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Autore: hart    01/01/2023    4 recensioni
Una piccola one-shot SwanQueen per festeggiare l'anno nuovo :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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A chi diamine era venuto in mente di organizzare una serata karoke la notte di capodanno?
Regina aveva le orecchie che sanguinavano mentre Leroy cantava l’ennesima canzone senza azzeccare neanche una nota. Perché nessuno toglieva il microfono a quel maledetto nano?
Mandò giù l’ennesimo bicchiere di spumante, il solo modo per arrivare alla fine di quella serata infinita. Un altro anno passato, un altro anno da sola. Come si era ridotta? Stava bene da sola no? Cioè aveva Henry e questo era l’unica cosa che contava ma se proprio doveva essere sincera non le sarebbe dispiaciuto avere una persona accanto…
«Stai bene mamma?»
Un sorriso le incurvò le labbra alla vista di suo figlio.
«Certo tesoro, e tu ti diverti?»
Henry annuì lanciando una leggera occhiata a Violet, ormai i due erano inseparabili e, nonostante per lei fosse ancora un bambino, capiva che stava crescendo.
«Vai da lei, non preoccuparti.»
«Ma sei qui da sola…»
«Stai tranquillo, sto bene, davvero…»
«Eccoti» la voce squillante di Emma li interruppe. «La tua ragazza ti cerca» disse facendo arrossire Henry.
«Ma’…» sbuffò il ragazzino facendola ridere.
«Emma, smettila di metterlo in imbarazzo» la rimproverò Regina.
«Ma è il nostro lavoro farlo» si giustificò la bionda. Henry si defilò per raggiungere Violet. «Sono carini insieme, vero?»
Regina annuì con un pizzico di nostalgia.
«Non ti va ancora giù?»
«No, va bene. Violet è una brava ragazza…»
«Ma?»
«Non c’è nessun “ma”.»
«Sì che c’era.»
«Non era per lui il “ma”.»
«E per chi?»
«Non devi andare dai tuoi genitori o dai tuoi amici?»
«Sono con te» disse sentendosi di fronte a lei.
«Perché?»
«Perché hai avuto per tutta la sera quell’aria triste e non dovresti esserlo.»
«Cosa ti importa?»
«Quando sorridi illumini la stanza» rispose senza nemmeno rendersene conto.
«Cosa?» sussurrò arrossendo.
Emma abbassò lo sguardo.
«Cioè… hai un bel sorriso, sei una festa… dovresti… essere felice.»
«Sono felice.»
«Il mio superpotere non sbaglia mai con te, dovresti saperlo.»
Regina sbuffò.
«Sono felice, ma…»
«Ma?»
«Non voglio iniziare un altro anno da sola» rivelò infine il sindaco.
«Non sei sola, Regina.»
«Lo so, ho Henry e sono grata di questo…»
«Non hai solo lui, tutti qui ormai tengono a te.»
«Ti prego Swan, non prendiamoci in giro.»
«Non lo faccio e comunque io ci tengo a te.»
Regina rimase in silenzio gli occhi puntati nei suoi.
«La prossima canzone sarà cantata da Emma» annunciò Mary Margaret.
«Sembra che tu sia richiesta.»
Emma le sorrise e poi si alzò per salire sul palco, prese il microfono e la musica partì dopo qualche attimo.
 
I found a love for me
Darling, just dive right in and follow my lead
Well, I found a girl, beautiful and sweet
Oh, I never knew you were the someone waiting for me
 
Regina spalancò gli occhi, Emma aveva una voce… dannatamente bella e sexy. Non avrebbe mai immaginato che sapesse cantare così bene e la canzone che aveva scelto era una delle sue preferite. Il suo cuore iniziò a battere più veloce notando lo sguardo di Emma puntato su di lei. Sembrava quasi che stesse cantando per lei. Era ridicolo ovviamente, perché mai Emma avrebbe dovuto dedicarle quella canzone? O qualsiasi altra canzone. Forse aveva bevuto un bicchiere di troppo. Era evidente.
 
Baby, I’m dancing in the dark with you between my arms
Barefoot on the grass, listening to our favorite song
When you said you looked a mess, I whispered underneath my breath
But you heard it, darling, you look perfect tonight

 
Emma continuava a fissarla e le stava sorridendo? Non riusciva a smetterla di guardarla, ipnotizzata dalla sua voce e dai suoi occhi.
 
Well I found a woman, stronger than anyone I know
She shares my dreams, I hope that someday I’ll share her home
I found a love, to carry more than just my secrets
To carry love, to carry children of our own

 
Emma staccò il microfono dall’asta e scese dal palco continuando a cantare e si avvicinò a lei. Regina rimase immobile, pietrificata, lo sceriffo allungò la mano verso di lei e senza rendersene conto era in piedi accanto a lei. I loro occhi persi gli uni negli altri e ultime parole della canzone, già alla fine.
 
Now I know I met an angel in person
And she looks perfect
I don’t deserve this
You look perfect tonight

 
La melodia finì ma entrambe rimasero ferme a fissarsi. Il tempo sembrava essersi congelato.
Emma abbassò il microfono mentre l’altra mano stringeva la sua.
«Inizia il nuovo anno con me» sussurrò.
«Che vuoi dire?»
«Davvero non l’hai capito? Credevo che la canzone fosse stata sufficiente.»
Regina non riusciva quasi a respirare.
«Mi piaci» continuò lo sceriffo. «Stai con me, Regina.»
Regina sbatté le palpebre, incredula, il petto gonfio di stupita commozione. Stava accadendo davvero? Stava…
Emma la baciò. Successe in un attimo, proprio mentre iniziava il countdown alla radio che Granny stava tenendo accesa.
10
Le sue labbra, calde, morbide, improvvise.
9
Il suo profumo addosso, la guancia contro il naso.
8
Il sapore dello spumante sulla sua lingua.
7
Regina realizzò che c’era silenzio, tranne la voce leggermente gracchiante alla radio. Non le importò.
6
Emma esitava appena, un lieve movimento all’indietro. Reagì e rispose al bacio, afferrando il suo maglione di lana sintetica e riattirandola vicino.
5
Il sorriso di Emma sulle sue labbra. Il vero bacio, ora sì.
4
Il suo cuore che sembrava in deflagrazione. Un’ondata di magia pura, come prendere fiato dopo un’apnea troppo lunga. L’emozione troppo forte per contenerla.
3
Una lacrima di felicità sul suo viso.
2
Il bacio che si spezzava, i loro sguardi che si allacciavano.
1
Emma, solo Emma, che la stringeva a sé.
 
 
 
 
 
 
   
 
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