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Autore: Ely_Pommy    24/03/2023    1 recensioni
Quando non ci si ama e Amore irrompe nella vita
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’è una stanzetta dentro il mio cuore.
Ci abita una bambina vestita di risate, ma con gli occhi tristi.
Guarda sempre il cielo e canta, ma il suo corpo è sfigurato dal tempo e dall’incuria.
Ha la mente brillante, ma le mani legate.
Vuole andare, vuole arrivare, ma ha le gambe incerte.
Non passo mai da quella stanza, ma quando ti ho rivista, volevo aprirti il mio cuore e mostrartela.
Sono passata prima e l’ho vista: lei mi ha sorriso.
L’ho odiata. L’ho detestata.
L’ho tramortita con un colpo secco e l’ho nascosta nella creta, improvvisando una statua.
Ho studiato il modo per farla al meglio.
È forte, fiera.
È imperfetta, ma è affascinante.
È bella e la sua incompletezza è intrigante.
È misteriosa, studiata.
Sembra vera.
La sua creta però è ancora bagnata, modellabile.
Sono uscita e ho socchiuso la porta.
Mi hai chiamato per rivederci.
Sono venuta da te.
Ti ho aperto la porta e ti ho mostrato la statua.
Hai visto che è fresca, hai pensato la stessi rifinendo.
Mi hai detto che ti piace plasmare.
C’è della creta là in fondo,
ti ho risposto.
Non sai che dentro c’è una bimba che muore.
L’ossigeno le manca, ma non può scappare.
Non sai che voglio che tu plasmi quella nuova creatura,
che la renda ciò che ti aggrada, che la rendi degna d’essere vista.
Non sai che voglio che uccidi chi c’è là dentro,
che marcisca a tal punto da confondersi con la creta,
come se non fosse mai esistita.
C’è della creta là in fondo,
ti ripeto.
È umida, perfetta, modellabile
Ed è tua.
Magari la prossima volta mi dici.
Mi lasci sfiorando il contenitore e dici di tenerla umida.
Passano i giorni e tu non parli.
C’è della creta là nella stanzetta,
c’è una statua al centro,
c’è chi sta morendo là dentro.
Ho paura che non torni,
che muoia la bimba e che la statua resti imperfetta.
Eppure, c’è della creta là in fondo.
Impegno la mente per non pensarci
E mi dimentico di tenere umida la creta.
Passa il tempo.
Penso solo che vorrei che modellassi quella statua,
so che le tue mani sono sapienti e amo la tua arte.
La notte metterei il mio tocco, perché tu come ogni artista
che conosce la sua creazione nel minimo particolare,
smetta di vederne il bello e ne veda solo i difetti,
distruggendola e ricominciando,
ma così scoprendo il cadavere marcio.
Voglio che tu la finisca,
che arrivi ad un risultato
che me la faccia guardare,
che mi faccia venir voglia di esporla.
C’è della creta là in fondo
Che ti aspetta.
Creeremmo qualcosa insieme
Finchè non ne saremo soddisfatte
E potremo finalmente salutarci.
Ma tu non vieni,
non parli.
Io aspetto.
C’è della creta nella stanza
E sta diventando secca.
 
   
 
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