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Autore: Ciuffettina    19/05/2023    5 recensioni
A Consonno il cielo è più azzurro, è sempre festa ed è il paese più piccolo ma più bello del mondo insomma è un paesino talmente speciale da attirare l'attenzione di ben due angeli scappati dal Paradiso.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Balthazar, Gabriel
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Gender Bender
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«Rouge. Il signore ha vinto. Di nuovo».
«Come tutti quelli che hanno puntato sul rosso» replicò Balthazar con un sorriso e ritirando la sua vincita.
Era a Consonno solo da pochi mesi ma ormai tutti lo conoscevano come “Mister Fortuna” e i croupier avevano cominciato a guardarlo male quando si avvicinava ai vari tavoli che fosse quello dei dadi o della roulette.
Consonno, frazione del comune di Olginate, era stata ribattezzata “il Paese dei Balocchi” e anche “la Las Vegas brianzola”.
Balthazar ridacchiò nel ripensare a com’era finita con quella originale: accompagnato forzatamente all’uscita come “personae non gratae(1). Divertente davvero: là, coi suoi poteri, aveva vinto ai dadi, alla roulette e alle slot machine ma era stato sbattuto fuori, con l’ingiunzione di non farsi più vedere, perché accusato dell’unica cosa che non aveva fatto: aver contato le carte a Black Jack(2). Ridicolo!
Lui non contava le carte (almeno non intenzionalmente), semplicemente gli veniva istintivo come gli umani, guardando un dado, sapevano automaticamente che numeri erano nascosti e su che lato si trovavano(3). Tanto ci sarebbe tornato fra 20 anni e chi si sarebbe più ricordato di lui?
Forse doveva andarsene da Consonno prima che lo buttassero fuori anche da lì. “Ancora una settimana” decise, “e poi ritorno a Parigi. Comunque non possono accusarmi di niente. Chi mai crederebbe che uno ha il potere di far girare dei dadi e una roulette non truccati a proprio piacimento?
Si diresse verso il bar per farsi un drink. Era felice di poter sentire i sapori, a differenza degli altri angeli semplici, altrimenti sarebbe stato abbastanza difficile integrarsi tra gli umani visto la loro propensione a discutere di quasi ogni argomento davanti a quelli che loro chiamavano “pranzi d’affari”; anche senza quella capacità avrebbe potuto comunque ingurgitare le vivande ma non sarebbe stato altrettanto piacevole visto che ogni cosa avrebbe saputo di atomi.
Ovviamente non aveva svelato ai suoi fratelli il suo “superpotere” anche perché, sicuramente, sarebbe intervenuto “il Grande Principe”(4), in tutta la sua arcangelica Grazia, a toglierglielo con la motivazione: «Se nostro Padre ha deciso che voi angeli non possiate sentire i sapori, non vedo perché tu possa farlo». Uno schiocco di dita e addio escargots! Per non parlare della ramanzina che si sarebbe beccato Gabriel “colpevole” di avergli fatto quel dono(5).
Balthazar non faceva parte della sua legione eppure l’arcangelo aveva sempre trovato del tempo per passare nell’Armeria del Paradiso per mangiare con lui qualche nuovo cibo che aveva appena scoperto e per raccontargli degli aneddoti divertenti sugli umani, in più aveva permesso a Castiel di andarlo a trovare quando volesse, alleviandogli così quelle lunghe ore di tedio assoluto… quanti bei momenti! Poi Gabriel era scappato dal Paradiso e, da allora, le cose non avevano fatto altro che peggiorare…
Era appena entrato nel locale, quando si bloccò vedendo un uomo biondo in giacchetta militare e jeans, seduto a un tavolo intento a mangiare una grossa fetta di torta alla panna con sopra le fragole; il tramite era cambiato (come il suo, del resto) ma avrebbe riconosciuto quella Grazia scoppiettante come fuochi d’artificio fra mille: Gabriel.
Quasi ipnotizzato Balthazar si recò a quel tavolo. «Posso sedermi qui?» domandò con un sorriso.
Non si aspettava certo di vederlo fare i salti di gioia ma neppure che la sua prima reazione fosse di fissarlo con rabbia, sforzandosi poi di fargli un sorriso stiracchiato.
«Mi hai trovato. Bravo!» gli disse applaudendolo ironicamente, poi lanciò delle rapide occhiate in giro. «Beh, quando arriva la cavalleria?»
Ma che gli ho fatto?” «Cavalleria?» domandò Balthazar stupito, poi capì. «Niente cavalleria» abbassò la voce e scandì: «Non sono qui per riportarti indietro. Sono scappato anch’io dal Paradiso. De-fi-ni-ti-va-men-te».
L’arcangelo lo studiò per qualche secondo per capire se gli stava mentendo oppure no, poi gli accennò che poteva sedersi. «Così sei entrato anche tu nel programma protezione testimoni». Fischiò leggermente. «Hai fegato, Balthy! Se Michi ti ritrova, ti confina in quel buco per l’eternità».
«Non penso proprio che mi stia cercando» replicò Balthazar a bassa voce e sedendosi. «Spero che mi creda morto».
Gabriel spalancò gli occhi sorpreso. «Wow! Questa è una storia che voglio proprio sentire ma non qui, troppe orecchie umane. Vuoi ordinare qualcosa?» Fece un cenno alla cameriera di avvicinarsi. «Per lui una fetta di torta Paradiso, per me invece un’altra fetta di questa torta».
 
  1. Persona non gradita
  2. Non so come si possa “contare le carte” ma in diversi telefilm ho visto che i personaggi accusati di fare questo venivano allontanati dal tavolo da gioco col divieto assoluto di tornare in quel Casinò. Al momento mi vengono in mente solo “Rain Man” e una puntata di “Lucifer”.
  3. Quando guardiamo un dado, vediamo solo tre facce, quindi sappiamo immediatamente quali numeri sono nascosti alla nostra vista. Ricordo, inoltre, che la somma delle facce opposte dei dadi dà sempre 7 quindi la faccia opposta di 1 è 6, quella di 2 è 5 e così via.
  4. Ovviamente Balthazar sta pensando a Michael
  5. Vedere il racconto “Armi e Fichi”
   
 
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