Regno di Noctis, circa vent’anni prima degli eventi narrati.

A palazzo, tutti sembrano in fermento mentre, nelle sue stanze una donna grida di dolore, per l’ennesima volta. Accanto a lei, un uomo dalla chioma bionda le prende la mano e punta il suo sguardo smeraldo su di lei. “ Fiona, coraggio: manca poco, poi potrai riposare. Un ultimo sforzo “. La incoraggia, mentre lei lo guarda con la fronte imperlata di sudore ed il respiro affannato, quasi mozzato a causa dei dolori.

“ Non ce la faccio! Non ce la faccio! “. Grida, mentre un ennesimo ed intenso dolore la fa gridare. “ C’è qualcosa che non va! “. Continua la regina, malgrado le parole del marito. “ Non dovrebbe essere così doloroso! “. Piange, preoccupata per l’incolumità della creatura che ha in grembo e sentendo una forte sensazione negativa opprimerla.

“ Si, invece! Ce la farai, coraggio! “. La incita colui che è suo marito, mentre una delle domestiche che la sta aiutando a dare alla luce il suo bambino prende parola.

“ Vostra maestà, coraggio! Ci siamo quasi: presto potrete stringere il vostro bambino tra le braccia, ma ora ho bisogno che ci mettiate tutta la vostra forza e che spingiate ancora una volta! “. La incita, mentre la regina Fiona la guarda qualche istante e tra i dolori, per poi in fine raccogliere le ultime forze, per poter dare alla luce l’erede al trono di Noctis.

Il pianto di un neonato squarcia il silenzio della notte di luna nuova, mentre la regina giace ad occhi chiusi, riprendendosi un momento dal difficile parto appena sostenuto. “ Douma...”. Sussurra, mentre suo marito si volge verso di lei con un bimbo in braccio. “ Dov’è il nostro bambino…? Perché lo sento piangere, ma non me l’hai ancora fatto prendere in braccio? “. Continua la giovane dalla lunga chioma bruna, mentre Re Douma sospira pesantemente e, di lì a poco il pianto di un secondo bimbo s aggiunge a quello del fratello.

“ Grazie, Nausica: ora potete andare “. Fa in tono gelido il re del Clan della luna nuova, mentre la domestica dai capelli verde acqua lo osserva in apprensione.

“ Vostra maestà, cosa intendete fare ora? “. Chiede, dimenticandosi le più elementari regole che da sempre esistono per i domestici. In fondo pensa, se lo può permettere: più che una domestica, per Re Douma e per la Regina Fiona lei è sempre stata come una di famiglia. A quelle parole l’uomo sospira pesantemente, osservando entrambi i suoi figli: il primo piccolo è bellissimo, occhi di un intenso color smeraldo come quelli del padre ed un accenno di capelli biondi. Il secondo piccolo invece, per crudele scherzo del destino è il totale opposto del gemello. In ogni senso possibile.

“ Non possiamo tenerli entrambi a palazzo: sappiamo bene cosa significa, per noi vampiri, avere due gemelli “. Sentenzia freddo, mentre la moglie riapre gli occhi di scatto. “ Fiona: so che è doloroso, anche per me lo è. Ma dobbiamo prendere una decisione definitiva “. Fa, mentre la donna scuote il capo e si mette seduta, malgrado i dolori dati dal parto.

“ Vostra maestà! “. Fa semplicemente Nausica, andando subito ad aiutare la sovrana e facendole appoggiare la schiena ad un cuscino. La donna annuisce per far capire che sta bene, per poi guardare il marito con determinazione.

“ Non me ne frega niente, di ciò che gli altri diranno! “. Sibila, mentre scuote il capo con enfasi alla sola idea. “ Ma come puoi anche soltanto pensare ad una cosa simile?! Come puoi chiedermi di scegliere tra i miei figli?! “. Chiede la bruna, mentre Nausica osserva entrambi i piccoli e prova una grande compassione per la sua sovrana: non osa immaginare il calvario che sta passando in questo momento, non osa pensare a come reagirebbe se ci fosse lei al posto di Fiona.

“ Lo dobbiamo fare, queste sono le leggi! “. Tuona a sua volta Douma, mentre la moglie lo guarda come se di fronte a lei vi fosse un estraneo. “ Guarda! Guarda cos’è già successo, ad uno dei piccoli! “. Fa, mentre Fiona vede per la prima volta i suoi due bimbi e, immediatamente rimane shoccata e turbata, portandosi una mano alla bocca. “ Fiona, ascoltami: credi che epr me sia facile, prendere una decisione del genere? Ma prova a pensare a questo: un simile bambino, quanto tempo potrebbe vivere? Anche se è un vampiro, anche se appartiene ad uno dei clan demoniaci, quanto credi resisterà, in queste condizioni? “. Chiede, mentre la moglie scuote ancora una volta il capo ed affonda il viso nella spalla di Nausica.

“ Sono i miei bambini! Non mi importa nulla delle leggi o del loro aspetto! Sono i miei bambini! “. Continua a ripetere, mentre lui non sa davvero cosa dire o fare: le emozioni lo stanno sopraffacendo. Sta per prendere la più orribili delle decisioni e chiede alla moglie di approvare? È ovvio che Fiona sia riluttante e che non accetti una cosa simile, cosa diamine si aspettava, si chiede il biondo? Nausica porta una mano al ventre: anche lei è in dolce attesa, molto presto lei e suo marito Eamon saranno benedetti dall’arrivo del loro primo figlio o figlia: non osa immaginare se una cosa simile fosse capitata a lei, come avrebbe reagito. Anche se in seguito riflette: avrebbe reagito esattamente come la regina, senza pensarci. Avrebbe difeso le sue creature contro tutto e tutti, malgrado tutto. Nervoso, re Douma decide di uscire dalla stanza: posa il piccolo tra le braccia della domestica, per poi andarsene e lasciando una Fiona sconvolta ed incapace di smettere di piangere, confortata solo da Nausica e dai suoi due neonati.

Poco dopo, la donna dalla chioma acquamarina esce dalla stanza: tra le braccia tiene uno dei bimbi, poco distante da lei Re Douma sta osservando la meravigliosa Luna Nuova alta nel cielo. “ Maestà… “. Sussurra solamente la donna, mentre lui non si volge verso di lei malgrado abbia capito di non essere più solo.

“ Non dire nulla, Nausica. So già che pensi che io sia senza cuore e spietato, ed hai ragione sai? Sono spietato, non ho un cuore se sono in grado di chiedere a mia moglie di scegliere il figlio del quale sbarazzarci, come fosse un oggetto… “. Mormora, mentre la donna gli pone gentilmente una mano sulla spalla, sospirando pesantemente.

“ Voi non siete un mostro “. Commenta, mentre lui la osserva con la coda dell’occhio. “ Ma mettetevi nei panni della regina: è comprensibile la sua reazione, io mi comporterei allo stesso modo… “. Sussurra la fanciulla, portandosi una mano al ventre. “ Se anche io avrò due gemelli, credo che affronterei anche l’inferno ma non mi separerei mai, da nessuno di loro due “. Ammette, mentre istintivamente lui si volge verso di lei ed a sua volta posa una mano sul suo ventre, come volesse sentire il bambino che la donna ha in grembo.

“ Sei una donna eccezionale, Nausica. Come ce ne sono poche ancora “. Fa semplicemente il biondo, percependo il bimbo muoversi malgrado, di fatto, la donna sia solo al terzo mese di gravidanza. “ Si sta muovendo… “. Continua poi il Re del clan della Luna Nuova, mentre Nausica annuisce lievemente.

“ Deve aver percepito il contatto tra voi due “. Spiega, mentre lui rimane immobile qualche istante, ascoltando il battito del cuore del piccolo con il suo udito fine, un udito che solo un vampiro può possedere.

“ Sarà forte, proprio come la sua mamma. Ha un futuro radioso davanti a sé, mentre i miei bambini… “. Mormora solamente, mentre Nausica scuote lievemente il capo.

“ E se ci fosse un modo, per salvarli entrambi? “. Chiede, mentre lui la osserva decisamente sorpreso. Non si può ancora sapere quale sia stata l’idea di Nausica, l’unica cosa certa è che poco dopo, la luna perde il suo colore originario per poi divenire bianca: la luna nuova ha scordato il proprio colore.

Sei mesi dopo, proprio al palazzo reale della famiglia Irving ed affiancata dal marito Eamon, Nausica da alla luce una bellissima bimba dagli occhi verdi e dai capelli color acquamarina. La donna era infatti al lavoro, quando improvvisamente le si sono rotte le acque. Immediatamente, la regina Fiona ha dato disposizione affinché fosse portata in una delle stanze degli ospiti ed ha mandato a chiamare un medico ed Eamon, affinché potesse assistere alla nascita della piccola. La luna bianca regna sovrana in cielo, mentre la bruna posa delicatamente la neonata tra le braccia della madre, sfinita dopo il faticoso travaglio. “ E’ una femmina “. Fa con una leggera commozione la donna, mentre Nausica osserva la bimba in perfetta salute tra le sue braccia, per poi piangere di gioia.

“ Ciao, Funny: benvenuta al mondo, piccola mia “. Sussurra, baciando la fronte della piccola e mentre la regina ed Eamon si siedono accanto a lei, entrambi decisamente commossi.

“ E’… è meravigliosa “. Sussurra commosso l’uomo, mentre lei annuisce con le lacrime di gioia che scendono dai suoi occhi. Chi invece è rimasto in disparte è re Douma: l’uomo dalla chioma bionda tiene tra le braccia il figlio neonato, il cui volto rimane celato dalla copertina che lo tiene al caldo. Senza dire nulla, il re esce dalla stanza e, dopo essersi incamminato verso le proprie stanze si sofferma un solo istante ad osservare la Luna Bianca alta nel cielo.

“ Benvenuta al mondo, Funny… “. Sussurra solamente, mentre il piccolo cerca di afferrare una delle sue lunghe ciocche bionde.

Qualche ora dopo, la piccola Funny sta riposando serenamente nella propria culla. Un dono fatto dalla Regina Fiona a quella che considera una nipote, in quanto per lei Nausica è una sorella. Le tende leggere coprono interamente la piccola, tende che di lì a poco vengono scostate da qualcuno. Senza esitare, la misteriosa persona prende in braccio la piccola stando comunque attento a non svegliarla: ormai pensa, è avvezzo a queste cose. In fin dei conti pensa re Douma, anche lui ha avuto un figlio da poco e ci sa fare con i bambini. Osserva con attenzione la piccola tra le sue braccia, i suoi lineamenti perfetti e la sua espressione serena. “ Ciao, Funny… “. La saluta, mentre le accarezza lentamente il viso ma stando ben attento a non svegliarla. “ Sei benedetta: nata in una notte di Luna Bianca, sotto la luce splendente della luna nuova. Proprio come i miei gemelli… “. Continua, andando a sedersi con la neonata in braccio e mentre, come a voler enfatizzare le sue parole la luna bianca illumina la sua figura e la piccola tra le sue braccia, che lentamente apre i suoi meravigliosi occhi color verde che, per ironia della sorte sono davvero molto simili a quelli del re e dei suoi due figli. “ Un giorno, questa bellissima luna ricorderà il suo colore. Lo ricorderà di sicuro… “. Sussurra poi Douma, tenendo la bambina stretta a sé. Da parte sua la bambina non piange, tutt’altro: gli rivolge un sorriso dolcissimo, per poi cercare di afferrare le ciocche dei suoi lunghi capelli biondi. Ironia della sorte, esattamente come poco prima ha fatto l’erede al trono del Clan della Luna Bianca: la luna che ha scordato il suo colore.