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Autore: Laitalee    13/09/2009    6 recensioni
come per Dolore, avevo già pubblicato questa storia ed è finita cancellata quando ho cancellato per errore il vecchio account, per cui ve la ripropongo... i personaggi sono tutti MOLTO OOC, ed è ambientata circa 10 anni dopo la morte di voldemort, ma non prende alcuno spunto dai libri... spero vi diverta! sto pubblicando il seguito... =)
Genere: Demenziale, Comico, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sex & Draco & Rock'n'Roll'
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BLACK MAGICK

CAPITOLO I

Ora che ce l’aveva davanti, Harry si chiedeva come aveva fatto a non riconoscerlo subito. Voglio dire, è vero che si era fatto crescere di parecchio i capelli, fino alla vita, che se li era tinti di nero e rosso e che si era riempito di tatuaggi, ma non c’era possibilità di equivoco. E con tutti i poster che c’erano in giro ed i video su MTV ininterrottamente da anni, si chiedeva come aveva fatto a non accorgersi prima di dove fosse finita quella canaglia. Il fatto era che non si sarebbe mai aspettato di doverlo cercare tra i Babbani, questo sì. Se lo immaginava recluso nel castello di qualche potente mago oscuro, in chissà quale posto lontano, magari a Durmstrang, sotto falso nome a fare l’insegnante di Arti Oscure, ma mai più sui palcoscenici di mezzo mondo, dall’altra parte del pianeta, a cantare canzoni goth rock sotto i riflettori ed osannato da torme di ragazzine adoranti, tra cui, orrore orrore, le sue stesse figlie. Nemmeno sapeva che fosse capace di suonare una chitarra o di cantare, figuriamoci che lo facesse bene al punto da scalare le classifiche di mezzo mondo! Che delirio. Ed invece...

Tornò a guardare l’uomo davanti a sé, oltre il finto specchio che divideva la stanza degli interrogatori dalla sala degli ospiti. Indossava pantaloni di pelle nera, una camicia di velluto rosso scuro aperta davanti a svelare pettorali ed addominali levigati e tatuati, un lungo spolverino di pelle, esalava grandi boccate di fumo da un sigarino puzzolente, e si guardava intorno con gli stessi freddi occhi grigi di un tempo, con l’aria tra il divertito e l’annoiato, malgrado fosse stato finalmente arrestato dopo più di 15 anni di latitanza e stesse per essere condotto ad Azkaban, dove avrebbe presumibilmente scontato una lunga pena per esser stato un Mangiamorte. Non sapevano ancora quanto, purtroppo, perchè non erano riusciti a dimostrare nulla contro di lui a parte di aver cospirato contro la vita di Albus Silente, ma di fatto non gli aveva fatto nulla, per cui l’accusa era solo di lesioni aggravate contro Ron e contro Katie Bell, all’epoca dei fatti del sesto anno a Hogwarts. Solo ora potevano approfondire la sua partecipazione alla parte finale della guerra, quella che aveva fatto più morti, specie nelle battaglie al Ministero ed in Diagon Alley, dove però non si era riusciti a stabilire se lui fosse stato o meno presente. In effetti, si erano perse le sue tracce da almeno un anno prima, i suoi genitori avevano sostenuto addirittura che fosse morto, fino a quando non era stato arrestato all’aeroporto qualche giorno prima, dove era arrivato con la sua band per una serie di concerti. Ma tenuto conto del fatto che dalla caduta di Voldemort si era tenuto lontano dai guai ed aveva sostanzialmente fatto tutt’altro, c’era pure il rischio che lo facessero uscire per buona condotta dopo qualche mese. Senza contare che poiché era diventato un personaggio pubblico, che con la band si era riempito di soldi, che le ragazzine, Babbane e streghe lo adoravano, magari non si faceva nemmeno una settimana, in carcere, gli bastava tirare fuori un po’ di soldi, oliare qualche maniglia come gli aveva ben insegnato il padre e Draco Malfoy poteva tornare a fare il figo sui palchi rock del pianeta, senza che lui potesse farci nulla. E meno male che lo aveva preso appena sceso dall’aereo, senza dargli il tempo di mettere piede fuori dall’aeroporto, sennò chissà che scandalo ne sarebbe venuto fuori! Già doveva subirne di tutti i colori dalla Gazzetta del Profeta perchè lo consideravano troppo severo nell’inseguire gli ex Mangiamorte, figurarsi se si fosse fatto sfuggire proprio lui e su territorio nazionale, andava già bene che fosse sfuggito in Australia, ma non in Inghilterra, per favore!

 CAPITOLO II

Tutto era cambiato 3 mesi prima, quando le sue figliole gemelle, Sarah e Camilla, avute esattamente 15 anni prima da Ginny, si erano convertite al goth, avevano cominciato a tingersi i bellissimi capelli rossi di nero e viola ed avevano cominciato ad ascoltare questi gruppi che suonavano musica tetrissima, influenzate dalle sempre più numerose ragazze Babbane ed a loro volta goth che frequentavano Hogwarts. Si erano riempite la cameretta con i poster del suo gruppo, i Black Magick, con foto giganti di Draco, con i lunghi capelli a coprirgli il viso, ma sempre con addominali ben scolpiti ed occhi gelidi in piena vista. Ma Harry non li aveva mai guardati con attenzione, poteva mai pensare che in quella band Babbana ed australiana militasse proprio il suo rivale diretto a scuola? Retrospettivamente si era anche visto i video, restando pure sconvolto dalla sensualità che vi veniva esibita, in cui Draco si strusciava sempre a donne bellissime, strisciando come un gatto su grandi letti coperti di lenzuola di seta nera, spesso in compagnia di un grosso serpente verde, e qui, a non capire chi fosse, Harry se lo era ripetuto fino alla nausea, ci volevano altro che i prosciutti sugli occhi... e tutti quei tatuaggi di serpenti e draghi e teschi, tra cui il Marchio Nero, mimetizzato tra gli altri, che decoravano il suo corpo palestrato, santo cielo... le sue bambine amavano davvero quel genere di cose? Aveva riconosciuto Malfoy solo quando le sue figliole, chiedendogli in tutti i modi di andare ai concerti, gli avevano fatto sentire le canzoni e guardare i video, e solo allora si era reso conto di chi era Luke Drake, come si faceva chiamare, front man e chitarrista della band. Persino nei testi, pieni di allusioni esoteriche piuttosto trasparenti, per un Auror della sua esperienza, Malfoy non faceva troppo mistero della sua identità, facendo allusioni a Serpeverde ed al Signore Oscuro, anche se non inneggiava mai a Voldemort, anzi ne parlava come di qualcosa da cui era fuggito, con un oscuro segreto e un passato doloroso e difficile da dimenticare. Aveva colto al balzo l’occasione della loro prima tournée in Europa e lo aveva atteso in aeroporto, subito dopo la dogana internazionale, con tre auror di scorta, ma Draco aveva riso e li aveva seguiti senza protestare, dando appena un bacio in bocca alla spettacolare fanciulla che lo accompagnava.

Harry scosse la testa, dove ormai di capelli in disordine ne restavano ben pochi, si pulì gli occhiali, ormai molto più spessi di un tempo, e si preparò ad entrare a interrogare Draco davanti al Wizengamot. Raccolse le carte, aspettò di essere raggiunto da Hermione, che lo avrebbe assistito nell’interrogatorio come garante dei diritti di Draco, in ottemperanza al suo ruolo di difensore pubblico per il Wizengamot, e poi entrò nella stanza degli interrogatori.

 CAPITOLO III

Draco alzò la testa scacciando indietro i lunghissimi capelli neri e rossi, folgorandoli entrambi con uno dei suoi sguardi gelidi, ma quando riconobbe Harry scoppiò in una risata clamorosa, che lo squassò per diversi minuti.

“Potter! – disse quando riuscì a riprendere il fiato ed il controllo di sé – sei invecchiato! E sei diventato liscio come una palla da biliardo!” e riprese a ridere, battendo con una mano sul tavolo.

Harry si fermò, offeso, appena entrato, senza sedersi. Hermione si sedette, invece, e fulminò con uno sguardo feroce l’ex compagno di scuola. Lei, a differenza di Harry, non era cambiata tantissimo, certo era cresciuta, ma era diventata una bella donna, alta, slanciata, anche se spesso vestiva in maniera troppo severa, come quel giorno.

Draco finalmente smise di ridere e posò lo sguardo su di lei, sorridendo.

“Granger, tu invece ti sei conservata meglio....” disse guardandola da sotto in su con uno sguardo allusivo, mordendosi il labbro inferiore. Lei rabbrividì, ma non riuscì a decidere se di orrore o che altro, perchè era troppo sbalordita dal cambiamento di Malfoy. Se lo ricordava come un ragazzino magrolino e pallido, ed ora aveva davanti un uomo alto, prestante e vagamente abbronzato, che ostentava tranquillità e la guardava con evidente desiderio.

“Allora, Malfoy – disse Harry – finalmente ti abbiamo preso! Ora sconterai la tua pena ad Azkaban, che ne pensi?”

“Potter, che ce ne avete messo a trovarmi, considerato che non ho fatto un cazzo per nascondermi, a parte cambiare continente! E dimmi, gli altri qua in Inghilterra siete riusciti a prenderli da soli o si sono dovuti costituire per pietà?”

Harry strinse i pugni, ma si sedette ostentando calma e sangue freddo. Cominciò a leggere i capi d’accusa, ma Draco sbuffò, annoiato a morte.

“Guarda che me lo ricordo benissimo di cosa sono accusato... non sarebbe ora che mi portiate ad Azkaban, così la facciamo finita? Ho un tremendo mal di testa da jet-lag, e vorrei dormire un po‘, se non vi dispiace.” Concluse tirando fuori un altro sigarino ed accendendolo con uno zippo su cui era disegnato un piccolo drago.

“È vietato fumare” disse Hermione, infastidita.

“Ah, si, Granger? – disse soffiandole in faccia il fumo, con tono basso e allusivo – e che cosa vuoi fare per impedirmelo, legarmi?” e spinse i polsi incrociati verso di lei, stendendo le braccia sul tavolo. Si allungò verso di lei, guardandola da sotto in su, e la mente di Hermione si riempì di immagini di Draco legato al letto, seminudo, languidamente disteso e con gli occhi pieni di desiderio. Hermione arrossì prima di ricordarsi che Draco era un ottimo Legilimante ed Occlumante e che quindi probabilmente quelle immagini gliele aveva inviate lui, ma le restò il dubbio di aver fatto tutto da sé... cercò di chiudere la mente, ma era davvero difficile, visto che Draco si era tirato di nuovo su e si stava accarezzando il torace, sempre osservandola in tralice con sguardo felino. Sbuffò ancora del fumo, ma Hermione non osò dirgli più nulla.

Harry sbatté una mano sul tavolo, infuriato: “Basta così, un po’ di rispetto! Ci sei sfuggito per anni, ma ora devi rendere conto di parecchie cose! Sappiamo benissimo che eri con Voldemort, nella battaglia conclusiva a Diagon Alley! Sono morti un sacco di maghi, in quell’occasione e tu eri là, non mentirmi!”

“Ah, Potter, se lo dici tu... naturalmente che sul mio passaporto risulti che ero già residente a Sidney da un anno non vuol dire nulla, vero?”

“Vuoi dire che lo hai falsificato, per fuggire alla legge dei maghi!” sbraitò Harry.

“No, ottuso mentecatto, vuol dire che mi ero già dissociato da tutta quella banda di fanatici! Ero fuggito, lasciando qua tutta la mia famiglia, visto che si intestardivano a seguire quel vecchio demone matto, ma io mi ero già stufato e me ne ero andato. Io ho saputo della morte di Voldemort in Australia e se non ti spiace ero già in giro con la mia band! Guarda le date sul mio passaporto! O quelle di uscita dei nostri dischi, vedrai se non è vero!” ribatté ferocemente Draco, sbattendo anche lui la mano sul tavolo, poi ricadde all’indietro sulla sedia, incrociando le braccia, con i lunghi capelli che seguivano ogni movimento.

Hermione guardò i documenti che aveva in mano, tra cui un elenco della nutrita discografia della band, ed effettivamente i primi demo tape risalivano ad un anno prima della sconfitta di Voldemort, per cui poteva aver ragione. Ma Harry non demordeva, era sicuro che Malfoy fosse ancora in Inghilterra, coinvolto con i Mangiamorte.

“Balle – continuò – Voldemort non ti avrebbe mai lasciato sfuggire!”

“E perchè no, di grazia? Non ero poi molto utile per lui, lo sai? Sbaglio o non sono riuscito a uccidere Silente, quando me lo ha ordinato? Credi che non avesse gente più feroce e utile di me tra le sue fila?”

“E come saresti riuscito a fuggire, sentiamo!”

“Semplice, cretino! Facendomi passare per morto, come Codaliscia! Ho messo nel sacco anche i miei, ho fatto esplodere la casa del custode del Castello Malfoy, dove mi ero trasferito dopo una furibonda lite con quello stronzo di mio padre, ci ho lasciato un bel po’ di sangue dentro e sono volato via, dopo aver venduto tutto l’oro che sono riuscito ad arraffare prima di scappare. Ed ho viaggiato con i Babbani proprio per non farmi trovare! Mi è andata bene, fino a poco tempo fa!”

“Perchè sei tornato in Inghilterra, allora, visto che l’avevi fatta liscia finora?” chiese Hermione, curiosa.

Draco le sorrise, prima di risponderle, ed Hermione sentì come se un alito caldo le sfiorasse il collo, ma sostenne il suo sguardo senza cambiare espressione.

“Perchè mi pagavano bene e perchè visto che in 15 anni non mi avete mai preso, avevo pensato semplicemente che non mi cercaste più. E poi mi mancavano le donne inglesi...” concluse ammirandole le tette chiuse sotto la camicia, con uno sguardo che pareva vedere oltre la stoffa. Hermione rabbrividì, questa volta era stata la sua di immaginazione a farle vedere se stessa mentre spazzava via il tavolo e si avvinghiava a Draco, per baciare quelle labbra che lui continuava a mordicchiarsi.

Harry ribolliva sempre più di rabbia, ma i dati erano inoppugnabili, Draco stava dicendo la verità. Le registrazioni erano datate, la voce era quella di Draco ed i testimoni Babbani confermarono la sua presenza a Sidney fin da un anno prima la morte di Voldemort. Riportarono l’esito delle indagini al Wizengamot ed attesero il risultato, ma senza troppe speranze.

 CAPITOLO IV

Come Harry si era aspettato, il Wizengamot aveva scontato la pena di Draco a poche settimane e ad una multa cospicua, che Malfoy aveva pagato in contanti senza batter ciglio, così ora era libero di tornare a suonare goth rock con la sua band. Dovette anche subire il muso ostinato delle sue figliole a cui rifiutò categoricamente il permesso di andare ai concerti. Ma lo schiaffo peggiore gli arrivò due mesi dopo, quando sulla pagina del gossip della Gazzetta lesse la notizia della fuga d’amore di Hermione Granger, difensore pubblico del Wizengamot, con la famosa rock star, raffigurati su una spiaggia tropicale, vestiti con un pareo fiorito e fiori tra i capelli, che si sposavano davanti ad un gruppo di allegri isolani con rituale hawaiano. Ed uscì anche un libro, intitolato Memorie di un ex mangiamorte, in cui raccontava versioni tremendamente dettagliate della vita a Hogwarts, descrivendo particolari che Harry, nella sua celebre biografia a puntate, aveva taciuto vergognandosi come un ladro, come tutte le punizioni corporali che effettivamente venivano inflitte da Gazza, che adorava frustarlo, e di tutte le volte che era stato circuito e baciato a sorpresa da Colin Canon, che oltre ad essere un suo fan, era stato ostinatamente innamorato di lui e lo aveva corteggiato per anni con ancora più ostinazione di Ginny. Senza contare la verità del suo rapporto con Ron, il quale a guerra finita aveva finalmente coronato il suo sogno, cambiando sesso e diventando la più splendida stella del Palais Royal, celebre locale trans della Londra magica e gay... Ginny lo lasciò, dopo aver scoperto che il motivo per cui continuava a frequentare il fratello non era semplice amicizia cameratesca, ma ben altro, e fu indagato dal ministero per aver celato informazioni sulla natura del legame tra lui e Lupin, non solo limitato a quello tra allievo e docente...

Il cd successivo dei Black Magick, uscito un anno dopo, mostrava un Draco tornato al biondo platino originale, nudo fino alla cintura bassissima, con un nuovo tatuaggio sugli addominali: un cuore infuocato con una H a forma di fulmine in centro. Hermione ne aveva uno identico, con una D formata da un serpente, tatuata sulla schiena, e nella foto era nuda, avvinghiata a Draco, i lunghi capelli fulvi che le sfioravano le natiche, la mano di lui che li spostava per mostrare meglio il tatuaggio.

Harry guardò il cd nella vetrina del negozio, poi sputò per terra e tornò al Palais Royal, in tempo per truccarsi per la serata dedicata agli Abba. Lui e Ron avrebbero fatto un figurone, stavolta, e fanculo Malfoy e tutto il ministero della magia.

Avevo già pubblicato questa storia con un account precedente che ho cancellato per errore... ne esiste anche un seguito, se lo volete leggere fatemelo sapere che lo ripubblico pian piano che è piuttosto lungo! =) è in arrivo il seguito! intitolato Sex & Draco & Rock'n'Roll... cercatelo, leggetelo e recensite! =) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=410125
   
 
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