Serie TV > Skam Italia
Ricorda la storia  |      
Autore: Asmodeus    24/12/2022    2 recensioni
Kidfic|Gio & Marti
Dedicata a Soul ♥ Buon Natale!
Una kidfic in cui Giovanni ha un appuntamento con Martino per giocare insieme a Fifa, ma nessuno sembra rispondergli al campanello...
[Dal testo]: Gio sente solo rumori confusi provenire dal salotto, la stanza che emana la luce elettrica della televisione per il corridoio e il resto della casa immersa nella penombra per ripararsi dal grande calore esterno. Giovanni si fa coraggio, e avanza lungo il corridoio fino a far capolino con la testa per scrutare all’interno rimanendo nascosto. Martino è appollaiato sul divano, da solo e al buio e fin troppo concentrato a guardare la tv per accorgersi del paio di occhi e del ciuffetto riccio che sbucano dal corridoio e lo osservano.
~ Partecipa alla "Secret Santa Challenge II° edizione" indetta da Bellaluna sul forum Ferisce più la penna
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Giovanni Garau, Martino Rametta
Note: Kidfic | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A Soul
Da parte di Marti e Gio bimbi,
che mi hanno chiesto di regalarti i loro sorrisi.
Ti voglio bene, buon Natale ♥

Il mistero di Martino

 
VENERDÌ
16:23
2 luglio 2010
 
Giovanni sposta il peso da un piede all’altro dondolando, stupito che Martino non gli abbia ancora aperto.
Non è assolutamente da lui, sempre reattivo e di corsa quando si tratta di passare del tempo insieme, e per di più sapeva che stava arrivando, devono vedersi per FIFA…
Gio alza la mano per suonare un’altra volta il campanello, il citofono sempre muto, voltandosi sorridendo per tranquillizzare la mamma che attende con fare interrogativo appena fuori dal giardinetto del palazzo. Non lo ha accompagnato fino alla porta un po’ perché casa di Marti è come una seconda casa per lui, e viceversa, e anche perché fa un caldo bestiale e la mamma ha già il suo fratellino da tenere stretto per evitare che fugga a correre via dall’ombra e sul cemento rovente, ma se il suo migliore amico non si muove ad aprirgli…
Un clack deciso lo fa sobbalzare, indicando che il portone del palazzo si è finalmente aperto.
Giovanni sventola la mano per salutare la mamma, poi scivola dentro l’ingresso del palazzo dove si trova l’appartamento dei Rametta apprezzando il seppur lieve calo di temperatura rispetto all’esterno. Con la coda dell’occhio vede sua mamma fare un sorriso tirato prima di affrettarsi alla macchina tirando quel piccolo diavoletto di suo fratello – poi deciso imbocca le scale e comincia a salire.
La porta dell’appartamento dei Rametta è socchiusa, ma Martino non è lì davanti ad aspettarlo come fa di solito. Giovanni osserva corrucciato la porta, aspettando qualche secondo come per dare il tempo a Marti di apparire a salutarlo – ma non vedendolo arrivare, decide infine di entrare comunque e svelare il mistero di questo strano comportamento del suo migliore amico.
«È permesso? Marti, ci sei?»
Giovanni alza la voce più del solito, chiedendo come sempre il permesso di entrare anche se la mamma di Marti lo considera quasi un secondo figlio ormai, e suo padre è sempre felice che Giovanni venga a trovare il principino di casa.
Eppure, nessuna risposta.
Gio sente solo rumori confusi provenire dal salotto, la stanza che emana la luce elettrica della televisione per il corridoio e il resto della casa immersa nella penombra per ripararsi dal grande calore esterno. Giovanni si fa coraggio, e avanza lungo il corridoio fino a far capolino con la testa per scrutare all’interno rimanendo nascosto.
 
Martino è appollaiato sul divano, da solo e al buio e fin troppo concentrato a guardare la tv per accorgersi del paio di occhi e del ciuffetto riccio che sbucano dal corridoio e lo osservano. È da solo a casa, perché nessun altro suono interrompe uno strano rumore ritmato proveniente dalla tv, eppure non appare per niente preoccupato. Sembra uno strano uccello messo così, le gambe tirate su fin quasi a poter appoggiare il mento sulle ginocchia, le mani intrecciate davanti alla bocca come in attesa di qualcosa di speciale.
Giovanni continua a sbirciarlo da quella posizione in silenzio, cercando di scoprire cosa lo attiri così tanto. La televisione continua a produrre quel rumore ritmico di prima, come di qualcosa che sbatte ancora e ancora contro un ostacolo, ma Giovanni non riesce a decifrare cosa stia catalizzando tutta l’attenzione del rosso tanto dall’ignorare qualunque altra cosa. Vede solo tanto verde, e a quanto sembra c’è della gente e degli spalti, ma da quell’angolo proprio non riesce a capire cosa stia succedendo. Stando attento a non farsi scoprire, Gio spinge ancora un po’ la testa oltre al bordo della parete, buttando l’occhio sulla televisione che a quanto pare sta trasmettendo una qualche partita di… tennis.
Giovanni non fa in tempo a processare la stranissima scoperta che dalla televisione parte un coro di applausi e anche Martino esulta divertito dal divano. Gio si raddrizza di botto, nascondendosi dietro la parete del corridoio per non farsi scoprire, ma Marti è di nuovo con gli occhi incollati alla tv come prima e non sembra essersi accorto di nulla.
Giovanni si gratta la testa confuso da quella scoperta, e risbuca con tutta la testa e i riccioli al di là della parete buia pur di captare altre informazioni per decifrare meglio quanto sta vedendo. È così immerso dall’opera di spionaggio che nemmeno si accorge dell’ingresso della mamma di Martino – quando ode i suoi passi nel corridoio è già troppo tardi per nascondersi o arrischiare una ritirata.
«Giovanni! Ma che ci fai qui tutto al buio tesoro?» trilla la signora Rametta, accendendo le luci del corridoio e facendo sobbalzare Gio ormai colto sul fatto. La donna ha un pesante pacco d’acqua in mano e una borsa della spesa, e li appoggia senza troppe cerimonie sul pavimento mentre al tempo stesso sorride stupita verso Giovanni e richiama il proprio figlio all’ordine.
«Martino! Sei ancora alla tv?» grida, facendo saltare dalla sorpresa Martino, che quasi cade dal divano mentre si volta di scatto verso il corridoio e scopre Giovanni impietrito e immobile davanti ai due sguardi.
La mamma del rosso chiude la porta dietro di sé, poi si avvicina a Giovanni per salutarlo con una carezza sulla testa prima di entrare in salotto per sgridare il figlio.
«Non posso lasciarti da solo un attimo che tu ti perdi! Ti pare il modo di lasciare Giovanni così, in piedi e senza nemmeno salutarlo?»
Martino balbetta qualcosa di incoerente, dardeggiando con gli occhi verso Gio come se fosse stato colto sulla scena del crimine, e anche se la signora Rametta non è realmente arrabbiata, non sembra accettare i balbettii di scuse del figlio come giustificazione per aver ignorato il proprio migliore amico.
«Lui non… Non è successo niente, stavo proprio per chiamarlo… la porta era aperta, ho fatto piano e… non si è accorto che sono arrivato!», accorre a difenderlo Gio, raggiungendo la donna e sfoggiando un sorriso imbarazzato ma quanto più imbonitore possibile.
«È proprio questo il problema, poteva essere chiunque e lui…» comincia la donna, ma poi sembra addolcire il proprio sguardo di fronte a un Giovanni che sta virando verso il rosso e a quanto pare decide di lasciar perdere la sgridata.
«E va bene, continueremo il discorso dopo», aggiunge semplicemente, alzando gli occhi e raggiungendo il divano per recuperare il telecomando e spegnere la tv. «Anzi, scusa ancora mio figlio Giovanni. Sono scesa due secondi a prendere qualcosa al negozietto di fronte, gli ho detto che arrivavi ma lui… Fa proprio come suo padre, dagli degli uomini e qualche palla e lui non capisce più niente…»
La signora Rametta scuote la testa, poi ritorna sui suoi passi, dà un buffetto sulle guance a Giovanni che suona come un invito a raggiungere il figlio dal divano, e poi si avvia a recuperare i pacchi all’ingresso.
«Non vi rubo altro tempo, giocate pure a quello che volete. Io sono di là in cucina, per qualunque cosa…», sorride, e Giovanni continua a rivolgerle quello smagliante sorriso imbarazzato per coprire Martino finché la donna non sparisce dentro la cucina e il rosso non si lascia andare in un sospiro profondo.
«Grazie Gio…» mormora Martino, guardando grato e supplice quando finalmente il riccio si volta verso di lui. «Pensavo fosse la mamma, non credevo fossi già qui e…»
«Nessun problema! Pensavo mi avessi sentito salutarti…»
Giovanni fa spallucce e lo tranquillizza, dopotutto non è successo effettivamente nulla.
«Però adesso mi spieghi che cos’è questa storia qua. Il tennis? Davvero?» aggiunge poi stupito, raggiungendo la tv e tirando fuori dallo zainetto la custodia di FIFA 2010. Attende che Martino lo raggiunga per accendere la Play e prendere i joystick come al solito, ma il rosso se ne sta impalato dal divano con un’aria colpevole e non si muove.
«Marti?» chiede il riccio, un sopracciglio confuso alzato e lo sguardo che non capisce.
«Io, ecco… ti spiego tutto ma… possiamo, insomma la partita, è la semifinale di Wimbledon e poi devo raccontarla a papà e…»
Martino sembra decisamente in difficoltà ad articolare le parole, ma Giovanni pensa di aver intuito il problema e come sempre arriva in pochi istanti alla soluzione migliore per tutti. Appoggia FIFA lì dalla tv, poi raggiunge Martino con l’aria di chi è saggio e sa come risolvere perfettamente la soluzione e gli butta un braccio sopra le spalle.
«Ok, vediamo questo Bimbledom» acconsente annuendo, prendendo il telecomando e passandolo al padrone di casa adesso raggiante. «Non ci capisco niente ma sembra piacerti, non dev’essere così male…»
 
Alla fine del pomeriggio Giovanni si è decisamente fatto una cultura sul tennis, su «Wimbledon, è con la doppia V Gio!», e su un aspetto che ignorava del suo migliore amico – ricompensato ovviamente da una partita entusiasmante di FIFA che lo vede decisamente in vantaggio sul rosso.
«Ti sei già dimenticato come si gioca Marti?», lo sfotte ridendo mentre dribbla le mosse del suo migliore amico.
«Guarda che sono ancora bravo!» si lamenta Martino. «È l’agitazione di prima, e poi come mi concentro dopo questa partita STRA-TO-SFE-RI-CA! Li hai visti, Berdych è stato bravissimo e…»
Giovanni ridacchia di nuovo, approfittando della continua distrazione del rosso per mettere a segno un altro goal col Real Madrid.
«… e tu sei troppo distratto! Goal!»
Martino sbuffa incassando l’ennesima rete, ma promette un recupero ancora possibile mentre cerca di focalizzarsi di nuovo sul calcio.
I calciatori sulla tv corrono per tutto il campo per qualche volta, finché Marti non riesce a sfondare le difese del Real e segna col suo Manchester City per due volte di fila.
«Visto? Te l’ho detto che sono ancora capace di batterti!» sogghigna soddisfatto, potendo sperare ora in una chance di vittoria.
Giovanni contrattacca, ma non molla la presa sul discorso tennis.
«Però non ho capito… da dove salta fuori il tennis se ti piace così tanto? Non ne abbiamo mai parlato…»
Martino fa spallucce e cerca di non distrarsi troppo.
«È una passione di papà, da sempre. Ma ha cominciato a portarmi a vedere qualche partita in primavera, e mi sta piacendo».
Giovanni tenta di approfittare di un varco nella sua difesa, ma Martino sventa l’attacco e poi riprende il discorso.
«Adesso che c’è Wimbledon ci guardiamo quasi tutte le partite insieme, oppure se lui lavora io le guardo e gliele racconto! Non stiamo mai molto insieme, ma col tennis forse ci troviamo meglio, forse mi porta anche a giocare…»
C’è un velo di malinconia nella sua voce, una nota triste e di insoddisfazione appena percettibile che però Giovanni pare cogliere, anche se continua a tacere. Martino sembra scacciarla in un lampo, inghiottendola di nuovo dentro di sé e riprendendo a parlare, stavolta con più enfasi.
«Comunque hai visto quanto sono forti e fighi, e dovresti vedere Murray contro Nadal stasera! Sono delle bombe, bravissimi davvero, e…»
«Eeeeedaje goooool!» grida Giovanni, infilando un’altra rete mentre Martino è distratto a parlare.
Il rosso butta la testa indietro contro lo schienale, frustrato per l’errore commesso, e stavolta Giovanni evita di sfotterlo e prova un’altra strada mentre la partita è in pausa.
«Beh, perché no comunque? Magari mamma mi lascia stare anche a cena e possiamo vedere questi altri due qui… E se papà non ti porta, possiamo provare a giocare insieme qualche volta!»
Non ha mai seguito il tennis, e prima di oggi pomeriggio sicuramente non sapeva neanche dello strano modo con cui si contano i punti, ma se a Martino piace perché non vedere insieme qualche altra partita, o provare a battere una palla o due?
«Dici sul serio?» esclama il rosso, eccitato come se Giovanni gli avesse proposto chissà quale meraviglia.
«Certo! Oggi mi è piaciuto, e sì sono davvero forti! E se questi di stasera sono bravissimi forse ne vale la pena no?»
Martino abbandona il joystick e si getta ad abbracciare Giovanni con una foga rara, stringendolo a sé raggiante di felicità e facendo fiorire un grande sorriso anche sul volto del riccio.
Gio non pensa che ci capirà mai davvero qualcosa di tennis, né è certo che questa passione di Martino durerà di più del periodo in cui era fissato con la pesca perché suo papà voleva portarlo ai laghetti come faceva da piccolo col nonno. Sa che anche se non vuole ammetterlo, Martino ha un rapporto complesso con suo papà, ma è felice che abbia trovato qualcosa che possono fare insieme.
Però, se basta così poco per rendere felice il suo migliore amico, perché non tentare e assecondare il non-più-mistero di Martino?
«Hey dai, lasciami… Dobbiamo finire la partita!»
Giovanni sguscia via dalle grinfie del rosso ridacchiando e rimettendogli in mano il joystick, pronto a farsi ripagare vincendo quel match tra loro due.
 
[2075 w.]

🐺🎾🦊

Buon Natale Soul!!! 🎄

Sono stato molto molto felice di aver avuto te come Babbo Natale segreto, perché dal momento in cui ho saputo di dover scrivere per te, ho anche capito che sarei tornato di nuovo dai nostri bimbi adorati, Martino e Giovanni!

Non è la prima volta che ti regalo uno scatto di Martino bambino, ma so di andare sul sicuro con Skam e so quanto ami il rapporto di amicizia che ha con Gio! E stavolta ho voluto provare a inserire un po' di tennis nel mucchio, visto che ti piace tanto e... beh, spero di essere riuscito a scrivere qualcosa di decente ahahah (tra l'altro, un ringraziamento anche a Kim che, ignara di tutto, mi ha spiegato un po' di storia del tennis e contribuito a formare l'idea cardine di questa storia XD) Ho cercato di essere quanto più IC possibile con questo sport "innovativo" per il personaggio, e ho anche voluto mostrare come esso sia un tentativo di collante tra Marti e suo padre, con cui le cose da come mi immagino non dovevano andare bene sin da piccolo. Spero che tu possa apprezzare questa scelta, e che la trovi carina!

Concludo questo papiro ringraziando Bellaluna per aver indetto la seconda edizione di questa challenge, e auguro a tutti voi un sereno Natale e di passare delle belle festività con le vostre persone care! ❤️

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Skam Italia / Vai alla pagina dell'autore: Asmodeus