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Autore: pikychan    05/06/2023    0 recensioni
Questa storia narra cos'è successo ad Ash dopo essere tornato a casa da Kalos.
Ash Ketchum non è il genere di allenatore che si abbatte dopo una sconfitta... oppure sì?
Il suo ultimo viaggio è stato, continuamente, tormentato dai ricordi. Ora che ha compiuto sedici anni, si sente frustrato all'idea di non essere ancora diventato Maestro Pokémon.
Ash ha forse intenzione di mollare tutto?
Ci vuole qualcosa che gli ricordi chi è davvero... o meglio, qualcuno.
Capitoli speciali:
- Necrozma e l'Ultramondo
- Poipole e altre Ultracreature
- Lunala e i protettori di Alola
- Il ritorno di Mewtwo
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Lucinda, Pikachu, Piplup
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
Capitoli:
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Solgaleo, Lunala e i protettori di Alola


Ash e Lucinda avevano visitato il Prato di Akala. Dopo aver lasciato Poni avevano deciso di tornare ad Akala. Su quell'isola avrebbero voluto visitare anche il Tempio del Raccolto, ma non potevano. Barry era stato chiaro. Nessuno poteva accedere a quelle aree. I Tapu erano fuori controllo e probabilmente avevano mezzo distrutto quelle zone. Ancora non potevano sapere quanto la situazione si sarebbe aggravata...

Stavano camminando tranquillamente, quando videro Hau in lontananza. Si fermarono a guardarlo. Sembrava agitato.

– Hau? - si lasciò scappare l'allenatore di Kanto.

– Va tutto bene, Hau? - gli fece eco la coordinatrice.

– Ash, Lucinda! - esclamò lui fermandosi e accorgendosi di loro sorpreso. - L'ho appena saputo, Lylia è stata rapita!! -

– COSA!? - esclamarono, contemporaneamente, allarmati.

♥♥♥

Si erano seduti con il Professor. Kukui su delle poltroncine. Era la sede del suo laboratorio ad Akala appena aperta.

– È stato sicuramente il Team Skull. - spiegò il professore guardando davanti a sé. - Purtroppo temevo una mossa del genere, non avrei mai dovuto lasciarla sola. -

– Sappiamo tutto, professore! - esclamò Ash guardandolo con convinzione.

– Beh, non proprio tutto. - disse Lucinda guardando l'amico perplessa. - Il Team Skull l'ha rapita per via di Nebulino, vero? Perché è con lei? Ha a che fare con la sua fuga da casa?? - aggiunse tornando a guardare il professore.

– Che cosa, come fate a sapere queste cose? Io non ne sapevo nulla! - esclamò Hau guardando loro.

Era agitato. Lylia era una buona amica e le voleva molto bene. Probabilmente non se ne accorgeva, ma i suoi sentimenti per Lylia erano simili a quelli di Ash per Lucinda all'inizio del loro viaggio. Lo avrebbe imparato con il tempo.

– Sapete che Lylia è scappata di casa? - domandò sorpreso il Professor. Kukui guardando Ash e Lucinda.

– Sì. - confermò l'allenatore.

– Lylia ce l'ha detto tempo fa. - gli fece eco la coordinatrice.

– A Poni abbiamo incontrato il Team Skull, poi Hapi, la Kahuna dell'isola, ci ha fatto vedere un libro... e il Pokémon raffigurato era uguale a Nebulino. -

– Perché Lylia ha con sé Nebulino? C'entra qualcosa con la sua fuga, vero? -

Il professore colpito, ma allo stesso tempo confuso e rammaricato abbassò lo sguardo.

– Sì... in breve Lylia è la figlia di Samina, la direttrice della Aether Paradise. -

– Cosa!? - si lasciarono sfuggire entrambi.

L'uomo non tornò a guardarli. Si sentiva terribilmente in colpa e non se la sentiva.

I due si guardarono confusi.

– Questo spiega molte cose in effetti. - disse il ragazzo tornando a voltarsi.

– Spiega tutto in realtà. - disse la ragazza voltandosi a sua volta. - Lylia è scappata di casa per proteggere Nebulino... quindi la Aether Paradise... -

– C'entra l'Ultramondo, non è così?? - chiese, retoricamente, Ash guardandola convinto.

Il professore tornò ad alzare lo sguardo confuso.

– Quanto sapete dell'Ultramondo? -

– Abbastanza. - disse l'allenatore. - Lucinda è stata rapita da Necrozma. -

– Non direi che mi ha proprio rapita. - disse lei guardandolo un po' perplessa.

- Dev'essere perché siete allenatori giovani e pieni di sogni. - ipotizzò il Professor. Kukui. - Il portale deve averti percepita come fonte di energia e calore. -

– Beh, in effetti mi chiamo Hikari (Lucinda si chiama Luce in giappone). - commentò lei ridacchiando mortificata a occhi chiusi.

– Era il periodo in cui Necrozma aveva lasciato al buio l'intera città di Ultramegalopoli... c'era da aspettarselo che si sarebbero verificate delle anomalie spazio-temporali. -

– Perché siamo sempre coinvolti in certe cose? - domandò Lucinda più a se stessa il realtà.

Aveva chiuso gli occhi con aria rassegnata. Anche sforzarsi di sorridere non serviva a migliorare il suo stato d'animo.

– Lo sappiamo, sappiamo anche che la polizia internazionale e l'Ultrapattuglia stanno indagando. - disse Ash continuando a guardare l'uomo. - Quello che non capisco è qual è l'obiettivo di tutto ciò? -

– PROFESSORE! - esclamò Luna arrivando di corsa.

Ash e Lucinda si alzarono sorpresi e anche Hau e il professore fecero lo stesso.

– Luna? - si lasciò scappare Ash.

L'allenatrice continuò a guardare il professore.

– Come il Team Skull ha rapito Lylia, PERCHÉ?! -

Lui distolse lo sguardo non avendo il coraggio di guardarla negli occhi.

– Mi dispiace, è colpa mia... dovevo stare più attento. -

– Professore, non faccia così. - mormorò Lucinda preoccupata con una mano stretta sul cuore.

– Professore, non si preoccupi. - disse Ash stringendo un pugno. - La ritroveremo noi. -

Era molto convinto e soprattutto arrabbiato... la sua determinazione attirò l'attenzione di tutti.

– No, è troppo pericoloso. - disse l'uomo guardandoli. - Voi dovete rimanere fuori da questa faccenda. -

– Ho preso parte a faccende più pericolose. - disse l'allenatore di Kanto senza abbandonare la sua determinazione.

– Inoltre ci sentiamo abbastanza coinvolti. - disse la coordinatrice con espressione un po' afflitta e con la mano sempre sul cuore. - A Sinnoh un certo Cyrus ha provato a creare un nuovo mondo. Alla fine ha fallito... o almeno questo è ciò che pensavamo... quando l'Ultrapattuglia ci ha parlato di un mondo parallelo che sarebbe uguale in tutto e per tutto al nostro, non potevamo crederci... -

– Quando ero a Kalos io ho paura di averlo attraversato. - raccontò l'amico. - Non è vero che è uguale in tutto e per tutto... è esattamente opposto. -

– Perciò... - mormorò il professore in modo quasi impercettibile. - Voi credete che i fatti di oggi siano ricollegabili a quelli di qualche anno fa? -

– Ash, Lucinda, ditemi. - disse Luna guardandoli. - Non sono troppe informazioni tutte insieme? Quante cose vi sono successe in questi anni? Dovrete raccontarmi tutto, sapete? -

– Hai ragione, Luna. - disse Lucinda sorridendo mortificata a occhi chiusi. - Ma non so che dirti, è così. -

– Comunque, professore. - disse l'allenatrice guardandolo. - Io mi associo ad Ash, vado a cercare Lylia! -

– Ehi, anch'io voglio venire con voi! - esclamò Hau iniziando a sentirsi un po' escluso.

– Vi ho detto che è troppo rischioso. -

– Sono riuscita a costringere Iridio a dirmi dove si trova, ha detto che è alla Aether Paradise. - disse Luna dimostrando di averlo ignorato. - Ci farà entrare lui, la salveremo! -

– Perché Iridio dovrebbe sapere dove si trova Lylia? - domandò Ash.

Anche Lucinda avrebbe voluto intervenire, ma cominciava ad essere troppo in balia degli eventi.

– Perché Iridio è il fratello. - rispose l'allenatrice tornando a guardarli. - Anche lui è scappato di casa per lo stesso motivo... Samina è pazza! -

– Cosa!? Iridio il fratello di Lylia?? - esclamò Ash sorpreso.

– Questo sì che è un colpo di scena. - commentò la sorella guardando in alto perplessa per poi tornare a guardarla. - In effetti come aspetto si somigliano. -

– Samina non è pazza. - disse l'allenatore di Alola facendola voltare. - Lylia ha detto che è così da quando ha scoperto le Ultracreature. -

– Sì! - esclamò lei guardandolo con severità. - E ti sembra normale che una considera più figli loro che i suoi figli!! -

– Comunque sia. - disse il professore attirando di nuovo tutti i loro sguardi. - Il vostro piano è troppo rischioso, non ve lo lascio fare. -

– Ma lei deve lasciarci andare! - esclamò Lucinda supplicante.

– Ci dia solo un giorno. - disse Ash convinto. - Se entro un giorno non avremo completato il piano di soccorso, lasceremo che siate voi adulti a occuparvene. -

Il Professor. Kukui sbuffò rassegnato chiudendo gli occhi e abbassando lo sguardo. Poi tornò a guardarli.

– E va bene, ma siate prudenti... almeno con voi ci sarà anche Iridio. Ha già tenuto testa alla Aether Paradise e il Team Skull lo teme... sembra che siano convinti che lui sia alleato della madre. -

– Grande! Partiamo subito! - esclamò Luna guardando gli amici contenta.

– Dove ci aspetta Iridio? - chiese Ash.

– Alla fondazione della Aether Paradise, seguitemi! - esclamò l'allenatrice già iniziando a correre.

Tutti la seguirono e il professore li guardò uscire con preoccupazione.

– Speriamo il bene... - mormorò quasi impercettibilmente.

♥♥♥

Ash, Lucinda, Luna e Hau erano arrivati alla fondazione della Aether Paradise con la nave. Al loro arrivo avevano trovato Iridio ad aspettarli e tutti e quattro si erano nascosti dietro una delle tante casse bianche.

Stavano guardando alcuni impiegati che camminavano nei paraggi. Aspettavano il momento buono per uscire allo scoperto e correre alla piattaforma dell'ascensore.

Iridio, Ash e Lucinda erano molto concentrati a studiare la situazione... Luna e Hau erano un po' più distratti. D'altronde avevano iniziato il loro viaggio di formazione solo da pochi mesi. Probabilmente non avevano capito del tutto la gravità della situazione.

– Dobbiamo andare a salvare Lylia! Non possiamo stare qui in eterno! Se non se ne vanno dobbiamo affrontarli!! - esclamò l'allenatrice guardando il ragazzo dai capelli biondi in prima linea.

– Fa silenzio, Luna! Ci farai scoprire!! - esclamò l'allenatore di Alola guardando l'amica.

– Non fatemi pentire di avervi portati con me. - disse Iridio voltandosi irritato. - Lylia è mia sorella, potevo benissimo cavarmela da solo. -

– E Lucinda è mia sorella. - disse Luna più seria attirando il suo sguardo. - So bene cosa significa avere una sorella... e poi Lylia è mia amica! -

– Va bene. - disse lui voltandosi. - Ma ora parla piano. -

Fortunatamente nessuno si era accorto minimamente di loro. Tutti gli impiegati sembravano ormai lontani, così lo sguardo dell'allenatore dagli occhi verdi si fece più deciso.

– Ora, andiamo. -

Lui e tutti gli altri uscirono allo scoperto, ma sfortunatamente uno degli impiegati li vide con la coda dell'occhio. Si voltò per poi iniziare a correre e un'altro se ne accorse iniziando a correre a sua volta.

I ragazzi erano corsi all'ascensore, ma presto si accorsero che due nemici li stavano raggiungendo.

– Voi andate, qui ci penso io! - esclamò Iridio guardando davanti a sé irritato, ma mantenendo il sangue freddo. - Tipo Zero, scelgo te! - aggiunse lanciando una PokéBall presa dalla tasca.

I tre salirono sull'ascensore per andare ai laboratori, ma lo guardarono con preoccupazione. In particolare Luna che si strinse anche una mano sul cuore. La sorella accorgendosene si preoccupò parecchio, ma non seppe proprio come consolarla.

– Tranquilla, Luna. - disse dopo un po' attirando il suo sguardo. - Andrà tutto bene. - aggiunse sorridendo a occhi chiusi.

Alla sorella costò fatica, ma riuscì a sorridere a sua volta facendo anche cenno di sì con la testa.

L'ascensore si fermò al piano dei laboratori e notarono subito che l'area era libera.

– Dove sono tutti? - commentò Ash guardandosi intorno.

– Beh, meglio così... ora andiamo! - esclamò Luna scendendo dalla piattaforma e correndo. - LYLIA!? -

– Luna! - esclamò Lucinda allarmata seguendola. - Fa silenzio! -

Anche Ash e Hau cominciarono presto a correre.

Passarono tutta l'area avvicinandosi alla porta del laboratorio che i due amici del Giro delle Isole avevano già visitato precedentemente. Speravano che prima o poi avrebbero sentito Lylia gridare... e infatti...

– ASH, LUCINDA! Siete voi!? -

Si fermarono tutti immediatamente e guardarono la porta.

– Sì! - esclamò Lucinda.

– Come ha fatto a capire che c'ero anch'io? Io non ho parlato... - commentò Ash confuso.

– CI SONO ANCH'IO, LYLIA! - gridò Luna mettendo le mani a megafono.

– Luna, fa silenzio! - la richiamo la sorella seria. - Devo dirtelo di nuovo? Questa non è una gita. -

La sorellina la guardò perplessa e forse un po' mortificata, ma in quel momento...

– LYLIA, SONO VENUTO ANCH'IO A SALVARTI! - gridò Hau mettendo le mani a megafono come poco fa aveva fatto l'amica.

Lucinda si voltò a guardarlo stranita con un enorme gocciolone dietro la testa. Non ci poteva credere... ma dopotutto aveva capito l'interesse di Hau per Lylia da quando l'aveva visto tanto preoccupato all'inizio di tutta quella storia.

– Ora ti liberiamo! - esclamò l'allenatore di Kanto. - Decidueye, scelgo te! - aggiunse lanciando la PokéBall.

– Sono qui! - esclamò Iridio correndo verso di loro. - Ho le chiavi! - aggiunse non fermandosi e correndo alla porta per aprirla.

Gli amici rimasero sorpresi, ma dopotutto Lylia era sua sorella. Anche se si sforzava di mostrarsi forte, ormai doveva sentirsi troppo coinvolto dalla situazione. Voleva solo che la sua sorellina fosse sana e salva al più presto.

Aprì la porta e la ragazza dagli occhi verdi non fece in tempo a uscire che Luna si precipitò ad abbracciarla.

– LYLIA! - esclamò stringendola forte con le lacrime agli occhi. - Stai bene! -

– Luna, meno male! - esclamò l'altra. - Avevo tanta paura! -

Quando le due si lasciarono Iridio fece un passo in avanti sorridendo.

– Sono contento di vedere che stai bene. -

– Grazie, Iridio. - disse lei sorridendo a occhi chiusi.

Anche gli altri sorrisero... tutti tranne Luna...

– VOSTRA MADRE È FUORI! - esclamò l'allenatrice guardando l'amica. - Come può farti questo!? -

– Luna, adesso basta. - disse Lucinda seria mettendo le mani sui fianchi. - La devi smettere di alzare troppo la voce o ci farai scoprire. -

– La mamma non è cattiva... - disse Lylia evitando di guardarla troppo negli occhi. - È solo che in questo periodo... -

– Si è messa in testa che Nihilego è sua figlia. - disse l'allenatore biondo facendo qualche passo in avanti. - In realtà si è messa in testa che tutte le Ultracreature sono suoi figli. -

– La mamma dice che siamo dei figli ingrati. - disse la bionda guardando sempre più basso. - In particolare io... e quando ho scoperto che stavano conducendo degli esperimenti su Nebulino... -

– Ti sei preoccupata e hai deciso di fuggire con lui di casa. - disse la coordinatrice attirando il suo sguardo.

– Il Professor. Kukui ci ha detto tutto. - disse l'allenatore di Kanto. - Beh, quello che ancora non sapevamo. -

Lylia guardò i due in silenzio confusa. Stringeva gli spallacci del suo zaino in modo davvero forte. Era tutto vero... ma ora Nebulino era con loro e lei doveva salvarlo!

– Ma Lylia, questo nuovo outfit? - le domandò Hau sorridendo.

Lei lo guardò confusa. Possibile che in un momento del genere facesse un'affermazione simile? Però doveva ammettere che si sentiva meglio.

– Sono abiti comodi che mi si addicono di più. - rispose lei. - Non voglio essere una bambolina delicata, non più. -

– Beh, anche per me ti si addicono molto. - disse lui sorridendo a occhi chiusi.

Lei sorrise a sua volta. Un sorriso convinto. Era convinta di partire per il suo viaggio. Quando tutta quella storia sarebbe finita, lei sarebbe partita. Per rinascere.

♥♥♥

Stando molto attenti erano tornati giù al molo. Avevano intenzione di prendere di nuovo la nave e tornare ad Akala, ma...

– Hapi! - esclamarono Ash e Lucinda.

– Ragazzi, si va a Poni. - disse lei con le braccia sui fianchi. - Dobbiamo suonare il Flauto Lunare e il Flauto Solare, non c'è tempo da perdere. -

– Il Flauto Lunare? - ripeté la coordinatrice confusa.

– E quello Solare? - le fece eco l'allenatore di Kanto.

La Kahuna fece solo cenno di sì chiudendo gli occhi. Poi guardò Lylia.

– Li hai tu, Lylia... non è così? -

Tutti guardarono la ragazza dagli occhi verdi. Lei chiuse gli occhi, poi li riaprì e fece cenno di sì.

– Sì. -

– Cosa davvero? - si lasciò scappare Iridio sorpreso.

Tutti erano sorpresi. Tanto che non sapevano cosa dire.

– Quando la Aether Paradise ha catturato Nebulino con lui hanno trovato due flauti. - spiegò Lylia. - Ero certa che avevano qualcosa di speciale, così quando sono scappata con Nebulino ho preso anche loro. -

– E hai fatto bene. - disse la Kahuna facendo un sorrisino orgoglioso. - Hai dimostrato un coraggio invidiabile, ti sei preoccupata per Nebulino e hai capito che i due flauti sono magici... di più, sono l'arma più potente in nostro possesso per salvare il mondo. -

– Grande, Lylia! - esclamò Hau sorridendo a occhi chiusi e mettendo le mani dietro la testa.

– Aspetta... salvare il mondo? - domandò Ash confuso.

– Siamo in pericolo?? - chiese Lucinda più allarmata.

Hapi chiuse gli occhi, poi li aprì. Aveva sempre l'aria seria e risoluta di sempre, ma persino lei iniziava a cedere alla preoccupazione.

– Ora andiamo, vi spiego meglio mentre siamo in viaggio. -

♥♥♥

Durante il tragitto Hapi aveva raccontato meglio i particolari agli amici. Al loro arrivo avevano trovato un Charizard per il Poképassaggio e sulla sua schiena vi era il professore. Erano quindi saliti ed erano anche arrivati abbastanza presto all'Altare Lunare.

– Luna, tu suonerai il Flauto Solare e Lylia il Flauto Lunare. - disse la Kahuna guardandole con le mani sui fianchi.

– Devo suonarlo io? - chiese spontaneamente Luna indicandosi.

– Ma non sarebbe meglio il contrario? - si lasciò scappare Ash attirando lo sguardo di Lucinda. - Voglio dire, si chiama Luna. -

– Ash, ma ti sembra il momento di fare certi commenti? - chiese l'amica stranita.

Senza farselo ripetere due volte, la bionda prese i due flauti dallo zaino.

– Ok, Luna! - esclamò correndo dall'amica per darglielo. - Facciamolo! -

L'altra sorrise e fece cenno di sì convinta.

Sorridevano entrambe. Erano convinte che facendo ciò tutto sarebbe andato bene. Era scritto nel loro destino che sarebbe andata così.

– Dovete mettervi sulle due piattaforme e suonare. - spiegò la bambina.

– Piccola domandina. - disse Luna sorridendo a occhi chiusi con aria mortificata. - Se io non so suonare bene? -

– Non dovete preoccuparvi. - rispose senza scomporsi. - Quando inizierete a suonare, le note si comporranno da sole. -

Le due amiche, allora, si guardarono stupite.

♥♥♥

Sia Lylia che Luna erano in posizione. Avvicinarono entrambe il flauto e suonarono a occhi chiusi. Come diceva Hapi, le note si componevano in modo del tutto spontaneo. La melodia era soave. Il suono era gradevole. Si riusciva a percepire la pace che si insinuava pian piano nelle ossa.

Si sentirono delle grida e un varco si aprì alle loro spalle. Le urla erano dei Pokémon leggendari Solgaleo e Lunala. Non provenivano dal varco, apparvero ognuno in un angolo del cielo... e presto andarono verso di loro. Solgaleo davanti a Luna e Lunala davanti a Lylia.

– Nebulino... - disse la bionda con un filo di voce.

Non credeva ai suoi occhi. Lo avvertiva chiaramente. Il suo adorato Nebulino... il Nebulino fragile che aveva protetto... era un Pokémon leggendario. Quando si era trasformato la prima volta non ci aveva capito molto... ma ora le era tutto più chiaro. Nebulino glielo stava trasmettendo.

– Piacere di conoscerti, Solgaleo! - esclamò l'altra sorridendo, entusiasta, a occhi chiusi.

Al contrario dell'amica era molto contenta e orgogliosa. Ora sì che sentiva che tutto sarebbe andato bene.

– Dovete andare. - disse Hapi guardandole ancora con le mani sui fianchi. - Luna, tu sali in groppa a Solgaleo. Lylia, invece tu a Lunala. -

– Veniamo anche noi! - esclamò Ash correndo seguito dagli altri.

– Sì, anche noi vogliamo aiutare! - gli fece eco Lucinda.

Si fermarono e guardarono la Kahuna decisi.

– Facci andare con loro ti prego, Hapi. - disse l'allenatore di Kanto con aria risoluta.

– Sì. - gli fece eco la coordinatrice facendo cenno di sì decisa. - Se questa storia ha a che fare con il nuovo mondo idealizzato da Cyrus, noi vogliamo fare la nostra parte! -

– Per chiudere questa storia una volta per tutte! -

Hapi chiuse gli occhi e abbassò lo sguardo. Non era chiaro se quello fosse un cenno affermativo o un accenno di inchino. Quei ragazzi avevano proprio un animo nobile. C'era poco da fare.

– Un attimo! - esclamò l'allenatrice guardando un po' tutti per poi guardare Hapi. - Non è giusto! Le eroine di questa storia siamo io e Lylia!! -

– Luna, che discorsi sono? - chiese la sorella, irritata, mettendo le braccia sui fianchi. - Non hai sentito quello che ha detto Ash?! -

Nonostante la situazione, Hapi sorrise. Un sorrisetto accennato, ma se lo lasciò scappare. Non poteva fare a meno di pensarlo. Quelle due sorelle erano molto diverse, ma entrambe avevano qualcosa di speciale a loro modo. Una, Luna, era più immatura. L'altra, Lucinda, era maturata nel corso del tempo. I suoi viaggi di formazione l'avevano permesso... ma entrambe volevano stare in prima linea per aiutare. Entrambe avevano un senso di giustizia invidiabile. E lo stesso valeva per Ash e Lylia. Uno allenatore veterano e l'altra una ragazza desiderosa di scoprire il mondo. Che presto sarebbe partita per il suo viaggio di formazione. Seppur non fossero parenti tra loro, Lylia era la sorella di Iridio... e Ash era stato una guida per molti. Un punto di riferimento per amici e conoscenti. A Sinnoh aveva persino aiutato diversi bambini alle prime armi coi Pokémon.

A volte il grado di parentela non significa, perché ciò che importa davvero... è il coraggio. Il coraggio di affidarci agli altri. Di affidare loro i nostri sentimenti. Di fidarci e di buttarci. Semplicemente di buttarci.

♥♥♥

Gli amici avevano attraversato l'Ultravarco ed erano arrivati nell'Ultramondo. Guzman e Samina si trovavano qualche metro davanti a loro. Erano di spalle di fronte a un Nihilego.

– Mamma! - esclamò Lylia, preoccupata, facendo qualche passo in avanti per poi fermarsi.

Samina si girò stupita, ma presto la sua irritazione prese il sopravvento.

– Lylia, ma tu... -

Anche Guzman si girò sorpreso. Rimase perplesso vedendoli, era convinto che i figli di Samina l'avessero tradita.

– Mamma, ora basta. - disse la ragazza bionda avvicinandosi un po' di più per poi fermarsi di nuovo. - Stai causando danni a tutti. -

– Silenzio, non intendo ascoltare un'altra parola! Siete solo dei figli ingrati!! -

La figlia non seppe cosa dire. In quel momento si sentiva in estrema difficoltà. Non era così. Lei voleva bene alla madre ed era convinta che valesse lo stesso per suo fratello. Era scappata di casa per proteggere Nebulino... la madre era cambiata da quando aveva conosciuto le Ultracreature. Ma Lylia aveva ancora speranza che potesse capire e tornare a comportarsi come prima.

– Mamma, ragiona. - disse Iridio facendo a sua volta qualche passo per poi fermarsi. - Nihilego non è tua figlia. Devi mettere fine a questa follia! -

– Ma che ne sai tu dei sentimenti che provo per questi Pokémon!? - esclamò aprendo le braccia. - Vostro padre è scomparso all'improvviso e voi due siete scappati di casa lasciandomi sola!! -

– Sono convinto che papà non sia lontano, dovremmo cercarlo anziché perdere tempo con queste cose! -

– Non voglio sentire un'altra parola! - esclamò Samina sempre più arrabbiata. - Ora il mio posto è questo! La mia casa è questa!! Qui insieme alle Ultracreature!! -

Dopo le sue parole, Nihilego andò verso di lei per poi fondersi. I bei capelli biondi di Samina diventarono neri con qualche ciocca gialla. I suoi occhi, invece, divennero gialli.

Si fuse con la Ultracreatura e i presenti restarono completamente di sasso.

– Cosa!? - si lasciò scappare Ash.

– Si è fusa con Nihilego? - gli fece eco Lucinda.

– Come Kyurem con Zekrom e Reshiram. - aggiunse l'allenatore di Kanto. - E Zygarde con le cellule! -

Lylia vedendo la madre si strinse una mano sul cuore. Era sempre più in difficoltà. Forse era difficile da credere, ma era convinta che la madre stesse soffrendo.

– Mamma... - mormorò quasi impercettibilmente.

– E ora andatevene dal mio mondo!! - esclamò con una voce che sembrava modificata al computer.

Molto probabilmente era stata la mutazione ad alterarla.

Nihilego avanzò verso di loro preparandosi a sferrare un attacco.

Lylia si coprì gli occhi pensando di essere spacciata, ma fortunatamente...

– Pikachu, usa Fulmine! -

Pikachu saltò utilizzando l'attacco, ma non causò molti danni. Almeno, però, aveva bloccato l'attacco dell'Ultracreatura.

– Come? - disse l'allenatore di Kanto confuso.

Reputava Fulmine un attacco davvero forte. Gli faceva strano che non avesse sortito quasi nessun effetto.

– Tipo Zero, scelgo te! - esclamò l'allenatore biondo parandosi davanti alla sorella e lanciando una Pokéball.

– Tipo Zero, usa Ira! -

La mossa stavolta ebbe un po' più effetto, ma pochissimo.

– Poveri sciocchi! - esclamò Samina facendo una risata maligna. - Pensate davvero che i vostri ridicoli attacchi possano avere qualche effetto su di me!? -

– Tipo Zero, usa Tritartigli! -

Stavolta l'attacco ebbe più effetto e Samina chiuse gli occhi. Poi, però, li riaprì quasi subito e li guardò con rabbia.

– Mi avete proprio stancato! -

Fortunatamente Solgaleo e Lunala sferrarono ognuno un attacco. Solgaleo utilizzò Astrocarica, mentre Lunala utilizzò Cosmoforza. Si combinarono e separarono Samina da Nihilego facendola cadere a terra.

– Mamma! - esclamò Lylia correndo da lei preoccupata.

– Samina! - esclamò Guzman facendo, istintivamente, un passo avanti.

Nihilego stava per tornare alla carica, ma l'allenatore dagli occhi verdi ordinò un Forbice X al suo Pokémon. Stavolta ebbe più effetto. Nessuno degli amici a parte Iridio lo sapeva, ma Tipo Zero era stato creato apposta per combattere le Ultracreature.

– Dobbiamo andarcene di qui. - disse Ash guardando Lucinda.

Lei lo guardò a sua volta.

– Samina non sta bene! Ma come facciamo con Nihilego?! -

– Andate! - esclamò Iridio guardandoli con la coda dell'occhio. - Resto io! -

– Resto con te! - esclamò Luna mettendosi di fianco a lui e guardando davanti a sé decisa.

– Luna... - mormorò la sorella dai capelli blu colpita.

La sorellina si girò a guardarla sorridendo.

– Va tutto bene, sorellona... ricordi? Sono una delle eroine della leggenda. - disse per poi tornare a voltarsi.

Accanto a lei, dalla parte opposta al ragazzo biondo, si era messo Lunala.

– Mi aiuterai tu, vero Nebulino? - gli chiese retoricamente l'allenatrice guardandolo sorridendo.

Non glielo aveva chiesto a voce, ma era come se l'avesse fatto. Si era instaurata una sintonia così bella e particolare con gli amici, che ormai comunicavano telepaticamente. Gli aveva chiesto se poteva continuare a chiamarlo così... perché ormai per loro era Nebulino.

– In bocca al lupo... - mormorò Lucinda stringendosi una mano sul cuore.

Era un po' preoccupata, ma aveva fiducia nella sorella. Sapeva che lei e Iridio sarebbero riusciti a tenere testa bene a Nihilego.

Lylia, Guzman e Hau caricarono Samina su Solgaleo. Ash, invece, era salito davanti per controllare meglio la situazione... ricordiamoci che in passato aveva cavalcato molti altri Pokémon leggendari.

Lucinda era salita dietro di lui e ricercò il suo sguardo.

– Ash... -

Lui, allora, si voltò e le sorrise.

– Andrà tutto bene. -

Dopo un po' anche lei sorrise. Lo sapeva, ma sentirselo dire soprattutto dall'amico... la faceva sentire cento volte meglio e più fiduciosa.

♥♥♥

Erano così tornati nel loro mondo. Ash, Lucinda, Hau e Guzman erano stati i primi a scendere da Solgaleo. Lylia aveva aiutato la madre che, fortunatamente, stava recuperando i sensi.

Notarono che molte reclute del Team Skull erano in fila su due linee. Erano tutti caduti addormentati... era davvero la cosa più strana successa quel giorno! Perché non sembrava molto sensato...

– Che cosa è successo qui? - chiese Ash confuso guardando davanti a sé.

– Perché stanno dormendo?? - gli fece eco Lucinda guardando a sua volta.

– Mamma! - esclamò Lylia tenendo la spalla di Samina.

La madre si stava riprendendo, stava aprendo piano piano gli occhi. Quando si aprì del tutto si voltò verso la figlia.

– Lylia, tesoro... - mormorò quasi impercettibilmente.

– Mamma, stai bene! -

Si lanciò ad abbracciarla. Era così contenta! Quel brutto incubo era finalmente finito.

Guzman vedendo la scena si grattò il retro della testa sentendosi a disagio. Si rendeva conto di essersi comportato male. Accecato dai suoi sentimenti verso Samina, aveva cercato di separarla da ciò che più aveva di caro. Aveva cercato di separarla dai suoi figli.

La ragazza dagli occhi verdi lasciò la madre e la guardò con gli occhi lucidi.

– Che cosa è successo? - chiese Samina guardando a sua volta la figlia. - Non ho ricordi degli ultimi avvenimenti. -

– Fa lo stesso, mamma! L'importante è che stai bene! -

Ash e Lucinda le guardarono contenti, poi, però, il ragazzo si accorse di Barry. Era più distante e stava guardando alcune reclute grattandosi la testa con aria confusa. La coordinatrice accorgendosene lo guardò a sua volta.

– C'è Barry... - si lasciò scappare l'allenatore di Kanto continuando a guardarlo.

♥♥♥

Ash e Lucinda erano andati vicino a Barry. Gli avevano chiesto spiegazioni. Non erano tanto sorpresi di vederlo, quanto di tutto il resto.

– Sono qua in rappresentanza delle Unità, ci siamo divisi in luoghi strategici. - disse l'allenatore biondo. - Gli altri sono qui alla Aether Paradise e sulle altre isole. A quanto mi hanno detto, mentre voi eravate nell'Ultramondo si sono verificate diverse anomalie. Le Ultracreature avevano invaso la Aether Paradise e i Tapu erano andati fuori controllo. -

– È terribile... - mormorò la coordinatrice.

– Non posso credere che abbia causato tanti danni... - mormorò, invece, l'allenatore dai capelli scuri.

Barry, a quel punto, distolse lo sguardo da loro per guardare le reclute con preoccupazione.

– Mi chiedo perché questi continuino a dormire, quando sono arrivato erano già così. -

I due amici del Giro delle Isole si guardarono, poi tornarono a guardare lui.

– Forse c'entra con lo svenimento di Samina nell'Ultramondo. - ipotizzò la coordinatrice.

– La direttrice?! Perché è svenuta? Cos'è successo?? - domandò l'allenatore di Sinnoh sgranando gli occhi.

– Si era fusa con Nihilego. - rispose Ash.

– La sua ossessione per le Ultracreature l'ha spinta a questo. - disse Lucinda.

L'allenatore biondo si toccò un lato della testa e tornò a lasciare il braccio lungo il fianco.

– Immagino che dovrà andare a Kanto da un certo Bill, era stato lui a costruire un macchinario per unirsi con un Pokémon. Deve eliminare le tossine. -

– Mi ricordo vagamente. - disse l'allenatore di Kanto.

– Anche io ne ho sentito parlare! - esclamò la coordinatrice sorpresa di essersene ricordata.

In quel momento lo smartphone nella tasca di Barry suonò e lui lo prese sorpreso.

– Qui Barry, cosa succede? - domandò premendo il tasto di risposta e inquadrandosi con il dispositivo.

Gli altri due si guardarono un po' perplessi.

– Certo che Barry è molto diverso dai tempi di Sinnoh. - commentò Lucinda.

– È maturato molto. - disse Ash. - Chi se lo aspettava da lui? -

♥♥♥

Lylia stava guardando il cielo. Si trovava in un angolo in disparte da tutti gli altri. Aveva accompagnato sua madre a riposarsi nel suo appartamento. Era uscita e si era fermata a lato dell'edificio.

Per lei era la prima volta. Iniziava a chiedersi cosa ci fosse aldilà dell'orizzonte.

Luna la vide e decise di avvicinarsi.

– Lylia! -

L'amica si voltò perplessa, poi sorrise. Senza dire niente tornò a voltarsi e l'altra si mise di fianco a lei guardando il cielo a sua volta.

Le espressioni delle due erano uguali, ma allo stesso tempo diverse. Che Lylia avesse suonato il Flauto Lunare e Luna quello Solare non era un caso. Le due ragazze provavano sentimenti simili. Entrambe amavano la giustizia e aiutare gli altri, ma avevano due approcci alla vita molto diversi. Lylia era più introversa e insicura, mentre Luna era estroversa e solare. Tuttavia le loro differenze non erano poi tanto tali. Stavano crescendo. E come Lylia aveva deciso di partire... Luna sapeva che avrebbe continuato a viaggiare. A imparare. Per diventare più forte.

– Finalmente è finita, eh? Credo che i due Pokémon leggendari non potessero scegliere eroine migliori di noi. - disse l'allenatrice continuando a guardare il cielo.

– Io non mi sento un'eroina. - disse la bionda continuando a guardare il cielo a sua volta.

– Scherzi? È grazie a te se tutto si è risolto per il meglio. -

– Io non sono forte e coraggiosa come te, ma voglio diventarlo. Ho intenzione di andare a Kanto. Voglio diventare forte e coraggiosa come te, Lucinda e Ash. -

– Lylia, tu sei forte e coraggiosa. - disse guardandola e attirando il suo sguardo. - Guarda cos'hai fatto: hai salvato Nebulino e tutto ciò ti ha portata anche a salvare tua madre! -

– Dici? -

– Ma certo! -

Detto ciò, tornarono entrambe a guardare davanti a loro.

– Mia madre starà bene. - disse Lylia sorridendo. - Iridio l'accompagnerà a Kanto da Bill. -

– Ne sono sicura, il peggio è passato. - disse Luna sorridendo a sua volta. - E lo dobbiamo a Solgaleo e Lunala. -

– Sì, Solgaleo e Nebulino. -

♥♥♥

Intanto Barry era in videochiamata con Rina. Una ragazza di Unima che faceva parte delle Unità di Pasio. Era una coetanea di Ash. Quando lui era partito per il suo viaggio di formazione a Kanto, lei era partita a Unima.

– Barry, basta perdere tempo... ok!? - esclamò un po' arrabbiata. - Lo so che stai battendo la fiacca!! -

L'allenatore biondo si portò una mano a un lato della testa.

– Ma no! Sono alla Aether Paradise con gli altri, ma nel punto dove sono io ci sono delle reclute del Team Skull addormentate. Non so cosa fare, forse dovrei chiamare Kelian. -

Ash e Lucinda si guardarono.

– Chi è Kelian? - chiese, istintivamente, l'allenatore di Kanto.

La mora in videochiamata chiuse gli occhi rassegnata per poi riaprirli.

– Fai quello che devi fare, ma fallo in fretta. Appena posso vengo anch'io alla Aether Paradise. -

Rina aveva un carattere Tsundere... e una cotta per Barry anche se non voleva ammetterlo. E lui non sospettava niente. Anche perché gli piacevano ragazze dal carattere molto diverso, la mora era troppo aggressiva e diretta.

– Ma non serve! - esclamò il biondino confuso.

– Serve eccome, invece. -

Barry era demoralizzato. Non capiva perché Rina si comportasse così con lui... cosa che invece avevano capito subito i due amici lì presenti. Infatti si guardarono e sorrisero mortificati.

♥♥♥

Il Team Rocket si trovava in zona dietro una colonna a spiare. Erano alla Aether Paradise dall'inizio di quella storia... ma avevano preferito nascondersi appena erano arrivate le Unità di Pasio. Per non parlare di quando erano arrivate le Ultracreature... avrebbero dovuto sottrarre alcuni documenti per conto di Giovanni... ma con tutto il trambusto che c'era stato non ce l'avevano fatta.

– I bambocci? - si lasciò scappare Jessie vedendo Ash e Lucinda parlare con Barry.

– Ci mancavano solo loro, oggi è successo di tutto... - disse Meowth chiudendo gli occhi e abbassando lo sguardo.

– Le Unità speciali di Pasio, le Ultracreature... - commentò James.

– Mi dispiace dirlo. - disse la ragazza guardando gli amici e cambiando espressione. - Ma credo che il piano di Giovanni sia saltato. -

Anche perché se il piano di Giovanni era rubare dei documenti, probabilmente erano andati distrutti. I laboratori erano devastati. Erano state le Ultracreature a creare tanto scompiglio.

– Ma cosa succederà ora? - chiese il Pokémon.

– Me lo sto chiedendo anch'io. - disse il ragazzo. - Il capo non ci ha dato istruzioni. -

– Ehi, avete notato che non siamo ancora decollati alla velocità della luce? - domandò, retoricamente, l'amica stupendosi da sola.

In quel momento il cielo divenne scuro e si alzò un forte vento. Un sacco di foglie volarono via, presto poi anche il Team Rocket si sollevò da terra. Vennero trascinati via senza controllo... e presto si ritrovarono a sparire in una angolo del cielo.

– ANCHE STAVOLTA ABBIAMO FALLITO! -

♥♥♥

Fantastico! <3

Stavolta lo è davvero, perché con questo abbiamo concluso le vicende clandestine della Aether Paradise. Certo, i danni che hanno causato si rifletteranno ancora in parte nei prossimi capitoli. Magari non troppo, ma un po' si sentirà.

È la prova di quanto i fraintendimenti a volte possano creare danno. Ma sono convinta che agli sbagli in buona fede si possa porre sempre rimedio. Dopotutto se ci pensate il periodo di pazzia di Samina è stato determinato dalle Ultracreature.

A un certo punto mentre scrivevo mi sono venuti i brividi. Credo che sia perché mi sono resa conto di tutti i significati che sta tirando fuori questa fanfiction. E tutto perché gli elementi e i personaggi capitano a pennello. Dando la mia interpretazione alle cose la fanfiction sta prendendo una forma che adoro. Credo che sia questo il vero senso di scrivere fanfiction... anche di scrivere in generale immagino... sta tutto nel trovare la storia giusta.

Non ci credo quasi, ma ormai era inevitabile. Quanto è passato? È da dicembre 2018... comunque la fanfiction non è ancora finita. Vi annuncio già che il prossimo capitolo è un riassunto. Per annunciare la fine della terza parte della storia. Incredibile pensare che siamo alla quarta. Questo capitolo sembrava non finire mai.

Appunto che ho scritto un sacco, ora mi prendo una bella pausa.

Ciao, alla prossima! :)

  
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