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Autore: Clodie Swan    19/03/2023    3 recensioni
Questa partecipa al contest “D&D Mania” indetto da Ghostro sul forum di Efp"
Una misteriosa Glaciazione comincia ad avanzare nelle terre del Continente Verde. Il giovane mago Damien, sospetta che ci sia qualche magia oscura dietro ed inizia ad indagare. La sua ricerca lo porterà nella Foresta delle Lame, dove la sua strada incrocerà quella di altri incredibili personaggi, che lo aiuteranno a portare a termine la sua missione. Maghi, guerrieri, principesse, sono i protagonisti di un'avventura fantasy divertente e appassionante.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa partecipa al contest “D&D Mania” indetto da Ghostro sul forum di Efp"
Ispirata all'universo di Dungeons and Dragons, il contest prevede che ogni partecipante crei una scheda personaggio con il proprio protagonista, e scriva una storia in cui siano presenti quest'ultimo ed i personaggi creati dagli altri autori. 
Il giudice ha creato l'universo in cui questi personaggi si muovono e la storia a grandi linee che li vede coinvolti.
  • Dark SiderKevset/Kewst Lamarcana
  • Nina NinettaGar di Niihel/Garni
  • SwanDamien di Grimson
  • ThorsEmeryl Astoria Ver Haret
  • VodiaStella O’Fleed

Capitolo Primo
“Il Lungo Inverno”
 
 
 
Non vi era altro che gelo. Un forte raffica di neve copriva ogni cosa, impedendo di distinguere i profili degli alberi, delle montagne e di qualsiasi altra cosa si trovasse sotto il cielo. Tutto era ricoperto di ghiaccio: un mondo fatto di stalattiti, un giorno senza notte e una notte senza giorno. La tormenta avanzò inesorabile travolgendolo.
Damien sentì l’aria glaciale mozzargli il respiro come una lama, i polmoni cristallizzarsi, il suo corpo che perdeva ogni calore e s’irrigidiva cadendo al suolo pietrificato, e l’ultima cosa che vide fu un cielo di piombo, su cui si stagliava minacciosa un’immensa nuvola grigia che saliva verso l’alto.

 
Damien si svegliò da quell’incubo col cuore che gli batteva forte. Poteva quasi sentire addosso il freddo mortale come avesse davvero vissuto quella morte orribile. Tremando si strinse nelle coperte, cercando di scaldarsi, felice di poter respirare normalmente e di trovarsi al sicuro, in uno degli alloggi della servitù, al palazzo reale di Gamirhia.
Da quando il clima si era fatto così rigido, grazie alla generosità di Re Gauward, il castello era diventato un rifugio per molte persone indigenti. Damien aveva insistito per cedere ad una famiglia povera, la camera da letto che era solito occupare, quando veniva ospitato a corte, ed era andato a dormire insieme ai domestici sui pagliericci. La sistemazione forse non era delle più comode, ma la temperatura era decisamente più calda in quella piccola stanza affollata.

Ciò nonostante, Damien rabbrividì quando prima dell’alba sgusciò fuori dal letto avvolgendosi nel suo mantello di lana blu scuro. S’infilò gli stivali foderati di pelliccia e uscì il più silenziosamente possibile per imboccare le scale. Era ancora buio, ma le stelle erano già scomparse. Attraverso i vetri appannati Damien, intravide la campagna di Gamirhia coperta da un velo di nebbia, i tetti imbiancati della città in lontananza e il fiume che splendeva come un nastro d’argento. In altre circostanze, il giovane si sarebbe soffermato ad ammirare quel paesaggio suggestivo, ma in quel momento era scosso dall’incubo della notte precedente. Damien entrò nel laboratorio del primo piano per prendere i documenti e le carte che avrebbe mostrato al re. Si guardò intorno e unendo le mani mormorò “lumina” evocando una sfera di luce che illuminò l’ambiente. Un solo tavolo stretto e lungo era dedicato ad ampolle, provette, calderoni, mentre il resto della stanza era occupata da diverse librerie e da una vasta scrivania. Il mobilio era elegante e ricercato. Su di una parete vi era appeso il ritratto dell’ultimo mago di corte, che un tempo aveva utilizzato quello studio. Damien lo aveva conosciuto ed aveva anche appreso le tragiche circostanze in cui era morto. Non era stato un uomo cattivo, ma l’ambizione lo aveva portato su una cattiva strada. Sospirando il ragazzo prese le sue cose e si preparò ad incontrare il re.

Re Gauward non aveva voluto assumere un altro mago di corte, preferendo rivolgersi a Damien in caso di necessità. Tra di loro si era instaurato un rapporto di collaborazione fondato sulla stima reciproca che permetteva a Damien di vivere la sua vita in modo indipendente e di contare al tempo stesso sul supporto della corona. Contava di riceverlo anche in quella circostanza.
Gauward lo ricevette nel suo studio privato, dove si era già messo al lavoro seduto al suo scrittoio. Aveva una grande quantità di documenti davanti a sé e stava scrivendo su altrettanti fogli che venivano affidati ad un servitore che si occupava di imbustarle e portarli via. Quando Damien entrò il re posò la penna e gli andò incontro, stringendogli entrambe le mani con affetto. «Grazie di essere venuto così presto, ragazzo mio. Purtroppo, è il solo momento della giornata che potevo dedicarti. Dobbiamo gestire molte difficoltà tutte insieme a causa di quest’improvviso inverno.»
Damien annuì. «Si tratta proprio di questo, Maestà: devo parlarvi delle cause che hanno scatenato questo abbassamento delle temperature. Temo sia più grave del previsto.» Il re lo guardò accigliato, invitandolo a spiegarsi meglio.

Damien tirò fuori alcune antiche cartine che raffiguravano il mondo conosciuto ma era ricoperto da diverse sezioni colorate di bianco. «Queste, mio signore sono delle ricostruzioni che illustrano un importante evento climatico: la glaciazione. Si tratta di un fenomeno naturale che avviene ciclicamente. Ci sono alcune testimonianze dei popoli antichi che documentano la più recente, e pare abbia avuto origine sull’Isola di Iberia, duemila anni fa. I cambiamenti climatici attuali corrispondono a quelli dell’epoca. Ho trovato tracce dell’esodo dei Giganti del Ghiaccio, che dovettero fuggire anch’essi dai loro territori, per salvarsi dall’assideramento. Pare che più di trent’anni or sono ci sia stata una nuova migrazione dalle Terre del Gelo: i discendenti dei Giganti si sono dovuti spostare di nuovo. Questo è un’ulteriore conferma: siamo entrati in una nuova Era Glaciale e si sta evolvendo in fretta. Troppo in fretta, però.»
«Che cosa vuoi dire con questo?» chiese il re allarmato.
«Ciò che un tempo avvenne nel giro di secoli, ora si sta realizzando in pochi decenni. I Sacerdoti del Fuoco si stanno dedicando al compito di respingere il gelo, ma si trovano in difficoltà. E di questo passo, nessuno potrà sopravvivere a lungo. Quello che intendo fare è indagare sulle cause di questa improvvisa calamità e trovare un rimedio anche con l’ausilio della magia. Vorrei il vostro aiuto per potermi muovere nel Regno e in quelli vicini e poter fare le mie ricerche liberamente.»
«Sarò ben felice di darti tutto l’aiuto necessario, mio caro ragazzo. Ti farò preparare subito dei lasciapassare e dei sigilli con la protezione del Regno di Gamirhia. Da dove intendi cominciare?»
«Dall’isola di Iberia, poiché l’ultima glaciazione ha avuto luogo proprio lì.»
Il re scosse la testa: «Temo che Iberia non sia un luogo sicuro al momento: attualmente è governato dalla tirannia spietata del Principe Globo. Il principe, dopo un colpo di stato, ha spazzato via la famiglia reale e si è insediato sul trono. Nessuno ha più fatto visite ufficiali a Iberia da allora. L’ultimo a visitarla, dieci anni or sono pare sia stato il ciambellano di Magena, un tempo grande amico della famiglia reale. Fece visita a Re Dukan O’Fleed poco tempo prima della guerra civile.»
«Forse allora potrei parlare con lui. Magena non è così lontana.»
«Potresti farti ricevere a corte senza difficoltà, ma ti avverto: il ciambellano non ha molta simpatia per i maghi. A Magena essi vivono liberamente e gli umani richiedono i loro servigi, proprio come avviene qui ma, anni or sono, avvenne un fatto increscioso. La principessa Emeryl scoprì all’improvviso di avere dei poteri magici e se ne servì per difendersi un uomo che tentò un sopruso nei suoi confronti. Il ciambellano convinse il re a bandirla insieme alla madre, la regina Sheeira. Fu molto triste: la principessa era la delizia del reame, una fanciulla saggia e piena di fascino. Ricordo di averla vista, diversi anni fa, quando ero ancora il giovane figlio di un duca, durante una visita ufficiale dei reali di Magena. Nei regni del continente vennero spediti editti che comunicavano l’esilio delle due donne e la perdita dei titoli regali. Non ho più saputo nulla di loro.»
«Sarò molto prudente, Sire. Vi ringrazio per i vostri consigli. Partirò oggi stesso.»
Damien si preparò a partire, portò solo lo stretto necessario, tra cui il suo taccuino su cui cominciò a tracciare i primi appunti della sua ricerca. Sotto la scritta Iberia, segnò un altro appunto: Il Ciambellano di Magena.
  
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