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Autore: MusicAddicted    21/02/2023    0 recensioni
AKA Le Avventure di JJ&KK!
Killgrave si incammina sul lungo e tortuoso sentiero della redenzione, tra uno scivolone e l’altro.
Jessica cerca di mantenerlo sulla retta via, tra un battibecco e l’altro.
Se volete farvi strada fra quintalate di fluff, situazioni tragicomiche e una spruzzata di romanticismo, siete i benvenuti ;)
Teoricamente sarebbe il sequel della miniserie ‘Stupid Christmas Time!’ … ma se volete la reader’s digest version: Kevin sta cercando di rigare dritto. Per lei. Sempre per lei.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jessica Jones, Kilgrave, Malcolm Ducasse, Trish Walker
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questa fic si colloca pco prima gli eventi di 'AKA You bought the ticket, take the ride' ed è nata grazie alla Reverse Challenge del Gruppo FB 'Non Solo Sherlock'

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AKA The 12 Days Challenge

 


"Tesoro, non hai idea di che puntata sia stata oggi," esordisce Trish, rientrando dal lavoro.

Trova Malcolm intento a sminuzzare verdure, con una  precisione maniacale, in vista della cena che sta preparando, come fra i due è consuetudine.

E lo sta facendo rigorosamente a  torso nudo, perché sa quanto la sua ragazza apprezzi quella visione.

Infatti, a passi impazienti, Trish si avvicina, abbracciandolo da dietro, con le sue mani che navigano avide su quella vellutata pelle color caffelatte.

"Me la sono persa, dolcezza, ora mi vedi in questa sexy versione casalinga, ma devi sapere che sono stato impegnato tutto il giorno in un appostamento per un'indagine con tua sorella..." ci tiene a precisare lui, reclinando la testa quanto basta a darle un bacio.

"Uhmm, eri così sexy anche in quel frangente?" si acciglia lei.

"Certo che no, gelosona, certi spettacoli li riservo solo a te!" sorride lui, intensificando il bacio. "Mi stavi dicendo della trasmissione?"

"Oh, sì, giusto. Era incentrata sugli ultimi q trend e ce n'è uno che ha riscosso molto successo, si chiama 'La sfida dei 12 giorni'."

"E sarebbe?"

"Beh, lo dice il nome stesso: ci si propone delle sfide, per dodici giorni, senza che ci sia niente in palio, per mettersi alla prova, per il solo gusto di provarci.."

"Interessante; ma devono essere solo sfide atletiche o..."

"No, no, può essere qualsiasi cosa. Ti va di provare? Ognuno sceglie la sfida per l'altro!" gli suggerisce lei, la cui prima sfida personale è riuscire a togliergli le mani di dosso, cosa che a fatica le riesce.

"Sai che non mi tiro mai indietro davanti alle sfide."

"Ottimo. Allora facciamo così,  ciascuno crea una lista per l'altro, le mettiamo in una busta, ce le scambiamo e ciascuno guarda una riga per volta, a partire da oggi." lo istruisce lei, prendendo l'occorrente dalla sua borsa.

"Uh sì, mi piace," approva lui, prendendo carta e penna.

- Basta solo che una delle sfide non sia farti la proposta, perché per quelllo, amore mio, ho già un piano ben preciso e non intendo modificarne una virgola.- pondera lui, sorridendo all'idea.

Finiscono di scrivere più o meno in contemporanea, imbustano le liste e se le scambiano.

"Pronto, allora? Sbirciamo la prima richiesta?" sogghigna intrigata la speaker.

Il suo ragazzo annuisce e quando leggono rimangono piacevolmente stupiti.

"Fa l'amore sopra il piano cottura." legge ad alta voce Trish. "Non ci credo, abbiamo scritto la stessa cosa!"

"Le grandi menti pensano uguale, amore." Le sorride suadente Malcolm, alzandosi dal tavolo

"Soprattutto quelle arrapate." ridacchia lei, mentre lui le sta sbottonando la camicetta.

"Quindi...saltiamo la cena?" Mormora lui, togliendo ogni cosa dal piano cottura.

"Puoi sempre mangiare dopo...su di me." trova un sensuale compromesso lei, prima che lui la sollevi fra le sue braccia, mettendola a sedere sul piano cottura, prima di incastrare perfettamente le gambe fra le sue.

Entrambi indossano ancora i pantaloni ma è solo un'esigua questione di tempo.

"Un momento. Tu intendevi il piano cottura...non acceso, vero?" Si accerta lui, ben attento a non attivare i fornelli a induzione.

Trish per tutta risposta ride, prima di avvolgergli le braccia attorno al collo e tirarlo più a sè.

"Siamo innamorati, Mal, mica masochisti!"

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“‘Fammi  un massaggio quando torno dal lavoro stasera’” legge Malcolm, la mattina dopo. “Intrigante, piacevole e tutto, ma spero non siano tutte a sfondo sessuale le richieste, perchè se no diventa un po’ ripetitivo…”

“Ti stai davvero lamentando?” replica scettica lei, prima di leggere la sua sfida. “Di certo non lo è la tua: ‘Cucina tu, stasera’!” borbotta indignata.

“Certo, una sfida è una sfida, quindi non aspettarti che i mi accontenti di un qualche surgelato tipo Maccheroni Cheese o di un catering … nossignora, dovrai usare quelle tue belle e candide manine per tagliare, sminuzzare, impanare, rosolare o qualsiasi cosa tu decida da fare, come io poi userò le mie per rilassarti a dovere dopo tutte le fatiche!” è il suo sottile ricatto, che Trish non può che accettare.

“Sono solo contenta di non esserci andata leggera nemmeno io, lo vedrai nei prossimi giorni!”

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Il terzo giorno scoprono di essere nuovamente più o meno sulla stessa lunghezza d’onda.

“‘Pianta una felce in giardino…’” legge Malcolm.

“Ti ho già preso io tutto l'occorrente, ma fallo rigorosamente senza maglietta e quando io posso vederti, quindi, adesso, prima che vada al lavoro, e… mi raccomando, suda tantissimo!” specifica Trish, vogliosa.

“Bene, tu invece leggi cosa voglio da te…”

“‘Indossa delle decoltè tacco 12’ … ma lo faccio spesso…” commenta lei, un po’ confusa.

“C’è un’altra riga, amore… leggila.” sogghigna furbetto lui.

“‘... e nient’altro.’ Ohhhh, stasera ti accontenterò, ora andiamo a farti sudare fuori!” ridacchia lei, maliziosa, baciandolo.

 

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Al settimo giorno iniziano le prime difficoltà di quelle sfide.

“ ‘Ottieni il pomeriggio libero per passarlo con me?’ Malcolm, non puoi dire sul serio, oggi ho un’intervista con un personaggio importantissimo!” lo guarda sconcertata la speaker.

 

“Beh, la rimanderai, trova tu il modo. Piuttosto cosa dovrei dire io? ‘Ottieni mille dollari da qualcuno?’” le rinfaccia il suo ragazzo.
 

“Te l’ho detto che sarei andata giù pesante e poi così almeno, sempre che tu ci riesca,sapremo come impiegarli nel pomeriggio libero.”


“Ah, perché tu sei così sicura di riuscirci?” la provoca lui.
 

“Non mi sottovalutare, sono piena di risorse, amore.”

“Anche io!” ottiene l’ultima parola Malcolm, uscendo e sbattendo la porta.

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“Avevi detto che era un’emergenza!” protesta Jessica convocata a casa di Trish all’incirca un’ora dopo, le braccia incrociate, gli anfibi rigorosamente sul tavolo della cucina, mentre si dondola con la sedia.

Sì, anche se è giugno inoltrato la ragazza non ha mai badato più di tanto al suo vestiario.

“Ma è un’emergenza!” insiste la sorella.

“NO! Questa è solo una cazzata colossale, un capriccio infantile fra te e Malcolm e io non intendo farvi parte!”

“Ma devi! Ho già provato a chiedere il pomeriggio libero ai miei capi e mi hanno riso in faccia, non posso perdere questa sfida, se Malcolm riesce nella sua… ti pregoooo!”

 In un attimo a Jessica sembra di aver ancora davanti la Trish tredicenne che implorava aiuto, spergiurando di non volerne. La differenza è che questa manifesta di volerne, eccome.

“Trish, ti rendi conto di quanto sia patetico?”

La speaker capisce che deve adottare tutta un’altra strategia.

“Hai ragione, che stupida, mi sto rivolgendo alla persona sbagliata, alla fine è di un’opera di persuasione che ho bisogno…”

L’esca abbocca all’amo all’istante.

“Non una parola di più. Portami alla redazione e ti dimostrerò che anche io posso essere cazzutamente persuasiva!”

*************************** (Contemporaneamente)

Quello che Trish non può sapere è che c’è un motivo se Malcolm si è allontanato così di fretta e ha dovuto appostarsi per circa un’ora prima di ottenere quello che voleva: l’uscita in giardino della fidata domestica di una certa villa per poterla approcciare.

“Herr Killgrave, spero di non disturbarla, ma è desiderato là fuori.”

La curiosità del bel persuasore ha la meglio sulla prudenza che dovrebbe adottare.

“Tu qui?! E per di più tenendo in mano una busta? Che senso di déjà vu,” ridacchia Killgrave. “Eppure non mi sembra di averti chiesto nulla.”

 

“Sono io che vorrei una mano da te, stavolta…” lo informa Malcolm, senza iscepsicarsi nemmeno una volta.
 

“Se fossi io a chiedertelo con quelle esatte parole, tu finiresti amputato, lo sai?” controbatte spiritoso il persuasore, per poi guardarlo glaciale. “E, sentiamo, perché mai io dovrei aiutare te?”

Perché io non dimentico.” non si fa cogliere impreparato Malcolm.

“Uh?”
“Poco dopo Pasqua, quando sei venuto da Trish e me a chiederci consigli su come comportarti con Jessica… beh, noi ti abbiamo aiutato.”

Killgrave incrocia le braccia all’altezza del petto, rivolgendogli la più scettica delle occhiate

“Ricordo anche io molto bene, caro il mio Tossico. Patsy mi ha dato il consiglio... e lasciamo stare poi cosa mi ha portato a fare!” alza gli occhi lui. “Tu sei rimasto zitto.”

“Perché mi avevi azzittito tu!” non si perde d’animo l’altro. “Allora, vedila così, io sono quello che ti ha rivelato che a Jessica piace baciarti!”

“Dammi quella dannata busta e spiegami cosa ti serve che io faccia!”

 

---------

“Quest’ultima settimana è stata piuttosto insolita, non trovi anche tu, Jess?” intavola il discorso Kevin, con tono casuale, a cena con Jessica.

Alla detective non serve una sola parola di più.

“La sfida dei 12 giorni! Sono venuti anche da te?” si accende il suo interesse.

“Da me il Tossico… due volte… quindi deduco che la tua sorellina si sia rivolta a te?”

“Sì, due volte anche lei, per l’ultima mi son dovuta trascinare dietro anche Ingrid perchè io dovevo sollevare una moto, Trish mettersi davanti come se fosse lei a farlo e poi serviva qualcuno che scattasse la foto!” sorride lei al ricordo.

“Perchè Photoshop era troppo banale come soluzione da adottare!” ironizza Kevin. “Io sono addirittura arrivato a smuovere lo star system…”

********************* (Contemporaneamente)

Trish e Malcolm concludono soddisfatti la dodicesima sfida, che si è rivelata per entrambi fare l’amore, ciascuno nella posizione preferita dell’altro.
 

“Beh, sono stati giorni intensi, soprattutto adesso!” ridacchia maliziosa lei, accoccolandosi all’amato.
 

“Devo ammettere di averti sottovalutata, quando ti ho sfidato a sollevare una moto non ho specificato quale, potevi anche ricorrere a un modellino e invece…” commenta lui.
 

“Beh, sai, dopo tutti i miei duri allenamenti, i risultati si vedono! E che dire di te? Quando ti ho sfidato a condurre una trasmissione sportiva per un’ora, non avrei mai pensato che si saresti riuscito…”

“Oh beh, sai, ho ritrovato un bracciale a un giornalista sportivo e mi doveva un favore…” fa spallucce lui.

“Malcom?”

“Sì?”

“Tu non hai chiesto nessun… ehmm.. nessun super aiuto, vero?”

“Assolutamente no. Ho fatto tutto da me. E tu?”

“Anche io, orgogliosa come sono poi, ti pare che mi faccia aiutare?”

Segue qualche minuto di silenzio.

“Trish?”

“Sì?”

“Siamo bugiardi da far schifo!” scoppia a ridere Malcolm, contagiandola.

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“Però, Jessy, stavo pensando… la potremmo fare anche noi quella sfida dei 12 giorni…” le propone Killgrave, l’indomani, mentre fanno colazione fuori.

“A parte che per noi sarebbe troppo facile...” disapprova la detective. “E poi sto con te, questa è già una sfida continua!”

Kevin per poco non cade dalla sedia.

“Ha.. hai davvero appena detto che tu stai…”

“Intendo che sto qui, confinata a sorvegliarti, brutto idiota!” si affretta a precisare lei, che però è stranamente arrossita.

“Brutto?” si imbroncia lui, avvicinandosi a lei che non resiste e intrappola quel labbro incurvato in un bacio, nemmeno troppo breve.

“E va bene, solo idiota,” rettifica lei, separandosi. “Ma se non la smetti di gongolare giuro che ti faccio fare la sfida delle dodici vertebre rotte!”

TBC

   
 
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