Personaggi Dita, piccola, decisa, quasi spietata, e Jima che è il gigante buono, quello che anche se è solo un robot può benissimo capire che c'è qualcosa di meraviglioso nell'essere umano e nei suoi sentimenti, e che vorrebbe solo avvicinarsi a questo organismo fatto di amore un po', con estrema discrezione.
Genere Generale.
Note Li amo. E' semplice, li amo da impazzire. Soprattutto Dita che mi ricorda in maniera quasi ossessiva la mia Petra, che è un po' tutti i miei personaggi messi assieme. Non è neanche cattiva, è solo fatta così. E Jima, che deve proteggere e difendere, e che ama. Non c'è nulla da dire se non che sono meravigliosi, insieme.
Dedicata a Fuuma, che ultimamente mi detesta e che ha sicuramente ragione. Perché me li ha riportati lei alla mente, con le sue tre fictions ( che siete obbligati a leggere prima che questa flashfic si autodistrugga ), e perché i miei Dita e Jima, se messi in confronto con i suoi, sono di una debolezza estenuante.



The key
Dita ha come la sensazone che Jima stia proteggendo quel Chobits.
Ogni tanto si volta tra le sue braccia, ed alzando il viso piccolo ed inespressivo cerca di trovare negli occhi del colosso che la stringe qualche traccia di intrusione nel suo sistema.
È stata progettata per difenderlo ed il suo scopo è quello di scacciare le mani informatiche di chi vuole intrufolarsi tra i suoi dati.
Una mano piccina corre tra capelli neri ed arruffati cercando un cavetto che poi tira, spietata, allungando il filo fino all'orecchio di Jima che con un gesto rapido e deciso la blocca.
« Che succede? » le domanda, gentile.
Lei lo osserva, sempre, e sempre, sentendosi assurdamente ingiusta a pensare certe cose orribili di Jima, si tuffa nuovamente in un black out mentale che cancella ogni sospetto.
È un persocom ed i persocom non covano dubbi, sospetti o gelosie.
Sono solo parole, per lei, di cui fortunatamente non potrebbe mai capire il significato.