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Autore: DumbledoreFan    20/09/2009    29 recensioni
Continuo della FanFiction "Obligation, Judgment or Truth?"
Sono passati più di tre anni dalla fine della scuola. Hermione ha lasciato Draco per partire e combattere in guerra al fianco di Harry. Draco lascia andare Hermione e accetta l'idea di vivere senza di lei, consapevole che probabilmente, non l'avrebbe più rivista. Dopo più di due anni finalmente la guerra finisce, facendo uscire vittoriosi Potter e tutti quelli che stavano dalla sua parte. Draco, senza più il peso di sapere Hermione in pericolo di vita, si prepara a voltare completamente pagina, con la notizia che la Grang sta per sposare Potter. Ma evidentemente, il destino aveva altri piani per loro, e un giorno Blaise si presenta nell'ufficio di Draco dandogli la notizia che dovrà intervistare Hermione...
Genere: Generale, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Obligation, Judgment or Truth?'
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Hello folks!! Ma sì, sono proprio io, la vostra amata Alexa! (W la modestia sempre e comunque! NdTutti eh scusate ma sennò che Serpeverde sarei NdMe).
Come promesso, eccomi con il continuo della FanFiction "Obligation, Judgment or Truth?".
Siete felici? Non vi ho fatto aspettare troppo dai...purtroppo non riuscirò a postare più una volta al giorno, ma vedrete che tutte le settimane avrete il vostro aggiornamento. Vorrei cominciare ringraziando chi ha letto appunto Obligation, Judgment or Truth, e che ora è qui, pronto a seguirmi di nuovo. Spero di non deludervi, anche se conoscendovi un po', ho l'idea che le mie scelte saranno azzeccate. Ora, premetto che questo storia non sarà molto lunga, anzi penso che saranno tipo sei capitoli, sicuramente non più di dieci. Come capirete in questo primo capitolo, c'è uno stacco temporale di quasi quattro anni, e per la vostra gioia, tutta la FF sarà narrata dal punto di vista di Draco. Un Draco che ho cercato di mantenere il più uguale possibile, anche se i segni della maturità cominciano a farsi sentire, specie sull'argomento Hermione. Ma ora la smetto di blaterare, e vi lascio al primo capitolo!

Enjoy the chapter!


"Non è più il tempo di Obbligo, Giudizio o Verità, Grang..."


Capitolo 1:

Quando la porta del mio ufficio si aprì con un inaspettato fervore alzai lo sguardo confuso cercando di capire cosa stesse succendo. Mi venne spontaneo sospirare appena incrociai gli occhi cobalto di Blaise Zabini, il mio migliore amico nonché coinquilino; che era entrato come un tornando con il suo solito ed esagerato modo di fare. Aveva il fiato corto ma gli occhi brillanti e il sorriso un po’ ebete. Non era cambiato affatto in questi tre anni che avevamo lasciato Hogwarts. Sempre sclerato, sempre fissato con le feste, sempre curioso, sempre comprensivo. Sempre il mio migliore amico. Mi accusava di tanto in tanto di essere diventato un po’ più serio, più maturo, e io gli ricordavo sempre che lavorare al Minestero con una carica già importante nonostante l’età non era come fare il giornalista nella più famosa rivista di gossip del mondo magico.
“E tu che diamine ci fai qui? Avevo dato direttive precise di NON farti entrare per nessuna ragione al mondo” dissi io con tono pacato nonostante il sarcasmo, posando la piuma sulla scrivania. Il moro si aprì in un espressione interdetta e offessa.
“Come?!?! Sono il tuo migliore amico!! Perché non vuoi vedermi?!” esclamò fintamente risentito, gesticolando ampiamente.
“Perché Blaise, non so se te lo ricordi, ma io e te viviamo insieme. Non voglio sorbirmi la tua presenza anche a lavoro” gli feci notare sempre composto. Lui scosse il capo e alzò gli occhi al cielo.
“Ma stai zitto, che non potresti vivere senza di me! E poi sono venuto perché ho una notizia bomba!!” ribattè tornando euforico senza accennare a sedersi e tranquillizarsi.
“E di grazia, non potevi dirmela stasera a casa?” replicai io con tono rassegnato. Lui scosse vigorosamente il capo.
“No Draco, non potevo!! E’ importantissimo!!” commentò elettrizzato battendo le mani. Io sospirai di nuovo e mi passai una mano fra i capelli. Non avevo alcuna speranza di liberarmi al più presto di lui, tanto valeva dargli udienza. Le mie pratiche avrebbero aspettato. Anche perché Blaise non aveva perso per niente l’insistenza che lo caratterizzava.
“Vediamo se indovino…avete trovato del materiale pornografico su Voldemort?” chiesi sarcastico mentre sul volto del mio migliore amico si dipingeva un’espressione disgustata.
“Per la barba di Merlino NO!” sbraitò schifato.
“E poi da quando è stato sconfitto Voldemort non va più di moda…” continuò con aria più pensierosa. Già, Lord Voldemort era stato sconfitto circa sei mesi fa da Harry Potter, che era stato ricoperto di onore e gloria. Tutti i giornali avevano parlato dell’eroiche gesta del salvatore del mondo magico, e nonostante Potter continuasse ad essere una delle persone più odiose che abbia mai conosciuto, nonché una delle più odiate, era per la prima volta stato utile. Anche se i miei genitori avevano cercato di proteggermi, erano sempre pericolosamente immischiati in una battaglia che aveva perso di significato. Era stato meglio per tutti così.
“Comunque Draco non indovinerai mai…” fece il moro sedendosi finalmente davanti alla mia scrivania.
“Neanche con la mia mente terribilmente perversa?” domandai incerto.
“Neanche con la tua mente terribilmente perversa” confermò divertito.
“Via, tanto che sei qui, sentiamo quest’incredibile notizia”
Blaise, che non aspettava di sentirsi dire altro, diventò euforicamente raggiante.
“Allora, devo scrivere un articolo…” cominciò il moro.
“Nooo che notizia sconvolgente non ci posso credere!! Un giornalista che deve scrivere un articolo! Questo sì che è incredibile!” ribattei con sarcasmo fingendomi infinitamente sorpreso. Bla mi guardò impassibile e un po’ indignato.
“Non sei spiritoso. Mi vuoi far finire di parlare dannazione?!” sbraitò seccato. Io annuii distrattamente e aspettai che continuasse.
“Questo articolo s’intitolerà…” fece lasciando un po’ di suspance. I suoi occhi cominciarono a sprizzare scintille e il suo sorriso si fece raggiante.
“-Come ci si sente a star per sposare il salvatore del mondo magico?-“ concluse quasi con un urletto di gioia. Io rimasi completamente spiazzato. Dilatai gli occhi e dischiusi la bocca in un’espressione incredula. Me ne stetti boccheggiante per almeno un minuto cercando di metabolizzare quella notizia.
“Hermione” bofonchiai appena con un filo di voce. Poi mi aprii in un sorriso spontaneo.
Hermione.
Ormai, sembrava che fossero passati secoli. Ormai mi ero abituato a vivere senza di lei. Ricordavo con gioia la nostra storia, tutti i momenti che avevamo trascorso insieme e tutte le esperienze vissute. Non mi vergognavo certo a dire che Hermione era stata la miglior ragazza che avevo mai avuto. La migliore per me, ovvio. Avevamo passato gli ultimi mesi del nostro settimo anno in un groviglio di emozioni travolgenti, passione e divertimento. Avevamo affrontato gli esami con tranquillità e spensieratezza, condividendo studio e molto altro.
L’estate che si era presentata davanti a noi fu memorabile. Organizzata da Blaise nei minimi dettagli, in viaggio in giro per l’Europa, ovviamente noi tre e gli altri nostri inseparabili compari, Pansy, Theodore e Daphne. Ma poi, come ogni cosa del resto, l’estate finì. Una mattina di settembre Hermione mi disse che sarebbe partita con Potter alla ricerca degli Horcrux di Voldemort. Lei doveva combattere in prima persona quella guerra da cui mi avevano tirato fuori. Ero fiero della sua forza e del coraggio delle sue scelte, pronta a seguire il suo migliore amico anche fino alla morte. Non si sapeva però quanto la guerra sarebbe durata, cosa sarebbe successo, e Hermione, un po’ per proteggere me e un po’ proteggere sé stessa, decise che era meglio se ci lasciavamo. Ed aveva ragione. Era la scelta migliore da prendere. La lasciai andare sapendo di non avere rimpianti, che avevo potuto vivere con lei tutte le migliori esperienze che c’erano da vivere. Mi era piaciuto ogni singolo istante trascorso con lei, ed era stupido rischiare solo per andare avanti. Una cosa non necessariamente deve durare tanto tempo, specie se è qualcosa di così intenso e indimenticabile. Perciò, mi ero convinto che era stato meglio in quel modo, che lei mi lasciasse per una giusta causa che non dopo che tutto era diventato scialbo e insignificante. Così, Hermione andò in guerra, e mi lasciò con tanti piacevoli ricordi, e tanta preoccupazione. Ero più che consapevole del pericolo che stava correndo, e anche se ci eravamo lasciati (consci del fatto che non saremo tornati insieme), lei stava rischiando la vita in ogni istante, e io non potevo evitare di preoccuparmi. Senza contare che vivevo con Blaise. Sì, per Bla era stata una cosa molto più dura da accettare. Quando t’innamori di qualcuno, e ci stai insieme, sei consapevole del fatto che, prima o poi, finirà, e che potresti addirittura odiare quella persona che ti sembra la più importante di tutta una vita. Ma quando hai un amico, un vero amico, non c’è certezza più grande dell’eterna amicizia. Blaise dunque stava anche peggio di me. Non riusciva a non pensare al pericolo che Hermione correva sempre, e farsene una ragione era difficile. La Granger era diventata una parte stabile e certa nella nostra vita, come Theodore, Pansy e Daphne, e quando parlavamo, era quasi impossibile non nominarla o ricordarla. Ma piano piano, giorno dopo giorno, finalmente riuscivamo a nominarla sempre meno, fino ad arrivare ad un tacito ricordo. Sconfitti dal destino, ed intenzionati ad andare avanti. Poi, successe quello in cui non speravamo più: la guerra finì. La notizia si sparse su tutti i giornali, Harry Potter aveva ucciso il Signore Oscuro, dopo quasi tre anni, con l’aiuto dei suoi fidati amici Ronald Weasley e Hermione Granger, che salutavano sorridenti dalle foto in prima pagina. Mi sentii incredibilmente sollevato a saperla viva, e pronto in tutto e per tutto a ricominciare, a considerarla una bella parte della mia vita che però, non sarebbe tornata. Specialmente perché le foto di lei che baciava appasionatamente Potter erano dappertutto. La guerra, a quanto dicevano, li aveva avvicinati più che mai, facendoli capire che erano inevitabilmente fatti l’uno per l’altra. Ma non ero triste, o arrabbiato, o amareggiato. Semplicemente contento che lei fosse viva, e che fosse felice. Ero riuscito a farmene una ragione in tutto e per tutto. Anche Blaise sembrava tranquillo, nonostante si sentissi quanto le mancava. Ed era ovvio che in quel momento, lui fosse al settimo cielo.
“Sì Draco!! Hermione, Hermione!! La devo intervistare!” esclamò euforico mentre sprigionava felicità da tutti i pori.
“Wow è fantastico!! E’ passato tantissimo tempo ormai…” dissi con tono gioviale. Il fatto che mi fossi abituato all’idea di vivere senza di lei non m’impediva di essere felice all’idea di rivederla, magari per una bella chiacchierata davanti ad una tazza di thè, o perché no, ad un bicchiere di FireWhisky. Come ai bei vecchi tempi.
“Infatti, sono così contento di poterla rivedere! Era la mia migliore amica, non avrei voluto separarmene, e dopo la guerra, i contatti erano praticamente impossibili…ma questo è destino!!” fece elettrizzato. Io sorrisi.
“Già…destino. Effettivamente aveva un conto aperto con noi…” commentai con tono più sereno di quanto pensassi.
“Quando mi hanno detto dell’articolo non riuscivo a crederci!! Insomma mi sembrava un sogno! Oggi le manderò personalmente un gufo, la redazione l’ha già avvertita, ma non le ha detto che sono io il giornalista, e devo comunque dirle dove incontrarci…a proposito…va bene se la faccio venire a casa nostra, vero?” mi chiese come se stesse cercando di tastare il terreno. Io sorrisi bonario.
“Ma certo Blaise, anche io voglio salutarla! E dobbiamo chiamare anche Theo, Pansy e Daphne…ci vuole una rimpatriata con i fiocchi! Dobbiamo festeggiare!” esclamai alimentando, a mio discapito, l’euforia di Bla.
“Certo, certo, sarebbe eccezionale!” ribattè a sua volta. Era davvero raggiante. Io lo gurdai per qualche istante compiaciuto, poi sospirai.
“Ci avresti mai pensato che…beh che alla fine avrebbe sposato Potter?” chiesi pensieroso. Lui fece spallucce.
“Beh, era plausibile. Ma io facevo il tifo per voi” rispose il mio migliore amico sorridendomi divertito. Io ghignai.
“Penso che per le lunghe io e Hermione ci saremmo scannati vivi…” commentai ridacchiando. Poi tornai nuovamente pensieroso, e lanciai a Blaise uno sguardo eloquente.
“Sai, io ero convinto che alla fine…avrebbe sposato te” confessai con tranquillità. Il moro strabuzzo gli occhi sconvolto.
“Me?! Che ti sei fumato Draco, era la mia migliore amica, e la tua ragazza” ribattè quasi indignato dalla mia affermazione. Io sospirai di nuovo.
“Lo so, ma tu eri perfetto per lei. Se non ci fossi stato tu, non so come sarebbe andata fra me e la Grang. Tu mi hai sempre consigliato, perché eri l’unico che la capiva davvero, che sapevi quando essere dolce e quando sarcastico. Io potevo essere il suo ragazzo per un po’, ma alla fine pensavo che si sarebbe accorta che eri tu quello giusto…” spiegai con tono bonario. Non era un’accusa, affatto. Sarei stato più che felice se alla fine, Hermione avesse deciso di stare, per sempre, con Bla, ed ero seriamente convinto delle mie parole. Blaise continuò a guardarmi sbalordito, poi alla fine ghignò.
“E’ proprio quello il punto Draco…io ero quello giusto, Potter era quello giusto…ma alla fine Hermione voleva te. Non ha mai voluto quello giusto, quello perfetto per lei. Voleva te, che la facevi arrabbiare da matti, che ti facevi odiare e amare contemporaneamente, che trattavi male i suoi amici, che la prendevi in giro…la guerra ha cambiato tutto, ovviamente, la guerra cambia sempre tutto, ma io penso che se non fosse partita…voi stareste sempre insieme”
Ascoltai le parole del mio migliore amico con attenzione, per poi annuire lentamente. Infine, sorrisi.
“Va beh, inutile rivangare su queste vecchie storie…è controproducente. Ormai siamo tutti felici, e abbiamo di nuovo la possibilità di condividere la felicità fra di noi. Sono contento di poter rivedere Hermione” dissi con tono deciso. Blaise annuì con il capo.
“Anche io amico…anche io”

                                                                           *

Quando la sera tornai a casa, trovai Blaise seduto per terra, completamente circondato, per non dire sommerso, da scatole di fotografie. Sospirai scuotendo il capo divertito e posai la ventiquattrore accanto all’attaccapanni. Il moro si girò verso di me e mi salutò con un cenno della mano e un sorriso.
“Ti sei, letteralmente, tuffato nei ricordi?” chiesi schernendolo mentre mi levavo il mantello.
“Sì, ne avevo voglia…” rispose quasi distrattamente mentre sfogliava alcune foto che poi andavano ad ingrandire il mucchio che c’era per terra. Mi avvicinai lentamente e mi abbassai osservando velocemente le fotografie sparse per il pavimento. Erano tutte foto del settimo anno che documentavano tutte le nostre più pazze scorribande.
“Era tanto che non le guardavamo” commentai senza nessun tono particolare. Il moro annuì.
“Già, era tanto…un peccato, perché rievocano ricordi bellissimi…” rispose Bla sfogliandone altre. Smosse dei piccoli mucchietti e lo sguardo mi cadde su una fotografia familiare. La presi e la guardai sorridendo. Era del primo pigiama party con Hermione, e si vedevano lei e Blaise che sfilavano con degli assurdi vestiti ridendo di gusto. Notando che stavo osservando quella foto Bla disse.
“Mi hai risposto, sai?”
Io gli lanciai uno sguardo bonario.
“Che ti ha detto?” gli domandai mettendomi a sedere accanto a lui. Lui sorrise e, cominciando a cercare fra le fotografie, trovò una pergamena e me la porse.

Caro Blaise,
non riesco ancora a credere che sto scrivendo proprio a te!! Avevo paura che fosse tutto uno scherzo di pessimo gusto, invece è la realtà! Sono così felice che mi sono messa a saltellare per casa come una bambina il giorno di Natale! Quando ho letto la tua lettera, non te lo nascondo, mi sono messa a piangere dalla gioia. Sono passati anni, anni incredibilmente duri e crudeli, anni in cui ho rischiato la vita e anche di più…eppure, scrivendoti, mi sembra solo ieri che eravamo a scuola, o in vacanza insieme. Che eri il mio migliore amico. Non ho smesso un istante di pensare a te Blaise, a Draco, a Theo, a Pansy e a Daphne. Lasciarvi è stato un dolore incredibile. Tornata dalla guerra, comunque, speravo di potervi rivedere, anche se sapevo che era davvero difficile. Ma effetivamente, il destino ce lo doveva. Ci aveva separato così bruscamente, ora doveva farci ritrovare. Non so come la pensi te, ma per me sei ancora il mio migliore amico, e ti voglio bene come te ne ho sempre voluto. Sarò felicissima di venire da te a cena domani sera, e di rivedere Draco. Ora che la nostra vita è più tranquilla, spero di poter tornare tutti amici, perché mi siete mancati davvero tantissimo. Oddio, sto per rimettermi a piangere, quindi sarà meglio che vada. Ci vediamo domani alle sette e mezzo a casa tua. Un bacio enorme a te e a Draco.
Ti voglio bene.
                                                                                               Hermione.

“Verrà domani sera allora…” dissi mentre non riuscivo a non sorridere. Mentre leggevo le sue parole, in quella calligrafia così familiare, mi ero sentito vicino a lei come non mi succedeva da tempo. Finalmente avevo più di una misera e distante foto. Avevo le sue parole, avevo la certezza che non solo non ci aveva dimenticato, ma che voleva vederci e riallacciare i rapporti. Leggendo la sua lettera mi resi conto, più di quanto avevo mai ammesso, che mi era mancata terribilmente.
“Sì, l’ho invitata a cena…” rispose tutto contento mentre continuava ad avventurarsi fra le fotografie dei bei tempi andati.
“A proposito di cena…sarà meglio che mi metta a cucinare…tu metti in ordine qui e vieni a darmi una mano, sfaticato” lo rimproverai divertito mentre alzandomi mi dirigevo verso la cucina. Ovviamente non mi fidavo a far cucinare Blaise. E poi era un po’ come fare le pozioni, perciò mi rilassava tantissimo e mi riusciva terribilmente bene.
“Sì mamma arrivo…” mi prese in giro il mio migliore amico mentre afferrava la bacchetta e riordinava le fotografie dentro le scatole. Preparai la cena mentre Blaise non la smetteva di girarmi intorno saltellante e per tutto il tempo parlammo di Hermione, ripensando a tutti i momenti più divertenti trascorsi a scuola, ridendo e schernendoci.
“Ma te lo ricordi quando mi hai detto per la prima volta che ti eri scopato Hermione?” fece ad un certo punto Bla. Io sorrisi.
“Certo che me lo ricordo, io ero quasi sconvolto e tu ti preoccupavi solo di Silente e della McGrannit, e di come era stato” ribattei io divertito e indignato allo stesso tempo.
“Va beh neanche Theo era stato particolarmente comprensivo…” rispose il moro ridacchiando.
“Sai, stavo pensando…dovevamo registrarle le lezioni di Slytherin Way, magari facevamo soldi…” dissi io dopo un po’.
“Beh in effetti erano geniali…e poi con dei professori come noi! Chi non vorrebbe essere un Serpeverde?!” esclamò Bla sogghignando.
“Ovviamente…” replicai io sorridendo sornione.
“E poi se siamo riusciti a convertire la Grang…cioè siamo stati dei grandi! Il nostro miglior successo…” feci io ricordando con piacere quelle pazze giornate trascorse in camera mia cercando d’insegnare a Hermione l’arte dell’essere Serpeverde.
“Assolutamente!! E la lezione che ho preferito è stata quella dei vestiti!” commentò il moro ridendo. Io mi unii a lui ripensando a quel pomeriggio in cui avevamo fatto sfilare la Granger in tutti i modi possibili.
Finimmo di mangiare e con un colpo di bacchetta misi in ordine la cucina. Proprio mentre stavo per spaparanzarmi sul divano sentimmo bussare rumorosamente alla porta. Non mi disturbai nemmeno a chiedere chi era, lo sapevo già perfettamente.
“Avanti!!” gridammo in coro io e Blaise. Come previsto, e ormai come era d’abitudine, Theodore Nott, Daphne Greengrass e Pansy Parkinson fecero letteralmente irruzione in casa nostra, bottiglie di vino alla mano e la giovialità di sempre. Come quando eravamo a scuola, non avevamo perso il vizio di ritrovarci la sera, ovviamente da me, per divertirci e bere insieme. In quei momenti in cui la guerra cercava di distruggere tutto, noi ci eravamo impegnati il più possibile per mantenere i nostri modi di fare intatti, e soprattutto, per rimanere amici come sempre. Niente ci doveva cambiare, né l’età, né il lavoro, né le nuove esperienze. Volvemo rimanere sempre noi.
“Amici miei!!” esclamò gioviale Theo entrando allegro. Pansy andò a baciare Blaise, visto che si erano decisi a stare “seriamente” insieme invece di continuare a spassarsela, e Daphne salutò sia me che il mio migliore amico con un bacio sulla guancia.
“Ragazzi ragazzi ho una notizia incredibile!!” fece Bla ad alta voce, elettrizzato come al solito. Io sorrisi divertito.
“Indovinate chi viene a cena da noi domani?” chiese euforico. I tre si guardarono fra di loro prima di cominciare a rispondere con sarcasmo.
“Dio?”
“Piton in reggicalze?”
“Un troll di montagna?”
Il moro scosse il capo ignorando l’ironia dei nostri amici. Io mi aprii in un sorriso ancora più ampio e con tono quasi solenne risposi...
“Hermione”

Spazio dell'Autrice.

Allora, allora...partiamo da principio. Sono passati più di tre anni dalla fine della scuola, Draco lavora al Ministero della Magia, e Blaise, ebbene sì, fa il giornalista di gossip. Cioè, non so voi ma io ce lo vedevo troppo!! Uno come lui relegat dietro scartoffie e responsabilità era un insulto, e poi volevo essere un po' originale. Più in là saprete anche i lavori che fanno gli altri tre xD Ho cercato il più possibile di mantenere i personaggi e i rapporti fra loro, come Draco sottolinea. Solo una cosa è cambiata: Hermione. Sì, infatti partita per la guerra, aveva lasciato Draco e gli altri, che ormai si erano abituati a vivere senza di lei. Ma improvvisamente, il destino li vuole far rincontrare. Hermione sta per sposare Harry, ma si dice felicissima di poter rivedere i suoi amici Serpeverde. E allora, cosa succederà? Lo scoprirete nelle prossime puntate xD
Spero davvero che come primo capitolo vi sia piaciuto, che l'impostazione della storia sia di vostro gradimento (nelle recensioni di Obbligation, Judgment or Truth, avevo letto che vi sarebbe piaciuto qualcosa con i figli di Hermione e Draco, ma io avevo in mente idee diverse...) e che continuerete a seguire questa pazza sclerata che proprio non riesce a smettere di scrivere Dramione!!

Ci tengo a ringraziare le fantastiche, eccezionali, incredibili 45 persone (mio dio mi sembra un sogno, eppure è così!) che hanno commentato l'ultimo capitolo di "Obligation, Judgment or Truth", e che davvero mi hanno commosso!! Le vostre parole sono state favolose, mi avete dato una felicità talmente grande, che se l'universo ne venisse a conoscenza, avrebbe una crisi d'inferiorità. Semplicemente vi adoro.

That's all folks!!
   
 
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