Capitolo XXXVII
I Guardiani del Destino
P.O.V. PearlI Guardiani del Destino
Ormai sapevo ed ero consapevole del fatto che il mio destino … si stava avvicinando sempre di più ed io non potevo fare nulla per impedirlo perché era un punto fisso nel tempo e nello spazio; la mia storia stava per essere riscritta. Durante il mio lungo periodo di prigionia su Vertigo 5 avevo avuto delle visioni sul mio futuro ed ognuna di esse facevano riferimento ad un unico evento: quello della mia morte e su chi mi avrebbe uccisa. Quando il volto del mio assassino era stato svelato … il mio cuore si fermò ed il sangue mi si gelò nelle vene. Non potevo crederci; il mio uccisore sarebbe stato lui: il mio amato Dottore mi avrebbe uccisa e mentre riflettevo sulla mia morte e sul mio destino, la voce possente dell’ Alchimista distorse la mia attenzione.
“Notte insonne giovane Time Lady?” mi chiese fingendosi interessato alle mie condizioni di salute sia mentali che fisiche.
“Ma guarda un po’ chi si vede ?! Il mio carceriere è venuto a trovarmi. Che cosa vuoi Scorpio ? Sai Benissimo che qui non sei il benvenuto. Esci subito dalla mia stanza se non vuoi essere ucciso prima del tempo.” Dissi io con tutta la rabbia e il disprezzo che provavo nei suoi confronti.
“Oh, povera Time Lady sembra che tu abbia avuto una visione del tuo futuro. Dimmi che cosa hai visto?” mi chiese lui con insistenza mentre io mi rifiutavo di conversare.
“Non sono affari tuoi; perché non vai all’ Inferno ?! “risposi io adirata.
“Tanto per essere chiari Pearl … io non te lo sto chiedendo in maniera formale … è un ordine; obbedisci !!”
“No, Scorpio! Non ti obbedirò. Presto Il Dottore sarà qui ed io sarò libera.”
“ Questo lo vedremo. Nel frattempo io continuerò a torturarti fino allo sfinimento e riuscirò a spezzare il tuo volere e sarai mia per sempre!”
"Scordatelo Scorpio. Io non sarò mai tua. Il mio cuore appartiene al Dottore e lo sarà sempre!!!” dissi io fiera di me stessa e felice di morire per una giusta causa.
“Se non posso averti io … nessuno ti avrà; nemmeno il Dottore. Reddie?”
“Si padrone.”
“Divertitevi miei cari… è tutta vostra. Ci vediamo presto giovane Time Lady!”
“ Il Dottore verrà presto a cercarti e quando lo farà … ti ucciderà senza esitare!!”
dissi io con la rabbia negli occhi e con l’odio nel cuore.
“Aha, ne dubito mia cara perché sarò io ad ucciderlo per primo stanne certa!!” concluse l’Alchimista mentre assaporava il gusto della vittoria.
P.O.V. Wilfred
Nel Frattempo al White Chapel Hospital di Londra; il Dottore si stava riprendendo dopo il suo lungo mese di coma che aveva vissuto ed io ne ero davvero contento perché il mio amico ce l’aveva fatta ed era guarito. Ho ancora le lacrime agli occhi dalla gioia; ma in cuor mio sapevo che quel momento di felicità sarebbe durato poco. Il Dottore si era ripreso e stava bene ma doveva prepararsi per affrontare la battaglia finale e salvare l’intero Universo dal Caos.
“Dottore, amico mio. Ti trovo bene e in buone condizioni; che cosa hanno detto i medici? Spero ottime notizie.” Chiesi io, per fare conversazione e rompere il ghiaccio. Egli mi sorrise e disse : ” I medici hanno detto che la mia guarigione è stata un miracolo ed hanno deciso di dimettermi oggi e mi hanno dato l’autorizzazione di portare il corpo di Jasmine a casa per fargli i funerali che non avverranno perché lei stanotte rinascerà come Time Lady una volta recuperato il suo orologio dell’ eternità che per ritrovarlo bisogna ascoltarlo prima che smetta di sibilare il suo nome in gallifreyano e restituirlo al legittimo proprietario prima dello scadere del tempo.” Concluse lui mentre si stava preparando per firmare le dimissioni una volta archiviata la sua cartella clinica e prima di andare via Il Dottore abbracciò il suo medico e lo salutò dicendo: ”L’Ha ringrazio Dottore; lei mi ha salvato la vita.”
“Ho fatto soltanto il mio dovere Signor Smith. Arrivederci e mi raccomando abbi cura di lei perché la vita è un dono prezioso. “Concluse il medico che lo aveva curato andandosene via.
P.O.V. Dottore
Ero davvero felice, per la prima volta in vita mia soprattutto dopo essere stato salvato da un umano. Sapevo benissimo che c’era stato un’ aiuto extraterrestre e la cosa che mi rendeva più felice di tutti; era il fatto di essere ancora vivo e mai mi sarei aspettato di amare la vita più di ogni altra cosa. Sapete, quando è in gioco la propria vita ed è sospesa ad un filo, ti rendi conto che tutto quello che vivi e che hai vissuto diventa importante.
“Wilfred, per la prima volta in tutti questi anni non mi sono mai sentito così vivo. Sai Will... quando sono stato ricoverato in Ospedale ed ero in coma; ho sognato mia figlia Jasmine e mi ha parlato dicendomi che era viva e che io dovevo salvarla e cambiare il suo destino; e l’unico modo per farlo è quello di recuperare l’orologio dell’ eternità e farla rinascere come Signore del Tempo ed impedire che l’Universo entri nel caos.” Conclusi io felice di essere vivo.
P.O.V. Donna Noble
Ormai era passato più di un mese da quando io e River Song avevamo intrapreso il nostro viaggio verso l’ignoto e con il TARDIS del Dottore. Non avevamo più notizie dalla Terra e non sapevamo nemmeno se il Dottore si fosse svegliato oppure se fosse ancora vivo.
“Spero che il Dottore si sia svegliato e che sta bene. Mi manca così tanto.” Dissi io sospirando mentre Helena e River Song stavano facendo conversazione con i Guardiani del Destino in gallifreyano antico e dopo mesi di ricerca intensa e senza sosta, finalmente avevamo trovato tutte le risposte che cercavamo e molto presto saremmo state in grado di ristabilire l’ equilibrio universale.
“Il Pugnale del Destino è custodito presso l’ antico castello di Bran; l’ultima dimora storica del Conte Vlad Ţepeş III di Valacchia: ultimo discendente della Casa dei Drăculești(Dracula) conosciuta dopo la sua scomparsa. Si racconta che il Conte fosse l’ultimo custode della reliquia e che prima di morire, l’abbia nascosto in un ala segreta del suo castello sotto mentite spoglie circondato e custodito da delle strane creature aliene chiamate Rabbit Gargoyle : enormi statue di pietra inquietanti dall’ aspetto misterioso ed enigmatico dalle sembianze simili a dei conigli alati con in mano delle armi antiche che nessuno conosce ed hanno il compito di sorvegliare e proteggere la sacra reliquia ad ogni costo. Mi raccomando fate molta attenzione alle apparenze miei cari viaggiatori del tempo perché qui in Romania niente e come sembra. Buona fortuna.” Concluse Helena poco prima di salutarci.
P.O.V. River
Era calata la sera; ed insieme a Donna Noble stavamo cercando una sistemazione temporanea per rinfrescarci e riposare prima di ricominciare il nostro viaggio per la Transilvania alla ricerca del Castello di Bran.
“Spero soltanto che non sia troppo tardi.” Pensai fra me e me mentre ci stavamo incamminando verso una struttura poco distante dalla città che ci avrebbe ospitato per la notte; ed una volta entrati al suo interno … una donna molto elegante sui 50 anni di età ci accolse. Aveva i capelli grigi e avvolti in uno chignon e i suoi occhi erano corvini. Il suo abbigliamento era molto semplice ed ordinato dell’ epoca. Non conoscevo il suo nome ma era davvero gentile e la sua accoglienza fu la migliore di tutte.
“Buonasera viaggiatori del tempo. Io sono Zelina; in cosa posso essere utile ?” ci chiese.
“Stavamo cercando degli alloggi per riposare ed un pasto caldo per riscaldarci in questa fredda giornata invernale.” Dissi io con disinvoltura e in maniera educata.
“Siete nel posto giusto. Prego accomodatevi che vi faccio subito servire la cena. Andrei?”
“Si, madame?”
“Come vedi abbiamo due viaggiatori del tempo come ospiti stasera. Servigli un pasto caldo mentre io... vado a sistemare il loro alloggi per la notte.”
“Come desiderate mia signora.”
Il garzone che portava il nome di Andrei era poco più giovane di me. Non superava i 38 anni di età. Aveva gli occhi e i capelli scuri mentre il suo abbigliamento era sobrio ed elegante; molto inerente al contesto storico in cui ci eravamo imbattuti. La struttura dove io e Donna Noble eravamo ospiti … era in stile rustico con qualche rifinitura dorata dell’ Arte Barocca settecentesca.
“I miei complimenti Zelina; questa locanda è davvero bellissima.” Intervenne Donna Noble stupita mentre io ne rimasi davvero incantata dalla sua bellezza senza tempo.
P.O.V. Dottore
Era già passata una settimana dalla mia dimissione dall’ Ospedale di Londra ed avevo iniziato il programma di riabilitazione post- coma. I medici mi avevano consigliato di stare a riposo ed iniziare la convalescenza a casa di Wilfred Mott in attesa che River Song e Donna Noble ritornassero dal loro viaggio dalla Romania del “700” con il TARDIS alla ricerca di una reliquia leggendaria che ci avrebbe aiutato nella battaglia finale contro L’ Alchimista.
“Non ci posso credere che Scorpio, abbia fatto del male a Pearl infrangendo così il nostro accordo e il sol pensiero che per salvarla dovrò ucciderla mi fa soffrire. Già l’ho persa una volta. Non voglio perderla di nuovo.” Dissi io con rabbia mentre sorseggiavo del tè in compagnia del mio amico Wilfred Mott che mi consolava dicendo: “Sta tranquillo Dottore. Andrà tutto bene; ne sono sicuro.” Nel frattempo avevo altro a cui pensare. Dovevo ritrovare assolutamente l’ orologio dell’ eternità di mia figlia Jasmine e riportarla da me ma il mio corpo stanco e debilitato aveva bisogno di riposo. Quando mi stavo preparando per la notte … dei rumori al quanto sinistri avevano catturato la mia attenzione. Era gallifreyano antico e proveniva dalla stanza di Jasmine. Spinto dalla curiosità andai a controllare cosa fosse e più mi avvicinavo ad essa più le parole che sentivo divennero più chiare. Fu allora che capì: la voce che avevo sentito in realtà era l’orologio dell’ eternità di mia figlia che la chiamava con il suo nome in gallifreyano; esso cercava la sua proprietaria per ricongiungersi e quest' ultimo diceva:
“ Svegliati Signore del Tempo è giunto il momento di rinascere. Svegliati Signore del Tempo e abbraccia il tuo destino.” Finalmente l’avevo ritrovato. Molto presto Jasmine si sarebbe risvegliata e compiere il suo destino ma per farlo mancava la cosa più importante : eseguire il rituale del Signore del Tempo Dormiente. Questo rituale era molto difficile da eseguire. Consisteva nel risvegliare un Signore del Tempo Dormiente ed unire le due anime esistenti attraverso il legame di sangue della famiglia in questione e riunirla in un unico corpo recitando una preghiera in gallifreyano antico che diceva: “Il Sangue vincolato è stato liberato; il sangue dei nostri avi è stato versato. La nostra stirpe è stata benedetta. Jasmine Figlia mia; svegliati e risorgi che il tuo destino ti attende.” Finalmente il rituale era stato completato ed il processo rigenerativo attivato. Ora era soltanto una questione di tempo. Presto la piccola Jasmine si sarebbe risvegliata e diventata una Time Lady a tutti gli effetti come era stato scritto.