Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Sae    13/10/2009    8 recensioni
SasuSaku of course
"Resta."
"No."
Ma erano ancora gli stessi personaggi di allora.
Perchè tutto cambia per rimanere sempre uguale.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Far from your sun (Lontano dal tuo sole)

Far from your sun (Lontano dal tuo sole)

 

 

 

 

#1 "Incommensurabile tristezza"

 

è come una malattia ti entra dentro, penetra nella pelle, nessuna cellula viene risparmiata. E poi sale senza avvisare, niente sintomi, nessun rimedio. Si attacca ai polmoni, colpisce lo stomaco, contorce il respiro e poi trova il culmine lì: negli occhi.

Il verde acqua si era estinto da tempo, grigio come un cielo d'inverno. Poteva fingere quanto voleva, ma la bestia rimaneva là a divorarla.

Ino, conosceva il nome della malattia e sapeva anche che gliela aveva mischiata lui, il troppo amore.

 

#2 "Mr. Loneliness"

 

La odiava.

Perchè lei aveva provato a trattenerlo dal suo intento. Dalla vendetta.

Era da distruggere, da annientare.

Non solo perchè lei provato a fermarlo. Ma anor di più perchè...non c'era riuscita.

Ed era solo con il suo odio.

 

 

#3 "Un buon giorno per innamorarsi"

 

Ridacchiava, incapace di dormire.

Il corpo era ancora bollente reclamato poco prima da lui.

Sghignazzava, con l'anima imbrattata di felicità. Perchè l'Hokage era terribile con lui e premuroso con lei che dirigeva un intero ospedale. Perchè lui aveva i piedi freddi ma le mani calde e le stava accanto dopo una vita intera, passata cercando di rompere il legame.

Ma casa è dove vieni riaccolto.

 

E rideva per sottrarlo a Morfeo, gelosa anche del dio del sonno.

"Zitta"

Sasuke borbottava come una vecchia teiera.

E Sakura rideva più forte mentre la sveglia suonava le cinque.

"Buongiorno, Sasuke-kun!"

 

 

#4 "Ventiquattr'ore"

 

Tic Tac.

Tic Tac.

Serpente, Tigre, Gatto,

...Cane.

Troppo tardi.

Tic.

Granelli di sabbia, che silenziosi formano una duna sempre più alta.

Tic Tac.

La ragazzina piena di speranza si mordeva le labbra.

La clessidra non è (in)finita.

Guardami ti prego.

Tac.

Il ninjia pensava che doveva andare così.

Tic.

Ma era più forte il desiderio, più incoerente della realtà e del sogno stesso.

Guardami.

La clessidra segna ancora ventiquattr'ore.

Tic Tac.

Forse non aprirà più gli occhi neri.

Ma anche se fossero rossi non ci sarebbe colore più bello in quel momento.

Guardami Sasuke-kun.

Tic Tac.

 

 

#5 "211 B"

 

Corridoio asettico.

Spalla contro una porta. Sbattuto fuori dal fratello alle prese con l'ennesima tizia. Sigaretta accesa davanti al cartello "Non fumare".

Vita da musicista.

Il corridoio si tinge improvvisamente di verde, diventa un labirinto in cui perdersi.

La sigaretta viene sottratta alle labbra secche. Voce timida: "Qui non si fuma."

E si accorge che non fissa più il corridoio ma degli occhi, verdi. "Anche...se sei Sasuke Uchiha."

Un sorriso sghembo.

"Il tuo nome". Non chiede: ordina.

 

"..Sakura Haruno."

La mano agguanta la nuca rosa. Labbra di nicotina contro altre morbide.

"Mi procureresti un'altra camera, Sakura?"

 

 

#6 "Orange tree"

 

"Sasuke-kun..."

Nero nel verde.

"...vorresti ecco un'arancia?"

Il nero passò dal verde al frutto.

"L'ho presa da quell'albero laggiù..."

 

Il nero si accigliò. "No."

Il rosa si rattristò.

Il frutto gioì, intatto nella bella mano.

 

E successe.

Lo stomaco borbottò contro il volere del cervello.

Allora la ragazza sorrise, felice, depositando l'arancia tra i fili del prato assurdamente verde.

Scappò il rosa, ridendo.

Il nero non mosse ciglio fino a quando non fu solo.

Poi mangiò.

 

 

#7 "Musica d'estate"

 

Era un'ossessione. Un ritornello e capivi che stava per arrivare.

Non erano importanti le parole ma la musica.

Quel giorno, passando intorno a un campo stracolmo di frutti rossi, si impose di non pensarci. Era il suo subconscio che lo sabotava ed era questione di esercizio ignorarlo.

Ma Karin canticchiò e lui la fulminò, irato.

"La musica non gli piace. Stonata." Suijetsu segnava l'ennesimo litigio.

 

Tutta colpa del rumore che una noiosa ragazza rosa faceva nella sua mente.

Arrivava così.

L'estate era lei che cantava una stupida filastrocca.

Ed era un'altra estate lontano dalla vera casa.

 

 

#8 "Fuochi d'artificio"

 

Le strane luci si rispecchiavano nell'acqua, tremolavano, sotto gli occhi nero pece. A tratti illuminavano perfino il fondale del grande fiume, tutto quello che si nutriva lì sotto, che viveva. Avrebbe provato ancora e ancora se necessario fino ad avere le mani ustionate. Doveva imparare quella tecnica, doveva possederla.

A riva, le mani strette al petto, qualcuno stava ammirando i fuochi che esplodevano nell'aria, illuminando fin laggiù un rosa pallido, compagnia silenziosa di quei momenti ("Posso venire?" "Devo allenarmi"). E pregava. Fà che quel fuoco così lucente non conosca l'oscurità.

 

"Sembrano fuochi d'artificio, Sasuke-kun."

Gli avrebbe detto più tardi con un lieve sorriso, quasi accusatorio. E lui avrebbe battuto ciglio, ricordando che una frase simile l'aveva detta proprio lui a suo padre mille e più giorni prima.

Sarebbe arrossito per la prima volta.

"Non dire sciocchezze, Sakura."

 

#9 "Lui non è te!"

 

Aveva lo zaino in spalla.

An-co-ra.

Lei ormai era nauseata da quella scena.

"Nessuno verrà a riprenderti, questa volta."

"Finalmente."

Piccola differenza: aveva lo sguardo pece, ma un arto morto lungo il corpo. Forse erano troppo cresciuti per quelle sceneggiate.

"Resta."

"No."

Ma erano ancora gli stessi personaggi di allora.

Perchè tutto cambia per rimanere sempre uguale.

"Rimani qui, con me."

"Hai Naruto, uh?"

Il vento parlava, scuotendo le loro radici.

Invece il cemento non avrebbe fiatato, proprio come allora.

"Non mi basta."

"Puoi essere felice."

"Lui non è te."

Lunga pausa, schiena leggermente curvata dal peso degli anni.

"Io non diventerò mai come lui."

"Lo so."

Si raddrizzò, l'ombra di un vecchio sorriso.

"Non resto qui, è come allora." Sputò via.

"Io non ti sto supplicando come allora. Io te lo sto ordinando."

"Non puoi fare a meno di me."

"No. Non posso fare a meno del bastardo masochista che c'è in te."

"Naruto."

"Lui il bastardo non lo sa fare." Cantilenò, esasperata: "Lui non è te!"

 

 

#10 "Inside"

 

Era uno specchio.

E rimandava la sua immagine. Illusoria, perfetta, rotta.

 

Il vetro difatti era spezzato come se qualcuno l'avesse colpito con forza. I cocci restavano incollati però, tracciando quella che Sasuke avrebbe definito un'orbita.

Chi, chi poteva aggiustare il danno che lui stesso aveva provocato? Chi non sarebbe corso via, vedendo quello che davvero c'era dentro?

Non seppe rispondere perchè una figura pallida, rosa, si specchiava a sua volta nella parte ancora intatta, poggiando una mano sulla spalla nuda, forzuta.

Improvvisamente ebbe quasi paura di quella ragazza, voleva scacciarla, perchè sapeva chi era e che la sua presenza lì era sbagliata, ma non immaginava che riuscisse a far combaciare il disordine che aveva dentro.

Quando socchiuse gli occhi, perchè stranamente troppa luce era entrata nel vecchio covo, la ragazzina non c'era più.

 

E allora, con un sorriso rovesciato sul volto, prendeva a far pezzi lo specchio fino a ridurlo in polvere luccicante. Nessuno avrebbe dovuto vedergli dentro se non potevano curarlo. Nessuno avrebbe dovuto illuderlo in quel modo.

Quello che non si chiese era se dentro c'era ancora qualcosa da salvare.

 

#11 "Miriade"

 

Poteva sentirle arrivare.

Poteva scansarsi ma il suono ingannava, sembrava musica.

 

Invece...una miriade di schegge di vetro, tutte dirette nello sterno.

Tristezza, malinconia...ognuna aveva un nome.

Amore.

Era quella che affondava di più, mozzandole il respiro.

Fin troppo affilata, per essere solo una scheggia.

Si tese in avanti.

 

Era una katana.

La lama, ora nel petto, accompagnava la miriade di emozioni che le ali del falco continuavano a darle.

Il vetro rotto rifletteva i medesimi sentimenti.

Sakura sorrise nell'ultimo respiro. Sasuke si sentì frantumato.

La superficie aveva la consistenza del rimpianto.

 

Da lontano, poteva sembrare un abbraccio.

 

 

#12 "Shadow in the street"

 

Camminava, o meglio zoppicava, perchè la gamba destra bruciava, colpa dell'ennesimo allenamento di Tsunade.

Tutto per diventare più forte, capace.

Per essere alla sua altezza.

Illusa.

Con la coda dell'occhio catturò un’ombra nera, oltre alla sua, che giaceva su un muro.

Sakura si voltò nella Konoha buia.

Un rumore e poi un gatto correva via dal vicolo stretto.

Si maledì, meglio tornare a casa.

 

L'ombra prese vita, si staccò dal vicolo ed emerse. Un ombra con nome e cognome la seguiva con lo sguardo.

"Sciocca."

I gatti sono sempre un diversivo.

Anche nei film, avrebbe aggiunto Naruto.

 

 

#13 "The white door"

 

Il sogno era ricorrente e non riusciva a capire perchè la porta della sua casa, ancora in piedi ad aspettarlo (illusa anche lei) nel deserto quartiere, in quello stupido villaggio, fosse diventata bianca. Si svegliava imperlato di sudore, indispettito dal suo stesso inconscio.

La porta della sua casa non era mai stata bianca.

Era un dato di fatto.

Solo dopo, passeggiando per le vie distrutte di Konoha, capì che la porta che vedeva non era la sua, bensì quella di un'altra abitazione.

Tra le macerie una targhetta ancora leggibile: Haruno.

 

#14 "Rosa zucchero filato"

 

Stonava un po', giusto un po', quell'ammasso: un casco sulla minuscola testa profumata come zucchero filato.

Se l'era andata a cercare. "L'hai voluta la bicicletta? Adesso pedala!" La risata di Naruto ancora non finiva, mesi dopo la notizia.

Si osservarono, lui e lei.

 

Nero in nero, uno antico sbiadito dalla sofferenza, l'altro già pieno di segreti. Il loro colore, marchio dello stesso dna, emergeva prepotentemente dalla culla, lo stregava e tutto si addolciva nella zazzera rosa. Si sporse, non resistendo, prendola in braccio nella vecchia casa Uchiha. Stonava giusto un po'.

Ma era perfetta.

Sua figlia.

 

 

#15 "Indietro"

 

Non era una scelta irrazionale, ma premeditata.

Non aveva voluto accettarla.

"Sei libero."

 

Ma era l'unico mezzo contro il destino. Alla fine, si sa che quando desideri solo una cosa, su tutto, il fato te la sottrae; e quando sei tu per primo a rinunciare ecco che riappare.

"Quando tutto sarà finito io...ti prometto il mio cuore."

 

Invece sotto l'involucro di carne un altro rosario di promesse viene sciolto: "Se lui sarà vivo, se lui tornerà, giuro che amerò davvero... Naruto." è facile promettere qualcosa che da tempo non si possiede più. Stai barando.

Indietro non si torna.

 

Traccia Bonus:

#16 "Rompicapo"

 

Naruto stava zitto.

L'altro giocava con le tessere rapito dal passatempo infantile.

Due colori, usava solo due colori.

"Teeme, smettila, dimmi qualcosa!"

Nessuna risposta.

Allora Naruto provò a sottrarglieli, cercando una reazione. E quello in un moto di stizza mugugnò, chiudendo i pugni.

Se li riprese inespressivo e dopo tornò al suo lavoro: far combaciare i due pezzi. Ma erano incompatibili.

Almeno provava rabbia e attaccamento, sì per due stupide tessere....

L'Hokage si sedette accanto al malato, improvvisamente stanco.

"Verde."

 

Naruto impietrì.

Era la prima volta che lo sentiva parlare- mugugni Uchiha esclusi.

"Come cosa?" Gli chiese, cauto.

"Come cosa?!" Ripetè Sasuke, cercando di imitare la flessione di voce, sfottendolo anche in quello stato, come se avesse fatto una domanda banale.

Cinque anni, per dire verde e per sentirsi sfottere.

Cinque anni, dopo la morte di Sakura -che aveva ridato vita al bastardo- e quello se ne usciva con un colore.

Non era pazzo.

Naruto credeva che, ancora una volta, aveva scelto la via più facile.

Le mani di Sasuke si fermarono. Occhi persi sul tavolo.

Era un rompicapo.

 

Le due tessere si erano incastrate a furia di tentare.

Naruto, di fronte a lui, guardò davvero i due colori che cercava di mettere insieme.

Rosa e Verde.

 

"Sakura."

 

 

 

Scritte dopo aver chiesto alla mia Best memi (grazie tex) quindici titoli (e poi per un caso di persecuzione XD è uscito il sedicesimo) sono delle piccole flash e drabble.

E le odio tutte e anche profondamente. (Il che vuol dire che le amo, quindi attenti!)

Bene.

Detto questo, spiegazioni di alcune :

 

#4 Qui c'è Sakura divisa in due, il suo essere donna e ninjia. In teoria, la frase sottolineata alla fine è il desiderio cocciuto di entrambe le Sakure. Non importa quello che pensi, quello che dici, la cosa veramente importante è quello che non dici, quello che non pensi; cioè quello che non è frutto di un calcolo razionale ma del tuo istinto. Lo possiamo ricollegare l'istinto al primo pensiero o alla prima parola? No, l'istinto è qualcosa che nessuno può spiegare. Esiste e basta, è una frase in sottolineato, no?

 

#6 Oddio, mi vergogno di averla scritta, ma è uscita così. Se fosse un fumetto ci sarebbe uno spaccato in tre parti dove c'è Sasuke ombroso, Sakura triste e l'arancia che esulta perchè non verrà mangiata, salvo poi dopo fare tutto il contrario, no? Piccole scene di vita quotidiana nel vecchio team seven. Enjoy!

 

#7 Questa per me è importante. U.u si sono pochissime righe ma quello che mi piace è pensare a un Sasuke ossessionato da una vecchia Sakura che canta una filastrocca per l'arrivo dell'estate. Scorci no-sense del suo cervello che lo scimmiotta.

 

#11 Spero si capisca che il vetro è Sasuke, è lui che perde schegge, ferendola. E alla fine si distrugge con lei. Qui, dovete dirmi voi cosa ne pensate....

 

#12 è stupida, ma stupida ...ma stupida. Ecco ho visto Colazione da Tiffany e non c'entra nulla ma... anche lì c'è un Gatto. Amen, saltatela pure.

 

#16 L'ultima ehm. Coff, coff. Sasuke è pazzo. Sakura è morta e Naruto fà la balia. Si, si una cosa più allegra no XD ma non resistivo, chissà se il vostro intuito vi ha suggerito già perchè Sasuke stava cercando proprio di far combaciare quei due colori XD è nata di getto, è stata scritta di getto. Sasuke è nero è un colore neutro, Naruto anche potrebbe essere il bianco un'altro colore neutro e indispensabile...ma Rosa e Verde sono i colori di Sakura e che cambia la sua gradazione proprio con loro due. è il mordente, se vogliamo il rosa quindi rosso è un colore primario necessario per crearne dei nuovi e il verde è un colore terziario formato da giallo e blu. Lei racchiude la tavolozza, è la tavolozza.

Si vede che dipingo?

 

E soprattutto Grazie alla mia Beta (Lol XD per la nostra amica arancia) sei come la nutella e ho detto tutto.

 

Grazie a Jaheira la mia J, anzi il sergente J, ecco fatto se ho aggiornato è soprattutto per il tuo sostegno T.T mi commuovii si soffia il naso XD Mi raccomando aspetto la tua sentenza; Sakura Haruno No, ma tu devi fare qualche drabble della tua vita matrimoniale con Itachi sei meravigliosa, ma per curiosità ti lascia qualche soldo per fare la spesa? XD un bacio grande tesoro mio; sakusan ecco qui l'aggiornamento, spero davvero che ti sia piaciuto *_* mi sono impegnata XD grazie di kore, davvero; celiane4ever ohh mi fai commuovere XD davvero ti piacciono? li trovi IC? Madò mi devi assolutamente spiegare le brodaglie giapponesi potrei fare una raccolta solo di cibi giapponesi *_* che dici proviamo?; la mia piccola terrastoria piccola per modo di dire perchè sei una persona grande, grande dentro e io ti ringrazio per esistere :D

 

XD Allora me lo lasciate un commentino? Ho fatto la brava, ho aggiornato really XD

Enjoy!

 

Alla prossima

 

vostra sara

 

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Sae