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Autore: _SbuffodiNuvola_    09/01/2023    1 recensioni
Ovvero, di come il piano di Havoc, Falman, Breda e Fuery per far dichiarare il colonnello e il suo tenente non sia servito a niente senza che loro lo sapessero.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Riza Hawkeye, Roy Mustang, Team Mustang | Coppie: Roy/Riza
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il piano (non così) geniale della squadra Mustang



-Che diamine c’è fra quei due? -chiese la voce del tenente Havoc.

Il sergente Fuery alzò lo sguardo dal documento che aveva davanti e si rivolse al biondo: -Chi?

-Quei due. -rispose l’altro indicando con un movimento della testa le persone oggetto della sua domanda. Fuery guardò nella direzione indicata: il colonnello Mustang, in piedi dietro al tenente Hawkeye, stava leggendo un documento che gli aveva dato la donna, seduta alla sua scrivania.

-Temo di non capire cosa intende... -disse Fuery tornando a guardare Jean.

-Si comportano in modo… strano. -disse quest’ultimo facendo cadere nel posacenere di vetro un po’ di cenere dalla punta della sigaretta.

-A me sembrano uguali agli altri giorni. -intervenne Breda pulendosi le mani dalla glassa della ciambella che aveva appena finito di mangiare. 

-Appunto! -esclamò Havoc. -Sembra quasi che… 

Ma Jean non riuscì a finire la frase, perché la loro attenzione fu attirata dal colonnello che chiamava il tenente Hawkeye.

-Tenente, già che ci siamo, mi servirebbe il rapporto…

La donna gli passò un foglio.

-E non ho avuto il tempo di…

Altro plico di fogli.

-Tenente, ti ho già chiesto di sposarmi?

-Ho provveduto anche a quello, signore. Siamo sposati da cinque anni.

-Meraviglioso!

E il colonnello tornò nel suo ufficio, salutando la squadra, mentre il tenente, con un leggero sorriso ad incresparle le labbra, riprese a concentrarsi sui documenti che aveva davanti, tutto sotto gli sguardi stupefatti degli altri quattro uomini presenti nell’ufficio.

Passarono ben cinque minuti prima che il tenente Hawkeye si accorgesse di quell’insolito silenzio da parte dei membri della squadra. La donna alzò gli occhi dai fogli e li guardò, dubbiosa.

-Cosa succede? -chiese. I quattro, colti in flagrante, tornarono velocemente a quello che stavano facendo fino a poco prima.

-Niente! -esclamarono all’unisono. Sapevano tutti benissimo cosa succedeva se il tenente Hawkeye si arrabbiava e loro di morire in ufficio con un buco in testa non ne avevano proprio voglia.

Da quel momento, il sergente Fuery e i suoi tre commilitoni, però, non poterono fare a meno di notare che ogni frase (o per lo meno la maggior parte delle frasi) che si scambiavano il colonnello Mustang e il tenente Hawkeye erano una sorta di… flirt. 

Quel pomeriggio, per esempio, successe di nuovo. Hawkeye era appena rientrata dopo aver consegnato dei documenti all’ufficio di fianco al loro e, mentre chiudeva la porta, aveva storto il naso.

-C’è qualcosa che brucia, o sbaglio? 

Il colonnello, che era nel loro ufficio per prendere qualcosa dalla libreria accanto alla porta, le si era avvicinato e si era messo una mano sul petto con fare teatrale: -Solo il mio desiderio per te, tenente.

Fuery aveva notato il rossore leggero che aveva colorato le guance di lei, mentre Falman risolveva il dilemma dicendo che quello sbadato di Havoc aveva lasciato la sigaretta accesa e per poco non aveva bruciato l’intera stanza.

Il sergente pensò quindi a un piano per far confessare il colonnello e togliersi il dubbio: era un amore a senso unico o sia il colonnello che il tenente provavano qualcosa?

Tutti erano a conoscenza della legge che vietava relazioni amorose fra commilitoni, quindi Fuery era più propenso a credere che fosse Mustang quello innamorato, che Hawkeye non lo sapesse e quindi rispondesse alle frecciatine del suo superiore senza prenderle sul serio. Lo conosceva bene e sapeva che non accettava facilmente un rifiuto da una donna, quindi doveva pensare che fosse meglio stare al gioco e sopportare.

Sì, si ripeté Fuery, doveva essere così. E poi anche Havoc, Falman e Breda erano d’accordo.

Ecco perché approfittarono di un momento in cui il tenente Hawkeye non era presente per tendere una trappola al colonnello. Si trovavano tutti con il superiore nel loro ufficio, in attesa di novità su un lavoro appena concluso.

-Colonnello Mustang, mi stavo chiedendo se lei avesse un tipo di donna in particolare. -fece Havoc, vagamente. Il colonnello alzò lo sguardo dai documenti che aveva davanti: -Perché questa domanda, Havoc?

-Beh, la vediamo in compagnia di donne molto diverse fra di loro, quindi mi era venuta questa curiosità. -rispose il biondo.

Mustang ci pensò qualche secondo: -Mah, direi bionda, testarda e difficile. Mi piacciono le sfide. -disse, poi si concentrò di nuovo sui documenti, sicuramente per paura che il tenente Hawkeye tornasse e lo trovasse a girarsi i pollici.

Havoc e gli altri si scambiarono un’occhiata d’intesa.

-Colonnello, secondo lei il tenente Hawkeye ha un fidanzato? -chiese Falman dopo qualche minuto, come da programma.

Mustang alzò ancora lo sguardo dai fogli: -Non che io sappia, perché?

Prevedibile. 

-So che vi conoscete da tempo, quindi pensavo lo sapesse. Vede, un mio caro amico sta cercando disperatamente una fidanzata e credo che il tenente Hawkeye sia proprio il suo tipo… -rispose il maresciallo, vago. Fuery notò che la stretta del colonnello si era fatta più salda sul foglio che aveva tra le mani. Si era innervosito.

-Ma davvero? -domandò con un tono strano. 

-Sì, gli piacciono le donne forti, testarde... -continuò Falman. 

-Allora perché non prova a presentarlo al tenente Hawkeye? Se non ricordo male, questo venerdì ha un giorno di licenza. -disse Breda. -Magari anche lei sarà interessata al suo amico.

-Mi sembra un’ottima idea! -esclamò Falman. Kain dovette ammettere che tutti loro erano attori nati. Lanciò un’occhiata a Mustang, che adesso tremava impercettibilmente. 

-Lei cosa ne pensa, signore? -fece il tenente Havoc.

Il suo superiore assunse un’espressione strana, con un sorriso molto, anzi, troppo tirato: -Penso che sia una cosa molto carina. -poi si alzò dalla sedia. -Scusate, mi sono appena ricordato che il maggiore Armstrong mi aveva chiesto delle informazioni. Torno subito.

I quattro sottoposti lo guardarono uscire dall’ufficio, poi si scambiarono un’occhiata complice. La prima parte del piano aveva funzionato. Ora toccava alla seconda.

Il tenente Hawkeye tornò appena pochi secondi dopo che il colonnello fu uscito. Ovviamente la donna si accorse subito della mancanza del suo superiore.

-Dov’è andato il colonnello? -chiese infatti mentre si dirigeva alla sua scrivania con dei documenti stretti al petto.

-Ha detto che doveva dire delle cose al maggiore Armstrong. -rispose Fuery. Lei aggrottò le sopracciglia, dubbiosa, ma si sedette alla sua postazione senza aggiungere altro. Forse pensava che, essendo quasi il momento della pausa pranzo, il colonnello ne avesse approfittato per uscire un attimo prima e raggiungere il maggiore, che solitamente mangiava con loro.

-Noi andiamo a mangiare, dato che per il momento non abbiamo altro lavoro da sbrigare. Viene anche lei, tenente? -chiese Falman alzandosi in piedi insieme a Breda e Havoc. Hawkeye alzò lo sguardo dai documenti che aveva portato e sorrise leggermente: -Andate pure. Io vengo fra poco. Buon appetito.

I tre uomini annuirono e lasciarono l’ufficio, lanciando un’occhiata a Fuery. Ora toccava a lui entrare in azione.

Il giovane sergente aspettò che la donna lasciasse i documenti sulla scrivania e si alzasse dalla sedia per parlare: -Tenente, lei per caso ha un tipo di uomo? 

Riza si bloccò sul posto per qualche secondo, poi guardò il collega: -Prego?

-Sa, non la vediamo mai in compagnia di qualche uomo, quindi non sappiamo i suoi gusti. -rispose. Poi si affrettò ad aggiungere: -È semplice curiosità, non è obbligata a rispondere, se non vuole.

-Ma no, non si preoccupi. -disse lei e si mise un dito sul mento, pensierosa. -Mmh… il mio tipo di uomo...

Ci pensò ancora qualche attimo, storcendo il naso, ma alla fine disse: -Credo… capelli scuri e con un non so che di affascinante… ah! E deve essere in grado di farmi ridere, anche se non deve essere un buffone.

Fuery annuì, interessato. Beh, adesso poteva dire che il colonnello aveva una piccola percentuale di possibilità. Ora doveva solo sperare che il resto del piano andasse come programmato e…

-Sergente? Lei non ha fame? -lo chiamò il tenente, già sulla porta. Il giovane si mise sull’attenti e si affrettò a raggiungere la donna. 

-Scusi, stavo pensando a una cosa… -disse, vago.

 

 

Roy Mustang si considerava un uomo adulto che sapeva gestire le emozioni e assolutamente poco incline alla gelosia. 

Peccato che non fosse proprio così.

Come faceva a considerarsi un uomo adulto se aveva ceduto all’irritazione e alla gelosia non appena Falman gli aveva detto dell’appuntamento combinato che voleva proporre alla sua Riza?

Ok, forse definirla sua lo faceva sembrare fin troppo possessivo, ma davvero non riusciva a trattenersi. Non poteva dire che era colpa dei suoi uomini, d’altronde non sapevano come stavano le cose, essendo che lui e Riza dovevano tenere nascosta qualsiasi cosa riguardante la loro relazione. Ma se davvero Falman voleva farle conoscere il suo amico, voleva assicurarsi che quel tizio tenesse le mani a posto. Non doveva nemmeno sognarsi di sfiorarla.

Il colonnello bussò alla porta e attese, ma solo quando bussò un’altra volta Riza venne ad aprirgli. 

-Buongiorno. -disse con un sorriso, ma ancora mezza addormentata. 

Roy la osservò dall’alto al basso: i capelli biondi le ricadevano spettinati sulle spalle, indossava un pigiama rosa estivo, essendo fine maggio, perciò braccia e gambe pallide erano messe in risalto dalle spalline e dai pantaloncini. Infine, era a piedi nudi e sicuramente non indossava il reggiseno (sapeva che le dava fastidio quando dormiva). Un quadretto che era abituato a vedere quando dormivano insieme.

-Che cosa ci fai qui, Roy? È successo qualcosa? -chiese, stropicciandosi un occhio. Quel semplice gesto fu un colpo al cuore per il colonnello: era… adorabile. E fu proprio a quel punto che l’uomo non riuscì a trattenersi: la prese in vita con una mano e le mise l’altra sulla nuca, baciandola con passione e forse con troppa forza. Riza s’irrigidì per la sorpresa, ma ricambiò il bacio, permettendogli di entrare in casa per chiudere la porta e non farsi vedere dai vicini.

Poi la donna si aggrappò alle sue spalle per non perdere l’equilibrio, data la foga con cui lui la stava baciando. Forse era stato un po’ troppo violento, ma in quel momento non gli importava. 

Si separò dalle sue labbra quando gli mancò il fiato e prese a baciarle il collo e la spalla, abbassandole la spallina del pigiama.

-Ehi, a cosa devo questo tipo di buongiorno? -chiese Riza, divertita.

-Ho chiesto un permesso. -rispose Roy continuando quello che stava facendo. -So che oggi dovresti incontrare un amico del maresciallo Falman e io volevo conoscerlo. Sai, devo vedere se quel tizio sa tenere le mani dove devono stare…

Riza si immobilizzò nuovamente e lo allontanò da sé. Aggrottò le sopracciglia: -Io non devo incontrare nessun amico del maresciallo. -disse.

Roy sperò di aver capito male.

-Sicura? -chiese, con una vocina strana.

-Non credo di essermi persa niente. Falman non mi ha detto nulla in questi giorni…

-Ah. -balbettò lui, non sapendo esattamente se esserne felice o morire di vergogna per la sua situazione. -Bene, allora io… forse è meglio che vada. Scusa se ti ho svegliata. Buona giornata.

Girò i tacchi e aprì la porta, desiderando di scomparire all’istante. 

Maledetti. Anche se aveva un permesso sarebbe andato in ufficio per incenerire quei quattro idioti che facevano parte della sua squadra. Gli avevano teso una bella trappola. Eppure era stato attento a non rivelare che in realtà lui aveva una relazione proprio come il suo tenente…

-Roy, hai preso un permesso apposta perché eri preoccupato per me? -domandò Riza prendendogli un braccio. 

Roy si schiarì la voce: -Beh, sei una mia sottoposta, per di più donna, è ovvio che mi preoccupi. -rispose, senza voltarsi. Si diede dello stupido di nuovo: che razza di risposta era? 

-Sei geloso. -tradusse lei con tono divertito.

-No, non sono geloso. -fece lui. 

-Mh-mh, d’accordo. -a quel punto, Roy si voltò a guardarla, appena in tempo per vedere un sorrisetto furbo sparire dalle sue labbra. 

-Ti ho vista che sorridevi, tenente. Non si prende in giro un superiore. -disse il colonnello, che richiuse la porta alle sue spalle con un sorrisetto. -Non costringermi a inventarmi una punizione.

-Uh, che paura! -esclamò Riza più che sarcastica, mentre incrociava le braccia al petto. -Cosa vuole farmi, colonnello? Usare i guanti qui non le conviene.

-No, pensavo a qualcos’altro… -Roy la prese di nuovo per i fianchi e si avvicinò al suo viso. -Tenente, perché non metti una splendida minigonna? So che ti piacciono tanto!

-Nel mio armadio non ce ne sono e lo sa, signore.

Cavoli. Quella donna era un demonio.

-Piuttosto. -riprese lei. -Visto che mi ha svegliata così presto, non le sembra il caso di farsi perdonare?

-Che cosa inte…

Ma Riza non lo lasciò terminare la frase, prendendolo per la cravatta e stampandogli un bacio non propriamente casto sulle labbra. 

-Ah! Ho capito cosa intendi. -fece Roy appena si separarono. -D’accordo allora.

Si allentò il nodo alla cravatta.

-Oh! Quindi mi offrirai la colazione, grazie! -esclamò lei, lasciandolo lì impalato nell’ingresso. -Dammi solo dieci minuti per cambiarmi e possiamo uscire!

E la tenente si diresse in camera da letto, canticchiando.

Il colonnello rimase due minuti buoni in piedi, senza capire cosa diamine fosse successo in quei cinque secondi. Poi si levò le scarpe e lasciò il cappotto a terra. Si diresse praticamente correndo nella stanza dov’era sparita Riza, più che intenzionato a farle cambiare idea.

Dopotutto, gli piacevano le donne difficili.


*angolo autrice*
Salve di nuovo, fandom di Fullmetal Alchemist!
Eccomi tornata con una Royai, ovviamente. Royai che, capiamoci, non doveva finire così è che doveva avere due parti (nella seconda Roy e Riza avrebbero detto tutto alla squadra, ma mi piace di più così).
Anyway, lo scambio di battute fra Roy e Riza in ufficio è preso da un audio che ho trovato su TikTok, ma non so da che film o serie sia preso😅.
Beh, non so che altro aggiungere se non Royai regna! 😍
Alla prossima!
_SbuffodiNuvola_

   
 
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