Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: hunterd    29/09/2009    12 recensioni
Draco Malfoy ha un migliore amico di cui nessuno conosce l'esistenza, se non i suoi famigliari e la sua cerchia ristretta.
Anche Edward Cullen ha un migliore amico di cui nessuno conosce l'esistenza, se non i suoi famigliari.
Cosa potrebbe succedere se entrambi si affidassero al loro migliore amico per risolvere una questione d'amore?
E se per risolvere tale questione, pensassero che trascorrere una
settimana con l'amata dell'altro potrebbe aiutare?
A dimostrare che esiste qualcuno più orribile di un mago purosangue snob ed egocentrico?
O qualcuno più orribile di un vampiro terribilmente affascinante e pieno di sè?
Riusciranno nel loro progetto?
Cosa dovranno subire rispettivamente le povere Hermione Granger ed Isabella Swan, per mano di questi due pazzi egogentrici, per ricredersi su di loro e poter arrivare ad amarli?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eccoci all'epilogo di questa "stramba" ff.
Avevamo lasciato i nostri due "geni" in ottima compagnia. Ma... "cosa sarà successo dopo?" era una domanda che non potevo ignorare. Anche perchè la prima a pensare ad un "dopo" sono stata proprio io! E vi dirò, la mia fantasia si è fatta proprio dei bei voli... specie nella parte finale di questo epilogo. Come avevo detto all'inizio, avrei pubblicato questa ff a cuor leggero, per divertimento. E di divertimento mi sembra ce ne sia stato... così ho inserito anche quell'idea che mi è balenata assurda (e molto molto AU, vi avviso sin d'ora), ma che mi ha fatto sbellicare dalle risate non appena l'ho concepita. Troverete un nome di fantasia per un personaggio in particolare... ma sono convinta che saprete riconoscere chi è il personaggio reale (di cui sono, ovviamente, una strenua fan!!).
Sarà che questa ff mi ha fatto davvero divertire ed andare un pò fuori dagli schemi... ma in questo epilogo non mi sono risparmiata!! E ho lasciato briglia sciolta, più che mai, alla storia ed ai suoi personaggi.
Un'ultima piccola menzione la devo inserire per il personaggio di Harry Potter: nonostante la mia passione per Draco, non mi dispiace totalmente il morettino. Così non troverete mai un personaggio minore in lui... ma piuttosto un degno antagonista di Draco.
Ringrazio tutte coloro che hanno inserito la ff tra le preferite e le seguite... brave, avete avuto un gran coraggio!!!
Ora non mi rimane che salutare, sperando che questa ff abbia allietato parte della vostra giornata... o almeno, quella parte che avete impiegato per leggerla!
A presto.
Besos.
Laura.


PS: può darsi che a volte abbia lasciato intendere degli avvenimenti attraverso una battuta o un dialogo tra i protagonisti... può darsi che a volte non risulti chiarissimo come alla sottoscritta che ce l'aveva in mente... perciò sentitevi autorizzate a chiedere spiegazioni!!

PS AL PS: una musica d'accompagnamento? U2 - It's a beautiful day... non tanto per le parole in sè stesse, quanto per il concetto di "bel giorno"... e qui di bei giorni ce ne sono... ooohhh se ce ne sono!! Per tutti i gusti...




UN GIORNO, UN ANNO DOPO, A MALFOY MANOR



- Sei bellissima.
- Anche tu...
Due occhi verdi la stavano guardando con un'espressione a metà tra l'ammirato ed il malinconico. Istintivamente gli aveva accarezzato una guancia.
- Ehi, dai, mica stai per assistere al mio funerale!
Un lampo era passato in quel verde.
- Forse sarei stato meno triste...
La carezza si era tramutata in un lieve sberleffo.
- Harry sei incorreggibile!
- Ti giuro, preferirei vederti morta, piuttosto che sposata con... lui!
E lei era scoppiata a ridere davanti al suo migliore amico. Elegantissimo nel suo smoking.
- Sai che un pò ti sta bene che tu ti senta così?! Più che altro perchè io ci sono passata prima di te.
Lui aveva cercato di camuffare la verità dietro ad un'espressione interrogativa. Ma lei era molto più furba.
- Non fare il finto tonto... come pensi che mi sentissi, quando tu te la spassavi con Daphne?
Si era passato una mano tra i capelli, scompigliandoli ancora di più. Quante volte gli aveva visto fare quel gesto.
- Bè... era diverso... e poi ero un ragazzino...
- Diverso come, Harry?
Si divertiva troppo a prenderlo in giro.
- Diverso... lo sai! Infatti, io, non la sto sposando!
- Oh scusa... quindi vorresti dire che potrei andare a letto con Draco, ma che non dovrei sposarlo!
- Hermione ti prego... mi fa rabbrividire solo sentirtelo dire...
- Che cosa, che vado a letto con lui o che lo sto per sposare?!
Harry era scattato in piedi come una molla. E a lei veniva ancora più da ridere. Le sembrava di avere davanti Draco, quando per caso andava sull'argomento "relazione con Harry".
- Oddio, Hermione... ti prego risparmiami i particolari...
- Non sei curioso? Draco mi ha fatto un sacco di domande, invece, su di te. Se eri bravo, se ti piaceva farlo di più alla mattina o alla sera...
Era paurosamente arrossito. E aveva anche ripreso a passarsi le mani tra i capelli, compiendo un vero disastro. Irrecuperabili.
- Tu non gli avrai mica detto... tutto vero?! Dimmi che Malfoy non sa nulla della mia vita... intima!
Aveva sofferto abbastanza. E lei si era divertita abbastanza.
- Dai, stavo scherzando... figurati se lui vuole parlare di quando noi due stavamo insieme... preferisce fingere che ci sia un buco di un anno e mezzo nella mia vita, piuttosto che ammettere che l'ho trascorso come tua "fidanzata"!
Stava già meglio... ed era tornato a guardarla con quell'espressione malinconica. A vederla, forse un pò di malinconia stava cogliendo anche lei.
- A pensarci... se le cose fossero andate diversamente, quell'abito lo staresti indossando per me...
Già, forse, se le cose fossero andate diversamente.
- Siamo stati bene insieme... e ti ho amato veramente. Non potrò mai scordare, Harry, che sei stato tu il primo.
Era vero. L'amore che c'era stato tra loro, lo avrebbe ricordato come un periodo perfetto della sua vita. Harry aveva saputo essere tutto per lei: amico, innamorato, amante. Ma poi erano cresciuti e quell'amore non aveva superato l'ostacolo della vita fuori da Hogwarts. Era semplicemente successo ed entrambi lo avevano accettato senza farne un dramma.
Erano tornati ad essere l'uno il migliore amico dell'altro.
- Già, credo che non potrò scordarlo mai, nemmeno io, quello che c'è stato tra noi.
Era tornato a tenerle le mani.
- Senti, devi promettermi una cosa.
Lo conosceva troppo bene. E sapeva cosa stava per dirle.
- Te lo prometto.
- Ma se non ho ancora parlato.
- Secondo me non c'è n'è bisogno, ti conosco troppo bene... comunque sentiamo.
Le aveva sorriso. Con quel sorriso che era soltanto suo. Sempre velato da quella che all'apparenza sembrava timidezza. Ma se anche c'era stata una volta, ormai non ve ne era proprio più traccia dentro lui. Ormai era diventato un uomo anche lui, sicuro di sè stesso e di quello che voleva.
- Promettimi che se anche per un secondo dovesse fare o dire qualcosa che non ti piacerà... tu verrai da me. A dirmelo.
Aveva indovinato. Harry avrebbe avuto sempre una sorta di reticenza nei confronti di Draco. Ma ormai si era rassegnata. Perchè anche Draco avrebbe provato lo stesso identico sentimento per lui.
- Ho indovinato. Quindi te l'ho già promesso.
L'aveva guardata seriamente.
- Hermione, seriamente.
Okay...
- Harry, seriamente. Verrò da te. Come ho sempre fatto quando ho avuto bisogno di aiuto.
Un piccolo tuffo al cuore. C'era stata una sola volta in cui non era corsa da lui. E quell'unica volta aveva cambiato per sempre la sua vita.
Ma non era pentita... anzi. Le aveva fatto scoprire un universo parallelo che aveva sempre ignorato. E che le aveva portato amore, passione, vita.
Le aveva permesso di scoprire Draco.
- Okay... adesso, se proprio ci tieni, puoi andare a sposarlo.
- E' una sorta di benedizione, la tua?
- No, è rassegnazione.
Oggi Harry stava dando il massimo. Non si ricordava quanto tempo era che non la faceva ridere così.
- Grazie... allora finirò di vestirmi. Se resti, mi fai piacere... tanto non c'è nulla che tu non abbia già visto!
Questa volta era stato lui a scoppiare in una risata.
- Se lo sapesse il tuo futuro marito... mi strapperebbe la pelle di dosso!
Si era avvicinata alla cassettiera, proprio di fianco alla finestra. E come tante volte aveva fatto in quell'ultimo anno, quando si trovava in quella stanza, aveva lanciato un'occhiata distratta al giardino.
Solo che questa volta qualcosa di rossiccio aveva attirato la sua attenzione. Proprio sulla quercia gigantesca che affiancava l'ala nord di Malfoy Manor.
Il sangue le si era gelato nelle vene. Ed era tornata a guardare meglio.
Non potevano esserci dubbi.
Appollaiato sul ramo che puntava la finestra della stanza di Draco, c'era LUI.
Il cuore aveva iniziato a galoppargli. Li aveva trovati. E la cosa più strana era che ne era contenta.
Perchè era esattamente un anno oggi, che si preparava a questo momento.
E il momento era giunto. Sarebbero stati soli, lui e lei. Quasi come un anno fa.
Perchè la chiave di tutto stava in quel "quasi". Lei adesso poteva usare la magia. E quel maledetto vampiro stava per scoprirlo.
Si era girata verso Harry.
- Harry, scusa, ma LUI è qui. Ora non ho tempo... poi ti spiegherò.
E lo aveva lasciato lì, completamente sorpreso dalle sue parole e dalla sua fuga.
Ma non aveva davvero tempo.
Aveva una vendetta da compiere.


SEMPRE QUEL GIORNO, SEMPRE UN ANNO DOPO, NEI DINTORNI DI MALFOY MANOR


Bella ancora non capiva perchè dovesse passare le ore antecedenti al suo matrimonio in quello chalet mezzo diroccato e per giunta da sola.
Oltretutto Edward era stato a dir poco pressante nell'invitarla a non uscire di lì, prima che lui fosse tornato.
Continuava a pensare che non fosse giusto. Aveva bisogno anche lei di sentirsi rincuorata. Non è che ci si sposi tutti i giorni.
Così, l'idea di andare a cercare Jake, non le era sembrata poi così malvagia.
Ancora non l'aveva visto quel giorno.
Trovarlo non sarebbe stato un problema. Il suo odore ormai le giungeva forte e chiaro.
L'odore di quello che avrebbe dovuto essere per lei un nemico mortale.
A volte ancora non si capacitava di come fosse diventata.
Ancora passava lunghe ore davanti allo specchio. Che le rimandava l'immagine di una ragazza perfetta.
Pelle perfetta, occhi perfetti, fisico perfetto.
Forte, veloce, agile... tutto ciò che non era stata da umana.
E tutto questo glielo aveva regalato Edward.
Edward... ancora si stupiva di quanto l'amasse. Ancora si stupiva di quanto si amassero... e di quanto tempo passassero a letto.
Dato che non dovevano nemmeno dormire... bè le ore si erano moltiplicate.
E la "vita" accanto a lui scorreva piena di amore, passione, nuove scoperte.
Stava ancora camminando - non correva perchè aveva scoperto che i vestiti non avevano la stessa resistenza della sua pelle - quando un lupo enorme le era venuto incontro abbaiando festoso.
La cosa buffa è che portava dei vestiti legati ad una zampa.
Ma lei sapeva cosa voleva dire. E con discrezione si era girata, in attesa. Lo faceva più per lui. Improvvisamente sembrava tenere molto alla sua privacy davanti a lei.
- Okay... tutto sotto controllo.
Il lupo si era trasformato in un indiano gigantesco. Vestito con solo un paio di pantaloncini.
- Non verrai mica vestito così?!
- Spiritosa... anche se... una volta non te ne sarebbe importato nulla. Non è che quella vampira ti sta facendo il lavaggio del cervello?
Jake era sempre Jake... nonostante avesse una vera simpatia per Alice, non poteva fare a meno di essere il solito scontroso.
- Ehi, considera che oggi mi sposo...
La faccia del suo amico era decisamente cambiata.
- Ah, allora te lo ricordavi.
Era scoppiata a ridere. Una di quelle risate che solo lui sapeva strapparle.
- Già... per tua disdetta...
- Già... senti perchè non sposi me?
Questa poi! Era impazzito?!
- E la piccola Roen?
- Appunto "piccola"... abbiamo davanti almeno quindici lunghi anni felici...
Davvero, Jake a volte superava anche sè stesso...
- Avresti dovuto chiedermelo qualche anno fa... quando "stravedevo" per te...
Aveva assunto un'espressione offesa. Non molto veritiera, ma sapeva dove voleva arrivare.
- Ah... così per me "stravedevi" e basta...
E a lei un pò faceva piacere ricordarlo.
- Ci tieni proprio eh? Anche nel giorno del mio matrimonio vuoi sentirtelo dire...
Ora era un pochino meno offeso. Forse un pochino più malinconico. E un pò, lo era anche lei.
- Sei stato e sarai sempre qualcuno di speciale per me, Jake. Non potrò mai dimenticare che è stata con te la mia prima volta.
Ed era vero. Con Jake aveva scoperto l'amore, la tenerezza, l'amicizia. Aveva passato due anni perfetti insieme a lui.
Poi lui si era trasformato, dopo l'arrivo dei Cullen... lei si era dovuta trasferire... troppe cose avevano giocato a sfavore di quell'amore. Che non aveva retto...ma che senza troppi drammi era tornato ad essere una splendida amicizia.
Le aveva accarezzato una guancia con la sua mano enorme. A ricordarle un calore che molte volte le aveva scaldato il cuore.
- Come sai, il mio amore per Roen è totale... però questo non mi impedisce di custodire un piccolo posto, riservato solo a te, nel mio cuore, Bella. Anche tu rimarrai qualcuno di speciale, per me.
I vampiri non potevano piangere, non avevano lacrime. Ma lui, di questo passo, avrebbe potuto compiere il miracolo con lei.
- Se vuoi lo puoi dire al tuo succhiasangue... e poi farmi sapere come l'ha presa...
Incorreggibile. Come sempre. Edward sarebbe rimasto qualcuno che non avrebbe mai potuto digerire veramente. D'altronde anche lui sarebbe rimasto qualcuno che Edward non avrebbe mai potuto digerire veramente.
- Oh, ma lo sa già. Sai, mi ha fatto un sacco di domande su di noi... o meglio, su di te. Se avevi la stessa sua "resistenza", se preferivi farlo di giorno o di notte, se...
- Bella, mi stai dicendo che hai messo in piazza con lui, la mia intimità?!
Adesso era il suo turno di divertirsi un pò.
- Bè, che male c'è Jake. Anzi, se tu hai qualche domanda da farmi su di lui... sarò ben lieta di risponderti!!
Mamma che faccia terrorizzata stava facendo...
- Ti prego Bella... non voglio sapere nulla... preferisco credere che tu... che voi... oh, porco cane... non voglio neanche pensarci!!
Era tornata a ridere di gusto.
- Ma dai, Jake! Ti pare che Edward avrebbe potuto chiedermi una cosa del genere?! Figurati che finge di credere che nella mia vita ci sia un buco di due anni, pur di non dover ammettere che io e te siamo stati insieme!!
Aveva tirato un sospiro di sollievo.
- Che incubo... già devo accettare il fatto che hai intenzione di passare il resto della tua vita - che sarà davvero un'eternità! - con lui...
- Bè dai... ad un certo punto non ti toccherà più questo incubo...
Si era fatto serio. Eppure già altre volte ci avevano scherzato sopra al fatto che lui se ne sarebbe "andato" prima di lei...
- Ecco a proposito... devo chiederti di farmi una promessa...
No, l'espressione protettiva no! Ancora non si capacitava che era diventata quasi più forte di lui... ma guai a ricordarglielo.
- Sentiamo...
- Devi promettermi che qualsiasi cosa faccia o dica che a te non piacerà... bè tu verrai da me. A dirmelo.
- E tu cosa farai?
- Seriamente Bella... promettimelo.
- E va bene... lo farò... e poi sono sempre venuta da te Jake... anche in questo ultimo anno, quando avrei potuto rompere il collo a Edward io stessa...
Ma il solito senso di colpa si era riaffacciato. Tutte le volte, tranne una. Quell'unica volta, però, le aveva spalancato le porte del mondo in cui viveva adesso. Insieme ad Edward.
Perchè, soprattutto, le aveva spalancato il cuore ed i pensieri di Edward. Qualcosa per cui era valsa la pena abbandonare la sua umanità.
- Bene, ora sono soddisfatto. E posso andare a vestirmi.
Già decisamente una saggia idea... tra meno di due ore si sarebbe sposata e lui era il suo testimone!
- Tu che fai?
- Secondo Edward dovrei stare rinchiusa in quello chalet diroccato ad aspettarlo, ma siccome non ne ho voglia...
Un odore l'aveva colpita improvvisamente. Forse avrebbe dovuto dire un profumo. Ma ancora non si era abituata nemmeno a questo.
Sangue. Umano. E insieme un profumo che il suo olfatto cento volte superiore a com'era prima, non poteva non riconoscere.
Li aveva trovati. Non immaginava come, ma era successo.
Era pronta a scattare. Anche questo era qualcosa a cui non si era ancora abituata.
Ora, era lei il predatore. Ed un predatore che non aveva eguali al mondo.
LUI non ci avrebbe potuto fare assolutamente nulla. Avrebbe potuto solo soccombere.
Era esattamente un anno che pensava a questo momento.
- Bella?
Jake la guardava perplesso e un pò guardingo. Forse perchè stava.... ringhiando.
Ma LUI era sempre più vicino.
Poi all'improvviso qualcosa era sfrecciato sopra gli alberi. E alla sua vista non era sfuggito lo stesso.
Qualcuno a cavallo di una scopa. Qualcuno con degli inconfondibili capelli biondi.
Stava per balzare. Ma prima doveva rassicurare Jake.
- Jake, ora non ho tempo di spiegarti. Ma LUI è qui. Devo andare, immediatamente.
E poi era già sugli alberi. Con facilità seguiva la sua preda che sfrecciava sopra di lei.
Preda, perchè adesso era lei il predatore. E quando se ne sarebbe accorto, sarebbe stato troppo tardi per lui.
Avrebbe solo potuto essere la vittima della sua vendetta.   


SEMPRE QUEL GIORNO, SEMPRE UN ANNO DOPO, SEMPRE A MALFOY MANOR


- Tu sei suo cugino... sei tu che avresti dovuto impedirgli di fare una stronzata del genere...
- Ma voi siete tutti suoi amici... tanto quanto me... perchè non lo avete fatto desistere voi!
- Ah, io mi chiamo fuori... con lui non è mai servito cercare di farlo desistere!
- Ah, così è da veri furbi, e poi... non è che vostro "fratello" sia meno colpevole!
- Bè, anche questo è vero, nostro fratello avrà sbagliato... però che era una testa di cazzo pure lui, al pari di Draco, lo sapevate anche voi...
- Ragazzi io dico che ce ne dovremmo lavare le mani, qualsiasi cosa succeda, gli starà bene...
- Io dico, invece, che dovremmo fare in modo che loro cerchino di risolvere tutto il casino... anzi, magari iniziando dai parenti stretti, vero Blaise?
- E perchè non dalla categoria più avvantaggiata, Jasper?
- Senti, lascia perdere, tanto non cavi un ragno dal buco con lui!
- Ehi, guarda che se c'è qualcuno in grado di trovare un ragno... bè quello sono proprio io...
- Io dico che dovremmo essere noi ragazze a risolvere la situazione... dato che siete stati voi maschietti ad incasinarla ben bene...
- Hanno parlato le salvatrice del mondo...e allora perchè avete tenuto gioco anche voi, a quei due?
Nella stanza otto persone adulte e consapevoli di esserlo, stavano dando vita "al rinfaccio" del secolo. E le voci si stavano accavallando sempre più, creando ancora più confusione.
Ovviamente, c'era un un'unica persona in grado di inserirsi in un tale bailamme e tentare di riportare un pò di ordine per capirci qualcosa.
Non fosse altro che in situazioni così, nella sua vita, ci si era trovato spesso e volentieri.
Anche se pensava che non sarebbe più accaduto. Dato che sette anni fa, aveva già sistemato una situazione parecchio incasinata e sperava non se ne potesse creare una più grande.
Evidentemente, però, era una speranza mal riposta. I guai, lo seguivano sempre.
Lo schianto dell'enorme lampadario aveva azzittito tutti in un colpo solo.
E otto paia d'occhi si erano posate su Harry Potter. Accompagnato dalla sua fidanzata Ginny e dal suo migliore amico Ron.
- Ehi, lui è lo sfregiato di cui parla sempre Draco!
- Ehm... Jasper, non ama molto quel soprannome...preferisce essere chiamato Harry o Potter...
Due occhi verdi stavano osservando i quattro maghi Serpeverde e i quattro vampiri senza la minima traccia di sorpresa o paura. Erano solo terribilmente seri e determinati.
- Blaise, potresti spiegarmi che diavolo sta succedendo?!
La voce di Harry era altrettanto seria e determinata. La postura rigida del corpo e le mani chiuse a pugno, però, stavano ad indicare che la determinazione sfociava anche in una sorta di... incazzatura con i fiocchi!
- Però, il morettino ha proprio il fascino del vero leader... ora capisco perchè Draco non ama molto che sia lui, il "migliore" amico di Hermione...
Una risatina aveva accompagnato le parole delle vampira bionda, a cui aveva fatto eco quella della vampira bruna. A cui aveva fatto eco anche un ringhio disumano del vampiro grande e grosso e al ringhio solo un pò meno "disumano" della fidanzata di Potter. Per gli ultimi due, il commento della bionda era evidentemente e assolutamente fuori luogo.
Harry, invece, aveva quasi ignorato il complimento... la sua figura si era ulteriormente irrigidita al nome di Hermione, a dimostrazione che se non volevi guai con lui, l'unica cosa che non dovevi fare era "toccare" qualcuno della sua cerchia.
- Allora, Blaise, perchè siete qui a parlare della fuga di Hermione... e soprattutto perchè ne stai parlando con "loro"...
Forse, per una volta, i vampiri stavano assistendo ad una vera espressione di imbarazzo sul viso di Blaise. E la cosa rappresentava una novità così grande, da lasciarli ammutoliti.
- Ehm... vedi Harry... devi sapere che...
- Oh, insomma Blaise, non ti mangerà mica! Harry, è successo un pò un casino. Per farla breve...
Daphne Greengrass, nonchè moglie di Blaise, nonchè ex fiamma di Draco Malfoy, nonchè ex fiamma di Harry Potter - e per questo Draco Malfoy ancora non l'aveva mai veramente perdonata - era l'unica che probabilmente, in questo momento, poteva azzardarsi a parlare così con lui. In mancanza di Draco, ovviamente... perchè se ci fosse stato, sarebbe stato lui a fronteggiare Potter.
Era passato un anno, ma ancora Draco Malfoy ed Harry Potter si tolleravano a malapena... e solo per amore di Hermione!
- ... "loro", cioè la famiglia Cullen, sarebbero dovuti arrivare direttamente sul luogo della cerimonia... però, Edward, il fratello mancante di questa simpatica famigliola, invitato anche da Draco, mancante anche lui, ha pensato bene di fare un salto prima qui, a casa sua... e credo che Hermione se ne sia accorta...
- Direi di sì, a questo punto, Daphne...
Per il momento Harry era riuscito a capire chi era il "lui" a cui si era riferita Hermione e che l'aveva fatta praticamente schizzare via.
- E chi sarebbe questo Edward per Malfoy?
- Ehi, morettino, piano coi termini... leader o non leader, "questo Edward" si dà il caso che sia mia fratello... quindi sei pregato di usare un altro tono quando chiedi di lui...
Lo sguardo di Harry si era posato sul vampiro grande e grosso. Effettivamente molto grande e grosso. Ed anche abbastanza su di giri.
- "Edward" chi è?
Aveva corretto il tiro... non fosse altro che ci mancava solo una rissa tra maghi e vampiri... dato che Ron aveva già fatto un passo avanti verso il vampiro grande e grosso.
- Edward è il migliore amico di Draco. Quindi, Draco è il migliore amico di Edward...
Zabini era tornato in forma... forse perchè - secondo lui - ora arrivava la parte davvero divertente. Spiegare come mai entrambi erano spariti e per mano delle rispettive ragazze. Uno spasso davvero... vedere la faccia che avrebbe fatto Potter. Per Zabini era chiaro che sarebbe scattata la scommessa del secolo... Potter chi avrebbe ucciso per primo? Draco o Edward?
- E perchè Hermione sarebbe dovuta fuggire con lui? Neanche sapeva della sua esistenza, non me ne ha mai parlato...
Harry ora appariva meno determinato e più confuso. Il fatto che Malfoy avesse un migliore amico vampiro lo aveva un attimo sorpreso. E ancora di più che non lo sapesse nemmeno Hermione. Quei due - anche se gli scocciava e mooolto doverlo ammettere - erano ormai quasi una persona sola. Si confidavano anche quante volte starnutivano in una giornata!!
- Ehm... Harry, diciamo che Hermione sapeva dell'esistenza di Edward... ma non che fosse il migliore amico di Draco...
Una imbarazzata Pansy Parkinson si era intromessa nella conversazione. E tutti e tre i maghi Grifondoro, questa volta, erano veramente sobbalzati. Mrs. Perfidia in persona con un atteggiamento... imbarazzato?! La situazione poteva solo essere indiscutibilmente grave.
- Okay, ora ne ho abbastanza. Ditemi tutto quello che c'è da sapere e facciamola finita...
- Questo sì che si chiama parlare chiaro, Sfregiato... ops... Potter... o Harry?! Posso chiamarti Harry? In fondo, diventeremo tutti una grande famiglia...
Jasper Cullen, l'empatico della situazione, si stava divertendo come non mai. Tutte le emozioni in campo avevano l'aria di diventare un mix esplosivo. E all'appello mancava ancora qualcuno... che stesse dalla parte di Bella. Ma sarebbe arrivato entro breve, ne era sicuro.
- Ehi, Mr. Simpatia, chiamalo ancora così e i tuoi bei dentini te li faccio ingoiare!
Ron Weasley questa volta aveva fatto "due" passi in direzione di Jasper. Poi era stato trattenuto dalla mano della fidanzata di Harry, Ginny Weasley, sorella dello stesso Ron.
- Dai Ron, non ti ci mettere anche tu... la situazione è già abbastanza incasinata così!
Dall'altra parte, la vampira bruna aveva rifilato una bella pacca a Jasper apostrofando anche lui con un ringhio che più o meno recitava "piantala che non è il momento per i tuoi giochi cretini..." e la situazione era tornata in stallo.
Il problema era: chi avrebbe avuto il coraggio di confessare ad Harry Potter che la sua migliore - ed intoccabile - amica era stata vittima di un piano folle di Draco Malfoy? E che loro ne erano complici?
Il fatto che un Draco innamoratissimo stesse per sposare una innamoratissima Hermione, non era una garanzia sufficiente per loro che non ci sarebbero state fuoco e fiamme. Soprattutto perchè al momento, Hermione era fuggita portando con sè un vampiro e non si sapeva che intenzioni avesse. O meglio, gli otto presenti un'idea ce l'avevano, ma dire anche quello era un ulteriore problema.
Proprio mentre Potter stava per perdere definitivamente la pazienza, pensando di iniziare a cruciare qualcuno dei presenti - magari proprio Blaise dato che ancora gli doveva pagare una scommessa che aveva perso - le porte dell'enorme salone di Malfoy Manor non si erano spalancate... erano state divelte!
Per lasciare entrare un indiano gigantesco - accompagnato da un'altro gigante e da una ragazza, vestiti anche loro con abiti da cerimonia - con un'espressione che faceva sembrare allegria l'incazzatura di Potter.
- CHE FINE HA FATTO BELLA?!
Jacob Black aveva appena fatto il suo ingresso trionfante e Jasper stava riscuotendo i dieci dollari che aveva scommesso con Emmet, dato che era passato solo un quarto d'ora dalla scomparsa di Bella e Draco.
Potter, che dopo essere stato perseguitato da Voldemort per ben sette lunghi anni, non aveva più timore di nulla, non aveva esitato.
- E tu chi diavolo sei? E chi è questa Bella? E perchè vieni, qui, a chiederlo proprio a loro?
E aveva riguardato brutto gli otto presenti.
- Potrei chiedere io chi diavolo sei tu?! Però adesso ho cose più urgenti.
Ed era tornato a guardare brutto i quattro vampiri.
- Jake, che piacere vederti... Seth, Leah... vi aspettavamo... come avete fatto a trovarci?
- Abbiamo seguito la vostra puzza, Cullen! Dov'è Bella?! E dov'è quel succhiasangue di vostro fratello che mi ha giurato che non sarebbe mai più scomparsa la MIA MIGLIORE AMICA!!
Potter, che era tutto tranne che stupido, non aveva faticato a fare due più due. Draco, Hermione, Edward, Bella. Quattro persone legate da un mistero di cui gli otto originariamente presenti nella stanza ne sapevano qualcosa.... anzi, ne sapevano molto.
E siccome Potter sapeva anche quanto fossero preziosi gli alleati in una guerra, si era rivolto al gigante infuriato.
- Jake, piacere sono Harry. Credo che abbiamo in comune molto più di quanto credi... entrambe le nostre migliore amiche sono scomparse. E pare che la causa sia qualcuno che per entrambi rappresenta una persona... ehm... diciamo a malapena "tollerata"...
Ovviamente Jake non aveva potuto fare a meno di trovare ineccepibile il discorso di Harry. Ed ora i due, affiancati, stavano praticamente minacciando tutti i presenti, esclusi i rispettivi amici, di morte imminente.
A questo punto, gli otto originari presenti, avevano istantaneamente eletto come loro rappresentanti le uniche due ragazze in grado di gestire la minaccia Potter/Black: Daphne ed Alice.
Ed erano state sospinte dalle rispettive parti a fronteggiare il pericolo. Alice di fronte a Jake e Daphne di fronte ad Harry. Gli altri intorno, come a contenere un incontro di boxe...
- Harry, lei è Alice... una delle sorelle di Edward...
- Jake, lei è una delle amiche di Draco...
- E chi sarebbe questo Draco?
- Un cretino Jake... fidati di me.
Ovviamente Potter non si era fatto sfuggire l'occasione di poter insultare Malfoy.
- Mi fido, Harry... a pelle direi che sei un tipo a cui dare retta... andate avanti, Alice, Daphne...
- Allora, non c'è un modo più "soft" per spiegare cosa sta succedendo...
Le due ragazze si erano guardate sospirando... stavano per innescare la bomba ad orologeria Potter/Black.
- Quindi... Jake, Bella ha rapito Draco perchè lui - esattamente un anno fa - l'ha tenuta prigioniera una settimana per fare un favore ad Edward...
- di conseguenza, Harry, Hermione ha rapito Edward perchè un anno fa l'ha tenuta prigioniera una settimana per fare un favore a Draco...
Black si era trasformato in un lupo gigantesco che ringhiava e sbavava, mentre Potter stava praticamente levitando minaccioso a quasi un metro da terra, la bacchetta sfoderata e pronta ad agire.
- Jake, so che adesso sei fuori di te...
- Harry, so che adesso sei fuori di te...
Le due ragazze avevano avuto il medesimo sospetto... che i due ragazzi fossero fuori di loro...
- ma, ora non serve a nulla.
- Giusto, Alice ha ragione. Ora dobbiamo pensare a Bella ed Hermione... ed impedirle di fare una sciocchezza...
I nomi Bella ed Hermione avevano ovviamente compiuto il miracolo. Jake era tornato in forma umana - e con grande dispiacere di tutte le ragazze presenti, il suo amico gli aveva prestato la giacca per coprire la sua nudità - ed Harry era tornato a calpestare il suolo, rinfoderando la bacchetta.
- State "davvero" dicendo che quei due hanno rispettivamente rapito la ragazza dell'altro e l'hanno tenuta prigioniera per una settimana???!!!!!
- Ma sono impazziti?! Ma cosa credevano di fare?!
Adesso anche i rispettivi amici che erano rimasti sinora in disparte, si stavano agitando.
- Ma davvero Draco ha fatto una cosa del genere, Daphne?
- Sì, Ginny... so che può sembrare pazzesco... ma sai che Draco molto a posto non lo è mai stato...
La rossa e la bionda per una volta erano quasi d'accordo.
Dall'altra parte c'era una deliziosa ragazza che stava rivolgendo la stessa domanda ad Alice.
- Alice, credo che Edward abbia superato sè stesso questa volta...
- Leah, perchè non conosci tutto il passato di Edward...
E anche loro per una volta erano quasi d'accordo.
- Io questa volta Malfoy lo uccido. Davvero, questa volta niente e nessuno mi faranno cambiare idea!!
- Io questa volta Cullen lo uccido. Davvero, questa volta niente e nessuno mi faranno cambiare idea!!
Ma si sa, nella vita c'è sempre qualcosa o qualcuno in grado di smentirti...
- Harry, perchè dovresti voler uccidere mio figlio?
- Jake, e tu perchè vorresti uccidere il mio?
Se gli otto originariamente presenti, cioè i quattro maghi Serpeverde e i quattro vampiri Cullen, avevano pensato che non ci sarebbe stato niente di peggio che l'arrivo di Potter e di Black insieme... si sbagliavano.
Perchè ora a guardare tutti leggermente sorprese c'erano Narcissa Malfoy ed Esme Cullen. E questo era un vero problema.
Potter, che non aveva dimenticato come in un lontano giorno - o meglio notte - Narcissa Malfoy avesse giocato un ruolo fondamentale nel tenerlo in vita, aveva avuto un ripensamento sull'essere deciso ad uccidere Draco.
Black, che non aveva mai conosciuto sua madre, aveva trovato in Esme un degno surrogato - tanto che era diventato quasi un sesto figlio adottivo -, quindi anche il suo istinto assassino verso Edward aveva subito una battuta d'arresto.
Il fatto poi che le due donne fossero di una bellezza e di un'alterigia fuori dal comune, giocava anche quello un ruolo fondamentale. Incutevano un leggero terrore in chi le stava dinnanzi.
Sta di fatto che ora c'erano quattordici persone adulte e consapevoli di esserlo, che imbarazzati, fissavano le due donne.
- Qualcuno sarebbe così gentile da spiegarci perchè ci sono più di cento invitati che aspettano i rispettivi sposi, ma di loro non c'è alcuna traccia?
- Credo di trovarmi assolutamente d'accordo con Narcissa... cosa sta succedendo? Dove sono Edward, Bella, Draco ed Hermione?
Niente, nessuno osava dire una parola. Si sentiva solo il rumore di tante rotelle che giravano tutte insieme... tranne quelle di Potter e Black. Loro erano alle prese con quel maledetto senso di colpa che solo quelle due donne riuscivano a risvegliare.
Potter si chiedeva perchè Draco avesse preso tutto da suo padre e niente da sua madre... tutto sarebbe stato più semplice.
Black si chiedeva perchè Edward non fosse davvero figlio di quella donna... tutto sarebbe stato molto più normale...
- Ragazzi? Di qualsiasi cosa si tratti potete parlarne con noi...
- Esme ha ragione... in passato abbiamo mai dato prova di non saper capire?
Ecco, ora i visi erano un pochino meno imbarazzati e più terrorizzati. In passato Esme e Narcissa erano state in grado di bacchettare ognuno di loro con rigore ed implacabilità.
Poi,una vocina timida si era fatta avanti.
- Zia Narcissa le cose più o meno stanno così...
Due occhi grigi e gelidi si erano posati su Blaise. Se c'era una cosa che Narcissa sapeva molto - troppo - bene, era che quando Blaise la chiamava zia, lui e Draco ne avevano fatta una così grossa da appellarsi ad ogni mezzo possibile per cercare di indorarle la pillola.
L'ultima volta che Blaise l'aveva chiamata zia, lui e Draco le avevano fatto credere di essere diventati due Mangiamorte. Si erano tatuati per finta il Marchio nero.
Quella volta non avevano visto la luce del sole per molte settimane. E le segrete di Malfoy Manor non era un luogo sicuramente accogliente.
- Vai avanti, Blaise... e non chiamarmi zia... non ti servirà a nulla...
A queste parole, solo uno dei presenti aveva osato ridere... Jasper Cullen.
Ma era bastato che quei due occhi gelidi puntassero su di lui e la risata si era spenta.
- Jasper, potrei sempre chiamare Andromeda... e spiegarle perchè a casa sua nessuno dei suoi elfi vuole più lavorare quando arrivi tu...
Oh, merda! Come faceva a saperlo Narcissa?! Blaise gli aveva garantito che nessuno lo avrebbe mai saputo che quella sera si erano divertiti a far credere agli elfi che lui fosse la reincarnazione del Conte Dracula!

Venti minuti dopo. In una stanza a Malfoy Manor.

- Harry, so che non se lo merita... ma fallo per Hermione. Non vorrai che faccia qualche sciocchezza...
Gli occhi erano dello stesso grigio, ma su di lui avevano tutto un altro effetto. A dire il vero avevano anche un'altra espressione quando lo guardavano.
- Si rende conto di quello che mi sta chiedendo? Suo figlio ha deliberatamente ingannato Hermione!
Narcissa, come sempre, aveva sospirato.
- So che Draco ha le sue pecche...
Pecche? Far rapire la propria fidanzata - allora non lo era nemmeno - dal suo migliore amico... vampiro per giunta, farle credere che sarebbe stato per sempre, farle passare chissà cosa.... definirlo una pecca? Quella era imbecillità, arroganza, meschinità allo stato puro!
- ... ma sono convinta che Draco ami davvero Hermione. Non è un capriccio... credimi.
Perchè non poteva dimenticarsi di quella notte? Perchè doveva sempre essere così Grifondoro fino in fondo?
- Suo figlio, comunque, non è nelle mani di Hermione... io al massimo posso evitare che uccida quel vampiro... Edward...
- Oh, per Draco c'è Esme... sono convinta che non avrà problemi a convincere l'amico di Bella...
Già, quel Jake, sembrava proprio fatto della sua stessa pasta... che fregatura trovarsi sempre dalla parte dei buoni...


In un'altra stanza di Malfoy Manor sempre venti minuti dopo.

- Jake, so che adesso sei molto arrabbiato... ma pensa a Bella. Avrebbe l'eternità intera per rimpiangere la sciocchezza che potrebbe fare..
Gli occhi erano anche loro dorati, ma su di lui avevano sempre avuto un altro effetto. Anche perchè non lo guardavano come se fosse una perenne minaccia...
- Suo figlio ha volutamente ingannato Bella!! E io dovrei anche sbrogliargli la situazione?
- So che Edward non si è comportato molto bene...
Non molto bene? Ha fatto rapire la sua fidanzata - e allora manco lo era - dal suo migliore amico, facendogli credere che era un suo nemico, facendogli credere che sarebbe stato per sempre, facendogli passare chissà che cosa e lo definiva un comportamento non tanto corretto? Quello voleva dire rasentare la follia, l'onnipotenza!
- però sono convinta che ami davvero Bella. Non è solo un capriccio...
Perchè non poteva dimenticarsi che Esme lo aveva accolto come un figlio?
- Comunque, Edward, non è con Bella... io al massimo posso salvare la vita di quel Draco...
- Oh, Edward sono sicuro che sarà salvato da Harry... ora c'è Narcissa che sta parlando con lui...
Già, un'altro che aveva tutta l'aria di farsi sempre fregare come lui... perchè non riusciva ad essere più lupo cattivo che indiano buono?


Sempre a Malfoy Manor, sempre venti minuti dopo, nel salone.

- Io punto trenta galeoni su Harry!
- Ron, ma sei impazzito? Cosa fai, scommetti anche tu?!
Ginny stava guardando suo fratello che insieme a Blaise e a quel vampiro di nome Jasper, raccoglievano i soldi per una scommessa su chi sarebbe tornato prima tra Harry e quel Jake.
Ma cosa avevano in testa gli uomini?
- Ginny, sprechi il tuo fiato... io è una vita che ci provo con Blaise, ormai ci ho rinunciato.
- Se ti può consolare, io con Jasper è da un'eternità che ci provo... ma sempre con scarsi risultati...
Daphne ed Alice si erano avvicinate alla fidanzata di Potter.
- Io allora sono fortunata, Harry non ha la mania di queste scemenze...
- Mi spiace deluderti, Ginny, ma Harry mi deve giusto giusto cinquanta galeoni... ha scommesso che Hermione non avrebbe accettato di diventare la signora Malfoy...
Ginny non per niente era rossa di capelli e lo sguardo omicida che aveva ora, alle parole di Blaise, forse avrebbe fatto impallidire anche il temerario Harry Potter.
- Che grandissimo... stronzo! E mi viene anche a dire che non tollera il tuo atteggiamento, che come capo della sicurezza dovresti dimostrare un minimo di serietà!!
- Non te la prendere Ginny... sono tutti uguali.
Daphne ed Alice erano quasi convinte che ben presto Ginny sarebbe stata una nuova socia del loro club "gli uomini servono ad una cosa sola... il resto del tempo devi solo cercare di sopportarli".
- Credete che Narcissa ci lascerà frequentare ancora Malfoy Manor?
Emmet, il vampiro grande e grosso si era rivolto a tutti e a nessuno.
- Penso di sì... almeno, le segrete sicuramente! Io mi chiamo fuori però... ci sono già stato parecchie volte...
- Io mi associo a Blaise... l'ultima volta ci ho passato una settimana... l'altra me l'ha scontata solo perchè ha interceduto mio padre...
Theodore che era rimasto silenzioso, all'idea delle segrete di Malfoy Manor si era fatto tornare la parola.
- Come la fate lunga... Narcissa è una donna comprensiva... non è il mostro che descrivete...
Solo Pansy, dall'alto della sua perfidia, poteva ritenere Narcissa una donna comprensiva...
- Tu non fai testo, Pansy...
Questa era stato, infatti, il coro che aveva accolto le sue parole.
- Allora, nessun'altro scommette? Ragazze?
Un coro di "ma va a quel paese" aveva accolto la proposta di Blaise. Decisamente le ragazze non erano dell'umore giusto.
- E voi, non fate il tifo per il vostro amico?
Seth e Leah, gli amici di Jake, erano rimasti leggermente in disparte. Evidentemente non si erano ancora ripresi dallo shock di essere nella stessa stanza con dei vampiri - anche se conosciuti - e con dei maghi.
E che tutti avessero un atteggiamento piuttosto bizzarro. Si stavano giusto domandando se era il caso di andarsene, quando la coppia Potter/Black aveva fatto ritorno.
Entrambi con l'aria di chi ha appena preso un enorme fregatura e ne è consapevole.
- Ginny, Ron... vado da Hermione.
- Seth, Leah... vado da Bella.
A quel punto tutti avevano ripreso a respirare. Anche i vampiri che di norma non avevano bisogno di farlo.
La loro salvezza aveva assunto le sembianze di quei due.
Potter si era smaterializzato senza aggiungere altro.
Black era ritornato lupo e lanciando un ultimo latrato in direzione degli amici, era uscito anche lui correndo.
Per tutti gli otto - vampiri e maghi - il peggio sembrava passato. Sembrava... perchè erano riapparse Narcissa ed Esme.
E tutti, ragazze comprese, erano tornati a tremare.
- Ragazzi, vorremmo scambiare due parole con voi... se i nostri graditi ospiti vogliono scusarci un attimo...
La voce di Narcissa era diventata "cortese", insieme allo sguardo, solo per rivolgersi ai fratelli Weasley e agli amici di Jake.
Lo sguardo gelido ed impenetrabile era tornato quando aveva ripreso a fissare tutti gli altri.
- Giusto, ragazzi, solo due parole.
Anche Esme gli aveva riservato lo stesso sguardo. E se ce l'aveva anche lei... questa volta erano fritti.
Non sarebbero usciti come ci erano entrati in quella stanza. Questo, ormai, era chiaro per tutti.
Come era chiaro, per tutti, che questa volta Draco ed Edward avrebbero pagato caro tutto il casino che avevano tirato in piedi.


QUATTRO GIORNI DOPO


Okay, aveva toccato il fondo di quel casino. Più giù di così non poteva andare. Era arrivato il momento di risalire.
Aveva richiuso la bottiglia mezza vuota, si era dato una sistemata ai vestiti spiegazzati... bè, per l'ombra di barba avrebbe fatto un'eccezione.
Adesso che aveva deciso, aveva troppa fretta. Anche perchè quello che si accingeva a fare... se solo ci avesse pensato altri cinque secondi, era fatto.
Piuttosto avrebbe passato il resto della sua vita sprofondato in quella poltrona, a darsi del coglione.
Quando avrebbe ritrovato la forza di andare a parlare con... Potter.
Non ad insultarlo, non a cruciarlo, non ad ammazzarlo... a parlargli! Per strappargli l'informazione che da più di quattro giorni non era riuscito ad ottenere: dove era andata a finire Hermione?
Perchè non aveva risposto alle centinaia - bè quasi migliaia - di lettere che le aveva inviato?! Perchè aveva fatto in modo che se solo apparisse nel raggio di qualche chilometro da casa sua, l'aria prendesse fuoco?!
Va bene, aveva fatto una sciocchezza - forse grande cazzata andava meglio - ma lui l'amava! L'aveva fatto solo per darle... un aiutino sulla direzione da prendere.
E poi, l'anno passato insieme, non aveva dimostrato che loro erano nati per stare insieme?
Cazzo... si stavano anche per sposare!!!
Basta! O di questo passo avrebbe riaperto la bottiglia.
Okay, facciamolo... aveva pensato.
Si era concentrato... fortemente... ed era successo!
Cazzarola se era successo.
In pieno stile "strafottenza ed arroganza Malfoy" era piombato nel salotto di casa Potter-Weasley.
E non era il solo ad esserne rimasto stupito. No, no.
- Malfoy, dico, ma che cazzo stai facendo!! Ti sei rincoglionito del tutto!! Ti sei bevuto quel pò di cervello che avevi dimostrato di possedere?!
Un Ronald Weasley in boxer e canotta si era districato a fatica da un groviglio di gambe e braccia. E si era parato dinnanzi alle restanti gambe e braccia, che si erano tuffate sotto i cuscini del divano. Decisamente gambe e braccia molto più attraenti di quelle pelose di Weasley.
- Senti Weasley, non ho tempo per queste stronzate.. quindi non aspettarti delle scuse!
Sbagliava o si era leggermente gonfiato?!
- Ma tu sei davvero un grandissimo stronzo...
- Sì, sì... anche tu! Adesso, così magari levo il disturbo, se fossi così "cortese" da dirmi dove posso trovare Potter...
- Non è qui... e se avessi prima "chiesto" avresti potuto evitare di piombare qui così...
- E quando torna?!
- Qui non torna... è da quattro giorni che non mette piede qua!
Merda... quattro giorni. Cioè da quando era riuscito a riportare indietro Edward, sano e salvo, a Malfoy Manor.
Weasley aveva una faccia sempre più scocciata. Anche qualcun'altro sbuffava da sotto i cuscini.
Forse non si stavano rendendo conto della gravità della situazione...
- E dove lo trovo?
- Perchè dovrei dirtelo?!
Risposta sbagliata. Stava parlando con Draco Malfoy, Serpeverde.
- Perchè se no dico al padre di Asteria che vi... "frequentate"!
Qualcosa era sbucato da dietro un cuscino. Un paio d'occhi verdi niente male...
- Ciao, Draco...
- Ciao, Asteria. Tutto bene?
- Fino a due minuti fa, sì.
Che gusti però... con Weasley!
- Okay, Malfoy. Tanto avrei dovuto dirtelo lo stesso... nel caso me lo avessi chiesto!
Che grandissimo bastardo... quasi quasi avrebbe parlato lo stesso con il padre di Asteria!
- Cosa significa? Potresti essere, per una volta nella tua vita, più chiaro?!
Ad Asteria era sfuggita una risatina... forse perchè conosceva bene anche lei Weasley... questo gli aveva dato da pensare che era da molto che si "frequentavano"...
- Harry mi ha mandato un gufo, quattro giorni fa, dicendomi che se me lo avessi chiesto, avrei dovuto dirti dove si trovava...
Sentiva puzza di "fregatura Grifondoro"...
- E dove dovrei cercarlo?
- A Grimmauld Place e dove se no?!
Eh, già... e dove se non nel covo di un altro Grifondoro!!
- L'idea che ha di me il tuo amichetto... possibile che dopo tanti anni ci prova ancora?!
Asteria aveva ridacchiato ancora... bè, da Serpeverde quale era, aveva vissuto anche lei "in diretta" i loro sette anni "felici" -  quelli suoi e di Potter - ad Hogwarts....
- A fare che?
Weasley... non aveva ancora capito se ci faceva o ci era... ma gli lasciava il beneficio del dubbio, visto che una ragazza come Asteria non si sarebbe mai veramente abbassata ad un certo livello!
- A fregarmi, Weasley! Ti pare che mi fidi ad entrare nella tana del lupo, così... solo perchè me lo ha detto lui?
Lo aveva guardato male. Forse perchè erano già cinque minuti che era lì... sembrava avere fretta di tornare a fare ciò che stava facendo.
- Per quanto mi farebbe un grandissimo piacere... sono purtroppo costretto a dirti di stare tranquillo... che non c'è nessuna trappola. Io sono uno dei custodi segreti di Grimmauld Place... e IO ti sto dicendo che ci puoi andare...
Il rosso del suo viso stava diventando sempre più intenso...
- Perciò, Malfoy, fammi il piacere di andarci e di toglierti dalle palle!!
Lo aveva guardato come lo aveva sempre guardato: con distaccata freddezza. Anche se il suo rossore stava scendendo anche alla base del collo.
- Guarda, Weasley, che se continui a richiamare sangue alle parti alte...
E lì ci aveva piazzato la sua espressione perennemente annoiata... quella che tanto lo faceva incazzare...
- non ne rimarrà più per le parti basse!
Un tendine aveva inziato ad ingrossarsi sul collo rosso. Ma, con suo grande rammarico, non poteva divertirsi oltre con lui.
Doveva andare a "divertirsi" in un altro posto... con Potter.
- Grazie per la pazienza Asteria... e speriamo che non ti abbia rovinato del tutto la serata... già non deve essere un granchè con lui... in queste condizioni, poi!!
Il pugno di Weasley gli aveva sfiorato l'orecchio nel momento in cui si era smaterializzato.



SEMPRE QUATTRO GIORNI DOPO


Possibile che non riuscisse a trovare il coraggio?
Anche se forse non era proprio coraggio, quello di cui aveva bisogno. Forse era più la necessità di doversi trattenere.
Dall'entrare e compiere una strage.
D'altronde non aveva molte altre alternative. Aveva passato tutta la notte a comporre quel numero di cellulare, a suonare il campanello di quell'appartamento.
Ma a niente era valso. Come del resto era già successo nei tre giorni predenti.
Bella era sparita. E se non voleva perdere altro tempo, non aveva scelta. Doveva andare a "parlare" con Black.
Per riuscire ad avere quella informazione vitale: dove si trovava la sua quasi sposa?
Ancora davanti alla porta tentenneva. Ma se non avesse bussato, avrebbe potuto passare il resto della sua vita a vagare in cerca di Bella senza trovarla.
Così, forse un pò troppo preso da questi pensieri, la porta l'aveva praticamente buttata giù.
E si era ritrovato ad essere spettatore di un fuggi fuggi generale. Un ragazzo era praticamente schizzato fuori dalla finestra quando ancora la sua trasformazione non era completa. Ed un altro aveva fatto la stessa fine, però dalla finestra opposta.
L'unico che era rimasto dritto in piedi a guardarlo incazzoso era Seth. Il più "piccolo"del branco.
- Ma che cazzo stai facendo Cullen? Sei completamente e del tutto andato fuori di testa?!
Da quando quel ragazzino era diventato così strafottente? Forse perchè si era appena preso lo spavento del secolo... per un attimo aveva temuto che fosse stato Black a buttare giù la porta!!
- Senti, vedi di rinfoderare le zanne e di chiamare Black. Non ho tempo da perdere!!
Non aveva davvero tempo per quello sguardo.
- Guarda che Jake non è qui! A quest'ora, se no, ti aveva già sbranato...
Seh, ancora non aveva capito chi avrebbe sbranato chi. Da quando Black era diventato un Alfa, tutto il suo gruppo aveva alzato il pelo.
- E dov'è allora?
- Perchè dovrei dirlo proprio a te?
Adesso gli dava una dimostrazione di cosa voleva dire avere giusto quei cento anni in più di esperienza... oppure...
- Perchè se no, dico a Black che tu e i tuoi amichetti stavate pensando di organizzare una battuta di caccia... giusto a casa della "piccola" Roen.. per capire se qualcuna delle sue sorelle era disponibile...
Il tremore si era diffuso rapidamente in tutto il corpo...
- Questa è una cazzata!
- Oh, vuoi che ti dica "esattamente" cosa stava pensando ognuno di voi? Allora... Anko si stava chiedendo se fosse meglio presentarsi ognuno per conto suo o approfittare di andarci con Black... tu, stavi pensando che se Black ti avesse ancora rotto le scatole sul fatto che non ci potevi andare...
- Okay, okay te lo dico...
Non è che il tremore fosse passato...sembrava solo controllarlo un pò meglio.
- Tanto te lo dovevo dire lo stesso...
Che storia era questa?! Sentiva puzza di "complotto canino" lontano un miglio...
- E dove sarebbe?
- Giù, a La Push...
E dove se non nel loro "covo" originario. Quello credeva ancora di potermi fare fesso, attirandomi là.
- E cosa sta facendo là?
- Non sono il suo segretario... mi ha solo chiamato quattro giorni fa, dicendomi che se lo avessi cercato, lo avresti trovato là... a casa di suo padre.
Quattro giorni fa! Quando aveva riportato Draco a Malfoy Manor, sano e salvo.
- Se scopro che è una palla...
- Cosa fai? Vorrei proprio vederlo, Cullen...
Perchè non avevo trovato sua sorella anzichè lui? Leah era tutta un'altra pasta... forse perchè anzichè i muscoli, prima azionava il cervello.
- Vengo qui e dico a tua sorella che sei stato tu a fregarle quel ciondolo a cui teneva tanto... e che lo hai regalato alla vicina per ingraziartela e portartela a letto...
Troppo lento, ragazzino, troppo lento. Le sue fauci si erano chiuse, là dove c'era il mio braccio destro, un secondo dopo che ero sparito.


ANCORA QUATTRO GIORNI DOPO



Ma che cazzo di gusto orrido aveva Potter, dare il benvenuto con il fantasma urlante di Silente.
Che era deficiente lo aveva sempre saputo... ma fino a che punto, lo stava scoprendo ogni giorno di più.
E poi... quella casa avrebbe avuto bisogno giusto di un piccolo restyling...
- Potter?!
Possibile che uno come lui non si fosse ancora fiondato giù dalle scale?
- Potter, potresti gentilmente comparire? Preferirei non fare viaggi in vecchi ricordi... mi mettono ancora più di malumore.
Non fosse altro che lì dentro, era bazzicata anche quella pazza di Bellatrix, che aveva tentato di marchiarlo a vita. Con suo padre che gli dava manforte.
Niente. Potter, aveva voglia di giocare. Proprio oggi che non  ne aveva voglia lui.
E va bene. Aveva sfoderato la sua bacchetta ed aveva iniziato a salire le scale.
- Potter, guarda che sto arrivando... e sono anche nervoso!
Almeno lo aveva avvisato. Se lo avesse ucciso non avrebbe potuto dire che si era comportato slealmente.
Dove cercarlo? Una mezza idea ce l'aveva. Dove avrebbe potuto soggiornare, lì a Grimmauld Place, se non nella camera di Sirius?
- Potter, potresti farla finita? Tanto lo so che sei qui...
- Shhh... non deve urlare... Harry Potter sta riposando... lui è molto stanco... lui lo ha detto a Krtacher... di non disturbare il sonno di Harry Potter...
Harry Potter aveva un'elfo domestico?! A cui dava anche degli ordini?!
Questa era una novità assoluta. E se fosse stato di un altro umore, ci avrebbe costruito sopra la giusta dose di presa per il sedere.
Ma adesso aveva altro a cui pensare.
- Kratcher dov'è il tuo padrone?!
- Lui è nella stanza al secondo piano. Ma non deve disturbare... Harry Potter ha detto che nessuno doveva disturbare...
- Sparisci!
E in puro stile "autoritario e arrogante" Malfoy aveva liquidato l'elfo. Aveva fatto i gradini a due a due e si era fiondato sulla porta, spalancandola.
Ed era stato inghiottito in un inferno peggiore di quello in cui, per colpa di Voldemort, aveva  trascorso gli anni della sua adolescenza.
Potter era sdraiato sul letto con indosso solo un paio di boxer. Un braccio ripiegato sotto la testa, l'altro a cingere una vita sottile.
Una cascata di capelli gli copriva parzialmente il torace. Questo perchè la testa della ragazza era appoggiata su di lui.
Lei indossava solo uno striminzito completo mutandine e reggiseno. E anche lei con un braccio cingeva la vita di Potter.
Si era ritrovato ad appoggiarsi allo stipite della porta. Convinto che avrebbe esalato lì, l'ultimo suo respiro.
Alla vista di Hermione e del suo migliore amico, nonchè ex fidanzato, praticamente nudi, abbracciati - o meglio avvinghiati, perchè anche una gamba di Hermione si trovava tra quelle di Potter -, il letto sfatto, vestiti disseminati dappertutto...a sottolineare una fretta che conosceva molto bene anche lui.
Si sentiva che stava per vomitare. Non ce la poteva fare.
- Malfoy...
Potter lo stava guardando. Si era svegliato.
- forse era meglio avvisare prima di venire...
Era troppo. Si era ritrovato attaccato al suo collo, non sapeva nemmeno lui come. E questa volta non era un gioco.
Mai come ora stava cercando di ucciderlo. E l'aveva capito anche lui. Perchè stava cercando di liberarsi con tutte le sue forze.
Al momento con scarso successo. Perchè lui sentiva un fuoco dentro che bruciava più di ogni altra cosa.
Anche più della voce di Hermione che gli stava dicendo qualcosa.
Era convinto che sarebbe bastato ancora qualche secondo. Poi Potter sarebbe stato solo un ricordo per il mondo magico.
Peccato che una forza superiore alla sua l'aveva spedito dritto dritto a spiaccicarsi contro la parete. Togliendogli il fiato per qualche attimo.
Attimi che gli erano serviti per registrare che Hermione - la SUA Hermione - era in piedi al centro della stanza e gli stava puntando contro la bacchetta.
- Non ti azzardare a muoverti di lì...
E Potter - che si sarebbe dovuto guardare le spalle tutta la vita - massaggiandosi il collo, le si era affiancato.
Eccoli, come ai tempi di Hogwarts, i due Grifondoro schierati contro di lui.
- Se lo tocchi ancora, giuro che ti spedisco a fare compagnia a Voldemort.
Questa sì che era una minaccia degna di lei. Lo sguardo duro e fiero... perchè doveva amarla anche ora che lo guardava così?
- Hermione...
- Granger, puoi tornare a chiamarmi Granger.
Non poteva essere vero. Non poteva essersi cancellato così un anno d'amore. Anche se aveva scoperto cosa avevano fatto lui ed Edward, non poteva dimenticare tutto...
- Hermione... so che adesso sei molto arrabbiata... ma dobbiamo parlare... da soli...
Per tutta risposta Potter le aveva cinto la vita. E gli era stato impossibile non tentare di gettarsi su di lui.
- Stupeficium!
SBAM! Ancora spiaccicato contro il muro.
- Sempre un pò duro di comprendio, eh, Malfoy? Non hai capito che il vento ha girato?
Maledetto bastardo. Ma se era sfuggito a Voldemort, non sarebbe di certo sfuggito a lui.
- Che Hermione ha finalmente aperto gli occhi?
E lei... non diceva niente. Si faceva abbracciare da lui - e sa Merlino cos'altro gli aveva permesso di farle in quei giorni - e continuava a guardarlo con quell'espressione che tanto aveva odiato.
Ogni traccia dell'amore per lui, scomparsa.
Per una volta nella sua vita, sentiva veramente male. Un dolore che non aveva eguali con niente di quello che aveva provato in passato.
Anche nei momenti più bui.
- Non vuoi neanche sentire cosa ho da dire?
- Mi basta quello che ho saputo... per avere la conferma che non sei l'uomo giusto per me.
E tutto quello che c'è stato in questo anno? Il fatto che mi volesse sposare? Non contava davvero niente?
- Però devo ringraziarti lo stesso, Malfoy...
Aveva guardato Potter... con quell'espressione con cui guardava lui sino a quattro giorni fa. Un'altra pugnalata, un altro dolore insopportabile.
- Perchè mi hai fatto capire chi era veramente quel qualcuno per cui valeva la pena uscire dal casino che avevo in testa.
E si era stretta di più a lui.
Un baluardo d'orgoglio gli aveva finalmente fatto ricordare chi era. Che cosa era sempre stato. Cosa doveva tornare ad essere.
- Bene. Sono contento di averti fatto questo favore... Granger... ora però, fanne uno a lui...
Ed era stato capace di guardarla... con scherno... non sapeva nemmeno lui come, ma ci era riuscito.
- vedi di dargli qualche consiglio, dopo aver fatto esperienza con il meglio... quei boxer che porta... sono osceni...
E in puro stile "arroganza Malfoy" si era smaterializzato sull'eco della sua risata di scherno.
La migliore che gli fosse mai venuta, ma anche l'unica che, sapeva, lo avrebbe portato dritto all'inferno.



ANCORA QUATTRO GIORNI DOPO

La riserva sembrava stranamente deserta. Di solito, quelle volte che ci era stato con Bella, nessuno era mai mancato di affacciarsi per lanciargli un'occhiata minacciosa.
Ovviamente solo a lui, perchè Bella, grazie a quel cane, rappresentava un'eccezione per gli altri cani. Lei poteva fare "gruppo" con loro.
Eccola la sua casa. E la sua puzza lo aveva investito insieme ad un altro profumo.
Inconfondibile anche tra mille...anzi.... anche tra un milione.
Bella era lì, con lui.
Non ci aveva pensato neanche un attimo. Era volato dentro, senza neanche aprire la porta.
E l'inferno - che pensava di aver conosciuto durante la sua trasformazione - l'aveva invece trovato sulla soglia di una camera da letto.
Dentro bruciava. Bruciava tutto quello di lui che poteva bruciare: pensieri, emozioni, sentimenti, ricordi.
Sul letto, praticamente nudi a parte la biancheria intima, c'era la sua  Bella che stava baciando Black.
Lui seduto e lei avvinghiata come neanche l'edera poteva fare su un albero, le gambe a cingergli i fianchi, le braccia al collo.
Le loro mani avvinghiate anche ai loro capelli. Come a volersi fondere totalmente in una persona sola.
Non si era mai sentito così immobile come ora. Incapace di pensare o di fare qualcosa.
Poi due occhi neri ed un sorrisetto strafottente lo avevano risvegliato.
- Forse, succhiasangue, ti conveniva fare una telefonata prima di venire...
Non sapeva "come" era successo, però sapeva che le sue mani erano dove dovevano essere. Intorno al collo di quel cane.
E stringevano come non avevano mai stretto niente. E ci stavano anche riuscendo bene.
Perchè in quella presa si stava convogliando tutto il bruciore che sentiva dentro. Il cane non riusciva a scrollarselo di dosso.
Poi un ringhio era esploso e lui era volato fuori, sfondando il muro. Era atterrato in giardino.
Attraverso lo squarcio, Bella lo guardava con furia.
- Non ti azzardare a toccarlo di nuovo...
Alle sue spalle Black che, nonostante i segni rossi sul collo, non aveva perso il suo sorrisetto.
- Bella...
- Per te io sono Isabella...
Non poteva essere. Adesso sarebbe sparito il ringhio nella voce. E la furia negli occhi.
- So che adesso sei arrabbiata... lo capisco... ma dobbiamo parlarne... non qui, ovviamente.
Per tutta risposta, Black le si era avvicinato, da dietro e le aveva messo le mani sulle spalle. In un gesto protettivo e... possessivo. E aveva cercato di allontanare il pensiero di quali altre parti di lei, avesse toccato così possessivamente in quei quattro giorni.
Ma non ci era riuscito e quello che dentro bruciava lo aveva spinto di nuovo all'attacco.
Ma un calcio micidiale lo aveva nuovamente respinto. Bella lo aveva colpito di nuovo.
Black era tornato accanto a lei. Un braccio a cingerle la vita.
- Proprio non ci arrivi eh, Cullen? Non ti senti addosso una puzza di... vecchio?
Ora rideva, perchè ancora non immaginava come sarebbe stato passare la vita a tentare di sfuggirgli. Di sfuggire alla morte che aveva in mente per lui.
- Bella ha capito finalmente qual'è il suo posto... e il mio, ovviamente.
E lei non stava dicendo nulla. Restava lì, immobile, come se fosse veramente nell'unico posto dove fosse giusto essere.
E l'amore per lui? Come poteva essere stato cancellato così? L'ultimo anno passato, cosa era stato per lei?
Per la prima volta il pensiero che Bella avesse voluto qualcos'altro da lui - e non il suo amore - lo aveva colpito.
- Bella... non vuoi neanche sentire cosa ho da dirti... perchè...
L'aveva guardato con una freddezza micidiale.
- Quello che ho già saputo è più che sufficiente... per sapere che non sei tu quello giusto per me.
Ma lei si era trasformata per lui! Per restargli accanto per sempre! Voleva anche lei sposarlo... per creare un ulteriore legame tra loro.
- Però non ce l'ho completamente con te... perchè tutto questa storia mi ha fatto capire una cosa importante.
Si era stretta di più a quel cane.
- Perchè mi ha fatto capire chi voglio davvero nella mia vita...
E lo stava guardando come guardava lui sino a quattro giorni fa.
Quello sguardo aveva attenuato momentaneamente quello che gli bruciava dentro. Non poteva soccombere così.
E in un baluardo d'orgoglio, di istinto, si era ricordato che poteva essere una bestia capace di non provare sentimenti.
Ed era riuscito ad avere quello sguardo freddo, insensibile, indifferente che tutti si aspettavano da un vampiro.
- Sono contento di averti fatto questo favore... Isabella... adesso però, fanne uno lui...
Ed era riuscito a guardare entrambi così. Chiuedendo fuori tutto il resto.
- vedi di dargli qualche consiglio... visto che hai avuto a che fare con il meglio... quei boxer che porta... sono osceni...
Ed era sparito, non prima di essersi prodotto anche in una risata di scherno, che lo avrebbe portato dritto dritto in una disperazione che sapeva sarebbe stata eterna.


QUINDICI ANNI DOPO... QUEI GIORNI


Nello spogliatoio l'aria era quella che si respirava, come sempre, prima di ogni sfida.
Ognuno pensava alle proprie cose, ai propri obiettivi. Si concentrava per tirare fuori il meglio di sè.
Erano arrivati ognuno per conto loro, perchè la sfida di quel giorno, avrebbe stabilito il vincitore assoluto.  
In silenzio, avevano iniziato a svestirsi, per cambiarsi. Fisici asciutti, prestanti, agili. Pronti a misurarsi nella sfida.
- Io non capisco perchè ogni maledettissima volta tu debba indossare quei boxer, Potter. Ancora non si sono distrutti?!
Due occhi - certo più maturi - ma sempre grigi e scocciati, avevano incrociato altri due - anche loro più maturi - ma sempre verdi e scocciati.
- Perchè questi boxer mi portano fortuna, Malfoy...
Eccoli, quindici anni dopo, Potter e Malfoy, a guardarsi ancora male.
- Molto spiritoso, Sfregiato... tanto anche oggi non otteranno l'effetto desiderato... forse dopo quindici anni, l'avresti dovuto capire anche tu, che hai il cervello di un troll...
- Chissà, Malferret, magari oggi è la volta buona che mi libero di te! In fondo, quella volta, ce l'avevo quasi fatta... solo un ottuso come te, non arriva a capire che la speranza è l'ultima a morire...
Il tempo era stato davvero generoso con loro due. A quarant'anni conservavano ancora lo spirito - ed il fascino - di quei due ragazzi, che con il loro antagonismo, avevano reso memorabili - per loro e per molta altra gente - i sette anni trascorsi ad Hogwarts.
- Ehi, ragazzi, non iniziate vi prego...
- Vorrei vedere te, Edward, se li indossasse lui tutte le volte... quei boxer...
- Non farei tutte le scene che fai tu, Draco... il passato è passato... bisogna saper dimenticare...
Edward Cullen, senza bisogno che il tempo fosse generoso con lui, era esattamente come quindici anni fa. Il vampiro conservava, immutati, fascino e bellezza.
- Eh, Malfoy, in fondo ha ragione Cullen... per andare avanti, bisogna guardare avanti... non indietro...
E mentre esponeva questa sua massima, Jacob Black, si stava sfilando i jeans. Il tempo su di lui era stato più che generoso - il tempo e la sua natura di licantropo - perchè nonostante il trascorrere degli anni, da giovane ragazzo era diventato solamente un giovane uomo. Anche lui con la sua bellezza ed il suo fascino.
- Guarda che sei proprio un vero cane bastardo! Cosa mi rappresentano quei boxer!
Lo sguardo di Edward era puntato con ferocia sui boxer che Black indossava.
- Ehi, succhiasangue, il passato è passato... cosa te ne frega se indosso questi boxer...
- Eh, Cullen, Jake ha ragione... e poi lo hai detto anche tu a Malfoy, non saranno certo un paio di boxer a compromettere la vostra prestazione di oggi...
Harry si era rivolto ad Edward, mentre guardava con aria complice Jake. In questi quindici anni avevano scoperto di avere molto in comune loro due... soprattutto una sana e atipica antipatia per i mariti delle rispettive migliori amiche. Antipatia che, proprio perchè atipica, li portava a frequentarli sempre e comunque.
- Guarda, Black, che uno come me non si fa certo intimorire per così poco...
- No certo, Malfoy. Però magari ti fa diventare solo un pò più nervosetto... vero Harry?!
E adesso il duo Harry/Jake se la rideva bellamente alla faccia del duo Draco/Edward. Che ovviamente li stava guardando brutto.
Ma erano passati i primi anni in cui, la situazione, sarebbe sfociata in una sana e atipica maxi rissa - senza vittime, ma con strascichi di lividi e nasi rotti per tutti, tranne che per Edward, ovviamente.
Ora - o appunto dopo i primi anni - avevano trovato un modo più civile - grazie anche all'intervento delle rispettive mogli stanche di badare agli strascichi prima citati - di risolvere le questioni legate al loro smisurato egocentrismo.
Così, avevano stabilito che due domeniche al mese, si sarebbero cimentati in una competizione per tutto l'anno. Con tanto di punti e classifica finale. Il vincitore si sarebbe forgiato per tutto l'anno successivo del titolo di "migliore in assoluto". Fino a quando un nuovo vincitore l'avesse soppiantato.
Ogni anno, ognuno proponeva una disciplina o sport in cui cimentarsi e poi veniva messo ai voti.
- Ride bene, chi ride ultimo, Black. Il tuo anno da "migliore" sta per finire... e data la tua posizione in classifica... non credo che sarà un paio di boxer a fare la differenza.
Ora era il turno del duo Edward/Draco di ridersela alle spalle di Jake.
- Io fossi in te non riderei troppo Malfoy... al massimo vincerà Cullen... tu no di certo... visto che sei terzo...
Harry, ovviamente, non perdeva occasione di sfottere Draco, se e quando si trovava davanti a lui.
- Questo, Potter, è perchè non ho messo in campo tutta la mia abilità... ritengo che leda la mia dignità di mago purosangue cimentarmi con questi mezzi babbani... ma non pretendo che tu capisca... vista l'idea di "mago" che hai sempre avuto...
Alla parola "babbano" questa volta gli altri tre - Edward compreso - avevano alzato gli occhi al cielo. Sapevano che se fosse partita una delle filippiche di Draco sul mondo babbano e su quanto ormai influenzasse il mondo magico, sarebbero passate ore prima che riuscissero a farlo smettere.
Soprattutto -e questo era più un timore comune di Edward e Jake - se Harry avesse iniziato a tentare di convicerlo del contrario. Che il mondo magico aveva tutto da guadagnare se avesse assorbito qualche usanza babbana.
- Allora, Malfoy, spiegami perchè due anni fa, quando si è trattato di imparare a pilotare un aereoplano, non hai fatto una piega... l'aereo non è altrettanto babbano?
- Perchè, alla fine, ha vinto lui! Altro che dignità di mago purosangue... a te brucia il culo solo perchè stai perdendo, Malfoy!
Jake, tra tutti, era sicuramente il meno "diplomatico"...anche se tra quei quattro la diplomazia non era di uso comune... più che altro tendevano a dirsi le cose come le pensavano...
Ma Draco aveva tirato fuori lo stesso quello sguardo di nobile sufficienza, che gli riusciva così bene, e aveva fissato Jake.
- Hai la fortuna di avere una deliziosa ragazza che si sta per laureare con il massimo dei voti in letteratura e ancori parli così, Black?
Il coro di " ma vaffanculo" era arrivato puntuale come sempre - Edward compreso -, perchè se c'era un'altra cosa che mal sopportavano gli altri tre, era quando Draco faceva finta anche di possedere un animo nobile e dava lezioni di buone maniere.
- Altra cosa... parlando sempre di questo mezzo babbano che non ti aggrada... però quando a fine anno ti fa riscuotere la tua parte di utile, non mi sembra che leda la tua dignità di mago...
Al che Malfoy aveva incenerito con lo sguardo prima Harry, poi Edward..
- Ti ricordo, Sfregiato, che l'utile di cui parli, è di Hermione. E di Edward. Il lavoro che conducono li porta ad incappare in questo tipo di inconvenienti... e prima o poi saranno inghiottiti dal mondo babbano - e dalle sue insidie - e non ne usciranno più...
Al che Edward si era sentito in dovere di interrompere il suo migliore amico, giusto per chiarire subito un punto che non gli andava giù.
- Pericoloso il lavoro mio e di Hermione... ti ricordo che io e lei siamo a capo di una multinazionale... il massimo del pericolo che corre Hermione è quello di rimanere chiusa in ascensore o di non trovare in mensa il suo piatto preferito - che adesso a proposito è finocchi con la panna montata, che schifo!
Poi aveva incenerito lui, con lo sguardo, Draco.
- Chi invece trascina in lungo ed in largo Bella, nel mondo magico, alla ricerca di piante ed animali velenosi a cui, forse, potrebbe non essere immune nemmeno lei? Solo per preparare degli intrugli? Che poi vendete in quel posto frequentato solo da maghi fuori di testa?!
- Pozioni, quante volte te lo devo dire? Prepariamo delle pozioni... e i fuori di testa, sono maghi che rappresentano il "meglio" della categoria!
- Sì, sì... ma non cambia il concetto... allora, Draco?
A braccia conserte Harry e Jake si godevano lo spettacolo. L'ultima rissa seria, tra Draco ed Edward, risaliva a sette anni fa. Ed era stata epica. Era andata avanti per mesi e si era conclusa solo perchè si erano messe in mezzo Bella ed Hermione.
- Bella non corre alcun pericolo... è sempre insieme a me! E io sono Draco Malfoy, non c'è pericolo che non sappia affrontare.
- Se è per questo anche Hermione è sempre insieme a me! E io sono Edward Cullen, non esiste minaccia che io non sappia affrontare!
Si erano guardati brutto altri cinque secondi... poi erano scoppiati a ridere come due cretini. Draco con le lacrime agli occhi perchè era umano... Edward no, ma solo perchè era un vampiro!
Jake ed Harry avevano intuito perchè la cosa si fosse risolta in niente e perchè se la stessero ridendo così. Siccome però era un "affare" conclusosi quindici anni fa... senza spargimento di sangue, non era più il caso di prendersela. In fondo Bella ed Hermione, le rispettive amiche, avevano già avuto la loro vendetta. Ed era stata tremenda per il duo Edward/Draco che se la stava ridendo ancora a crepapelle.
- Quando avete finito... magari finiamo di prepararci e ci diamo una mossa. Sapete che se la tiriamo più in lungo di quanto già serva, chi le sente dopo...
- Già, non ho voglia di andare in bianco stasera... di solito è così che me la fa pagare Roen...
I commenti di Harry e Jake, specie quello di Jake, aveva suscitato l'attenzione di Edward.
- Hai capito la ragazzina, quando è in compagnia, sembra sempre così buona e remissiva...
Draco, alle parole di Edward, era nuovamente scoppiato a ridere come un cretino. Ed Harry non poteva fare a meno di fissarlo esterefatto... era sempre incredibile, per lui, vederlo così...
- Black, se Edward usa le parole "buona e remissiva" per descrivere una ragazza, o scappi lontano... o ti prepari al peggio...
Anche Edward era tornato a ridere come un cretino, alle parole di Draco. Però era riuscito lo stesso a rivolgersi a Jake.
- Chiedilo a lui, allora, come gli sembra Roen... se ti risponde che gli sembra "educata e ragionevole"... è sicuro che devi scappare lontano!
Questa volta, nonostante la rispettiva atipica antipatia che legava i quattro, anche Harry e Jake non avevano potuto fare a meno di ridacchiare.
A distanza di tempo, quello che avevano combinato Edward e Draco con Bella ed Hermione, riusciva ad essere un motivo di divertimento collettivo.
Soprattutto da parte delle ragazze, che ancora si vantavano di come erano state capaci di far passare ai due maschietti una settimana d'inferno, durante il loro soggiorno da "prigioniere".
Per non parlare di come se la ridevano, quando ricordavano come avessero ripagato con la stessa moneta i rispettivi fidanzati, facendogli credere per una settimana, che fosse risbocciato "l'amore vero" con i rispettivi migliori amici.
Draco quasi aveva ucciso Harry ed Edward aveva fatto lo stesso con Jake. Ed entrambi - forse a dimostrazione che tra quei due c'era proprio un legame speciale - era stata in quell'occasione che avevano tirato fuori la battuta su quei boxer che, ancora oggi, non mancavano mai di fargli ribollire il sangue quando li vedevano.
- Okay... basta ragazzi... se no quando arriva il quinto... penserà che noi quattro siamo poco seri...
Tre paia d'occhi si erano catapultati diffidenti/increduli su Edward.
- Il quinto!?
Edward li aveva guardati sogghignando.
- Già... ho pensato che un pò di pepe in più non guastasse... così ho invitato una quinta persona a partecipare... a momenti dovrebbe essere qua...
Draco aveva fissato l'amico.
- Tu sei un bastardo. L'ho sempre pensato... se poi fai quella faccia lì... oggi sei bastardo peggio del solito... cos'hai in mente?!
- Già, Cullen... stavolta Malfoy ha ragione...
La porta dello spogliatoio era sbattuta. Dei passi... e poi era sbucato un uomo... che aveva più l'aria di un ragazzino, veramente. Una zazzera di capelli biondi, un sorriso furbetto ed uno sguardo divertito.
- Scusate il ritardo... ciao Edward.
Edward gli era andato incontro, passandogli un braccio sulle spalle. Amichevolmente.
- Ragazzi, vi presento il responsabile del team attualmente campione del mondo... anzi, che grazie anche a lui, lo è da ben cinque anni... Samuel Ford!
- Che grandissimo bastardo...
- Davvero sei un bastardo dentro...
- Fai conto che non sei più il mio migliore amico...
Questi i commenti dei tre mentre stringevano la mano a quello che sapevano benissimo essere stato un pluricampione del mondo di motociclismo. Anche Draco, che di affari "babbani" diceva di non curarsene, sapeva da Blaise chi era il personaggio che aveva davanti. Non fosse altro che gliel'aveva menata - mentre appunto il cugino gli insegnava ad andare in motocicletta - che non sarebbe mai stato come Samuel Ford!!
- Scusaci, eh, Samuel... siamo "onorati" di gareggiare con te, è solo che Edward...
- Oh, immagino... mi aveva avvisato che siete tipi che non sanno perdere...
Il quinto arrivato aveva tutta l'aria di sapersi bene amalgamare con la "simpatia" che già contraddistingueva i quattro.
- Comunque... lui è Black, attualmente quarto in classifica...
Un dito - in stile Black - aveva salutato allegramente il sorriso sornione di Edward nel presentarlo.
- Lui è Malfoy... terzo in classifica...
- Le moto sono un pò troppo ba... ehm... diciamo che non sono una mia grande passione...
Dire babbano ad un babbano era un errore che Draco rischiava di commettere ogni due per tre. Soprattutto da quando Hermione, per colpa sua e sua soltanto - per giunta -, si era arresa ed aveva cambiato lavoro. Entrando in società con Edward, appunto.
- E lui è Potter... secondo in classifica... l'unico che è stato in grado di dare del filo da torcere al primo in classifica... cioè al sottoscritto!
Harry lo aveva guardato con un'espressione che indicava, chiaramente, come avrebbe volentieri usato quel filo su Edward.
- Eh, Edward, mi sa che oggi, però, non sarà l'unico!
Gli altri tre erano scoppiati a ridere, perchè il quinto arrivato, dava proprio l'impressione di essere uno che non si faceva intimorire facilmente.
- Bene... staremo a vedere... allora, se per voi va bene, Samuel oggi gareggia a tutti gli effetti... nel senso che se dovesse vincere, andrà a lui il titolo di migliore...
- Un anno vacante tra noi?! Sei impazzito Edward? Vuoi un'altra guerra?
- Significa che hai paura, Black?
Manco a dirlo.
- IO non ho paura di niente... Cullen!
- IO nemmeno...
- Figurati IO.
Il gallo in ognuno di loro si era risvegliato alla parola "paura di...".
- Bene... allora siamo tutti d'accordo.
- Bene.
- Bene.
- Bene.
- Bene... sembrava giusto dirlo anche a me...
Il quinto arrivato era sempre più a suo agio... e aveva tirato fuori la sua tuta.
- E' quella tuta?!
Avevano esclamato in quattro. Fissando la tuta con cui gareggiava Samuel all'epoca delle sue vittorie.
- Già... è quella tuta... sapete mi porta fortuna...
Draco ed Edward, che di portafortuna ne avevano piene le scatole, avevano sbuffato. Mentre Jake ed Harry, avevano rispettivamente sorriso al quinto.
- Bravo! Bisogna sempre credere nella fortuna...
Poi, finalmente, tutti e cinque avevano iniziato ad indossare le loro tute.
Ritornando in quel clima, giustamente concentrato e silenzioso, che precedeva una sfida degna di essere chiamata così.



SUGLI SPALTI, CINQUE MINUTI DOPO


- Potevi anche non venire, oggi, Hermione!
- Stai scherzando, vero?! Hai presente che serata mi avrebbe fatto passare?! Dovresti sapere bene che quando tiene il muso, è anche più insopportabile del solito!
Uno scoppio di risa aveva accolto le parole di Hermione Granger.
Il tempo con lei era stato generoso. Il tempo e la maternità. All'ottavo mese di gravidanza, Hermione non era mai stata così bella ed in forma.
- Hai ragione... tendo a dimenticare che Draco, in versione marito, non lo puoi mandare al diavolo come faccio io...
Bella Swan, era bella esattamente come lo era quindici anni fa, quando il tempo si era fermato per lei.
- Harry dice sempre che hai avuto coraggio Bella a scegliere "volontariamente" di metterti in affari con Draco... e quando dico "sempre", dovreste avere un'idea molto chiara di quante volte sia in un giorno!
Ginny Weasley, fascino e bellezza acuiti dalla maturità, si era rivolta sbuffando alle due amiche. E le risate si erano riaccese. Se c'era una cosa che le metteva sempre di buon umore era proprio parlare dei loro mariti. E di quanto fosse incredibilmente "atipico" il loro modo di rapportarsi. Non erano amici, ma non erano nemmeno nemici. Ancora, dopo quindici anni, non avevano trovato un modo per definire il rapporto che c'era tra loro.
- Il problema, Ginny, è che anche Jake ha iniziato a parlare come Harry... e per giunta, si lamenta non solo del fatto che tu, Bella, lavori con Draco... no, io mi sorbisco pure la tiritera che Hermione sta tutto il giorno in compagnia di quel "succhiasangue"... e che questo non potrà che aver influenzato negativamente quella povera bambina che ancora deve nascere...
E le parole di Roen Elk avevano completato un quadro che aveva portato le quattro sull'orlo delle lacrime... o meglio tre, perchè anche per Bella non ci sarebbero potute essere.
Roen, al pari di Bella, dimostrava vent'anni. La differenza stava nel fatto che lei "aveva" vent'anni. E da sempre era stata innamorata di Jake. Forse perchè era praticamente cresciuta con lui intorno. E diversamente non sarebbe potuta andare.
- Ragazze... chissà come sarebbe andata se non li avessimo incontrati?
Si erano fermate tutte a riflettere.
- Io, probabilmente, sarei diventata una normale quarantenne con qualche ruga e qualche capello bianco in più!
- Io, probabilmente, sarei ancora una strega a caccia di "maghi cattivi"... invece di vivere insieme ad uno che poteva diventarlo!
- Io, probabilmente, non sarei diventata una scrittrice... dato che non avrei scritto la biografia autorizzata del mago più famoso dell'ultimo secolo!
- Io, probabilmente, avrei avuto un'infanzia ed un'adolescenza sbandata... senza un baby-sitter così... ossessivamente geloso e possessivo!
 Si erano guardate in faccia.
- Tutto sommato, non ci possiamo lamentare! Poteva andare peggio!
Tutte e quattro erano arrivate alla stessa conclusione. A dimostrazione che le donne sapevano essere sempre più razionali e sincere.
- Scherzi a parte, Draco da quando ha saputo che ero incinta, è diventato fin troppo premuroso ed ossessivo... praticamente stressa Edward perchè ogni due secondi venga a controllare come sto... anzi come stiamo... dato che Edward già "sente" la nostra piccolina...
- Già... e non fa altro che parlare di lei... notte e giorno...
Era stata Bella a parlare. Ma la sua voce non era triste o invidiosa nei confronti di Hermione. La maternità che lei non avrebbe mai potuto avere, la stava vivendo ora accanto alla sua amica. E non  solo... sapevano entrambe come stavano le cose e ne erano contente.
- Se lei potesse sentire lui... saprebbe già cosa aspettarsi... avete presente cosa sarà per quella povera creatura avere Edward come padrino? Ma soprattutto averlo per "sempre"?! Non avrà praticamente una sua vita privata...
Le risate erano tornate a farsi sentire. Tutte sapevano cosa rappresentava quella bambina per Edward... un filo che lo avrebbe tenuto unito a Draco, anche quando lui non ci sarebbe più stato.
- Bè, per questo ci sarai tu a fargli da madrina... pensa che su questo è stato irremovibile Harry. Quando Hermione mi ha chiesto di essere la madrina, Harry è saltato su subito a dire che dovevi essere tu, Bella. Così avresti controbilanciato l'influenza negativa di Edward nella sua vita...
E ancora ne avevano sorriso. Ma tra Hermione e Bella era passato anche uno sguardo sereno e complice. Sapevano solo loro come questa bambina era arrivata a mettere davvero la parola fine alla "guerra" che c'era stata tra Edward e Draco. Esattamente sette anni prima, quando Edward si era messo in mente che Draco avrebbe dovuto accettare l'immortalità che lui poteva offrirgli.
Era ritornato alla carica, più deciso che mai, per convincere Draco che la loro amicizia avrebbe potuto essere eterna. Ma questo era un argomento su cui Draco era sempre stato irremovibile: lui avrebbe vissuto la sua vita da umano ed Edward doveva rispettare la sua decisione.
Ne erano scaturiti mesi di litigate furiose tra loro, alternate a momenti di mutismo, poi ancora sfuriate, poi ancora mutismo. Il tempo passava e loro non riuscivano a comunicare. O litigavano per la mimina sciocchezza o non si parlavano affatto. Alla fine si erano messe in mezzo le rispettive mogli ed erano riuscite a ricondurli alla ragione.
Hermione aveva spiegato ad Edward quali erano le ragioni di Draco che lo spingevano a rifiutare, prima tra tutte il pensiero che se la loro amicizia era così unica e speciale, era proprio perchè loro erano così diversi.
E Bella aveva spiegato a Draco, con una ragione molto semplice, perchè Edward non accettasse l'idea di un no: il pensiero che avrebbe avuto a disposizione l'eternità per sentire il vuoto che avrebbe lasciato nel suo cuore.  
Ricondotti alla ragione, avevano raggiunto un accordo: ne avrebbero riparlato da lì a dieci anni. Intanto avrebbero vissuto la loro amicizia serenamente.
Poi, otto mesi prima, la soluzione al loro "problema" era giunta spontanea: Hermione era rimasta incinta. Draco aveva trovato il modo di essere immortale ed Edward aveva trovato il modo di riempire quel vuoto di cui aveva paura. Attraverso quella bambina che stava per nascere, il filo tra loro non si sarebbe spezzato.
- Davvero, Bella, sei chiamata ad un compito impossibile... Jake mi ha raccontato di alcune discussioni avvenute tra Draco ed Edward... roba da pazzi!
- Sentiamo, Roen, sono curiosa...
Ginny aveva espresso la curiosità che si leggeva anche negli occhi di Hermione e Bella.
- Tipo: Draco dice ad Edward "se per un caso maledetto dovesse rimanere sola prima che abbia compiuto undici anni, devi assicurarti che frequenti Hogwarts e non qualche scuola per deficienti"...
Hermione era scoppiata a ridere. Di gusto.
- Solo Draco si preoccuperebbe non di quanto possa essere triste rimanere senza mamma e papà... no, lui vuole essere sicuro che non frequenti una scuola "babbana"...
- Sì, ma il bello è che Edward gli risponde "Hogwarts va bene... ma solo se sarò sicuro che sia ancora una scuola frequentata solo da umani... perchè se dovessero aprire la scuola ad altre creature, col cavolo che la mando!"... no dico, tuo marito e tu... siete dei vampiri!!!!!
Anche Bella era scoppiata a ridere.
- Guarda che fa così, proprio perchè conosce bene la categoria! Ancora, a volte, mi chiede se non sono pentita della scelta fatta...
- Ma vai avanti, Roen, sono troppo curiosa... che altro dicono...
- Draco dice ad Edward "se per sfortuna dovesse rimanere da sola e ti accorgi che inizia a frequentare o a fare discorsi strani su Sebastian, lì devi intervenire drasticamente. Prendete e vi trasferite dall'altra parte del pianeta... anche se fa un caldo pazzesco e c'è sempre il sole!!" ed Edward gli risponde "bè, questo è scontato... anzi, ti dirò di più, è l'unica condizione per cui potrei arrivare a prendere in considerazione di fargli frequentare un vampiro!!!...
Questa volta a scoppiare in una sonora risata era stata Ginny.
- Non ci posso credere... adesso ho capito perchè Harry mi dice sempre di non preoccuparmi per Sebastian... che sicuramente nostro figlio troverà una brava ragazza e che la sposerà... al che gli rispondo "scusa Harry, come fai ad esserne certo?" e lui "tranquilla Ginny conosco la madre di quella ragazza... non potrà che essere eccezionale!"
Hermione e Ginny si erano guardate.
- Ti immagini Ginny, se davvero la mia piccolina...
E si era accarezzata la pancia dolcemente.
-... e il tuo Sebastian dovessero un domani piacersi? Non oso pensare a Draco ed Harry consuoceri!
- Perchè, vuoi pensare ad Edward che dà manforte a Draco contro il consuocero?
- E non volete immaginare Jake, padrino di Sebastian, che dà una mano ad Harry contro quei due?!
E forse si erano immaginate così bene la situazione che avevano smesso improvvisamente di ridere. Forse sarebbero ricominciate le maxi risse, quelle a cui erano riuscite a mettere fine escogitando la soluzione che le aveva portate, tipo oggi, ad assistere a quelle sfide domenicali.
- Effettivamente non ci voglio pensare ragazze... l'idea di passare altri vent'anni, due domeniche al mese, così... no grazie.
- Già, io tutte le volte mi domando come si fa ad essere così imbecilli... e ringrazio il cielo che noi invece non abbiamo bisogno di dimostrare nulla!
- Già, Bella ha ragione. Meno male che almeno noi siamo "normali"...
- Io fossi in te, Roen, ci penserei bene... sei l'unica che ancora non ha detto definitivamente sì!
Alle esternazioni delle tre "già" mogli, Roen era arrossita. Leggermente imbarazzata.
- Ehm... veramente... un sì, l'avrei già mezzo ipotecato...
Al che le tre "già" mogli erano saltate su contente ad abbracciarla.
- Allora te l'ha chiesto finalmente!
- Era ora...
- Come sono contenta!
Tutto questo entusiasmo alla faccia di quello che avevano appena affermato... e a conferma, soprattutto, che tutte e tre erano più che contente di essere "già" mogli dei rispettivi mariti.
Avrebbero voluto fare le altre classiche domande: quando gliel'aveva chiesto Jake, come, dove... ma un rumore assordante stava annunciando l'arrivo in pista dei tre mariti e del quasi marito, a cavallo delle loro moto.
Draco nei colori - scontati - verde/argento. Harry - anche lui scontato - in rosso/oro. Edward in nero, con lo stemma della sua famiglia ben in vista. Jake in rosso, con sul casco due orecchie ben in vista.
Ma c'era una novità. Un quinto elemento che aveva lasciato sorprese tutte e quattro. Quasi tutte, perchè Hermione aveva avuto un'intuizione su chi fosse.
- Ehi, ma quello chi è?! E cosa ci fa lì, con loro?
- Non ditemi che c'è un quinto elemento di cui non conoscevamo l'esistenza... non potrei sopportarlo!!
- Mi associo a Ginny... per quel che mi riguarda ne ho già abbastanza dei vostri mariti!
- Ragazze, credo di sapere chi è... quello è Samuel Ford, il responsabile del team che è di proprietà della nostra società. Un campione di motociclismo a tutti gli effetti.
L'ultima a parlare era stata Hermione. Le altre la guardavano curiose.
- Allora se è lì, può solo essere opera di Edward.
La strega aveva guardato la vampira.
- Effettivamente, adesso che ci penso... Edward sembrava aver sviluppato una sorta di ossessione per lui ultimamente... chiamate, e-mail, appuntamenti segreti...
Bella era un pò più sorpresa delle altre.
- Strano, non ti pare? Di solito Edward è così riservato... anzi, già si fa un sacco di paranoie quando deve fare quelle due o tre apparazioni in pubblico al lavoro... adesso, invece, tampina così un suo collaboratore?
Ne sapeva qualcosa Hermione delle rare apparizioni di Edward... quasi lo doveva tenere per mano, tanto diventava paranoico... "e se mi vogliono stringere la mano?" "e se mi chiedono perchè non bevo o non mangio?" e poi altri mille "e se...", così di solito lei gli rispondeva "e... che palle, Edward! ti preferivo quando credevo fossi un "vero" vampiro... eri molto meno pesante!". Lui regolarmente si fingeva offeso, però la smetteva di tormentarla.
- Già, però sai che con loro, non si può mai sapere cosa hanno in mente.
Già, con loro non si poteva mai sapere. Passavano gli anni, ma con Draco ed Edward - ed ora anche un pò con Harry e Jake - non sapevi mai cosa stavano architettando.
O perlomeno, quando lo venivi a sapere, era già troppo tardi. Nel casino ti ci ritrovavi anche tu, insieme a loro.
E le quattro ragazze, ognuna persa nei propri ricordi, stava pensando la stessa cosa: che in fondo, era anche questo loro modo di essere che li rendeva speciali. E anche quello, insieme ad altri mille particolari, le aveva fatte innamorare. Ogni giorno di più.  
Ora però, i motori stavano rombando al massimo. I cinque motociclisti davano segno di essere pronti a dare il via ad una grande sfida.
Il semafaro da rosso stava diventando arancio. Ancora un paio di secondi e sarebbe stato verde.
La gara avrebbe avuto inizio. Non ci sarebbe stato più tempo per domandarsi nulla. Ognuna, alla fine, avrebbe fatto il tifo per il proprio "lui".
E sul perchè ci fosse un quinto partecipante... bè, per quello, ci sarebbe stato tempo per scoprirlo più tardi.
Ormai era lì... e se anche fosse stato l'ennesimo casino... bè, ormai era fatta e ci avrebbero pensato dopo.


 
 

 
 


Spazietto autrice:

...sigh... è finita.... sigh... e adesso... sigh... come farò... sigh.... senza i miei due geni!!! Mi ero troppo abituata a scrivere di loro e della loro amicizia!!!
Mi devo convincere che tutte le cose belle finiscono prima o poi... ed è proprio anche questo che le rende speciali.
Perciò, nove capitoli, come avevo stabilito: prologo + settimana + epilogo. E nessuna possibilità di altre "aggiunte"... sigh... è davvero finita!
Chissà, magari riuscirò a farli "convivere" in qualche altro progetto... ma siccome di progetti ne ho altri da terminare... per il momento li saluto, questi Draco ed Edward così "atipici"!
E saluto anche voi, che siete state così carine e gentili da condividere i vostri pensieri con me. Grazie per l'iniezione di fiducia ed entusiasmo... mi ha sempre fatto bene!
Se avrete voglia di farvi un giro in altre ff... ormai mi conoscete e sapete che sarete sempre le benvenute!!
Un bacio. E ancora grazie di cuore.
Laura.



AGENTE007CULLEN: eccolo l'epilogo... come vedi l'ho "imbottito" ben bene... è risultato anche piuttosto lunghetto... sarà che non riuscivo a dire addio a questa coppia di simpatici furfanti... il tuo entusiasmo mi ha travolto sin da subito... grazie mille. Altre ff che sto scrivendo... in corso ne ho tre (due serie e una più sul genere commedia...) e sono: "Avada Kedavra" e "Tutto può succedere - dieci anni dopo" nel fandom Harry Potter. Nel fandom Twilight "Semplicemente amore"... però se vuoi sapere da me, quale mia ff devi assolutamente leggere ti rispondo "Tutto può succedere" (ed è anche conclusa). Lì troverai un Draco che sicuramente ti piacerà. Ti dico, non fermarti ai primi capitoli, dove la storia si avvia... prosegui e poi se vorrai mi farai sapere. Sappi che di quel Draco ne sono ancora perdutamente innamorata... nonostante non sia più una ragazzina!!! Comunque, tornerò ad aggiornare le tre ff che ti ho citato... per cui se vuoi ci ritroveremo lì. Un bacio. Ciao e grazie.
GIULIABARON: non importa se non hai commentato... l'importante è che tu ti sia divertita! E dal tuo commento mi sa proprio che è vero... immagino sia difficile accettare che è finita. Io davvero devo resistere alla tentazione di prolungare... ormai era diventato "facile" e superdivertente scrivere di loro. Ma per adesso va bene così. E' stata un'incursione lampo in questo mondo alternativo dove Draco ed Edward sono amici... e dopo questo degno epilogo, ritorno ad un ambiente più "classico". Però... solo se sarò colta da una supermegaispirazione... allora forse, potrei tornare a fare un'incursione.... mah! Per ora ti saluto e ti ringrazio per la compagnia fin qui concessa. Un bacio.
SUNRISE92: tu sei triste... ed io, che mi facevo tutti i miei voli di fantasia su cosa avrebbero combinato la volta successiva questi due geni!!! Effettivamente, mi fa molto piacere trovare delle "compagne" di tristezza perchè è finita... sai come si dice "mal comune, mezzo gaudio"... però, chissà, magari, forse... potrebbe venirmi un'altra ispirazione... e potrebbe essere che mi ritrovi a raccontare un'altra geniale idea partorita da Draco ed Edward... però al momento, dopo questo epilogo, credo che abbiano dato il meglio di loro. Quindi, ti ringrazio di aver sempre condiviso con me l'allegria di questa ff e ti saluto. Un bacio.
LUNANERA75: lo dico sottovoce... sempre per non essere presa per pazza... sai scrivo ff... dico di essere "innamorata" di Draco, un personaggio che non esiste... sospiro per un vampiro (no dico... un vampiro!!)... ehm... ecco dover dire che io di bambini ne ho ben due (!!)... però dato che lo sto dicendo a te, credo mi potrai capire. In fondo possono coesistere la "laura mamma" e la "laurasognatrice"... giusto? Infatti nel capitolo di oggi... il piatto preferito di Hermione (finocchi con la panna montata...) bè ero io che facevo quelle schifezze... lo so che le "voglie" è scientificamente provato che non esistono... sta di fatto che io strippavo per i finocchi con la panna!! Comunque, così solo per curiosità, leggi il primo capitolo della mia ff "semplicemente amore" (in twilight)... bè farai la conoscenza della mia piccolina... chiudo coi discorsi da "mamma" e torno ad essere la "sciroccata" che si diletta a scrivere ff. Che dire, hai centrato in pieno il tipo di Draco che mi piace... ovviamente se lo descrivo così, è grazie anche ad una certa maturità... quindi non può essere il Draco che si getta su Hermione senza avere dei sentimenti "forti"! Poi ci sta che può fare anche il figo, con comportamenti che sono tipici da superfigo... però alla base ci deve essere qualcosa di più di un semplice "okay, adesso mi faccio la Granger"... a proposito di Granger... che bella gatta da pelare se la tua bimba ti ricorda la grifoncina... la mia è ancora piccolina per capire se sarà un peperino... però ho il maschietto che è più grande... e ti dirò, adesso faccio parlare la mamma che è in me, preferirei che assomigliasse di più ad Harry che non a Draco... eh!eh!eh!... credo che avrei qualche grattacapo in meno!! Scherzi a parte, faccio fatica a pensare che è finita. Sai che valvola di sfogo perdermi dietro a queste divertenti faccende? Un modo davvero "rilassante" di trascorrere qualche ora. Penso che sarà dura non essere tentata di scrivere ancora di questa strana coppia... però ci dovrà essere la giusta ispirazione. Altrimenti viene fuori solo una brutta copia... ora dovre salutarti... però mi dispiace! Non capita di incontrare molto spesso una "coetanea" da questi parti... o meglio, a parte le solite che già conosco! Perciò, magari ogni tanto fatti viva... giusto per due chiacchiere... serie e "non" (per carità ci vogliono anche le "non", come è stato anche nei commenti di questa ff, per esempio!)...  ora ti saluto davvero. Grazie per esserti fatta viva e - spero -  a presto. Un bacio.
GELB_AUGEN: bè, non so quando leggerai questo commento e se risponderai... però ci tenevo a farti sapere che ho molto gradito la tua "presenza". Hai sempre esposto il tuo parere con una chiarezza ed una simpatia che ho trovato subito stimolante. Hai anche beccato subito il mio punto debole (eh, con Bella in questa ff proprio non ho mai ingranato...) e lo hai fatto diventare un motivo di divertimento... già, ogni volta che mi accingevo a scrivere di lei, il pensiero correva a te... e a cercare di fare il meglio possibile!! Guarda che non è una nota negativa quello che ti sto dicendo... è positiva! Attendere il "giudizio" di qualcuno è un buon motivo per fare meglio... poi certo, diciamo che non ne ho fatto una ragione di vita!!! eh!eh!eh!... scherzi a parte, fa piacere trovare delle lettrici che non si limitano a dirti "bella, aggiorna presto" (che a modo suo è sempre un apprezzamento, per carità)... ma che invece ti lasciano proprio un "giudizio" su cui magari ci si può costruire anche un confronto piacevole... un pò come è stato il nostro!! Almeno spero sia visto così anche da te!! Perciò ti ringrazio molto di esserti fermata nonostante gli "ooc/au" di questa ff "atipica" (un pò come l'amicizia tra quei quattro!!) e spero di ritrovarti anche in futuro. Un bacio.



 



 

 
 
  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: hunterd