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Autore: syila    15/02/2023    2 recensioni
Nella foresta di Teutoburgo sorge il Castello di Wewelsburg; la sua forma triangolare e una storia intrisa di sangue, violenza, terrore e morte hanno contribuito a creare la sua fama sinistra, che non ha attirato solo i turisti romantici, ma anche creature molto più pericolose. Quando i progetti di una stirpe immortale incontrano le ambizioni di un funzionario del Reich gli esiti sono destinati ad influenzare gli avvenimenti futuri!
Genere: Dark, Mistero, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sol Niger

Obscurum per obscurius, ignotum per ignotius.
[Verso l'oscuro per mezzo del più oscuro, all'ignoto attraverso ciò che è ancora più ignoto].
Detto alchemico



Per il Colonnello Weisthor Diane von Lösch aveva tutto ciò che un uomo della sua età poteva sperare di trovare in una donna.
Una volta spenti gli ardori della giovinezza e ormai conclusa la parabola matrimoniale, l'ufficiale aveva cominciato a guardare l'universo femminile con l'occhio distaccato del filosofo, cercandovi la soluzione al mistero primigenio più che la soddisfazione dei bassi impulsi.
Frau von Lösch lo attendeva davanti al monumentale camino del salotto verde e nel raggiungerla ne valutò l'aspetto: una scheggia sottile di onice e alabastro, netta e affilata contro il bagliore inquieto delle fiamme.
Non c'era il lei la morbida indulgenza materna vagheggiata dalla propaganda e nemmeno l'impeto guerriero di una valchiria; forse il paragone più calzante era quello con le donne angelicate dei Trovatori: un'ispirazione più che una creatura in carne ed ossa.
E come tutte le forme che abitavano il platonico Mondo delle Idee anche Frau von Lösch era cristallina e intangibile.
“Il luogo soddisfa le sue attese Colonnello?” chiese la donna, concedendogli un pallido sorriso quando il nuovo arrivato le riservò un rigido saluto militare.
“Va ben oltre ogni mia aspettativa, come le avevo anticipato mi riservo di tornare per un sopralluogo diurno insieme ad una squadra di ingegneri, ma posso affermare fin da ora che la collocazione e la conformazione dell'edificio sono funzionali al progetto del nostro Centro di Ricerca.”
“Della sua storia invece che mi dice?”
“Ne ho percepito la consistenza durante la visita, il castello è letteralmente imbevuto di forza spirituale.” confermò l'uomo, accettando il calice di vino renano che la sua Ospite gli stava offrendo.
“È la malta che tiene insieme queste antiche pietre; Wewelsburg è stato rimaneggiato più volte nel corso dell'ultimo secolo, eppure il collante mistico generato dagli orrori perpetrati tra le sue mura è rimasto intatto.”
Karl annuì, le osservazioni puntuali di Frau von Lösch lo incantavano sempre.
“M'è parso di sentirlo nei sotterranei, infatti.”
“Il punto più basso dell'edificio, quello più vicino al suolo sacro di Teutoburgo, dove i nostri antenati hanno ricacciato l'arroganza romana oltre i confini della Patria Germanica.”
L'ufficiale le rivolse uno sguardo di pura ammirazione; nel pronunciare quelle parole il suo viso si era animato di un vago fervore, che ne aveva ravvivato l'incarnato esangue, pur senza disfare i sofisticati lineamenti.
Quando gli accadeva di pensare al loro primo incontro deplorava di non riuscire a mettere a fuoco le esatte circostanze: era stato ad un ricevimento a Vienna? Ad una conferenza? O forse una lezione di antropologia al Dipartimento di Monaco?
Non ricordava neppure il periodo e quanto tempo era passato da allora, però ricordava bene la sua presenza elegante e sottile, come una guglia gotica.
Frau von Lösch si era subito imposta sopra la massa anonima degli altri convenuti.
In seguito il suo acume si era rivelato ben più interessante dell'aspetto fisico ed era almeno cento passi avanti a lui sulla conoscenza dei fenomeni sovrannaturali.
Il Colonnello sospettava che la sua competenza in materie occulte fosse più della somma di nozioni teoriche; grazie alla lunga esperienza sapeva distinguere a colpo d'occhio i medium da salotto da chi possedeva autentiche doti extrasensoriali.
Diane von Lösch apparteneva alla seconda categoria, perciò non si era stupito quando aveva rifiutato l'ovvia proposta di collaborare col Dipartimento.
Le persone dotate di simili facoltà raramente si esponevano o cercavano fama e denaro.
Su di loro pesavano ancora i pregiudizi secolari e la condanna religiosa, che aveva bollato l'Antico Sapere come superstizione da estirpare.
Wewelsburg, coi suoi sotterranei in cui erano state rinchiuse, torturare e uccise decine di donne accusate di stregoneria, era lì a dimostrarlo.



Le sarò più utile all'esterno aveva detto, scegliendo un modo molto diplomatico per sfilarsi da una situazione scomoda; almeno finché al Dipartimento di Monaco non arrivò l'invito per recarsi al castello.
“Nella lettera ha accennato a condizioni d'affitto particolarmente vantaggiose senza tuttavia esplicitarle, immagino che volesse parlarne di persona.”
La conversazione era giunta ad un punto in cui, a malincuore, l'ufficiale doveva abbandonare le vette mistiche e scendere verso i lidi più terreni della trattativa economica.
L'interlocutrice annuì, prese la cartelletta di cuoio che si trovava in bella vista sul tavolino e gliela porse.
“Il Distretto di Paderborn, in considerazione dell'alto scopo di questo progetto, le offre il castello e i terreni annessi per cento anni alla cifra simbolica di cento marchi.”
“Ah!”
Karl non era uomo da stupirsi facilmente, tuttavia non riuscì a dissimulare la sorpresa.
“Sono le condizioni migliori che ho potuto spuntare.” soggiunse Diane, quasi dispiaciuta.
Frau von Lösch sono impressionato... una mente raffinata e un'abile affarista, cos'altro devo aspettarmi da lei?”
“Un bravo giocatore non mette mai tutte le sue carte sul tavolo, inoltre ci sono delle condizioni da rispettare.”
La donna gli fece un cenno con la mano, invitandolo a continuare la lettura dei documenti.
“Manutenzione ordinaria e straordinaria... rifacimento delle grondaie, ripristino della torre nord...” il Colonnello scorse rapidamente le postille dell'offerta.
“Se queste sono le condizioni potremmo tranquillamente estendere il contratto ai prossimi mille anni*.” concluse soddisfatto poi, presentendo l'imminente congedo, mise la cartelletta sottobraccio e si preparò a salutarla.
“Ho un ultimo regalo per lei.” rivelò la sua Ospite.
“Un altro?”
“Diciamo un piccolo incentivo alle vostre ricerche. Vuole venire con me?”
Karl Maria Weisthor avrebbe seguito una creatura così affascinante anche all'inferno, solo per il rispetto che portava al suo ruolo e all'adamantina virtù di Frau von Lösch questo pensiero rimase un inciso mentale.
Si limitò a seguirla oltre una porta seminascosta da un tendaggio di velluto, che immetteva in un piccolo ambiente, forse uno studio o un salottino privato, attiguo al salone principale.
Ad attenderli, sedute attorno ad un tavolo rotondo, c'erano quattro ragazze che al loro ingresso si alzarono in piedi.
Le certezze del Colonnello vacillarono per un attimo, ma gli bastò osservarle con maggiore attenzione per capire che fanciulle non erano destinate al suo personale sollazzo o a quello dei colleghi del Dipartimento.
Schiarì la voce e si rammaricò di aver dubitato della moralità di Frau von Lösch.
"Quindi loro sono..."
"Hanne, Ingeborg, Beate e Frieda."
Ad ogni nome l'interessata faceva un passo avanti e una piccola riverenza.
Vestivano una sobria divisa da educande: una cappa grigia sulle spalle, una gonna al polpaccio parimenti grigia e stivaletti neri.
Assai graziose le prime due, mentre le altre avevano quel che si dice: la bellezza della gioventù.
Tutte inoltre avevano lunghissimi capelli lasciati sciolti, un dettaglio stonato nell'austerità dell'insieme.
"Hanno qualche pregio oltre ad essere bene educate?" chiese l'ufficiale, che stava provando ad ipotizzare la ragione della loro presenza.
Il fatto che fosse stata Frau von Lösch a presentargliele le metteva sotto una luce diversa; non potevano essere domestiche o semplici segretarie.
"Giudicherà lei dopo averle messe alla prova, hanno una sviluppatissima capacità medianica e ciascuna ha un dono unico; Ingeborg ad esempio fa sogni premonitori, Beate afferma di parlare con gli angeli e io le credo."
"Sono dei tramiti..." mormorò impressionato l'uomo, a cui fu improvvisamente chiara la ragione delle loro chiome fluenti.
Come le vibrisse dei gatti infatti captavano le vibrazioni dell'etere e amplificavano le percezioni del soggetto, aiutandolo a mettersi in contatto con le dimensioni sottili.
"In che modo ha convinto le loro famiglie a..."
"Sono tutte devote alla causa." fu la risposta compiaciuta.
"Allora una volta tornato a Monaco, darò subito disposizioni per il loro trasferimento.”
“Troverà i loro dati personali nella cartella, insieme agli altri documenti; immagino che sarà ansioso di comunicare subito le novità al suo referente, venga Colonnello l'accompagno all'ingresso.”
Karl si sarebbe trattenuto volentieri a interloquire con le medium e Frau von Lösch, tuttavia il suggerimento ad affrettarsi gli sembrò ancora una volta il più opportuno in quelle circostanze.
Anche il suo tempismo era la prova di una mente straordinaria.



“Stasera ho visto concretizzarsi il frutto del lavoro iniziato quasi quarant'anni fa.” dichiarò mentre saliva in auto “Manca solo un nome a questo progetto affinché diventi operativo, ci rifletterò durante il viaggio.”
“Che ne pensa di... Ahnenerbe*?”
L'ufficiale, già in procinto di sedersi in auto, si voltò a fissarla.
“Società di Ricerca della Dottrina Ancestrale...” sussurrò con l'aria stupita di chi aveva appena ricevuto una rivelazione divina “È perfetto. Semplicemente perfetto Frau... Vorrei averci pensato io!”
“Può prendersene il merito quando lo suggerirà al dipartimento, il mio interesse è rivolto solo all'attuazione del progetto, sono impaziente di vedere i risultati.”
“Avrà presto mie notizie; abbia cura sé nel frattempo, le risorse come lei sono rare e preziose per la Germania che stiamo costruendo.”
“Non mancherò di farlo Colonnello.”



“L'ultima volta che ti ho vista così coinvolta da qualcosa è stato quando hai messo le mani su quel microscopio elettronico, a Londra. Non starai pensando di darti alla politica, vero?”
Diane distolse lo sguardo dalla strada che s'inoltrava nella foresta, dove l'auto del Colonnello Weisthor era ormai una scia rossa lasciata dai fanali posteriori.
Accanto a lei era manifestata una presenza femminile, a cui rivolse un lieve sorriso, affatto sorpresa o spaventata nel trovarsela a fianco.
Quella presenza l'aveva seguita da vicino tutta la sera e l'ufficiale non si era accorto di nulla, suggestionato dall'atmosfera del luogo e dal controllo mentale esercitato dalla sua Ospite.
D'altra parte non aveva ragioni di sospettare che aveva appena concluso una trattativa d'affari con un'Immortale, perché i vampiri erano diventati dei maestri nel simulare il comportamento umano.
Le creature folkloristiche, che svolazzavano di notte in forma di pipistrello o dormivano nelle bare, erano ormai solo espedienti da romanzo gotico.
Doanma* la politica è così noiosa, come potete pensare di paragonarla all'eccitante avventura della ricerca scientifica?”
“Eppure stai affidando le nostre ricerche a questi figuri imbevuti di ideologia; vogliono cambiare il mondo tirandosi appresso un'intera nazione e vedrai: finirà nell'ennesima guerra. In cosa sarebbero diversi rispetto ai papi e ai re del passato?”
“Sono straordinariamente efficienti doanma.”
Diane socchiuse le palpebre, ostentando il sottile piacere di chi aveva chiaro il quadro d'insieme, mentre gli altri brancolavano ancora nel buio.
“Il nuovo secolo è troppo complesso, richiede una comprensione e un'attenzione che non possiamo dedicargli; se vogliamo concentrarci sugli obiettivi importanti dobbiamo imparare a delegare. ” chiarì “Saranno loro a selezionare i candidati più idonei alla Trasformazione e lo faranno su larghissima scala. Tra qualche anno testeremo materiale umano in abbondanza e saremo costrette a fare la selezione della selezione.”
La sua interlocutrice inarcò un sopracciglio.
“Tu ti fidi?”
“Ovviamente no, ma alcune teorie che hanno sviluppato sono interessanti.”
“Orientarli verso i nostri scopi non sarà facile, quanti ne possiamo manipolare direttamente? Non tutti sono influenzabili come Weisthor. Inoltre sono troppo indottrinati.”
“Mi spiace contraddirvi doanma: noi non dovremo fare proprio niente, solo sederci ed aspettare che applichino la loro dottrina.”
“Anche se questo implicherà vedere il mondo bruciare?”
“Noi sopravviveremo comunque, inoltre ho portato dell'ottimo dajerling tea dall'Inghilterra, per rendere più piacevole l'attesa.”
“Pensi proprio a tutto...” rispose ironica la donna nel prenderla sottobraccio.
“So che è il vostro preferito.” replicò Diane in tono scherzoso “Rasserenate il vostro animo doanma e apprezzate l'attimo: l'operazione Sol Niger* ha finalmente avuto inizio.”
“Il sole deve tramontare oggi affinché possa sorgere domani e, se le tue intuizioni sono corrette, stavolta anche la nostra razza potrà vedere l'alba di un nuovo giorno.”
“Un pensiero poetico dalla brutale voivodina* Severin, colei che ha difeso le Porte di Ferro del Danubio soffocando i nemici nel loro stesso sangue, sono stupita.”
“Hai davvero pochissima considerazione della tua mentore!” esclamò Nastassjia, fingendo uno sdegno che si risolse in una risata divertita.
Le due donne s'incamminarono verso il Castello, che le inghiottì nell'ombra plumbea del voltone, eclissandole nell'oscurità a cui appartenevano da sempre e che finalmente stavano progettando di abbandonare.

Fine


⋆ La voce della traslucenza ⋆

Carissimi e carissime come vi avevo anticipato, prima di inziare il nuovo arco della storia in salsa di soia, ecco un piccolo frammento delle due dark ladies già protagoniste di questa piccola parentesi vittoriana.
In cerca di un metodo che permetta ai vampiri di tornare a camminare alla luce del sole, allieva e maestra hanno attraversato i decenni e dalla Londra di fine Ottocento le vediamo approdare nel cuore della Germania nazista.
Una nuova tappa (di certo non l'ultima!) di un percorso quasi alchemico dall'oscurità verso la luce, in cui nulla appare troppo gravoso o moralmente condannabile pur di raggiungere il loro intento.
Nemmeno vedere il mondo bruciare.
Ringrazio fin da ora chi vorrà leggere e commentare questa piccola storia, che può avere tanti difetti, ma anche un pregio considerevole: è breve! (✿◠‿◠)

Spiegazioni e terminologie:
Sol Niger: il titolo si riferisce alla fase iniziale del processo alchemico, la Nigredo o Sole Nero, ma ha anche un preciso riferimento al Castello di Wewelsburg, dove l'Ahnenerbe ebbe la sua sede operativa e dove una enorme effige del Sole Nero spicca tutt'oggi sul pavimento del grande salone principale. Per ulteriori approfondimenti: consultate questo link.
Mille anni: la citazione del Colonnello non è casuale, riprende l'auspicio ben noto tra i gerarchi che il Terzo Reich potesse durare almeno un millennio.
Doanma: in rumeno, Signora, dama
Voivodina: Nome dato sin dal medioevo nell’Europa centro-orientale ai capi o governatori (elettivi o nominati o riconosciuti dal sovrano) di determinati territori, con estesi poteri, civili e militari, conservato poi durante il dominio turco dei Balcani in Valacchia e Moldavia, in Serbia e nel Montenegro.

   
 
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