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Autore: Yurippe    25/03/2023    6 recensioni
Breve raccolta di one shot che si svolgono davanti a statue dedicate agli arcangeli e che vedono coinvolti i miei oc.
Ogni storia è a se, quindi si può leggere il capitolo che si vuole senza andare per forza in ordine.
Avvertimento: per ora non ho messo particolari avvertimenti ma nel corso dei capitoli potrebbero essere inseriti e potrebbe persino cambiare il rating!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: Statua di San Raffaele Arcangelo;

Universo/Serie: Bloody Sunset;

Personaggi: Christie Bloom e Adam.

 

Quando era entrata dentro alla Basilica del Santo Spirito, Christie Bloom si sarebbe aspettata tutto, tranne che trovarsi la statua dell’arcangelo Raffaele davanti.

Era da almeno un anno che viveva a Firenze ma, nonostante l’avesse vista un sacco di volte e ci abitasse vicino, non era mai entrata al suo interno.

Quel pomeriggio però era stato diverso. Infatti, una volta uscita dalla mensa scolastica in cui lavorava, essere andata a fare un giro al mercatino, che si teneva sempre nella Piazza del Santo Spirito, e aver rivolto per puro caso uno sguardo all’omonima chiesa, aveva deciso di visitarla.

Una volta dentro aveva scoperto che, al contrario di come si presentava all’esterno, era davvero bella e ricca di opere d’arte. La ragazza aveva preso così a girare, ammirando le varie opere esposte con fare interessato, da amante che era dell’argomento.

Ce n’erano diverse, ma solo una attirò davvero la sua attenzione: quella dell’arcangelo Raffaele che guidava il giovane Tobia.

L’emozione che provava in quel momento era indescrivibile. Non sapeva che all’interno di quella chiesa, in cui non era mai stata interessata ad entrare, ci fosse proprio una statua rappresentate il suo custode e averlo scoperto le faceva davvero piacere.

Inoltre era certa che quello non fosse un caso. Sapeva che Dio, gli angeli, i demoni e le varie entità erano soliti mandare segnali della loro presenza. Ecco, lei era sicura che quello fosse un segno di Raphael, che l’aveva richiamata all’interno della casa del Signore, portandola davanti alla sua scultura.

Christie non sapeva da quanto tempo fosse lì davanti ma di una cosa era certa: non riusciva ad allontanarsi. Aveva detto la preghiera dell’Angelo di Dio davanti ad essa e ora non poteva fare a meno di rimanere lì, a fissarla, totalmente incantata.

“Ti piace proprio, eh?”

Una voce profonda e maschile la riportò bruscamente alla realtà, facendole distogliere l’attenzione dalla statua davanti a lei.

Christie si girò lentamente e chi vide alle sue spalle la lasciò a bocca aperta: poco distante da lei si trovava infatti un giovane che indossava uno smoking blu scuro. Era alto, snello, con capelli biondi, due grandi e bellissimi occhi azzurri, e la stava guardando con un leggero sorriso sulle labbra.

Christie non ebbe alcuna fatica nel riconoscerlo, era Adam, il tramite di…

“Raphael!”

Al sentire quel nome l’interpellato non riuscì a trattenere una piccola risata divertita prima di rispondere “No, mi dispiace deluderti. Oggi sono solo Adam.”

A quelle parole Christie sospirò. Doveva immaginarselo: gli angeli mica venivano sulla Terra totalmente a caso! Eppure, complice anche la visione della statua, per un attimo ne era stata convinta.

“No… non preoccuparti, anzi, scusami tu! Che cosa ci fai da queste parti?”

Lei e Adam si conoscevano abbastanza bene, complice anche il fatto di avere lo stesso arcangelo custode e che lui ne fosse il tramite. Inoltre, per un periodo, lei stessa aveva avuto una cotta per lui. Loro però non erano fatti per stare insieme e Adam gentilmente, da bravo ragazzo, le aveva fatto capire che non era l’uomo per lei.

All’inizio, ovviamente, ci era rimasta male ma, alla fine, la cosa era morta lì e i due erano rimasti buoni amici.

Adam annuì, segno che le scuse che la ragazza gli aveva rivolto erano state accettate, per poi affiancarsi a lei e osservare così la statua dell’arcangelo dell’aria e della guarigione.

“Ti piace proprio, eh?”

Di nuovo quella domanda, la stessa che le aveva posto attirando la sua attenzione. Segno che voleva sentire la risposta anche se, sicuramente, già la immaginava.

Christie non poté fare a meno di sorridere, come ogni qualvolta che si parlava del suo custode, prima di rispondere.

“Si, tantissimo!”

“Ci credo! È il tuo custode!”

“E colui a cui fai da tramite”

A sentire quell’affermazione Adam ridacchiò “Esatto”.

Con una piccola risata da parte di entrambi lo scambio di battute si concluse.

Trascorsero diversi secondi di silenzio, interrotti poi da Christie “Che cosa ci fai qui a Firenze?”

Il ragazzo scosse leggermente le spalle “Questioni di lavoro!”

“Capisco…”

A quel punto Adam le rivolse una domanda, all’apparenza normale, ma che per lei aveva un altro valore: “Come mai ti trovi qui? Intendo, all’interno della chiesa.”

La giovane iniziò così a spiegare: “Io… ero appena uscita dal lavoro, quando ho deciso di fare un giro al mercatino che fanno sempre qui in piazza. Una volta finito di guardare i banchi mi sono ritrovata a guardare la chiesa e non so come mai, dato non mi aveva mai colpita, ho sentito la voglia di entrarci, così l’ho fatto e niente, mi sono ritrovata qui davanti!”

Adam l’ascoltò attentamente, annuendo di tanto in tanto con fare interessato, per poi prendere parola a fine racconto.

“E’ stato Raphael a chiamarti, sai?”

Quelle parole fecero spalancare gli occhi alla compagna di Abaddon. Era certa che quell’episodio non fosse un caso, ma sentirselo dire faceva un altro effetto!

“Tu… ne sei sicuro?” Chiese, come per essere certa di avere capito bene.

Il tramite di Raphael annuì sorridendo. “Certo, che motivo avrei di mentirti?”

A quelle parole Christie si limitò a ricambiare il sorriso, felice di aver appreso tutto ciò, trovando così conferma ai suoi sospetti.

Trascorsero almeno dieci minuti, dopodiché i due decisero di terminare la visita alla chiesa insieme.

Altri minuti trascorsero, durante i quali osservarono le statue e i quadri rimanenti, fino ad arrivare all’ingresso. Invece di uscire però si fermarono davanti a un banchetto, dove una simpatica e dolce nonnina ricamava degli angioletti con l’uncinetto, che vendeva oltre a immagini di santi e medagliette con la Madonna e altri soggetti sacri. Fu su queste ultime che Christie si soffermò, notando che c’era proprio quella di Raffaele, nella stessa posa della statua.

Christie tutta felice era pronta a comprarla, ma notò con enorme dispiacere che la signora non aveva il pos e lei non aveva in quel momento soldi contanti. Dovette quindi rinunciare.

Tristemente stava per avviarsi verso l’uscita quando delle frasi giunsero alle sue orecchie:

“Sono tre euro.”

“Ecco qua: giusti giusti!”

“Grazie!”

Christie si voltò e vide Adam salutare l’anziana signora e poi raggiungerla, senza però niente in mano. Aveva pagato il nulla? No, impossibile!

Quindi, non appena lui fu di nuovo davanti a lei, glielo chiese.

“Adam, scusami la domanda, ma cos’hai comprato? Ti ho visto per caso pagare e non ti vedo niente in mano…”

“Cosa? Ah, si! Aspetta! Ho preso…”

Il ragazzo infilò così una mano all’interno della tasca della giacca per poi tirare fuori qualcosa.

“Questa è per te!”

Quando vide di cosa si trattava Christie non riuscì a credere ai suoi occhi: era la medaglietta di Raffaele! La stessa che lei aveva adocchiato e non aveva potuto comprare!

Particolarmente emozionata, prese la medaglietta in mano con una delicatezza estrema, come se avesse paura di romperla.

La guardò per qualche secondo per poi alzare lo sguardo verso il ragazzo, con un sorriso commosso.

“Grazie Adam, non dovevi!”

L’interpellato alzò una mano.

“Invece si! E poi… non è un regalo mio… ma suo!”

Non ci fu bisogno di chiedere di chi stesse parlando che lei lo capì subito. Christie rivolse così lo sguardo, seppure da lontano, alla statua di Raffaele, che in quel momento pareva guardarla.

Non era la prima volta che lui le mandava un segnale, al contrario, ma quello era sicuramente il più bello mai ricevuto. Un emozione indescrivibile a parole.

Fu lì che Christie, con gli occhi pieni di lacrime per la commozione, sussurrò, rivolta alla statua:

“Grazie!”

 

Angolo dell'autrice:

La nonnina con il banco è ispirata a una signora che davvero era lì quando ho visitato la chiesa e che teneva un banco con gli angioletti in uncinetto fatti da lei e vari gadget sacri <3

Un enorme grazie a Barby_Ettelenie 91 che mi ha fatto da beta <3.

La statua dell'arcangelo Raffaele all'interno della chiesa: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d6/Santo_spirito%2C_cappella_della_palla-portinari%2C_Giovanni_baratta%2C_arcangelo_raffaele_e_tobiolo_2021restoration_deepcleaning.jpg

 

  
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