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Autore: giudy_falleni    07/06/2023    0 recensioni
Questa storia parla di loro, di come avrei voluto che andasse distretto 11... di Luca, Anna, Raffaele, Elena, Giulia e tutti gli altri
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“noi non saremo mai roba vecchia”

Se lo erano promessi Luca e Anna, prima che lei lasciasse il X Tuscolano, e si trasferisse a Trieste con Abel per iniziare la sua nuova vita, rendendo Anna così simile alla Giulia che si era finta per mesi, e portandola lontano da tutti, dai suoi ricordi, dalla sua vecchia vita, da tutti gli amici e i colleghi, ma soprattutto da lui, il suo migliore amico, il suo amore impossibile.

Le telefonate tra lei e Luca, prima erano lunghe e frequenti, ma man mano che trascorreva il tempo si erano diradate, fino ad interrompersi del tutto.

 

E poi un giorno arrivò quella lettera:

Ciao Luca,
Ti scrivo perché non ce la faccio a parlarti.
Prima di tutto ti chiedo scusa, sono sparita, ma questi mesi lontano da te sono serviti a tante cose, a capire me stessa, la nostra storia, quello che potevamo essere e che… che non siamo stati, che mai potremo essere.
Questi mesi lontano sono serviti ad allontanare definitivamente la speranza di un futuro con te. Qualche tempo fa ho incontrato un ragazzo.
Ora mi verrebbe da scriverti il suo nome, lo vedi come sono fatta? E invece no, è meglio di no.
Con lui sto bene. All’inizio eravamo solo amici, gli ho raccontato di me, di te, di noi.
Ha capito, ha avuto pazienza. È un ragazzo d’oro sai, ti piacerebbe.
Eh beh, insomma ad un certo punto è nato qualcosa.
È riuscito a farmi immaginare un futuro sereno Luca.
E poi è successa una cosa bellissima. Luca sono incinta, sono incinta.

Ti voglio bene.”

 

Luca rimase di sasso, accartocciò e lanciò con rabbia la carta di quella lettera, e ripensò con amarezza alle occasioni mancate per dirle di restare, per dirle che aveva bisogno di lei, per dirle che lui l’amava.

Quella lettera aveva messo fine ad ogni speranza di un ritorno, di un futuro insieme a lei.

Cercava di farsi forza convincendosi che lei era felice, che aveva quello che sognava da sempre, ma a lui gli mancava come l’aria la sua presenza, il suo non saper cucinare, il loro scherzare spensierato insieme, le loro serate a base di dvd, popcorn e tante risate.

Lo sapeva che niente sarebbe stato più lo stesso, niente avrebbe più avuto lo stesso sapore.

 

Erano passati già 18 mesi da quando Luca aveva ricevuto la lettera di Anna, la sua vita apparentemente scorreva come al solito, e lui si era concentrato sul lavoro, ma i suoi occhi… i suoi occhi non potevano mentire, erano sempre velati di un’espressione malinconica, avevano perso tutta la loro vivacità di un tempo.

Nel suo ufficio, il commissario Giulia Corsi (rientrata per restare al X Tuscolano) e l’ispettrice Elena Argenti lo stavano informando circa gli sviluppi della loro indagine, ma ben presto si resero conto che lui non aveva ascoltato nemmeno una parola.

Elena sbottò: Luca, che ti prende?

Luca, destandosi dai suoi pensieri: scusatemi, stanotte non ho chiuso occhio, per cui non riesco a concentrarmi… puoi ripetermi cosa dicevi Giulia?

Giulia ed Elena si scambiarono un’occhiata molto eloquente, poi Giulia pazientemente ripetè cosa aveva detto

Giulia: e quindi le loro tracce ci portano fino a Trieste...

Luca, sgranando gli occhi: Trieste?

Elena sorrise divertita: Ah Luca, annamo bene se sobbalzi appena senti…

Luca, cercando di riacquistare un poco di lucidità e dissimulando: no, è che non mi aspettavo che fossero così diramati nel territorio italiano... quanti sono nella banda? e chi è a capo dell’organizzazione?

Elena: dalle nostre fonti pare che nella banda siano circa 10, ed abbiamo il più che fondato sospetto che, a capo di tutto questo, ci siano Dorato e Simoni…. sono imprenditori potenti, e molto bene ammanigliati... temo che non sarà affatto facile prenderli, e per farlo dovremo collaborare anche con i nostri colleghi di Trieste…

Giulia sorridendo sorniona: in quello però siamo avvantaggiati, perché il loro nuovo vice questore è una nostra vecchia conoscenza

Luca: di chi si tratta?

Giulia: ti dice nulla il nome di Roberto Ardenzi?

Luca stupito: Roberto? Per me sarà sicuramente un piacere ed un onore collaborare nuovamente con lui, ed ovviamente con i suoi uomini

Barbara affacciandosi alla porta: mi scusi vice questore, ma qui c’è un uomo che vuole parlare assolutamente con lei in privato… dice che è una cosa molto urgente…

Luca: lo faccia passare

poi rivolto a Giulia : contatta te Roberto, e dopo metteremo a punto la strategia per l’operazione congiunta

Elena e Giulia uscirono dall’ufficio, proprio mentre l’uomo sconosciuto entrò.

Giulia squadrò l'uomo ed ebbe la netta e strana sensazione che avesse qualcosa di familiare, non capiva cosa l'aveva colpita di lui, o meglio lo capiva eccome, ma sapeva che ciò era impossibile, in quanto la persona in questione era morto da parecchi anni, aveva partecipato lei stessa al suo funerale.

Uomo sconosciuto: buongiorno vice questore Benvenuto, ne ha fatta di carriera, da quando era un semplice agente…

Luca sgranando gli occhi: e lei come…

Uomo sconosciuto: so molte cose su di lei, ma anche sull'ispettore Anna Gori, sul commissario Giulia Corsi, sul vice questore Roberto Ardenzi, so della vecchia indagine sui russi, e tante altre cose, ma questo a lei non deve importare. Sono venuto solo per metterla in guardia.

La banda di Tony Corallo, un pericoloso criminale, si è alleata per il traffico di stupefacenti e il dominio dello sfruttamento della prostituzione minorile e non, alla gang di Dorato e Simoni, su cui voi del X Tuscolano state indagando...

Luca: chi è lei? perché mi sta dando tutte queste informazioni?

Uomo sconosciuto: non importa perchè... le chiedo solo di fidarsi e di non sottovalutare le informazioni che le ho dato, e quello, che sto per fornirle, è a prova della veridicità delle mie affermazioni
L'uomo misterioso porse a Luca un pacchetto con varie foto e documenti.

Luca, prendendo il pacchetto: posso chiederle almeno come si chiama?

Uomo sconosciuto: non abbia fretta vice questore aggiunto... a suo tempo glielo dirò! faccia tesoro di queste informazioni, e informi Ardenzi, la Corsi e anche la Gori

Luca, con un tono mesto: la Gori non è più una poliziotta da anni...

Uomo sconosciuto: lei ne è proprio sicuro?

poi l’uomo sconosciuto uscì dall'ufficio e dal X Tuscolano, lasciando Luca imbambolato e stupito.

Giulia, entrando nell'ufficio: chi era quell’uomo?

Luca, scuotendo la testa: non lo so...non mi ha voluto dire il suo nome, ma mi ha dato degli elementi per la nostra indagine

Giulia: pensi che sia un amico o un nemico?

Luca scuotendo la testa: non lo so Giulia… ho avuto la netta sensazione di conoscerlo... non prendermi per pazzo, lui aveva un’aria familiare, anche se non si è mai fatto vedere in viso… solo che…

Giulia: solo che la persona che ti ha ricordato è morta da vari anni

Luca annuì: si, ma c'è dell'altro...

Giulia, con sguardo interrogativo: cosa

Luca: ha farfugliato qualcosa su... io non gli ho dato peso... però....

Barbara e Pietro, affacciandosi all'ufficio: vice questore, noi andremmo sul posto della rapina alla pizzeria

Luca: si, e portatevi anche Mancini... con quella pallina mi sta facendo venire l'emicrania

 

Più tardi Elena entrò nell’ufficio di Luca, decisa a non rimandare più un discorso che sentiva di dovergli fare

Elena: Posso parlarti?

Luca: dimmi Elena

Elena: non è facile dirtelo, ma ci provo... Luca, non ti riconosco più! dov'è il Luca che ho conosciuto anni fa? perchè ti accontenti di sopravvivere, anziché di vivere veramente?

Luca: ne abbiamo già parlato parecchi mesi fa quando sei tornata qui al X, ti ricordi? non riesco a fare altrimenti, solo tu sai cosa era lei per me, e quanto la sua lettera mi abbia gettato nel baratro

Elena: lo so... fa male amare qualcuno, e doverci rinunciare... ma sono sicura che per lei tu sia ancora importante

Luca sbottando: ah si.... sono davvero importante... così importante che sono venuto a sapere della sua nuova storia e del bambino in arrivo da una lettera... una stupidissima lettera... perché é sparita? perché l’unica cosa che so di lei viene da quella maledetta lettera?

Elena: non lo so... credimi non so più cosa pensare! Lei ha smesso di rispondere anche alle mie chiamate... a me manca molto la sua amicizia... lei era la mia migliore amica, dopo Irene... è vero, per te è diverso... la amavi, la ami ancora nonostante tutto... però, finché non affronterai i tuoi fantasmi, non riuscirai mai a tornare a vivere, non tornerai mai ad essere il nostro Luca

Luca, cambiando discorso: ti va di accompagnarmi in un posto?

Elena: certo… andiamo?

 

Varcarono l'ingresso del cimitero e si fermarono davanti alla tomba di Irene Valli.

Ad Elena scesero le lacrime... pensò alla sua migliore amica e al suo sogno d’amore infranto con Alessandro…

Alessandro Berti, per quanto ne sapeva lei, da quando avevano trovato gli assassini di Irene, si era trasferito negli States, e non era più tornato a Roma.

Dopo un pò proseguirono e si fermarono davanti allo tomba di un altro poliziotto, Mauro Belli.

Elena lo aveva sentito molte volte nominare da Anna, da Irene, da Alessandro, da Ugo e anche da tutti gli altri, ma mai da Luca, quindi si stupì quando lo vide così commosso accarezzare la foto sulla tomba.

Luca, poco dopo le spiegò: Mauro era un fratello maggiore per me, oltre che un collega e amico… fu lui il primo che mi ha accolto, che mi ha incoraggiato ad essere sempre me stesso, ed è stato il primo che si accorse del rapporto speciale tra me e An…

Luca sbiancò e si zittì improvvisamente guardando davanti a se.

Elena rimase perplessa, poi anche lei si voltò per vedere che cosa avesse attirato l’attenzione di Luca.

Vide avvicinarsi 2 persone, erano una accanto all’altra, parlavano tra loro, ma non sembravano una coppia…. l’uomo non lo conosceva, ma la donna l’avrebbe riconosciuta tra 1000

Elena, si mosse e andò loro incontro, lasciando un imbambolato Luca Benvenuto, incapace di reagire: Non ci posso credere... dopo tutto questo tempo... Anna… Anna…

Anna, abbracciandola: Elena, che ci fai qui?

Elena puntualizzando: semmai tu che ci fai qui... io sono tornata a Roma da un anno

Anna sorrise, poi presentò la persona che era con lei: Elena, ti presento il vice questore Ardenzi
Elena: molto piacere Elena Argenti...

poi rispose alla domanda di Anna e indicò Luca, osservando bene la reazione dell'amica: Io ho accompagnato il mio vice questore...

Luca, ripresosi in parte dallo shock, si decise ad avvicinarsi a loro e salutò Roberto molto calorosamente, mentre ad Anna riservò solo un breve cenno di saluto con la mano.

Elena li osservò, e notò che furtivamente si guardavano, senza avere il coraggio, però, di rivolgersi parola, stavano soffrendo entrambi e la cosa era più che mai evidente.
Sarebbe stata molto dura per loro ricominciare ad avere un rapporto quanto meno amichevole, anche se Elena aveva il vago sospetto che quei due non avrebbero mai più potuto tornare ad essere amici.

Ardenzi e Luca si avvicinarono alla tomba di Mauro e si misero a parlare tra loro.

Elena e Anna stettero zitte, un po’ per l’imbarazzo dovuto alla lontananza di più di 2 anni, un po’ perché intente ad osservare Luca e Roberto parlare tra loro, senza capire né captare cosa si dicessero.
Fu Elena a cercare di rompere il ghiaccio, partendo con un bel pò di domande a raffica : allora come va? figli e compagno tutto bene? Qual buon vento ti ha riportato qui a Roma?
Anna sorridendo: riprendi fiato ispettore Argenti...
Elena, scoppiando a ridere: scusami.. hai ragione...è che non sapevo come...
Anna: Elena perdonami se sono sparita anche con te... ci sono molte cose che tu e ...
Anna indicò tristemente Luca con lo sguardo, poi continuò: non sapete... la verità è che non c'è nessun compagno, e il figlio è uno solo... Abel...
Elena spalancò la bocca dallo stupore: ma nella lettera che hai mandato a Luca...
Anna: lascia perdere quella lettera... l'ho scritta perchè... l'ho scritta facendo un'enorme cazzata... quasi nulla di quella lettera è vero...
Elena, notando gli occhi tristi dell'amica: tu lo ami ancora, vero?
Anna annuì con le lacrime agli occhi: non ho mai smesso

"... Hai visto il giorno della mia partenza
Nel mio ritorno c'è la tua poesia
Stare lontani è stata una esperienza, comunque sia

Non ho mai smesso di amare te
Non ho mai tolto un pensiero a te
Non ho mai smesso..."

 

  
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