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Autore: Beatrux_    14/01/2023    1 recensioni
La storia di un amore possibile tra Nathaniel Pietro Barton e Morgan Stark
Genere: Avventura, Azione, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Morgan Stark, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Nathaniel Pietro Barton, Tony Stark/Iron Man
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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29 MAGGIO 2015
Quel giorno, Anthony Edward Stark, si svegliò felice, avevano appena sconfitto Ultron e ed era il suo compleanno.
Nulla poteva andare storto, quel giorno compiva i suoi 45 anni, era contento, diciamo, solo pochi giorni prima aveva assistito alla morte di Pietro Maximoff, ci era rimasto molto male, ma non avrebbe dovuto pensarci a lungo, rimuginarci sopra, avrebbe dovuto pensare solo al compleanno...
Neanche il tempo di alzarsi che gli arrivò un messaggio da parte di Steve Rogers:
"Stark, metti l'armatura, ti spiego quando arrivi di fronte allo S.H.I.E.L.D."
"Oh! Ma porca...! Neanche il tempo di salutarsi, svegliarsi o un augurio!?"
Dopo essere diventato Iron Man, volò fino al punto prestabilito e incontrò Captain America:
"Stark" Cominciò a dire il biondo, avvicinandosi a lui "Barton-"
"Non dirmi che ha perso di nuovo l'arco!"
"No Tony, Barton sta per avere il terzo figlio!" continuò Rogers "Me lo ha appena detto Nat, era qui fino a 5 minuti fa, poi è andata a casa di Clint, farà nascere lei il bambino"
"Oh no! Ma che centriamo noi?" Replicò Iron Man
"Supporto!?" Mentì Steve, l'altro sarebbe dovuto essere il vice infermiere o una cosa così, insomma, avrebbe dovuto "aiutare".
"Ok, andiamo allora!"
"No, dobbiamo aspet-"
Ci fu un tonfo assurdo poco lontano da loro, era arrivato e Thor
"Adesso sì..."
Arrivati a casa Barton si sentivano urla già fuori dalla dimora.
"E io che pensavo fosse un posto tranquillo..." Disse Stark
"Mi sa che ti sbagliavi..." Gli rispose Thor
"Che facciamo... entriamo?" Chiese Iron Man
"No, guarda!" Disse Steve "Sbrighiamoci, dai!"
"Ok, ok, calma" Gli rispose Tony
Appena dentro, Natasha, dal piano supriore, urlò:
"Anthony Edward Stark! Sarà meglio che tu salga quelle cazzo di scale entro questo esatto istante! INTESI!?" Tony si guardò attorno confuso, indicando se stesso col dito. E tutti gli altri, al corrente di quello che avrebbe dovuto fare il loro amico da settimane, risero scuotendo la testa sù e giù.
"Avanti Stark, vai al piano di sopra!" gli disse ridendo Steve
"E per far che!?"
"Non sai far nascere un bambino?" gli chiese Cap
"No!"
"Imparerai!" Concluse Thor sorridendo, mentre Tony si irrigidiva, comincindo a salire le scale. Arrivato al piano di sopra, aprì la porta e Natasha gli urlò:
“STARK! RIMANI Lì IMPALATO O MI DAI UNA MANO!?”
"Rimango volentieri qui!"
"STARK!" Gli rispose la donna, voltandosi verso l'uomo con il volto rosso dalla rabbia
"Ok, ok!"
"VATTI A CAMBIARE! Non penso tu voglia sporcare l'armatura!"
"Eh va bene!"
Tolta l'armatura, Stark si impegnò al meglio per far nascere quel bambino, il figlio di un suo caro amico, ma per quanto avrebbe voluto capitanare l'impresa più strana della sua vita, dovette ammettere, tra se e se, che non aveva la minima idea di come farlo, doveva seguire gli ordini della rossa che gli stava accanto, soffocando nella mascherina che era stato obbligato a indossare.
Era ormai sera quando il terzo figlio di Clint Barton venne al mondo, lo stesso giorno di Tony Stark, quello si che era oggetto di vanto: nato lo stesso giorno di iron man e fatto nascere da Iron man, wow, quel bambino non aveva neanche un'ora ed era già fortunatissimo.
Stark non aveva mai visto Clint Barton piangere, lo aveva sempre definito senza cuore, come lui lo aveva sempre definito, ma in quel momento gli sembrava stranissimo, aveva visto una sola e unica lacrima rigare il volto dell'amico, quando era morto Pietro Maximoff, per salvare la vita al neogenitore, solo in quell'occasione, ma era troppo impegnato a combattere per metterci la testa sopra, e poi se lo era dimenticato, tipico di Stark.
Al piano di sotto, nel frattempo, vi erano due persone in trepidazione, che quando videro scendere dalle scale Clint Barton che teneva in braccio un bambino, si strinsero a lui, per congratularsi e vedere il bellissimo fagotto che teneva tra le braccia.
Qualche minuto dopo scesero dalle scale Tony e Natasha.
"Allora Barton, come lo chiamiamo questo bambino?" Gli disse la ragazza ridendo, ormai consapevole che il piccolo, già in principio, doveva chiamarsi come lei, però è maschio e quindi... non penso si possa
"Beh, Romanoff, direi Nathaniel" cominciò ridendo Clint. Poi si fermò a pensare... "Pietro" e provocò il silenzio nell'aula, finche Rogers non lo spezzò
"Wanda ne sarà felicissima"
"Già..." continuò Occhio di Falco "Barton"
Poi a Tony venne in mente un dettaglio che la mattina stessa gli sembrava la cosa più importante, ma che in quel momento gli sembrava la cosa meno rilevante del mondo. Il flusso di pensieri di Iron Man venne interrotto da Thor:
"Stark, tutto ok?"
"Sì, è che oggi è stata una giornata strana e... mi stavo quasi dimenticando che... è il mio compleanno!"
   
 
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