“TU! SEI LA COSA PEGGIORE CHE ABBIA MAI FATTO IN TUTTA LA MIA VITA! NON SARESTI MAI DOVUTA NASCERE! SEI SOLTANTO UN’ENORME SBAGLIO! MALEDETTA” urlò la donna 

“Ma, mamma…” la piccola non fece in tempo a finire la frase che la madre le tirò uno schiaffo, facendola cadere

“Non osare chiamarmi in quel modo! Io non voglio essere tua madre! Se sei qui è solo per colpa dei tuoi nonni! Loro mi hanno costretta a portare avanti una gravidanza che non volevo! Sei soltanto un peso per me. Sarai sotto questo tetto fino ai 16 anni, poi dovrai andartene da qui!”

“Ma cosa ho fatto di male per meritarmi questo?!” Urlò la bambina in lacrime

“Va’ in camera tua. Non ho voglia di sentire i tuoi piagnistei.” 

La bambina dai lunghi capelli biondi e gli occhi blu corse in lacrime nella sua stanza. Aveva solamente 9 anni, non ha mai conosciuto il suo vero padre, quindi non ha mai saputo chi fosse. Sua madre non le ha mai voluto bene, e i suoi nonni sono morti quando era molto piccola, ed erano stati gli unici che le hanno voluto davvero bene. Si sono presi sempre cura di lei, come se fosse la loro seconda figlia. Nonostante tutto quello che ha passato, Opaline è sempre stata una bambina buona, amava lo studio, ed era la più brava della classe. I suoi insegnanti dicevano che la sua intelligenza era di gran lunga superiore rispetto alla sua età. Era molto matura, e non aveva molti amici, perché i genitori degli altri bambini avevano paura della sua situazione familiare, e inoltre Opaline è sempre stata una bambina introversa e timida. Il sogno di Opaline era quello di diventare una psicologa, voleva aiutare altre persone che avevano subito abusi, come lei. Il suo sogno era quello di entrare nel college più importante dell’Inghilterra. Ma per farlo avrebbe dovuto studiare il doppio. Non che per lei fosse un problema. Qualche anno dopo sua madre scappò di casa, e Opaline fu finalmente libera. Ma ben presto iniziarono i problemi. Oltre a studiare avrebbe dovuto lavorare, in modo tale da poter pagare le varie spese della casa. All’iniziò non fu semplice trovare lavoro, ma ben presto riuscì a trovare un lavoro in un cinema. La mattina andava a scuola, il pomeriggio studiava, e la sera lavorava, rientrando molto tardi. Ma nonostante ciò, Opaline non si è mai arresa, ha sempre lottato, e infine è stata ricompensata. Si è diplomata con il massimo dei voti, e aveva superato il test d’ammissione per il collage. Presto avrebbe realizzato il suo sogno. 

All’età di 22 anni, Opaline era ormai al suo quarto anno di psicologia. Aveva dato già molti esami, e gli aveva superati brillantemente. Non aveva fatto amicizia con nessuno, ma si era legata molto ad una sua insegnante: Twilight Sparkle. Con lei si era confidata riguardo la sua situazione familiare, e per la prima volta si è sentita compresa. Twilight le voleva molto bene, si era affezionata molto a lei, e le ha sempre detto che sarebbe arrivata in alto, data la sua brillante intelligenza e il suo animo puro. Andava tutto bene, fino a quando Opaline iniziò a sentirsi di nuovo sola. Twilight passava sempre meno tempo con lei, perché oltre a lei, Twilight aveva anche un’altra studentessa molto promittente: Luster Down, studentessa all’ultimo anno di psicologia, che presto avrebbe concluso i suoi studi. Opaline non sapeva nulla di lei, Twilight non le aveva mai detto nulla, lo scoprì lei stessa un giorno, dopo aver finito una lezione, vide Twilight che stava parlando con Luster Down riguardo il suo futuro. Opaline si sentì delusa da questo. Si chiedeva come mai Twilight  non le avesse detto nulla. Infondo non c’era niente di male. Ma continuò a far finta di nulla, non voleva rovinare la loro amicizia. Un anno dopo, Opaline era ormai al suo ultimo anno, mancavano pochi mesi e presto avrebbe realizzato il suo sogno. Twilight le aveva promesso un posto in uno studio molto importante, e Opaline era entusiasta di questo, finalmente avrebbe realizzato il suo sogno. Mancava davvero poco, fino a quando un giorno Twilight le disse: 

“Opaline, tu affiancherai Luster Down, lei ti spiegherà tutto. Lavora lì già da un anno, non preoccuparti, sarai in ottime mani.”

“C0-m-e?     Ma tu non mi avevi detto che avrei affiancato Luster Down! Pensavo di essere abbastanza brava da cavarmela da sola, senza farmi guidare da un ex matricola!” 

“È stata una decisione dell’ultimo minuto. Ascolta so che hai delle grandi capacità, ma anche Luster è molto brava, non ti metterai mai nelle mani di qualcuno che non sia capace di guidarti”

“Guidarmi? Ma mi hai sempre detto che sono una persona brillante, che non avrei mai avuto bisogno dell’aiuto di nessuno! Erano tutte bugie? Perché mi stai facendo questo? Non sono all’altezza di Luster Down, forse? È cosi? Non sono al suo livello?” Disse Opaline con voce tremante

“No! Però lavorare in 2 è sempre meglio che lavorare soli. Non credi? Ti farebbe bene un’amica. Fidati di me, lei è una brava ragazza, ti troverai bene. Ricorda che è importante costruire dei legami, delle relazioni! Io non voglio che tu rimanga sola, Opaline! Voglio che ti apra con gli altri, che trovi l’amore, voglio che tu sia felice. Credimi anch’io alla tua età ero molto introversa come te, ma una persona mi ha fatto capire che lo studio non è tutto nella vita, che c’è bisogno anche di altro. Tu hai passato tanti momenti orribili, e adesso voglio che guardi al presente. Non dovrai concentrarti solo sul lavoro, apri il tuo cuore, fa vedere a tutti che dietro questa corazza, in realtà si nasconde una persona che cerca affetto, una persona dal cuore buono. “ Concluse Twilight mettendole una mano sulla spalla.

“Tu mi hai illusa. Non permetterò che tu continui ad ingannarmi con queste belle parole. Sei solo una bugiarda. Non voglio vederti mai più.” Urlò Opaline in lacrime, correndo via

“Opaline! Aspetta!” Urlò Twilight cercando di raggiungerla, ma era troppo tardi.

Presente

Opaline aveva appena finito di lavorare al cinema, era notte fonda, faceva molto freddo, dato che era inverno. Stava percorrendo la via del ritorno, quando improvvisamente sentì un lamento. Si guardò attorno ma non vide nessuno. Continuò a camminare, ma lo sentì nuovamente. Opaline cercò di capire da dove provenisse il suono, lo seguì e infine giunse dinanzi ad un quartiere abbandonato, e accanto ad un cassonetto vide un cartone. Si abbassò per vedere cosa ci fosse dentro: Era una neonata, coperta con pochi stracci, probabilmente aveva qualche giorno. Opaline rimase scioccata, non riusciva a credere ai suoi occhi. Non sapeva cosa fare. La piccola la guardò spaventata, così Opaline decise di prenderla delicatamente fra le sue braccia. La neonata si calmò immediatamente. Opaline decise di portarla in ospedale. Una volta arrivata spiegò ai medici la situazione, visitarono la piccola, e le misero una tutina pulita. Fortunatamente era in ottima salute. Avvertirono anche la polizia, che avviò subito le indagini. Passarono le settimane, Opaline aveva ricevuto l’affido temporaneo della piccola, fino a quando non le avrebbero trovato una famiglia. Dalle indagini emerse che si trattava di un abbandono.
Opaline si era affezionata molto alla neonata, che chiamò Misty. Anche Misty si affezionò molto a lei.
Opaline voleva crescere lei stessa la piccola. La procedura fu lunga, ma alla fine riuscì ad ottenere l’affido. 

Salve a tuttiiii!! Buon Anno <3
Ho scritto questo capitolo un mese fa ed ero indecisa se pubblicarlo o meno...
Spero vi piaccia...:D
Fatemi sapere cosa ne pensate. 
Ciauuu <3