Elle è così adorabile che nemmeno ci riesco ad odiarla.”

Matthew decide che può avvicinarsi a lui, attraversando il cancello.


“Senza contare chi è il padrino della mia amata Lovella…” gli sussurra all’orecchio, scompigliandogli un po’ i capelli.

Due cose a cui Dominic non sa resistere.


“Già. Suono tanto patetico se dico che così mi sento anche io parte della vostra famiglia?”
 

“Lo sei.” dichiara Matt, per poi accorgersi di come lo stia guardando contrariato Dom.

 

“Uh, no, non patetico. Parte della famiglia.” si affretta a chiarire e il sorriso ricompare sul volto dell’amato e tanto basta a far capire a Matthew che la tempesta è passata.

Del resto lui è l’unico che sa come prenderlo dal verso giusto.

“Dàì che qui fuori si gela e ho appena fatto il te’,” è il modo che Dom ha di invitarlo a entrare in casa, invito che il frontman non si fa ripetere.

Anche perchè per quello che sta per dirgli forse è bene essere al riparo di occhi e orecchie indiscreti.


“Matthew, ma tu ci pensi mai a come sarebbero le nostre vite se avessimo avuto più coraggio… se ne avessi avuto di più tu?” non può fare a meno di chiedergli Dominic.

Matthew fa quello che avrebbe voluto fare appena lui è uscito dalla porta.

Lo tira a sé e lo bacia come se quello fosse l’ultimo giorno che gli resta da vivere.

 

“Amore mio, non faccio che pensarci ogni giorno, ma rimango dell’idea che esporci ci avrebbe annientato. Invece, guardaci adesso, possiamo approfittarne perchè il BellDom ormai i fan lo considerano un gioco.”


Dom si allontana da lui, guardandolo triste in volto.


“Quindi è un gioco anche per te?”

“Il bacio che ti ho dato prima non ha significato niente?”

“Non cambiare argomento, Bells!”

 

“No, Dom, certo che no. Non è mai stato un gioco né mai lo sarà.” lo rassicura lui, tenendogli le mani nelle sue finchè non legge negli occhi indecifrabili del suo migliore amico che lui gli crede.

 

Si alza, ma solo per far gli onori di casa prendere la teiera in porcellana che attende sul ripiano.
Lo versa nelle tazze, prende i pasticcini dolci e salati e torna a sedersi.

“Elle è più intelligente di quello che pensi…”

“E così che intendi continuare il tuo processo di scuse? Ci tieni davvero a essere bloccato fino all’anno prossimo?” sbotta Dom.


“Lasciami parlare!” si impunta Matt e metterebbe a tacere Dom spingendogli la tazza contro le labbra, se solo il tè non fosse ancora così bollente.

 

“Dicevo… Elle è così intelligente e perspicace che ha impiegato solo pochi mesi per capire come stessero effettivamente le cose fra me e te e senza che io le dicessi niente.”
 

“Davvero? E tu questa cosa hai aspettato anni a dirmela?” incalza Dominic, che vorrebbe rovesciargli la tazza addosso, incurante che sia bollente.

“Ma te la sto dicendo adesso.” replica Matthew, con il suo miglior sguardo innocente.

“Quindi lei davvero sa di noi e nonostante questo…” tentenna Dom, ancora incredulo

“Ha acconsentito che diventassi il padrino di Lovella, ti invita senza problemi quando c’è occasione, permette a noi di vederci quando vogliamo… o quasi.” lo anticipa Matt. “Ti dirò, credo che un po’ lei ci shippi!” lo fa ridere, ma poi capisce che è il momento di tornare serio.


E lo fa prendendogli nuovamente le mani.

 

“Lo sai cosa mi ha detto, quando ha capito tutto? ‘Matthew, so che sarò sempre la tua seconda scelta, non mi importa, lo accetto; però voglio creare una famiglia…’ E le cose poi lo sai come sono andate.”


Dominic è letteralmente senza parole, così è Matt a riprendere il discorso.


“Uh, dimenticavo, sono qui anche perché ho il tuo regalo di compleanno… sono solo in ritardo di err.. cinque giorni, mi perdoni?”
 

“Considerato tutto quello che hai da farti perdonare, dovresti farmi un regalo grande come una montagna.” lo punzecchia Dominic, mentre l’altro si fruga nelle tasche.


“E invece è piccolo, ma significativo.” mormora, porgendogli una scatoletta blu.
 

Dominic sorride, con grandi aspettative.


“È un altro ciondolo?” domanda, agitando la scatolina in cerca di un indizio che però non gli arriva.

“Beh, il primo aveva avuto successo…” sogghigna il pianista.

 

Dom apre la scatolina e ne estrae un targhetta di metallo, corredata di catenina d’argento, che però ha una forma strana, non è completamente rettangolare, le manca un pezzo.
 

“ ‘Ti terrò nel mio cuore’…” legge l’incisione.


“‘‘Fino a che non ti potrò tener fra le mie braccia’ ” Matthew fa bella mostra della targhetta gemella che porta al collo, leggendo la propria incisione.


Ma non basta, mettendola a contatto con quella di Dom, le due parti mancanti vanno a formare un cuore.


“Oh, Matteh, ma questo, questo è…” mormora il batterista, visibilmente commosso.


“Lo capisci da te, Dommeh, che queste due targhette non le possiamo sfoggiare in pubblico, ma è una cosa solo nostra.” lo mette in guardia Matt, temendo una brusca reazione da parte sua.


Dom in effetti si alza di scatto dalla sedia, ma solo per andare verso Matt e sedersi in braccio a lui sulla sua.
 

“E io amo le cose solo nostre, Matthew.” lo bacia con estrema dolcezza e lentezza .
 

“Meno male che ti sei deciso a toglierti quegli orribili baffoni!” bofonchia Matthew contro le sue labbra.


“Hey, bada che non c’è niente di orribile nel sottoscritto, mai!” quasi ringhia il biondo.
 

Il moro ride, passandogli una mano fra i capelli.

 

“Sei la mia prima scelta, amore mio. E lo sarai sempre.” lo bacia di nuovo Matthew, stavolta in modo più impetuoso..
 

Dominic si alza e si separa da lui, ma solo per poi prenderlo per mano e condurlo alla sua camera da letto.


Che quel tè si freddi pure, loro due hanno ben altre priorità!


---------------------------------
 

“Matteh, potresti farmi un favore?” gli chiede Dom dopo aver fatto l’amore a lungo, nudi e abbracciati su quel letto ormai disfatto.

“Qualsiasi cosa, amore.”

“Me lo prometti che troverai sempre il tempo per noi?”

 

“Sempre, Dommeh, sempre. Che mia prima scelta saresti, altrimenti?” lo bacia Matt, resistendo all’impulso di far l’amore con lui l’ennesima volta.


Perché il tempo è tiranno e lui ha una famiglia da cui tornare.


“Tipo ora che arrivano le feste di Natale, tu Elle e la bimba, Chris con Caris e il milione di figli che ha da entrambi i matrimoni.. Tom con la sua famiglia… tutti voi avete qualcuno… e io non vedrò nemmeno Stacey perchè non siamo ancora a quel punto con la nostra relazione e...” si incupisce il biondo, ma il moro non gliene dà modo, perché lo abbraccia stretto.


“Non sei solo, Dom, non lo sarai mai. Lontano o vicino, io per te ci sarò. Sempre. Ed è vero, non potremo passare Natale insieme, ma prima o dopo quella ricorrenza ne avremo uno tutto nostro. Mi inventerò qualcosa, fosse l’ennesimo Featuring di ‘Ghosts’, per venire qui oggi ne ho inventato uno Russo, sai?” gli rivela, facendolo ridere.

 

“Davvero? Allora per il nostro Natale speciale spara ancora più alto… che so, Giapponese!” gli propone Dom, senza smettere di ridere.


“A te la decisione. Quel che è certo è che avremo il nostro Natale speciale, il nostro Merry DomMatts o Merry BellDomas o Belly Dommas…” sproloquia Matthew, gesticolando animatamente, mentre si riveste.

 

Dom fa una smorfia a metà fra il disgusto e il compatimento.
 

“Bells, facciamo che non gli dobbiamo per forza trovare un nome, basta che sia il nostro giorno.”

Matthew lo abbraccia da dietro, prima che si rivesta anche il batterista.

“Lo sarà. Lo avremo ogni anno, con lo scambio di regali, la cena, le candele, fare l’amore nei modi e nei posti più svariati. Non rinuncerò mai a te, Dom.”

“Né io a te, amore mio, anche se non è facile…”

“Lo so, ma al di là di quello che appare fuori, la verità la conosciamo solo tu ed io, Dommeh. Per sempre.”

Basta uno sguardo e i due suggellano quella promessa con un lungo, lento bacio.

 

“Matteh, me lo fai un altro favore?” domanda Dom contro le sue labbra.
“Mmm?” mugola il moro.
“Prima o poi un featuring di ‘Ghosts’ lo fai con me?”

Matthew scoppia a ridere.

 

“Dominic, è vero che ti amo, ma non così tanto da sputtanare i Muse!”

--


FINE


Capito ora l perché di tutti quei Featuring di ‘Ghosts’?
Ahahah sto scherzando XD… forse.
Spero vi sia piaciuta… in ogni caso, incolpate i loro instagram che mi hanno ispirato troppo ahahah.


Ah, qui lo dico e qui lo nego: potrei anche riprendere a scrivere ‘Change everthing you are’, ma ovviamente non pretendo che qualcuno se la ricordi ^^’
 

Buon Natale.. o Merry BellDomas!!  XD

   
 
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