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Autore: Lyris    21/03/2023    2 recensioni
Quando Scorpius Malfoy arriva a Hogwarts sa che le cose non saranno semplici per lui. Figlio di un ex-Mangiamorte e studente della Casa più malvista del pianeta, vorrebbe solo evitare di finire nei guai e passare gli anni di scuola in serenità, possibilmente prendendo bei voti. Non sa che il suo futuro gli riserva grandissime sorprese, tra cui anche un'amicizia inaspettata - e forse, qualcosa di più.
Oppure
Tutto ciò che avviene dopo il settimo libro di Harry Potter, la storia della nuova generazione e i loro anni a Hogwarts, per chiunque avesse odiato The Cursed Child.
PS: Questa è una Scorbus, molto lenta, ma lo è. Ci saranno comunque altre coppie che si aggiungeranno nel corso della storia. Spero vi piaccia!
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy, Draco/Astoria, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO 4 Il Ragazzo Serpeverde | Malintesi

La penna di Rita Skeeter colpisce ancora. Miranda scopre cosa significa “girare in senso antiorario". Polly e Yann sprecano ingredienti per le pozioni. 

 

Mancava una settimana ad Halloween e l’intero castello era in fermento. I ragazzi più grandi si aggiravano eccitati da una parte all’altra intenti a organizzare le feste nelle sale comuni e a trafficare sottobanco i prodotti dei Tiri Vispi Weasley, mentre gli studenti più piccoli tra Tassorosso e Grifondoro erano entusiasti di scoprire quale scherzo James Sirius Potter e i suoi amici avrebbero organizzato. L’anno precedente avevano stregato le zucche decorative per far cantare loro una filastrocca contro i Serpeverde ogni volta che uno di loro ci passava davanti. Quando Heather l’aveva sentita, aveva spaccato la zucca in due e aveva fatto levitare i pezzi fino a incoronare le teste del giovane Potter e di suo cugino Louis Weasley. Soltanto l’intervento di Teddy Lupin, che al suo ultimo anno era diventato Caposcuola e si era fatto decisamente più serio, aveva evitato ulteriori rese dei conti. 

 

Quella mattina però, l’argomento principale della colazione aveva per oggetto un altro Potter. Scorpius capì motivo di tanto chiacchiericcio quando aprì la nuova edizione del Profeta che Polly gli aveva consegnato.

 

UNA SERPE IN SENO ALLA FAMIGLIA POTTER?

di Rita Skeeter

Come tutti sappiamo, il figlio più giovane del grande e celebrato Harry Potter ha varcato per la prima volta la soglia di Hogwarts il primo settembre di quest’anno. Il giovane Albus Severus Potter sta frequentando la Scuola ormai da quasi due mesi, ma un terribile scandalo è stato messo a tacere. Il lavoro di noi giornalisti è sempre quello di tenervi informati e neanche questa volta mi asterrò dal raccontarvi la verità, anche se scomoda per alcuni. La sottoscritta ha ricevuto parecchie minacce durante le ricerche, ma non si farà spaventare!

“Non condivideremo nessuna informazione riguardo i nostri studenti, perciò si levi di torno. Lei è una vergogna per il giornalismo e uno spreco di carta e inchiostro. Se me lo fa ripetere per la terza volta le prometto che se ne pentirà”, mi è stato risposto dalla preside McGranitt. La povera donna sembra piuttosto stressata, per prendere a male parole una donna che fa della ricerca della verità il suo obiettivo di vita. Forse il lavoro da preside è un carico troppo pesante da sopportare? Sarà per questo motivo sono aumentate le rughe sul suo viso? Oppure ha qualcosa da nascondere? 

Fortunatamente, alcuni ragazzi ben educati e volenterosi hanno scelto di condividere con me le notizie di ciò che sta accadendo all’interno della Scuola. Come alcune belle signore avranno già sentito dalle voci che circolano nei loro salotti (e qua devo ringraziare una mia cara amica per avermi invitata al suo squisito tè pomeridiano), il figlio dell’Assolutamente Irreprensibile Grifondoro è stato smistato nella Casa di Salazar Serpeverde! 

Albus Potter sembra aver ereditato dal padre, oltre agli antiestetici capelli, la capacità di dare scandalo, ma le somiglianze terminano qui. Alcuni studenti, infatti, hanno commentato la scarsa capacità del giovane Potter nel volare sul manico di scopa. Evidentemente tutto il talento di famiglia è stato preso dal fratello James. Mi è stata riferita anche della scarsa predisposizione in Difesa Contro le Arti Oscure: il Ragazzo-Non-Più-Ragazzo-Ma-Uomo-Attempato-Che-è-Sopravvissuto non brillava certo di intelligenza durante i suoi anni a Hogwarts, ma fortunatamente per noi era predisposto in questa materia. Evidentemente, tutto il talento è andato ancora una volta al primogenito dei Potter. Sarà forse che le abilità del più giovane Potter tendano da un’altra parte? Magari nella direzione opposta?

Devo ammettere che la notizia dello Smistamento non mi ha sorpresa più di tanto. Se ci pensiamo, infatti, Albus Severus Potter porta il nome di due degli uomini più ambigui della nostra epoca: il preside di Hogwarts, pieno di segreti, Albus Silente e il Mangiamorte doppiogiochista Severus Piton. Che abbia ereditato da loro invece che dal padre? Dopotutto, per finire nella casa dei criminali più malvagi di tutti i tempi, qualcosa deve pur nascondersi nel suo animo. Siamo di fronte al prossimo Mago Oscuro? La famiglia Potter sta covando in seno una serpe che segnerà la nostra fine con una Terza Guerra Magica? Non temete, la vostra esperta di pettegolezzi preferita farà il possibile per dare una risposta a queste domande. 

Intanto, vi ricordo che potete recuperare la mia ultima biografia “Il Weasley Scapolo: i focosi segreti del celibato di Charlie Weasley” andata in ristampa per la seconda volta!

 

Scorpius chiuse il giornale. Era abituato a leggere menzogne e verità distorte nella rubrica di Rita Skeeter, occasionalmente la sua penna aveva preso di mira anche la sua famiglia, soprattutto in occasione degli eventi di beneficenza che organizzava sua madre. Quell’articolo però, gli fece venire la nausea. Conosceva bene ciò che era accaduto durante la Seconda Guerra Magica, gli eroi, le sconfitte, gli atti imperdonabili. Il terrore che incuteva il Signore Oscuro. Vedere paragonato un suo compagno di Casa a Voldemort… era inconcepibile. Cercò Albus con lo sguardo, ma non lo vide. Forse non era ancora sceso per colazione. Al tavolo con lui erano seduti William e Amira, gli unici del suo anno ad essere mattinieri tanto quanto Scorpius. Avevano letto anche loro l’articolo e ne stavano parlando a bassa voce, indignati.

“Non è giusto che dicano queste cose dei Serpeverde”, disse William. “Noi non abbiamo fatto nulla”. Amira scosse la testa.

“Non riesco a capire”, ammise. “Quando mi hanno inviato la lettera per Hogwarts è stato bellissimo. Non sapevo nulla delle Case, della guerra. A me sembra che siamo tutti uguali, però ogni volta che dico di essere felice di essere in Serpeverde mi guardano male”

“È perché pensano tutti che siamo cattivi”, spiegò William. Infilzò una salsiccia con la forchetta e ne prese un morso, per poi cominciare a parlare a bocca piena. “Un sacco di Mangiamorte durante la guerra erano della nostra Casa. Anche Voldemort. Quindi ora pensano che siamo tutti cattivi”. Amira lo stava guardando un po’ disgustata, ma l’argomento pareva interessarle abbastanza da passare sopra a quello spettacolo. 

“Quindi i maghi non sono molto diversi dai babbani”, disse Amira sospirando. William ingoiò il boccone di salsiccia e la guardò curioso.

“Perché? Anche i babbani odiano i Serpeverde? Mia mamma non ne sapeva nulla, i tuoi si?”. Amira scosse la testa. 

“No, è che alcuni babbani pensano che i miei genitori siano cattivi perché la mia famiglia è musulmana”, spiegò. Scorpius non aveva mai sentito parlare di famiglie musulmane, ma a quanto pare non sembravano benvolute. Forse erano discendenti di un antenato che non piaceva a nessuno o provenivano da una qualche città pericolosa in Turchia. Forse anche i babbani venivano smistati in delle Case, quando arrivavano a scuola, ma nessuno ne aveva mai fatto cenno. William tuttavia sembrava aver capito. Sua madre doveva avergli insegnato una cosa o due sul mondo dei babbani e su questi musulmani. 

“Beh, allora sono stupidi sia i maghi che i babbani”, commentò William. “Comunque su una cosa ti sbagli”.

“Cosa?”, chiese curiosa Amira.

“Non è vero che siamo tutti uguali”, fece William con un sorriso a trentadue denti. “Noi Serpeverde siamo i migliori”. 

***

L’aula di pozioni si era riempita di un miscuglio di odori provenienti dai vari calderoni. Uno strano fumo denso proveniva dal banco di Craig e William, ma al professore non sembrava interessare particolarmente. Aveva scritto le istruzioni sulla lavagna e poi si era messo seduto alla cattedra a leggere un libro, dopo aver intimato di non fare troppa confusione. Scorpius e Miranda erano concentrati sul lavoro ed erano quasi alla fine. Il ragazzo prese un paio di aculei di porcospino e li gettò nel calderone, quindi lesse il passaggio successivo. 

“Girare cinque volte in senso orario”.

“Che significa ‘in senso orario’?”, chiese Miranda curiosa.

“Che bisogna girare da destra verso sinistra”.

“Oh, capisco”, rispose Miranda. Dopodiché volteggiò cinque volte su sé stessa, contando ad alta voce ad ogni giravolta. Al “cinque!”, si fermò a guardare Scorpius, soddisfatta. “Fatto. E adesso?”. In risposta, Scorpius la fissò per un istante interdetto. Poi sentì sghignazzare i due Grifondoro seduti al tavolo dietro di lui.

“Ehm, sì. Cioè, non serve che giri tu. Dobbiamo mescolare la pozione nel calderone. Vedi?”, e mentre lo diceva prese il mestolo e fece come dicevano le istruzioni. La pozione cambiò colore, diventando di un rosa intenso.

Miranda spalancò gli occhi, sorpresa. 

“Sei davvero bravo!”, esclamò. Scorpius scrollò le spalle. 

“Basta solo seguire le istruzioni, anche tu sei stata brava”. 

“Mamma mi dice sempre che combino un sacco di guai anche quando seguo alla lettera le istruzioni”, rispose la ragazza. Poi iniziò a parlare senza prendere fiato nemmeno una volta. “Un giorno è venuta a trovarci nonna a casa e mamma mi ha detto di restare ferma e immobile in un angolo e di non muovere un muscolo e allora mi sono concentrata e ho fatto come ha detto ma a un certo punto mi veniva da starnutire perché io sono allergica alle piume di anatra e nonna aveva un cappello di piume di anatra all’ultima moda che era molto carino e secondo la mamma di Dessy mia nonna si veste sempre molto bene anche se io non ne capisco nulla di moda e Dessy invece non fa che parlarne e comunque ero concentrata a non starnutire perché mamma mi aveva detto di non muovermi e quando starnutisci poi ti muovi per forza perciò ho trattenuto lo starnuto ma alla fine è uscito lo stesso e così ho dato fuoco al cappello della nonna”.

Miranda terminò il racconto con un po’ di fiatone, poi aggiunse sconsolata: “Mamma si è arrabbiata tantissimo”.

Scorpius la guardò, stupito e un po’ divertito da quell’aneddoto. Sorrise. Era da quando era iniziata la scuola che nessuno parlava così a lungo con lui. Ne era felice, davvero felice. 

“Non l’hai fatto apposta”, disse per rassicurarla. “Le magie spontanee sono normali”.

Intanto, dal banco dietro il loro, le risatine fastidiose si fecero più forti. Scorpius si irrigidì. Non ne poteva più. 

“Miranda, se vuoi puoi andare da… da Olivia e Desdemona. Qui posso finire io”

“Non posso, il professore ha detto che dobbiamo lavorare in coppia”

“Bhe, si… ma… ehm, ecco. Le istruzioni dicono di agitare la bacchetta. Una sola. Quindi se siamo in due non funziona”, improvvisò Scorpius indicando la lista scritta sulla lavagna. “Non ti preoccupare, manca soltanto un passaggio”. 

“Va bene!”, sorrise contenta Miranda. E se ne andò al tavolo dalle sue amiche che la accolsero con un chiacchiericcio tutto eccitato. 

"Ehm, uh, ah, uhm”, gli fece il verso Yann dietro di lui. “Non sai parlare, Sgorbius?”

“Uh, mi chiamo Miranda e in testa ho una ghianda!”, disse a bassa voce Polly, in un falsetto esagerato. I due Grifondoro ridacchiarono. Scorpius li ignorò e agitò la bacchetta verso la pozione, che sprigionò un fumo rosa intenso. Dalla cattedra il professore alzò appena gli occhi dal libro che stava leggendo, annuì soddisfatto in direzione di Scorpius, poi tornò a concentrarsi sulla sua lettura. Era particolarmente pallido quella mattina, e le sue occhiaie accentuate. 

“Ehi, Sgorbius! Com’è essere figlio di un Mangiamorte? A casa avere l’altarino per il Voldermort?”, sussurrò Yann.

“Tuo papà ancora non è finito in prigione?”, fece Polly. Scorpius strinse le labbra e prese la lumaca cornuta che era avanzata per metterla a posto.

“Ehi, Sgorbius!”, sussurrò Yann. “Prendi questa!”

Scorpius sentì un movimento dietro di lui e d’istinto si scostò di lato. Qualcosa gli sfrecciò accanto, seguito da uno splosh. Con la coda dell’occhio vide Yann sgranare gli occhi, abbassare il braccio e tornare velocemente a concentrarsi sul suo calderone, come se la sua pozione fosse diventata improvvisamente la cosa più interessante al mondo.

Scorpius guardò avanti. Un piccolo ammasso scuro e gelatinoso era atterrato sulla nuca di Albus e aveva iniziato la sua lenta discesa verso il basso, lasciandosi dietro una scia bavosa. Era una delle lumache da usare per la pozione. Le spalle di Albus erano rigide. Scorpius lo vide portarsi lentamente la mano alla testa e toglierselo via. Albus si voltò. Era furente. Guardò la lumaca che Scorpius aveva ancora in mano e poi guardò il compagno di dormitorio dritto in faccia. 

“Lo trovi divertente?”, chiese gelido. Scorpius si sentì sprofondare. 

“Non ho fatto niente!”, disse disperato. Rose, che intanto si era voltata, lo stava guardando disgustata.

“Ma certo, come no”, rispose Albus. Dietro l'apparente tranquillità, ribolliva di rabbia.

“L’ha lanciata Frede…”, provò a difendersi Scorpius. 

“Ora scarichi la colpa sugli altri?!”, lo sgridò Rose. 

“Fate piano, ragazzi”, li ammonì il professore dalla cattedra. Rose si voltò verso di lui, alzando la mano.

“Professore, Scorpius ha lanciato la lumaca ad Albus”.

“Ma non è vero!”, protestò Scorpius.

“Si, l’abbiamo visto”, si intromise Polly. “Gliel’ha spiaccicata proprio qua”. E si indicò la nuca. 

“Non sono stato io!”

“Sta’ zitto”, lo riprese Yann a bassa voce.

“Professore, ho visto anche che ha mandato via Miranda, così poteva lanciare la lumaca ad Albus”, aggiunse rapida Polly. Yann sghignazzò e fece cenno con la testa, confermando le parole dell’amica.

“Ma…”

“Vedi quello che ti faccio appena usciamo di qui!”, lo minacciò Rose. 

“Ora basta, ragazzi, non ci saranno risse o duelli”, sospirò stancamente il professore. “Signor Malfoy, cinque punti in meno a Serpeverde. Non si lanciano gli ingredienti delle pozioni ai propri compagni di Casa. Signor Potter, può andare a ripulirsi nei bagni. E lei, signorina Weasley, non serve che lo accompagni. Penso che il signor Potter sia in grado di trovare la strada da solo”.  

Rose tornò al suo posto, rossa in viso, non prima di aver lanciato un’occhiataccia omicida a Scorpius. Polly e Yann intanto erano tornati a fingere di concentrarsi sulla pozione. Prima di uscire dall’aula, Albus lanciò a Scorpius un ultimo sguardo. Era arrabbiato, decisamente, ma dietro i suoi occhi Scorpius scorse anche qualcos’altro, come una ferita e un’umiliazione così profonde che il giovane Malfoy si chiese come fosse riuscito a trattenersi dal saltargli addosso per fare a botte. Il motivo ebbe modo di scoprirlo più tardi, a sue spese, quando ebbe l’occasione di comprendere che, per il più giovane dei Potter, il detto “la vendetta è un piatto che va servito freddo” era un vero e proprio motto di vita.

  
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