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Autore: eleanor89    08/10/2009    5 recensioni
Cap I: "Per questo quando dopo due minuti Sasuke aprì bocca, Sakura sobbalzò.
«Non mi chiedi di ballare?»
Lo guardò stralunata, rischiando di cadere a terra mentre si ritraeva. «Vuoi ballare?» chiese sgomenta.
«No. Ma mi chiedevo perché non fosse già arrivata la tua domanda.»"

Cap II: "«Io ti amo.»
«Ancora? Sakura, vi ho traditi, quasi uccisi, come te lo devo dire che-»
«Io ti amo.»
«Stupida, diventerai una muke-»
«Io ti amo! Io ti amo! Non mi interessa se ci hai traditi, non mi interessa se non mi ami, non mi interessa neppure se decidi di lasciare che ti uccidano domani perché non vuoi più vivere! Non c'è condanna a morte che tenga, non mi importa di tradire il villaggio, perché io ti amo! Ora o stai fermo e ti fai togliere le manette o ti spacco la testa e ti porto in spalla fin fuori Konoha!»"

Raccolta di one-shot SasuSaku, generalmente spin off dei "100 motivi... perché Choji sa".
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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Precisiamo: non è un capitolo normale, sono solo 60 piccoli “motivetti” (i primi 40 scritti in un giorno e mezzo, gli altri in più di una settimana per mancanza di ispirazione). Vedendo su LiveJournal un contest per incons da ispirare a ognuna delle seguenti parole ho provato a scriverci sopra delle drabble, flash e via dicendo. Si allungano un po' sul finale, ma che volete che vi dica, non sono in grado di tenere a bada le mani.
Sono su Sasuke e Sakura, ma anche sul team sette.
E gioite, o piangete, mi è tornata l'ispirazione angst XD
Il titolo è proprio sessanta. Non ne trovavo di migliori XD


60




01
Black Space [Spazio Nero]

Lo sai che è stupido, egoista e crudele. Sai che Naruto ci metterà un bel po' a riprendersi, se lo farà, che Kakashi-sensei si colpevolizzerà, che Ino come minimo si chiuderà a riccio per non soffrire più. Però lasciarsi affondare in questo nulla, dove il dolore riesce a malapena a raggiungerti e anche i pensieri si fanno sfumati, è tutto ciò di cui hai bisogno. Perché non ce la fai più, davvero, davvero più.
«Sakura, andiamo!»
E poi arriva lui, molto più stupido, egoista, crudele di te. Lo senti chiamarti insieme agli altri, ringhiare di rabbia e indignazione al pensiero di quello che hai fatto. Cos'hai fatto esattamente? Ricordi una lotta, occhi rossi e una corsa. Forse ti sei messa di nuovo in mezzo, forse no, ma non ha importanza.
Tu vuoi restare in questo spazio nero.
«Stupida, non morire...»
Lo senti mormorare queste parole e qualcosa ti sfiora una guancia, regalandoti un improvviso calore che ti sbalza via dal buio, coi suoni prima ovattati che tornano forti e il dolore improvviso e penetrante da qualche parte più in basso, e capisci che l'unico nero in cui vuoi immergerti non è lì.
Apri gli occhi nei suoi, e allora sorridi.


02
Honor [Onore]

Sasuke ignorava totalmente i commenti sul suo passato di mukenin, non degnando le persone che spettegolavano alle sue spalle più di quanto calcolasse le sue aspiranti fidanzate. Anche Sakura e Naruto, come sempre, quella sera si sforzavano di ignorare i commenti neanche troppo a bassa voce degli altri commensali.
«-apelli rosa secondo me è il loro giocattolino. Giocattolino notturno, se capisci cosa intendo.»
Naruto non seppe mai spiegarsi perché, al ritorno dal bagno, trovò l'uomo seduto accanto a loro ora a terra su di un tavolo spezzato in due, una Sakura piegata in due dalle risate e un Sasuke che mangiava in disparte nella identica posizione di poco prima, ma con il kimono schizzato di sangue.


03
Ice [Ghiaccio]

L'Uchiha non avrebbe saputo dire cosa si aspettava, probabilmente delle lacrime o addirittura un pugno dritto in viso, ma di sicuro non quello sguardo gelido. Ironia della sorte, fu proprio quello a fargli scoprire che il suo cuore non era poi davvero diventato di ghiaccio.


04
Virtue [Virtù]

«... aspetterà fino al matrimonio.» borbottò Naruto, con le guance paonazze per via dell'alcol. «A me sta bene, eh. Cioè, l'idea. Perché nei fatti, accidenti, ha così un buon profumo...»
«Troppe informazioni.» lo liquidò Sasuke.
«Anche tu e Sakura aspetterete?» lo stuzzicò l'altro con un ghigno, prima di battere la testa contro il bancone e ronfare.
Sasuke continuò a sorseggiare imperterrito il saké finché due braccia non gli circondarono il collo.
«Portalo via, mi trovi a casa tua.» gli sussurrò ad un orecchio, lasciandogli poi un bacio tra i capelli.
Aspettò che lei si fosse allontanata, poi si rivolse a Naruto che dormiva: «No.»


05
Sword [Spada]

«Posso provarla?» domandò Sakura intimidita, sfiorando l'elsa della katana. Lui, recuperando fiato, le indirizzò un'occhiata affermativa. La kunoichi sollevò la spada, e poi mirò qualche fendente per aria, rischiando di disarticolarsi una spalla per la troppa violenza dei movimenti. Sasuke le fu in un secondo alle spalle, facendo scivolare la mano sulle sue dita, che tremarono impercettibilmente. Modellò il braccio di lei, mostrandole come colpire, e poi la lasciò andare velocemente.
Troppo tardi, perché non sentissero entrambi quella scossa elettrica.

06
Faith [Fede]

«Lui tornerà. Naruto lo riporterà indietro, e torneremo ad essere il team sette.»
Che gli interlocutori fossero Ino, Tsunade-sama, Sai, che avesse dodici, quattordici o sedici anni, non importava: lei continuava a crederci.


07
Found [Trovato]

Quando il colpo si abbatté improvvisamente sul suo viso scaraventandolo diversi metri più indietro e facendolo strisciare a terra, non perse conoscenza, ma entrò in stato confusionale per qualche secondo, chiedendosi da dove fosse spuntata quella roccia.
Poi, la sua voce: «Sasuke-kun.»
Alzò appena il viso dolorante, inquadrando solo degli sfuocati capelli rosa e qualcosa di rosso.
«Trovato


08
Mystery [Giallo]

«Allora lei tremando indicò l'arma del delitto e...» sussurrò con fare cospiratorio Kiba, con la sola luce della candela ad illuminarne il viso, mentre tutti si piegavano impercettibilmente in avanti. Una improvvisa folata di vento spense la fiammella, e la combriccola precipitò nel panico con urla di terrore. Sasuke per poco non scivolò, per l'improvviso catapultarsi di Sakura tra le sue braccia.
«Sakura,» chiamò atono, «Non è neanche una storia dell'orrore, comunque la racconti. E' un giallo.»
«Sì, lo so.» sentì rispondersi con voce tranquilla.
Sasuke sospirò, mormorando un: «Pesante.»


09
Noise [Baccano]

Sakura strillava contro Sai che le aveva dato del cane rabbioso ancora una volta, Naruto vociava su quanto fosse buono il ramen di Ayame-san, Kakashi era impegnato nell'ennesima sfida contro Gai.
Ino sperò per loro che il baccano fosse davvero utile a nascondere il silenzio che li avvolgeva.


10
Nostalgia [Nostalgia]

La foto stava in bella mostra sul comodino, a nulla erano valse le proteste della madre perché la nascondesse dalla sua vista. Ogni sera, dopo aver terminato di studiare, si sedeva sul letto e se la metteva in grembo, pensando e sfiorando quel volto lontano e imbronciato. Naruto, accanto a lui, lo fissava con una smorfia rabbiosa. Eppure, Sakura lo sapeva, sorrideva nel cuore.
Voleva indietro quello scatto di vita.

11
Best Friends [Migliori Amici-Amiche]

«Questo perché il tuo pene è troppo piccolo.» sentenziò Sai, e Naruto cominciò a starnazzare come al solito, mentre tutti ridevano e Sasuke arricciava il naso, disprezzandolo di cuore.
«A proposito di peni!» esordì Ino, battendo una mano davanti al tavolo di Sasuke, che spalancò gli occhi. Il silenzio scese in sala.
«Nessuno calcola quello che fai davvero, e poi l'abbiamo capito tutti che tu e Frontespaziosa vi frequentate, quindi puoi anche rendere la cosa un po' più palese, nessuno baderà a voi.» dichiarò Ino, mentre lui la fissava come se fosse un alieno.
«Hai detto “a proposito di peni”?» accennò, basito.
«Sì. Perché se farai ancora soffrire la mia migliore amica, io ti staccherò il tuo e lo getterò in un tritarifiuti. Non importa quale danno alla comunità questo sia considerato.» minacciò, prima di scoprire i denti in un sorriso radioso e altrettanto spaventoso.

12
Holy [Solenne]

Ino scoppiò in lacrime, commossa, con Shikamaru e Choji che ridacchiavano cercando di tranquillizzarla, e persino Naruto aveva gli occhi lucidi e si sforzava di guardare in alto per evitare il dramma.
Sasuke era perfettamente composto e solenne, ma gli tremavano leggermente le dita.
Sakura sorrideva radiosa, per una volta senza tracce di lacrime neppure di gioia, e aspettava il momento in cui avrebbe potuto baciare Sasuke, finalmente come sua legittima sposa.


13
Texture [Struttura]

La struttura era semplice: Kakashi era la mente, Naruto era il cuore, Sasuke era il braccio; Sakura era il sangue, che li teneva uniti e permetteva loro di andare avanti.
Fu quando il team sette si ritrovò dissanguato, dopo quella maledetta missione, che il braccio cadde e il cuore smise di battere, mentre la mente si spezzava.


14
Mythology [Mitologia]

Sakura guardò Sasuke trascinarsi oltre Naruto, oltre il Kyubi, oltre lei. Se ne stava andando per sempre, lo sapeva. Si sarebbe lasciato morire, glielo leggeva in quella schiena eretta che si allontanava a passi barcollanti, ma non privi della dignità che lo contraddistingueva. Non poteva tentare di seguirlo con le gambe rotte, non avrebbe comunque potuto far nulla per lui, ma poté afferrare la katana che aveva malamente piantato a terra, sollevandola con le mani tremanti.
Chiuse gli occhi, e seguì la strada di Didone.*


15
Gentle [Gentile]

«Ti ho cucinato il pranzo, Sasuke-kun.» balbetta la bambina, porgendoglielo con le dita incerottate.
«Ti ho ricucito la maglia, ecco.» sorride la ragazzina, con nuovi cerotti sulle dita.
«Ti ho aggiustato il femore e sistemato la spalla, ora prendi queste e la febbre scenderà.» intima la ragazza, seria ma con occhi dolci.
«Sai benissimo che sei il migliore.» lo rassicura senza che lui le abbia chiesto nulla, sfiorandogli il viso con una carezza, la donna. «Non mi avresti sposato, altrimenti.» sdrammatizza poi.
«Sakura, sei davvero...» gentile, «Insopportabile.»


16
Betrayal [Tradimento]

«Io ti amo.»
«Ancora? Sakura, vi ho traditi, quasi uccisi, come te lo devo dire che-»
«Io ti amo.»
«Stupida, diventerai una muke-»
«Io ti amo! Io ti amo! Non mi interessa se ci hai traditi, non mi interessa se non mi ami, non mi interessa neppure se decidi di lasciare che ti uccidano domani perché non vuoi più vivere! Non c'è condanna a morte che tenga, non mi importa di tradire il villaggio, perché io ti amo! Ora o stai fermo e ti fai togliere le manette o ti spacco la testa e ti porto in spalla fin fuori Konoha!»

17
Fluid [Incostante]

Sakura teneva la testa china, singhiozzando silenziosamente. Poi la sollevò, spalancando gli occhi e ridendo, passando un fazzoletto a Naruto che piangeva senza ritegno. Sasuke li fissava incredulo.
«Per un film...» accennò, sgomento. Naruto e Sakura inveirono contro lo schermo sopra le sue parole, poi lei si lasciò cadere sul suo petto, rasserenata.
«Dovevi vederla quando eri appena tornato a Konoha.» sillabò senza far rumore Naruto, dietro le sue spalle. «Era peggio.»
Sakura si accoccolò più comodamente: «Mi fa questo effetto perché mi riempie di emozioni. E' travolgente.» spiegò.
Vedendolo arrossire, ci mancò poco che Naruto soffocasse, una volta caduto dal divano.


18
Shine [Bagliore]

Gli occhi di Naruto e Sakura brillavano sempre, disturbandolo. Gli ricordavano quella luce che non avrebbe più potuto avere nei suoi, la luce che invidiava loro.
Tre anni dopo, con Naruto che teneva le palpebre serrate, forse per sempre, e Sakura che guardava dritto verso di lui, una macchia confusa rosa e rossa in mezzo a quella cornice di buio che affliggeva il suo sguardo malato, desiderò ardentemente di vederne anche solo un bagliore, prima che fosse solo tenebra.


19
Money [Soldi]

«Ma questo significa che nonostante tutto sei pieno di soldi?» sbottò Naruto. Sasuke gli rifilò un'occhiataccia agghiacciante.
«Eh sì, il nostro Sasuke-kun è proprio un bel partito.» commentò Sakura, annuendo solennemente.
«E la cosa non può che farti piacere, non è vero?» insinuò quest'ultimo, malevolo.
«Certo, ti porta sicuramente un gradino sopra Sai.» confermò lei, sempre solenne, procedendo e guardandosi attorno nella nuova casa.
Sasuke rimase interdetto per qualche secondo. «Un gradino?» ripeté indignato, «Come solo uno?»
«Quindi il ramen d'ora in poi lo offri tu, per ripagarmi di anni di amicizia, vero?» lo inseguì Naruto.


20
Vacation [Abbandono]

Naruto guardava il cielo stellato, nascosto nel sacco a pelo. In mezzo a quelle luci cercava di immaginare il volto della donna che lo aveva dato alla luce e abbandonato per il troppo dolore di aver perso l'amore della sua vita. Aveva parlato con Tsunade-baachan quella sera, e la vedeva circondata da lunghi capelli rossi e con due occhi verdi come quelli di Sakura-chan.
La prima donna della sua vita, la prima donna ad averlo abbandonato.
Si chiese se parlarne con la compagna di squadra, se avrebbe capito, pur avendo una famiglia.
Poi si diede dello stupido; Lui e Sakura-chan sapevano entrambi cosa volesse dire essere abbandonati, prima ancora che i fantasmi dei suoi genitori si affacciassero nelle sue giornate.


21
Small [Piccolo]

La sua mano era minuscola. Sakura ne sfiorò le piccole dita, e rise di pura gioia quando aprì gli occhietti, che stavano diventando verdi come i suoi. Sasuke ne sfiorò i capelli corvini, con un'espressione così serena da scioglierle il cuore.
«Mikoto.» suggerì lei in un sussurro, e Sasuke la guardò, con sospetto: «Sicura?»
«Mikoto Uchiha.» confermò Sakura, posandole un bacio sul piccolo naso.


22
Forsaken [Desolato; Reietto]

Era seduto sull'erba, annoiato, con il viso rivolto verso l'alto, mentre i fuochi artificiali scoppiettavano nel cielo. Intorno a lui terra bruciata e sguardi malevoli.
Naruto lo fissava, desolato per averlo costretto a venire, sperando che potesse distrarsi, o persino che si impuntasse nel restare a casa, cosa puntualmente non accaduta: aveva ceduto dopo qualche protesta svogliata, e ora si ritrovava di nuovo immerso nell'odio.
Fece un passo per raggiungerlo e convincerlo ad andare a casa, ma fu superato da Sakura, che sembrava camminare sui trampoli con quei tacchi spaventosi. La ragazza si chinò su di lui, con gli occhi verdi che sembravano più grandi incorniciati dalla matita scura, e ne intrappolò lo sguardo. Sasuke sobbalzò quando gli mise davanti un takoyaki, spingendoglielo quasi contro le labbra. Poco dopo Ino parve piovere direttamente dal cielo, appendendosi al collo dell'amica, e con lei arrivò il team dieci. E poi il team Gai, e il team otto. In breve Sasuke fu circondato da persone, mentre Sakura si premurava di informarlo di ogni singolo avvenimento di quella giornata e rideva così radiosa da far impallidire il resto.
Naruto sorrise. Reietto non era più una parola che si potevano permettere, loro due.


23
Clarity [Chiarezza]

«Ho intenzione di parlare chiaro.» premise Sakura, rubando una tipica battuta di Sasuke. Lui inarcò le sopracciglia. «Per me sei stato un idiota dall'inizio alla fine, potevi benissimo diventare altrettanto forte a Konoha visto che ce l'hai nel sangue, e se non dovevi ammazzare Naruto dall'inizio potevi evitarti tutta la manfrina sui capricci. Sei insopportabile, tu, non io, sei viziato, sei arrogante, superbo, un vero e proprio stronzo. Sei incredibilmente fortunato che io sia masochista e mi sia innamorata di te dal primo momento, e che continui ad amarti anche ora che so veramente quanti puoi essere odioso quando ti ci metti.»
Sasuke prese un respiro profondo, si guardò attorno, e poi si schiarì la gola. «Quindi sarebbe un “sì, ti sposo”?»


24
Funky [Puzzolente; Bello]

In meno di un secondo furono ricoperti dal liquido disgustoso dei rospi. Sasuke era riuscito a coprirsi il viso e Sakura si era appallottolata a terra, ma Karin ne era stata ricoperta e strillava come un'aquila, e persino Juugo sembrava disgustato sotto quella coltre verdastra. Suigetsu stava cercando di uccidere Naruto e Sai, quel bastardo, se la rideva al sicuro sull'albero. Non aveva mai riso e ora si schiantava per loro, lo stronzo. Sakura si ripromise di ucciderlo, mentre si strizzava i capelli e si voltava verso Sasuke, profondamente nauseato dalla puzza e concentrato nel levarsi lo schifo dai capelli. Quando l'Uchiha sollevò gli occhi, incontrò lo sguardo contrariato della ragazza.
«Che c'è? Non è colpa mia.» ringhiò.
«Se ti trovo così bello persino con quella robaccia addosso, devo proprio amarti.» considerò lei, per poi roteare su se stessa e colpire con precisione allo stomaco Naruto che scappava dai compagni inferociti.


25
Love [Amore]

«Per chi erano?» domanda Naruto, salvando al volo il sacchetto di dolci che Sakura stava facendo cadere nella spazzatura. Un'occhiata a Sasuke, tanto per assicurarsi che non fossero per lui.
«Mia madre ha compiuto gli anni, ma non li ha voluti.» spiega Sakura, imbarazzata. Che i genitori di Sakura non vogliano che frequenti Sasuke non è un segreto, ma lei se ne vergogna comunque. «Immagino che ricordi che pessima cuoca sono, nulla di ché.»
Naruto apre la busta, tirando fuori un biscotto e ficcandoselo in bocca intero. Sasuke, con la faccia tosta di fingere palesemente poco interesse, ne prende uno e fa lo stesso.
«Ottimi!» esclama Naruto estasiato.
«Ci hanno perso.» concorda Sasuke.
Sakura si scioglie in un sorriso commosso e abbraccia entrambi, prima di correre via con una scusa. Solo allora Sasuke, che ha sempre odiato terribilmente i dolci ed è allergico al cioccolato, corre a sputare.
«Questo è amore.» decreta Naruto.


26
Curse [Maledizione]

«Che tu sia maledetto in eterno!»
Danzou scosse la testa, paziente, mentre Sakura veniva incatenata. Sasuke e il team Hebi la guardavano increduli dalle loro celle, senza capire.
«Sei stato tu a rovinarci la vita!» gridò Sakura, scuotendo le catene che la ancoravano al muro. «Naruto ti ucciderà!»
«Il Kyubi lo ha sfinito. E tu e questa feccia sarete morti prima del suo risveglio.» le fece notare con calma, richiamando le guardie. «Se tu fossi rimasta in silenzio...»
E Sakura gli sputò contro.
«Preferisco morire qui!» ruggì, «E maledirti! La pagherai, lo sai anche tu! La pagherai! La pagherai!»
«E' scatenata...» mormorò Suigetsu, suo malgrado intimorito.
«Sakura!» ringhiò Sasuke.
«Hokage-sama, Naruto-kun si sta risvegliando!» lo avvisò una delle guardie. Danzou trattenne un sibilo, e si voltò verso le altre guardie: «Abbiamo detto alla kunoichi che ci sarebbe stato un regolare processo per i traditori, ma lei ha cercato di liberarli e ci ha attaccati. E' morta per nostra legittima difesa.»
«No!» gridò Sasuke.
«Maledetto!»
Un Anbu estrasse la katana, avvicinandosi a Sakura che si dibatteva.
«CHE TU SIA MALEDETTO!»


27
Masquerade [Mascherata]

Un top a collo alto in pelle marrone che lasciava il ventre piatto scoperto, due corti aderentissimi pantaloncini in pelle marroni, una soffice coda, e due orecchie del medesimo colore sulla testa. Sasuke deglutì, cercando di non fissarle le gambe.
«Da cosa saresti...?» accennò, con la gola secca.
«Da moglie scoiattola.» rispose Sakura angelica.


28
Raw [Imbranato]

Sasuke, rosso in viso e leggermente balbettante, tirò il colletto che sentiva soffocarlo.
«Io... ti...»
Sakura lo guardava impietosa, a braccia congiunte. Sasuke la prese per le spalle, e lei spalancò gli occhi.
«Sakura, io ti...» e si bloccò, ancora.
«OH, andiamo!» protestò Ino con voce stridula, «Devi solo dirle che la ami, e poi entrate in casa! Questa scena è la decima volta che la giriamo!»
Sakura scoppiò a ridere mentre Sasuke fissava Ino con evidente odio. Davvero, non avrebbe mai detto che quel ragazzo fosse così imbranato.


29
Weapon [Arma]

L'arma di Sakura era senz'altro il sorriso. Solitamente le donne credevano che per convincere bastasse piangere. Per Sasuke invece, rivedere sua madre in quei sorrisi mesti era un deterrente per ogni azione negativa.


30
Remember [Ricordare]

«E comunque, quando ti ho detto che eri insopportabile, quella notte... l'ultima notte... era la risposta. Tu mi avevi fatto una domanda: se ricordavo il giorno in cui le cose erano iniziate tra noi,. Quel giorno, quando avevi detto quelle parole superficiali sull'essere orfani, e io lo ricordavo. Era stata la prima volta che ti avevo chiamata insopportabile. Per questo te l'ho ripetuto quella notte. Speravo che capissi che non avevo dimenticato, in qualche modo. Speravo forse è una parola grossa. Diciamo che ho lasciato un indizio. Non c'eri arrivata?» domandò Sasuke, sfiorandole i capelli rosa.
Lei non rispose.
I monitor ospedalieri non segnalarono alcun cambiamento.

31
Burn [Ardere]

Le fiamme nere bruciavano tutto, riducevano la terra in cenere. Il cielo invece bruciava del rosso del Kyubi, mentre il demone ruggiva libero.
Fuoco ovunque, in alto e in basso.
Sakura continuò a correre, fino a raggiungere Sasuke, abbracciandolo alle spalle e stringendo le mani contro il suo petto, sicura che anche questa volta si sarebbe fermato. Non si rese neppure conto che l'Amaterasu avvolgeva anche lui e la bruciava, viva.


32
Change [Barattare]

Kabuto, no, quello era Orochimaru, spostò lo sguardo da lui, incosciente a terra, a lei, che aveva esaurito il chakra.
Sakura represse un gemito.
«Prendi il mio. Ho la potenza di Tsunade, e potrai recuperare le forze. Prendi il mio corpo, non avvicinarti a Sasuke-kun.»

33
Chill [Assideramento]

Sakura gli poggiò un veloce bacio sulle labbra, che la scaldò per qualche secondo. Sasuke la guardò esterrefatto.
«Sto morendo, ne avevo il diritto.» sussurrò lei, lasciandosi cadere sulla neve. «Almeno mi ha scaldata un po'.»
«Non stai morendo.» la contraddisse lui, «Melodrammatica. Naruto arriverà presto.» aggiunse, e si guardò attorno, sperando fosse vero.
«Beh, se non arriverà, ne è valsa la pena.» ridacchiò lei, troppo debole per muoversi. Sasuke la scrollò bruscamente, tirandola a sedere.
«Sei veramente stupida.» bofonchiò imbarazzato, prima di scaldarla un altro po'.


34
Depth [Abissi; Altezza]

Con un piede che sfiorava l'abisso, chiuse gli occhi.
«Ti prego, no!» gridò Ino, arrancando alle sue spalle. «Hai sempre detto che sempre detto che sarebbero tornati, cos'è cambiato ora? Maledizione Sakura, se ti butti mi butto anche io!» minacciò.
«Gli somiglia.» sussurrò l'altra.
«Cosa?»
«Il vento freddo, il buio completo... Non è come saltare in Sasuke-kun? A me basta anche così, purché poi tutto il dolore vada via, mi basta anche solo questo, solo per qualche attimo...»
E Ino scoppiò in lacrime, riuscendo ad afferrarla per un braccio e tirarla indietro, consapevole che se avesse voluto, avrebbe avuto tutto il tempo di gettarsi.
«Gli occhi di Sasuke-kun non erano così bui.»
«Lo erano, Ino. Lo sono.»


35
Temptation [Tentazione]

Le dita scivolarono oltre la garza, sfiorandogli il braccio e ritraendosi di scatto. Sakura fece per alzarsi, ma Sasuke la trattenne con forza, incrociandone lo sguardo. Lei arrossì, trovandosi sopra di lui e a contatto con la sua pelle che, a differenza di quanto sembrava, era bollente. Si avvicinarono l'uno all'altra studiandosi a vicenda, cercando di prevedere la reazione dell'altro e al tempo stesso incapaci di fermarsi.
«Ohi! Sakura-chan! Sasuke! Siete qui?» chiamò Naruto, da qualche parte nella foresta.
Sakura si sollevò di scatto, mentre Sasuke riprendeva fiato. La ferita non la sentiva neanche più. Il calore di Sakura, sì.


36
Sloth [Accidia]

Sasuke sbadigliò silenziosamente, poi strinse gli occhi con forza, stirando le braccia. Deciso ad alzarsi entro pochi secondi, si voltò su un fianco, godendo di quanto il cuscino fosse fresco contro la sua pelle. Accanto a lui Sakura dormiva ancora, con un mezzo sorriso in volto. Sasuke distese le labbra in un sorriso genuino, ora che lei non poteva vederlo naturalmente, e cingendola con un braccio per attirarla a sé decise che un'altra ora di sonno sarebbe stata accettabile, lavoro o meno. Dopotutto era amico dell'Hokage, no?


37
Silent [Calma]

Sasuke ripulì il sangue dalla lama della katana, e se la rimise in spalla. Sorpasso i cadaveri, mentre il team Hebi lo seguiva in silenzio, e si sfiorò un occhio dolorante. Era ora di marciare verso Danzo, se finalmente le intromissioni erano finite.
«Ce ne sono altri.» li avvisò Karin, esausta.
Sasuke sospirò, evitando di perdere la calma, consapevole che avrebbe dovuto schiacciarne molti prima di arrivare al capo.
«Ne sento quattro. Sono... ah, c'è il chakra di quel tizio di prima, quello che ha mandato i kage bushin. Poi due... jonin direi, a giudicare dalla forza. E qualcuno con meno chakra degli altri... se non lo sta nascondendo.»
Naruto, Kakashi, quel ridicolo capitano che aveva salvato Naruto nel nascondiglio di Orochimaru e Sakura.
Sasuke estrasse lentamente la katana, e nell'aria cominciarono a crepitare scosse elettriche.
Karin si ritrasse, spaventata. «Di nuovo, credo stia perdendo il controllo di nuovo! Ma che gli prende?» domandò, rivolta agli altri. Suigetsu scosse la testa, amareggiato, mentre Juugo fingeva di non ascoltare.


38
Scream [Urlare]

«... e infine aver tentato di assassinare l'Hokage Danzo-sama, Sasuke Uchiha viene condannato alla pena di morte, e con lui la sua squadra e tutti coloro che hanno partecipato al complotto, seppur appartenenti al villaggio stesso.»
Sasuke assottigliò lo sguardo, senza capire. Si guardò intorno, facendo per la prima volta attenzione alla folla, e scorse il team sette al completo, in manette.
«L'esecuzione verrà eseguita immediatamente per scongiurare ulteriori pericoli.»
«NO!» si levò una voce femminile, e molte altre si aggiunsero: «Risparmiate i ragazzi!» «Abbiate pietà!» «La mia bambina! No, vi prego!» «Naruto-kun!» «Fermatevi!»
«Una rivolta.» azzardò un Suigetsu compiaciuto.
Sasuke continuava a fissare Sakura e Naruto, che non abbassavano lo sguardo. Dei tre, per una volta, era lui quello a urlare in silenzio, con occhi inorriditi.
Lasciatemi vivete vivete vivete vivete vivete!


39
Elements [Elementi]

«Facile, io e Sasuke saremmo il fuoco, e Sakura la terra.» esclamò Naruto, sedendosi sul letto ospedaliero.
«Lascia perdere i test idioti...» borbottò Sasuke, afferrando una sedia.
«E poi ti sbagli, Sasuke è senza dubbio aria. Senza aria non si può vivere, ed essa sembra a portata di mano, ma è inafferrabile, si sposta come vento, e va' dove vuole. Senza aria neppure il fuoco può bruciare. E anche tu sei aria, Naruto. Sarai sempre libero, qualunque cosa accada, e ci sei sempre per tutti..»
Entrambi guardarono Sakura, sconvolti. Era la prima volta che parlava, dopo aver incontrato Madara Uchiha.
«E tu cosa saresti, Sakura-chan?» azzardò timidamente Naruto.
«La cenere rimasta quando l'aria è stata spazzata via.» rispose apatica, prima di tornare a chiudere gli occhi, come sempre.


40
Euphoria [Euforia]

«Non è grandioso? E poi Naruto ora è chunin, era inutile farlo gareggiare con i genin ormai! Vero Naruto?»
«Sakura-chan, io...»
«E ora che abbiamo sistemato gli occhi di Sasuke-kun, a pensarci bene anche lui potrebbe diventare chunin in poco tempo, dopotutto nessuno pensa più niente di stupido su di lui, e Kakashi-sensei ha assicurato che sarebbe andato tutto bene! Vero, Sasuke-kun?»
«Frontespaziosa, non...»
«E' tutto perfetto, vero Ino? L'ha detto anche Tsunade-sama, che lo è! Andrà di sicuro tutto bene!»
«Sakura...»
«Insomma, che avete voi tre? Va tutto bene, va tutto alla grande! Vedrete che appena sarà uscito di ospedale il team sette potrà avere missioni normalissime! Io mi riprenderò e starò bene di sicuro, andrà tutto bene!»
«Hai ragione! E' così!» confermò infine Naruto, e Sasuke valutò che dal tono e dalla voce, Sakura non avrebbe mai potuto capire che il ragazzo stesse piangendo. Non lo avrebbe di certo notato con quegli occhi che si era rovinata, e che presto si sarebbero spenti, proprio mentre i suoi riprendevano a vedere. A Sakura non importava, diceva, purché lui fosse lì, e continuava a ridere euforica, isterica.

41
Fantasy [Fantasia]

Sasuke chiuse gli occhi, e provò ad immaginarlo per un momento: Naruto che strepitava qualcosa accanto a loro, ridendo poi sguaiatamente, Kakashi seduto contro un albero che sfogliava un libro, Sakura che gli porgeva il pranzo che aveva cucinato lei, con un sorriso dolce. La pace assoluta.
Riaprì gli occhi, e strinse la mano intorno all'elsa della katana.
Era solo una fantasia impossibile da realizzare.
Non sarebbe accaduto mai, perché davanti a lui c'era Naruto pronto a combattere, e ora, uno dei due sarebbe morto.


42
Ash [Frassino; Cenere]

Strinse il paletto tra le dita, incredulo. Davanti a lui la vampira lo fissava, assetata di sangue. Gli occhi verdi stavano mutando in rossi, i capelli rosa volavano nel vento notturno, e il suo corpo si preparava a scattare.
Di tutti, proprio lei gli si era dovuta parare davanti.
Gli si avventò contro, e per lui fu automatico, non voluto, scansarsi e trafiggerla al cuore.
«Sasuke è al quarto piano, salvalo, Naruto.» fu il sussurro al suo orecchio, prima che Sakura sorridesse tra le lacrime e finisse in cenere.
Di tutti, proprio l'unica incapace di mettere da parte il suo amore, persino da morta.

43
Transparent [Limpido]

«No, sono felice che voi siate rimasti qui.»
Silenzio completo.
Tutti gli occhi su Sasuke, che spinse avanti violentemente il bicchiere: «Cosa mi avete fatto bere?» gracchiò, un filino isterico. La risata della Yamanaka lo atterrì.
«Solo qualcosa che renderà i tuoi sentimenti più limpidi. Dovevo testarlo su qualcuno...»
«Testar... Mi avrai avvelenato!» l'aggredì, balzando in piedi. Shikamaru, dall'altro capo del tavolo, si alzò a sua volta, all'erta.
«Nah, ci penso io a calmarlo,» lo tranquillizzò Naruto, «Oh, Sasuke, cosa provi per Sakura?» domandò poi, sghignazzando.
Sasuke cambiò colore, e dopo un'occhiata omicida e una mano per tenersi chiusa la bocca, riuscì quasi a spedirgli contro un katon prima di fuggire.
Sakura, incredula e sognante, non riuscì a spiccicare parola.


44
Unique [Unico]

«Che ne dici, usciamo?» domandò lui, togliendo la camicia da infermiere. Si poggiò all'armadietto, e la guardò con gli occhi che brillavano di speranza. Dietro di loro Ino si vestiva a rallentatore, per ascoltare.
«Solo un caffé...»
Sakura fu sul punto di dire sì, per la prima volta, dopo cinque anni. Poi si rese conto del perché, guardando gli occhi e i capelli neri dell'altro.
Era inutile tentare di rimpiazzarlo, l'aveva amaramente scoperto uscendo con Naruto e rischiando di rovinare tutto.
«Facciamo un'altra volta.»


45
Delicate [Cagionevole]

Sakura si piegò in due all'ennesimo attacco di tosse, che le raschiò ulteriormente la gola.
«Ma davvero, a Konoha non farà un gran freddo, ma fare il bagno di notte, con la tua salute già da schifo...» borbottò Ino, lanciandole una borsa dell'acqua calda.
Sakura arrossì, bofonchiando una mezza conferma. Se Ino avesse saputo che, una volta tornata a casa, Sasuke sarebbe saltato dalla finestra e trovandola a letto con la febbre come spesso capitava e, forse credendo che lei non se ne accorgesse, si sarebbe unito a lei silenziosamente per tenerla d'occhio, l'avrebbe come minimo chiusa in una cella frigorifera.


46
Shoes [Pattini]

Davvero, era proprio imbarazzante che Naruto fosse un asso naturale coi pattini su ghiaccio, mentre loro due si ritrovavano a muovere passi incerti come quelli di un cucciolo di cervo, con le ginocchia che si piegavano nel tentativo di non cadere e movimenti circolari di braccia per mantenere l'equilibrio precario.
«Ti insegno io, Sakura-san!» si offrì Lee, più che entusiasta, e Sakura sentì una spinta contro la schiena e il calore di Sasuke che la portava via con sé.
«Hanno detto di stare con il compagno seduto dietro al proprio banco.» gli ricordò gelido, prima che entrambi perdessero il controllo e finissero a terra. Sakura scoppiò a ridere, mentre Sasuke si passava una mano tra i capelli e sbuffava contrariato.
«Sai che c'è Naruto seduto dietro di te, vero?»
«Zitta, zitta, noiosa. Rock Lee non lo sa.»


47
Weather [Superare]

Guardava la loro schiena allontanarsi da lei, l'uno mettendo mano alla spada, l'altro preparando il rasengan.
Sakura scattò in avanti, incurante delle ferite e delle ossa rotte, caricando un pugno spaventoso e passando tra di loro, prima di abbattere la propria forza sovrumana contro la montagna, finendo con lo spezzarla in due.
Ci aveva messo tutte le sue forze, fino a consumarsi e a rompersi anche le nocche, ma le bombe già posizionate dagli altri esplosero, facendo saltar per aria i nemici. Lei riprese fiato, allargando le gambe per mantenersi in piedi, mentre Sasuke e Naruto, rimasti di stucco, non osavano parlare.
«Ve l'ho detto, non mi lascerò più superare da voi.» annunciò con sfida, prima di riprendere a correre.


48
Obsession [Ossessione]

«Il team sette è un team di imbecilli. Sono tutti ossessionati da qualcosa. Chi dalla vendetta, chi dal deficiente ossessionato con la vendetta.» sbottò Kiba, suo malgrado dispiaciuto. «Non vale la pena piangerne. Tanto non possiamo fermarli, sono già lontani.»
Tenten sospirò, poggiando una mano sulla spalla di Ino, che continuava a singhiozzare.
«Lo sono sempre stati.»


49
Missing [Fallendo]

Sasuke strinse gli occhi, trattenendo le lacrime di frustrazione e desolazione. Era stato inutile, tutto quanto. Suo fratello era morto per salvare lui, non era mai stato il mostro che aveva inseguito. Danzo era già stato eliminato da Naruto, non poteva cercare alcuna vendetta. E Sakura era morta per difenderlo dal colpo del Kyubi, che ora aveva mostrato tutte le nove code.
Stava fallendo, semplicemente.


50
Flattery [Lusinga]

«I tuoi occhi sono del colore di due pietre preziose, i tuoi capelli come onde morbide e soffici di cielo al tramonto...»
«Naruto, non ti darò il permesso di uscire dall'ospedale in anticipo.» tagliò corto.
«Ma sto bene, Sakura-chan!» si lagnò lui, gettandosi indietro.
«Io però non dovrei avere alcun problema se lo lasciassi ora, no?» si intromise Sasuke, affacciandosi alla porta. Sakura roteò su se stessa, già furiosa.
«Non essere irresponsabile anche tu!»
Sasuke si chinò verso di lei con espressione ironica, togliendole il fiato: «Ma io frequento tutti i giorni il miglior dottore di Konoha, non ho bisogno di tutte queste infermiere attorno.»
Sakura si incartò in pieno: «Mh. No. Beh, sì, in effetti non... cioè, non stai più così male, ti ho curato io. Sì, ti faccio fare il foglio di dimissioni, d'accordo.»
La dottoressa si affrettò a fuggire, mentre Sasuke rivolgeva un ghigno vittorioso a Naruto e lasciava la sua stanza tra le sue imprecazioni.

51
I Love The 70s [Amo gli anni '70]

Sasuke fissò i genitori sbalordito. «Vi siete conosciuti al concerto di chi
«The Damned.» ripeté Mikoto, con orgoglio. «Abbiamo sorvolato l'oceano entrambi pur di ascoltarli dal vivo... altri tempi...»
«Non dirlo come se fossimo vecchi...» protestò Fugaku, mentre Itachi si poggiava alla credenza per non cadere. «Per la musica facevamo di tutto. Era giusto così, allora. E ho detto “allora”, non pensate di poter fare lo stesso voi.» precisò sostenuto.
«Vostro padre era attirato dai miei capelli.» ricordò Mikoto, ridendo imbarazzata. «Li avevo colorati. L'unica giapponese presente, e per di più coi capelli blu.»
«Blu?» ripeterono entrambi i figli, esterrefatti. «E a te stava bene?» non riuscì a trattenersi dal chiedere Sasuke, al padre.
«So che posso sembrare una persona poco aperta, ma non lo sono.» dichiarò Fugaku, dandosi un tono. «Non sono le tinte per capelli ciò che contano. Tra l'altro, i ragazzi di oggi dovrebbero conoscere la vera musica.»
«Oh.» Sasuke colse l'occasione al volo, «Allora devo portare una ragazza a cena, domani.»


52
Stripes [Tigri]

«Tu e quell'idiota del tuo compagno di squadra non sapete quando è ora di smettere.» borbottò torva la kunoichi dalla pelle scura. Sakura la ignorò, procedendo nonostante la stanchezza. «E quell'Uchiha non è poi un traditore anche per voi? Non importa se è stato un amico in passato, è diventato feccia e va' eliminato.»
Sakura si voltò ferocemente e l'aggredì prima ancora che lei potesse vederla e gli altri tentare di fermarla. Le fracassò una spalla con un pugno e le ruppe uno zigomo, prima che Naruto riuscisse a separarle.
Il fantasma di poco prima era diventato una tigre, furente e pericolosa: «Non. Nominarlo. Neppure.» ringhiava, mentre Naruto la bloccava come meglio poteva.


53
Shapes [Forme]

L'esilio era stato semplice da gestire in fin dei conti, e ora che Naruto sarebbe diventato davvero Hokage, volendo sarebbe potuto tornare a Konoha. Il punto era se lo voleva o meno.
E poi arrivò lei, coi capelli rosa legati in due codini bassi, le forme generose, il portamento severo: la copia della sua maestra. Ma con l'amarezza in meno, perché la persona che amava non era morta, solo lontana.
«Andiamo?» gli disse soltanto, come se non si fossero visti dal il giorno prima, invece che due anni. Gli porse una mano, e Sasuke l'afferrò.


54
Question [Domanda]

«Dopo tanto tempo... secondo me dovremmo sposarci.»
Sakura mise già la tazza di caffè, cercando di non morire in quel momento, perché sarebbe stato uno spreco. Alzo lo sguardo su Sasuke, che fissava la parete con interesse, e poi lei con sospetto. «No?»
«Non ho sentito la domanda.»
Sasuke sbuffò, prese un respiro e bofonchiò rassegnato: «Credo che dovremmo sposarci, dopotutto.»
«Non è una domanda neanche quella.» puntualizzò Sakura, assumendo una sfumatura scarlatta e al contempo cercando di non ridere: «Hai paura che rifiuti?»
«Ridicolo.» sentenziò lui, «Allora?»
«Cosa allora?» miagolò lei.
«Dannazione, Sakura! Vuoi sposarmi sì o no?»
«Vediamo...» tentennò lei, provocandolo.
«Me la pagherai per questo.»


55
Greeting [Salutando; Dando il Benvenuto]

«Ohy, Sasuke.»
L'Uchiha alza a fatica la testa, arrancando malfermo sulle gambe e ansante.
«Dì, ti va del ramen?» domanda Naruto, ridendo a bassa voce e pulendo il sangue che gli gocciola sul vento.
«Sei un idiota.» gli dice di cuore.
«Non te n'eri ancora accorto?» domanda la voce fioca di Sakura, sulle spalle di Kakashi. Sobbalzano tutti, convinti che fosse come minimo in coma.
«Sì, ma tendo a dimenticarmi delle cose spiacevoli.» borbotta Sasuke, inciampando e venendo salvato all'ultimo da Suigetsu, prima che si schianti a terra e lì resti.
«C'è una folla più avanti.» annuncia Karin, arresa. Non riesce neanche più a tremare dopo le ultime tre ore. Nessuno riesce ad averne paura: se li uccideranno almeno potranno riposare.
Ma poi riconoscono le voci, e soprattutto il tono felice.
«Eccoli! Gli eroi!» grida Ino, che ha avuto la brillante idea di richiamare le persone e snocciolare loro la vera storia del clan Uchiha, di Danzo, di Madara e tutto quello che gli ha raccontato il tizio dalla doppia personalità che Sakura gli ha affidato prima di correre di nuovo via dietro Sasuke e Naruto. E tutti cominciano a urlare: “Hanno fermato l'Akatsuki e il Kyubi!” “L'eroe Naruto e la sua squadra!”e cose simili, e poi i loro amici corrono loro incontro prima di tutti, e persino Sai grida un'entusiasta: «Ce l'hai fatta, Naruto!»
Naruto sorride, ed è Sasuke a reggere lui stavolta, prima che crolli. Si mantengono dritti assieme, e una mano di Sakura che sembrava scivolata casualmente via dalla presa di Kakashi sfiora la spalla di Sasuke.
«Bentornato.» dicono insieme lei e Naruto.


56
Expression [Espressione]

Persino Sasuke Uchiha aveva un cuore che era possibile toccare, e più grande di quanto si potesse intuire.
E il motivo per cui non era fuggito dall'ospedale e da Konoha quella notte stessa, stava tutto lì: nelle facce di Naruto e Sakura, il primo apertamente vittorioso, la seconda che tentava di mostrarsi arrabbiata, riuscendo quasi a farlo ridere tanto era buffa. Kakashi poi, con quell'unico occhio, aveva mostrato sin troppo.
E se tutte le mattine quei due avessero continuato ad avere quell'espressione così felice e incredula che mostravano ora, nel trovarlo ancora lì, con loro, probabilmente non sarebbe più riuscito a scappare via.

57
White Space [Spazio Bianco]
Per una volta non si tratta di un disegno astratto, ma dell'immagine che gli si è impressa in mente per giorni, da quando Ino ha insistito per una foto e lui l'ha scattata. C'è qualcosa di sbagliato in quell'immagine, e ha tentato di fare un disegno stilizzato per capire cosa: ecco Sakura che sorride orgogliosa con l'uniforme da jonin, e alla sua destra c'è Naruto che incrocia le braccia, vestito allo stesso modo, e guarda avanti baldanzoso. Qualche tratto nero per indicare Kakashi, seduto su una finestra alle loro spalle, di cui si intravedono solo le gambe a sinistra. Sai si sta chiedendo se aggiungere altri particolari, quando lo nota.
Ecco, è quello spazio bianco alla sinistra di Sakura, l'errore.

58
Foreign Language [Linguaggio Straniero]

Parlare con le donne era come addentrarsi in una lingua straniera e ignota a tutti gli uomini, senza dubbio.
Sasuke le aveva chiesto una cosa soltanto: “resta indietro”. Non importava che lei fosse una jonin adulta con la sua stessa esperienza, quello era Juugo e stava perdendo il controllo. Lui dopo la battaglia finale aveva perso quel chakra così minaccioso da calmarlo, a detta sua si era rammollito per colpa di quella coppia di idioti con cui faceva squadra, e quindi era finito a terra e stava pensando a come farlo tornare normale senza sfruttare gli occhi.
Davvero, non era stata una buona idea venirlo a trovare a Konoha.
E naturalmente Sakura non aveva recepito il messaggio. Si era piantata davanti a Juugo, bloccandone un pugno con una mano sola, e aveva sentenziato: «Calmati. O ti uccido prima che tu diventi zio.»
La frase, già incomprensibile di per sé, aveva incredibilmente calmato Juugo, che era crollato seduto a terra. Suigetsu e Karin si erano voltati a guardarla a occhi spalancati, e aveva anche sentito un urlo da parte di Naruto. Poi anche Sasuke c'era arrivato, una volta usciti dalla foresta e dopo quindici minuti di silenzio perplesso. Ed eccolo, rigido come uno stoccafisso, e per la prima volta in vita sua balbettante e sconcertato: «Sei davvero incinta? A-avevo notato che i vestiti ti stavano più stretti ma non... Potevi dirmelo!»
Sakura lo aveva interrotto con un ringhio e uno spintone: «KARIN E' INCINTA! NON IO! Spero che Juugo perda ancora il controllo e tu muoia!» concluse con odio estremo, mollandolo lì con uno strano rimescolamento allo stomaco che più che sollievo, sembrava delusione.



59
The Five Senses [I cinque sensi]

Kakashi è senza dubbio la vista. Non importa che possa usare un solo occhio, lui vede ciò che è importante, ciò che c'è da vedere davvero. Quando lo guarda in faccia, prima di rifugiarsi nuovamente dietro le pratiche da sbrigare come nuovo Hokage, capisce che Sasuke gli è grato per quello che ha fatto, anche se non ha detto nulla.
Quel tizio lì, Sai, è il gusto. Percepisce quanto Sakura sia acida sotto quelle pose da dolce fanciulla, quanto Naruto sia amaro sotto quel sorriso, quanto Kakashi sia piccante e bruci nonostante l'aria calma e imperturbabile. E purtroppo per lui sì, capisce anche quanto lui sia dolce, in fondo a quel muro di spine che si è creato attorno.
Naruto è l'udito. Semplicemente. Perché lui sa ascoltare le parole, il silenzio, le lacrime, la rabbia. E sa comprendere.
Sakura è il tatto, perché ha sempre bisogno di abbracciarlo, sfiorarlo, o, come la prima volta in cui si sono rivisti dentro Konoha, colpirlo e magari fratturargli una scapola e uno zigomo.
E lui è l'olfatto, naturalmente. Perché anche se non lo ammetterà mai, ha sentito l'odore di casa nel momento stesso in cui Naruto gli ha portato di nascosto quella ciotola di ramen, Sakura è saltata a sedere nel suo letto e Kakashi ha aperto il suo libro.

60
Wide Open Space [Spazio Spalancato]

«E adesso?» domandò Sakura, osservando l'enorme cratere dove un tempo esisteva Konoha. C'era già qualche baracca innalzata grazie all'arte del legno, ma la desolazione regnava sovrana. Sasuke si guardò attorno, senza sapere bene cosa sentire. Naruto poggiò una mano sulla spalla dell'uno, e una sulla spalla dell'altra.
Sasuke fu sul punto di scrollarsi quella mano di dosso, quando l'altro continuò: «Costruiremo un'altra Konoha, una senza complotti e senza odio. Siamo il team sette, quindi possiamo fare tutto.» decretò, sicurissimo delle proprie parole, strappando un sorriso anche all'amica.
«Certamente, futuro Hokage-sama.»
Naruto saltò avanti, atterrando qualche metro più avanti e più sotto. Poi si voltò a braccia aperte. «Andiamo, su!»
«Abbiamo le ossa rotte e non guariamo velocemente come te.» gli ricordò Sasuke, con un broncio che aveva un ché di infantile.
Sakura rise finalmente, e saltò avanti, sollevando le braccia, volando verso lo spazio infinito di possibilità che si spalancava davanti a loro.
Sasuke li guardò dall'alto, alzò lo sguardo al cielo con palese disapprovazione, e infine, guardando le loro espressioni, non poté che scuotere la testa e buttarsi.




Qualche auto-commentino perché sapete che non ne posso fare a meno:
#2 Honor è una delle poche che mi piacciono. Sasuke sarà pure menefreghista e altezzoso, ma penso che all'onore ci tenga, suo come degli altri. E poi non c'è vero amico-spasimante-qualunquecosamaschio che non se la prenda quando qualche altro essere XY entra nel suo territorio a parlar male delle sue donne XD
#7 Ho immaginato il «Trovato.» con lo stesso tono in cui Sakura lo dice a Kakashi-sensei, quando gli dimostra la sua forza per la prima volta nello shippuden.
#11 Ho sempre sognato una Ino che dice qualcosa di simile a Sasuke.
#12 Come dice la Sil, è banale. Ma di solenne mi viene in mente solo la morte e il matrimonio, e quei due li si ammazza sempre... XD
#14 *Didone, cercate su google la sua bella storia, è una figura mitologica, una regina di Cartagine e di Tiro. Secondo la narrazione virgiliana, si innamorò di Enea e disperata di vederlo partire si uccise, trafiggendosi con una spada.
#16 Visto che è sempre Sasuke il traditore, per una volta volevo fare Sakura che molla tutto. Naruto lo sa, eh. Ma per una volta toccava a lei.
#22 C'era più di una traduzione per Forsaken, e ho scelto di usarne due.
#23 Sasuke è quello che dice sempre di parlare chiaro. Date un'occhiata alla pagina autrice di suni e noterete XD
#24 Come per la 22.
#31 Sottolineo il viva finale perché Sakura è viva solo ora che lo tiene abbracciato. “Anche questa volta” si riferisce alla foresta della morte, dove è riuscita a bloccare il segno maledetto.
#32 Poco avanti nel futuro rispetto al manga.
#38 Le virgole finali mancano volutamente perché di solito uno non fa tutte queste pause nei pensieri, tra una parola e l'altra, specialmente mentre gli stanno per ammazzare qualcuno davanti.
#40 Euforia mi sa di una felicità esagerata, sfrenata, negativa.
#60 Per chiudere mi sembrava giusto far spiccare loro un salto verso il futuro e chissà che.

Grazie come sempre alla cara Sil -WhisfulThinking- che beta sempre tutto, ad Akami che legge in anteprima e mi rallegra con le sue risate, e a chi commenta. So che è uno sforzo, lo è anche per me XD

   
 
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