19/10/2009
3 recensioni" No one knows what it’s like
To be the bad man
To be the sad man
Behind blue eyes
And no one knows
What it’s like
To be hated
To be fated
To telling only lies"
Behind Blue Eyes-Limp Bizkit
A dispetto di quello che pensavano gli altri ,lui aveva sempre saputo di voler essere medico.
Lui voleva essere d'aiuto per le altre persone,dare buone notizie quando era possibile,vedere le loro facce felici quando avrebbero saputo che era stato solo un brutto spavento,che andava tutto bene.
Sapeva anche che non sempre avrebbe dato buone notizie.
Ma lui avrebbe fatto di tutto per scoprire le cure per le malattie,lui avrebbe cercato di cambiare il mondo.
Quando diceva queste cose tutti lo guardavano scioccati e si chiedevano se lui fosse serio.
Come se Stefano Bandieri,non potesse farlo.
Per gli altri lui era solo il ragazzo più carino e stronzo del liceo,gemello dell'altrettanto stupenda e stronza Sabina.
Ma a lui non bastava essere questo,non gli era mai bastato.
Aveva i suoi sogni ,i suoi obbiettivi e sapeva di poterli raggiungere.
Avrebbe dovuto impegnarsi,sacrificarsi,fare una vera e propria vita da cani,ma se poteva salvare la vita di tante persone,sopratutto di bambini,lui avrebbe sacrificato persino la sua.
Sabina lo appoggiava su questo.
Ogni volta che lui parlava dei suoi studi di medicina e qualcuno lo guardava in modo strano oppure gli diceva -Non ce la farai mai Stefano-lei era lì e lo appoggiava.
-Stefano ce la farà.Lui è bravissimo e se vuole fare il medico,sarà il medico più grande di tutti i tempi.O meglio il medico più affascinante e più grande di tutti i tempi.è comunque un Bandieri.-e rideva,guardando suo fratello negli occhioni azzurri.
La sua sorellina.
Se avesse potuto inventare una cura per il male d'amore l'avrebbe inventata seduta stante,per lei.
Nemmeno a scuola era più la stessa.
Non usciva più di casa,tranne per andare a scuola,i suoi voti erano saliti in modo vertiginoso ma si vedeva che era spenta,svuotata come un piatto di pasta di fronte ad un affammato.
Parlava poco e con fatica,e spesso la si trovava con la testa tra le nuvole,distratta e assente.
E poteva giurare che centrava la storia di Marco che partiva per Londra.
In quel momento avrebbe voluto ucciderlo.
Sapeva con certezza che Sabina lo aveva fatto star male,che lo aveva umiliato,ma non credeva che Marco avrebbe potuto fare persino di peggio.
Le aveva detto della sua partenza al telefono,come se lei non contasse nulla.
E a scuola le stava lontano,non la calcolava nemmeno di striscio.
E questo le faceva male.
Un gemello,certe cose le capisce subito.
Le ultime 2 settimane le aveva passate accanto a sua sorella,nella speranza di vederla sorridere anche solo per un secondo.
Nemmeno Sarah,riusciva a fare qualcosa.
Aveva provato a convincerla ad andare a fare shopping,ma persino per le strade era completamente lontana.
Persa su un altro mondo e non si concentrava.
Si stupiva che andasse così bene a scuola,in quel momento.
I professori avevano chiamato i loro genitori chiedendo se c'erano problemi a casa,e Gloria e Andrea Bandieri avevano negato.
Cominciarono a preoccuparsi anche loro di più,di quanto facessero prima.
Cercavano sempre di controllarla,ma non vedevano nessun miglioramento.
A cena era silenziosa e mangiava poco.
Così Gloria una sera andò da suo figlio a chiedere spiegazioni.
Stefano disse tutto quello che sapeva ,la storia di Marco,della partenza,e dell'amore.
Gloria provò a parlarne con Sabina,ma lei non riusciva a sentirla.
Era davvero un brutto periodo per lui.
Sabina era la sua sorellina,la persona più importante della sua vita.
Grazie a dio,c'era Sarah accanto a lui.
Strano come potesse sfiorare i picchi della felicità e poi cadere nel baratro della depressione quando vedeva Sabina in quello stato.
Lui e Sarah ormai erano legati in modo incredibile.
Lei lo capiva,lo stava conoscendo meglio e si era decisamente innamorata,
Se prima aveva qualche dubbio,ora ne era certo.
Della vecchia Sarah e del vecchio Stefano erano rimasti soltanto i ricordi e le voci nel corridoio.
Tutti ormai sapevano che Sarah Romani e Stefano Bandieri avevano messo la testa a posto e che stavano insieme.
Ed era tutto quello che c'era da sapere su di loro.
Non si era mai sentito così,prima di allora.
Era come se tutti i pezzi di lui si stessero mettendo a posto,come se avessero trovato finalmente il posto a cui appartenevano.
Sarah era la sua certezza,il suo punto di riferimento.
Certo,ci andavano in un certo senso piano.
Lui voleva che lei si fidasse completamente di lui e perciò le dava tutto il tempo per metabolizzare la cosa.
Anche Sabina nonostante tutto,era davvero felice di loro due.
Sarah aveva capito immediatamente che lei sapeva,ed era stata davvero contenta che lei fosse d'accordo.
Prima di tutto,c'era lei.
La sua migliore amica, sua sorella.
E Stefano lo sapeva,e lo accettava.
Anche per lui era lo stesso.
La famiglia e l'amicizia erano i valori fondamentali della sua vita e non li avrebbe mai abbandonati.
Sarebbe stato un ottimo medico,perchè quando conosci la gente sai come comportarti con loro e se ami,ami profondamente loro lo sanno.
Sarah controllava ormai il cellulare da circa 25 minuti.
Aspettava con impazienza una sua telefonata ,un qualcosa che le dicesse che stava bene.
Gli esami erano finiti e tra un mese esatto avrebbero fatto sapere se ce l'avevano fatta o no.
E tutti insieme sarebbero partiti alla volta del futuro,un futuro ancora quasi semisconosciuto.
Il telelfono squillò e Sarah premette immediatamente il tasto verde.
-Sarah!-un tono di disappunto si espanse per tutta la stanza.
-Dimmi-
-Saretta,sto bene.Non c'è bisogno che tu aspetti una mia telefonata rimanendo a fissare un cellulare.-
-Lo sai che mi preoccupo-
-Tesoro,ho già una madre e credimi mi basta!Sto bene davvero.-
-Cosa ha detto il dottore?-
-Ha detto che devo solo riposarmi e che una bella vacanza mi farà bene.Sarah sto bene ,ti prego.Non sto per morire,mi hanno solo investito,e non mi sono fatta niente.-
-Si ma ti rendi conto che stavo per morire io ?E non ti sei fatta niente?Devo ricordarti cosa è successo?-
La voce dall'altra parte tirò un sospiro,prima di ricominciare a parlare.
-Non voglio parlare di cosa è successo,o sarebbe successo.Sono qui,sono viva e sto bene.Sto davvero bene.Vuoi parlare con il mio dottore?-
-No,ti credo.Ma sta attenta ti prego.Non voglio più prendere colpi del genere-
-Va bene Sarah,tranquilla.La tua stronza migliore amica non ti abbandonerà così presto!E poi al massimo c'è chi ti può consolare-
-Non provare nemmeno a dirlo !Ti giuro che se lo ripeti vengo li e ti uccido io ,con le mie mani però!Nemmeno io voglio pensare a cosa sarebbe successo ok?-
-Va bene.Vuoi che ti passi il tuo amoruccio?-disse scherzando la voce del telefono.
-Non cambiare discorso..Il mio "Amoruccio"lo sento più tardi.Ora voglio occuparmi di te-
-Non c'è bisogno.Ho 18 anni ,sono matura abbastanza per cavarmela da sola!E per la predica davvero,bastano i miei genitori.-
-è che mi sono spaventata.Vederti li per terra che non ti rialzavi,ho avuto paura!Vederti in un letto d'ospedale che non ti svegliavi,credevo di averti perso per sempre-
-Sarah,Sarah io sto bene adesso.Ho fatto persino gli esami di maturità e credo di essere andata anche piuttosto bene,e partirò con te e gli altri alla volta di Ibiza.Ci divertiremo e non penseremo ad altro!-
-Ok.Ti voglio bene Sabi!-
-Te ne voglio anche io.Ora scappo ok?Mia madre mi reclama!Mi sa che si è spaventata tanto anche lei !-e rise divertita.
Come se la morte non l'avesse quasi sfiorata.
-Ok,ci vediamo dopodomani per la partenza-
-Certo!-
Sarah tornò con la mente a quel giorno.
L'ultimo giorno di scuola.
Tutto andava benissimo,forse troppo.
Lei e Stefano insieme ormai da quasi 3 settimane ,e filava tutto liscio come l'olio ,nonostante le varie bestemmie da parte dell'intero corpo femminile dell'istituto.
No,non l'avevano presa proprio bene.
Fuori all'uscita della scuola,quando era suonata ormai l'ultima campanella dell'ultimo giorno di scuola,dell'ultimo anno di liceo,lei si era sentita strana.
Come se tutto stesse per cambiare.
Come se niente sarebbe stato più uguale.
Nessun'altra ansia da interrogazione con la feroce prof di italiano,nessuna ragazza stronza che ci avrebbe provato con il suo ragazzo,nessun'altra merenda da prenotare durante i cambi d'ora al bar della scuola.
La sua vita avrebbe preso una piega sconosciuta e completamente diversa,da quel momento.
-Allora Saretta come ti senti?-Sabina era accanto a lei,mentre con il cellulare messaggiava senza sosta con un vecchio amico.
I capelli castani,raccolti in una coda alta,il ciuffo ribelle piastrato che volava mentre i suoi occhi passavano da uno stato di nostalgia ad uno di felicità.
-Mi sento bene.Tutto va più che bene.Non ho paura dell'esame.So che andrà tutto bene-
-Oh,no .Non dire che andrà tutto bene,lo sai che porta sfortuna.Tutte le volte che l'abbiamo detto è successo qualcosa di spiacevole-
-Sabi!Da quand'è che sei così superstiziosa?-Alice saltellava felice ,e si fermò di fronte a loro.
Era decisamente molto più che radiosa.
Sprizzava luce,felicità,Amore,da tutti i pori.
-Non sono superstiziosa,è solo che è vero.Ogni volta che diciamo che va tutto bene,succede qualcosa.Non è una coincidenza.-cercò di giustificarsi,e mettendo un finto muso imbronciato,che le veniva davvero bene.
Ma le bastò guardare negli occhi Alice per riscoppiare a ridere.
-Dio,non riesco più a fare la stronza!-disse lamentandosi,mentre le altre due ridevano,divertite come non mai.
-Oh poverina!Ha perso il suo dono-
Sabina guardò Sarah di traverso e iniziò a rincorrerla per tutto il cortile,inciampando tra cartelle,facendo lo slaloom tra migliaia di studenti e quando era quasi sul punto di prenderla finì completamente addosso ad un ragazzo.
Era distesa contro un povero ragazzo,che portava un cappellino di lana,nonostante i 27 gradi .
Cercò di chiedergli scusa,ma le bastò guardarlo negli occhi per rendersi conto,che il destino non era di certo dalla sua parte.
Marco si sistemò meglio il cappellino,si rialzò con tutta la nonchalance del mondo e gli porse una mano per farla alzare.
Sabina rimase per qualche secondo li,immobile,indecisa sul da farsi.
La vecchia Sabina si sarebbe alzata da sola,avrebbe stolto il viso e sarebbe tornata sorridente e saltellante dalle sue amiche.
Ma lei non era più la vecchia Sabina.
Accettò la sua mano,e quel contatto gli provocò dei grossi brividi sulla schiena.
-Grazie,e scusami.Non volevo finirti addosso-cercò di pronunciare nel migliore dei modi,ma non era sicura di esserci riuscita.
-Tranquilla.-salutò con un gesto le altre ragazze e poi se ne andò ,così senza dire altro.
Lei scombussolata,fece finta di niente e tornò da loro.
-Beh allora che si fa?Bisogna festeggiare no?è la fine,e siamo sopravvissute-disse cambiando discorso.
Sarah la guardò premurosamente,come si fa con i bambini piccoli.
Negli ultimi tempi quando la vedeva,non riusciva a non pensare ad una tenera bambola di porcellana.
-Si dobbiamo assolutamente festeggiare-
Laura fece una corsa per raggiungere le altre,che intanto si erano appoggiate a quel muretto che le aveva viste crescere,che le aveva ascoltate,sentite dire tante di quelle cose e parolacce,ingiurie contro i professori,maledizioni,parole dolci,e sentimenti ricambiati e non.
-Ciao ragazzi!Stasera i miei mi hanno lasciato la casa libera,per festeggiare l'ultimo giorno di scuola.Vi va di venire e festeggiare?-
-Certo,sarà stupendo!-
-Perfetto,allora alle 8 da me.-diede un bacio a tutte e poi corse incontro al suo amoruccio.
Erano una coppia stupenda e quasi da svenire dal diabete,per tutti i baci ,gli sbaciucchi e gli abbracci che si davano.
-Per la vacanza è tutto pronto?-
-Si,ho prenotato io ieri.Partiamo appena finiscono gli esami di maturità.Ci pensate?3 settimane ad Ibiza,con voi.Non sarà stupendo?-
-Oh si che lo sarà.Mi dispiace solo che non ci sia Marco-Laura parlò senza pensarci e solo un secondo dopo,capì di aver toccato un tasto dolentissimo.
Lo vide negli occhi verdi di Sabina.
-Già,dispiace anche a me.Ma credo che starà benissimo a Londra.-prese la sua cartella e dopo aver salutato calorosamente le sue amiche,si diresse verso l'uscita dove l'aspettava il suo motorino nero brillante.
Sarah la vide così.
Che camminava tranquilla,quasi serena diretta dall'altra parte della strada,dal suo motorino per tornarsene a casa.
Poi ci fu il caos.
Un secondo.
Solo uno stupido,sciocco,futile secondo.
Ed i suoi capelli nocciola erano sciolti per terra,il suo braccio destro sulla pancia e gli occhi serrati,i jeans neri strappati.
Sangue sull'asfalto.
Tanto sangue sull'asfalto.
Urla.
Lacrime,autoambulanza.
E il vederla distesa su un lettino d'ospedale per giorni ,senza sentirla parlare,ridere,senza vedere i suoi occhioni verde smeraldo fissarti con l'aria truce o divertita.
Sarah per giorni non aveva mangiato,non aveva dormito e tantomeno respirato.
Era rimasta ad osservare per giorni il viso pallido,magro,e scolorito della sua migliore amica,sperando di vedere all'improvviso i suoi occhietti svegliarsi e chiederle
-Chi è morto?Perchè hai quella faccia?-e ridere,per lo scampato pericolo.
Ma per giorni ,non c'era stata nessuna risata,nessun sorriso,nessuna linguaccia.
Solo lacrime,silenzio e dottori che dicevano che tutto ormai dipendeva da lei.
Sarah e gli altri rimasero nella sua stanza,a leggerle degli scritti,studiavano in ospedale.
-Come mai Marco non c'è?-chiese all'improvviso Laura ,discostandosi da un operazione di matematica che proprio non riusciva a capire.
-Non lo so,qualcuno ha avvertito Marco di Sabina?-Sarah era concentrata su storia e scriveva meccanicamente schemi di tutto quello che cercava di ricordare.
-Io l'ho chiamato un paio di volte ,ma non ha risposto.Quand'è che parte per Londra?-
-Appena dopo l'esame di maturità e torna per vedere i quadri-
-Io ci sono stata a casa sua,ma era tutto chiuso.Sicuro che non è partito prima?-Alice,masticava il coperchio della Bic nera,nervosamente,tra un occhiata al libro di storia dell'arte e al viso addormentato di Sabina.
Le accarezzò una guancia dolcemente.
-Dio,in questi giorni ,non è che abbia avuto l'idea e la forza di provare a chiamarlo.Ma dovremmo farlo?Cioè pensate che servirebbe a qualcosa se gli diciamo che Sabina è all'ospedale in coma,e sembra non risvegliarsi?-
Sarah tornò con la mente nella stanza.
-è stato il suo migliore amico praticamente per tutta la sua vita,ed innamorato di lei per metà della sua vita.Credo che se non lo cerchiamo e non gli diciamo di Sabina,ci ucciderà.Per quanto voglia dimostrare che non gliene importa di lei,la sola idea che lei forse-tirò su con il naso,al solo pensiero-non si sveglierà,gli farà dimenticare anche per un solo istante quello che è successo tra loro-
Il silenzio intrappolò l'intero gruppo.
Christian prese il cellulare dalla tasca e compose il numero di Marco.
Il telefono squillava.
-Pronto?-
-Hei Marco,dove sei?Ho provato a chiamarti in questi giorni ma non rispondevi,non eri nemmeno a casa.-
-Si,scusa,sono dai miei zii.Perchè mi cercavi?-
-Marco,è successo un casino-silenzio.
-Chris,che è successo?-Marco cominciò ad innervosirsi.
-Christian,dio santo che diamine è successo?-
-Sabina ha avuto un incidente!-buttò fuori di un colpo,sotto lo sguardo degli altri.
Marco smise un secondo di respirare.
-Come sta?-disse flebilmente.
-è in coma Marco.I medici dicono che dipende da lei.Volevo che lo sapessi-
Marco rimase in silenzio per qualche minuto.
I ragazzi,intanto erano intorno al cellulare di Christian,per scoprire quale sarebbe stata la decisione di Marco.
-Grazie,grazie per avermelo detto-staccò.
La camera tornò nel silenzio acuto.
-Se non viene,ti giuro che è la volta buona che lo uccido con le mie mani-Stefano si alzò in piedi stringendo i pugni.
Poteva capire come si era sentito Marco,ma ora sua sorella lottava tra la vita e la morte,avrebbe dovuto metter da parte tutto e correre da lei.
-Sono delusa anche io.Credevo che avrebbe detto,arrivo subito,oppure non so,che avrebbe chiesto notizie.Invece tutto quello che è riuscito a dire ,è stato "Grazie".Ma grazie sto niente!Sabina è in coma,porca miseria,lo ha capito o no?-Laura era irritata,e Michele cercava in tutti i modi di calmarla.
-Ragazzi,io non so che dire.So solo che questo è il Marco che conosco,non è il mio migliore amico!-Christian spense il cellulare,prese il libro di latino e cercò di farsi entrare in mente quelle stramaledette parole.
Dopo circa un oretta e mezza Sarah decise di prendersi una pausa.
Era esausta e il suo stomaco cominciava a brontolare dalla fame.
Di fronte alle macchinette,era indecisa su cosa mangiare.
Poi sentì una voce familiare chiedere dove fosse la stanza di Sabina Bandieri.
Si girò e un Marco sconvolto,sudato e disperato le era a pochi metri di distanza.
-Marco-
Il ragazzo si girò verso di lei ,e senza pensarci,l'abbracciò forte.
Si appese a lei come un bambino piccolo.
Sarah percepì tutta la sua paura,il suo terrore di perdere l'amore della sua vita.
-Come sta?-disse tra le lacrime.
I suoi profondi occhioni verdi,divennero due laghi limpidi e bagnati.
-è stazionaria.Come ti ha detto Christian ,dipende da lei ora-
Lui continuò ad abbracciarla per qualche minuto,prima di raccogliere il coraggio necessario di vederla.
I ragazzi rimasero basiti quando lo videro sulla porta,inceciso se entrare o no.
-Marco?-
-Credevate davvero che me ne sarei rimasto li ,a casa dei miei zii ,senza vederla?-
-Che ne dite di lasciarli soli?Siam stati troppo in questa stanza,mi sa che ci siam dimenticati che cosa è la luce del sole!-Michele spinse i ragazzi fuori dalla stanza,e quando era circa fuori dalla porta sentì un leggero "Grazie"da parte di Marco.
Aveva davvero bisogno di stare da solo con lei.
Camminò intorno al suo letto,e ogni tanto buttava qualche occhiata al suo viso.
-Non è possibile.Non so come fai,ma non riesco ad essere arrabbiato con te.Ne avrei tutto il sacrosanto diritto,dovrei mandarti a fanculo,ma non ci riesco.Sei qui,in questo letto e non riesco a non pensare che non devi morire.Non puoi morire.Vorrei odiarti,vorrei dirti che se tu morissi ,la cosa non mi farebbe né freddo né caldo,che non mi sono fatto un ora e mezzo di traffico in autostrada andando a 120 km/h pur di essere da te il prima possibile,che non ho preso una decina di multe per eccesso di velocità solo per essere qui.Vorrei dirti che vederti non mi dice più niente,che non ho paura di perderti,che non ho pianto appena ho messo giù il telefono a Christian.Vorrei che tu pensassi che sono uno stronzo,che non mi importa più un accidenti di te.
Ma io ..io non sono così.
Io voglio odiarti,voglio essere arrabbiato,voglio costringere me stesso a ripudiare tutto quello che sei stata nella mia vita.
Ma non ci riesco,io non ci riesco.
Io non riesco a smettere di pensarti,di sognarti,di vederti ovunque vado.Ero a Milano,dai miei zii e in qualsiasi persona vedevo te.
I tuoi occhi,la tua risata,il tuo modo di camminare,di parlare,di agitarti,di saltare.
Mi hanno fatto conoscere una ragazza,Margherita.
è una ragazza fantastica,dolce,divertente,e mi ha fatto capire che le interesso.Un qualsiasi altro ragazzo si sarebbe buttato,ti avrebbe mandato al diavolo,ma non io.Non ho avuto nemmeno il coraggio di baciarla,perchè provarci avrebbe significato che tu non conti più nulla,e per quanto io lo voglia,io ne abbia bisogno,tu sei la persona più essenziale della mia vita.L'unica cosa che continua a farmi respirare,è il fatto che tu ci sia.
Forse non accanto a me,ma ci sei.Ci sei nel mio cuore,nella mia stanza,nonostante abbie chiuso in garage tutto ciò che mi ricorda te.
Non ho avuto nemmeno il coraggio di buttarle quelle cose ti rendi conto?Le foto,le lettere,i bigliettini,sono chiusi in una scatola in garage.
E sai che ti dico?Che quella scatola sarà la prima cosa che porterò con me a Londra.
Sabina,non puoi mollare adesso.
Non devi.
Ti prego,non morire.
Ho bisogno di sapere che ci sei.
Che un giorno,sarò pronto e torneremo ad essere amici,se mai lo vorrai.Non credere che per me tu sia facile da rimpiazzare.Al mondo non ci sarà mai,mai una persona che amerò quanto ho amato te.
Non esiste,e non esisterà mai.
Sabina,svegliati.Cazzo svegliati!Ti prego,fallo per me.
Fallo per loro,per la tua famiglia,per i tuoi amici che sono qui da giorni.
Fallo per me,perchè sono stato il tuo migliore amico e ti ho voluto un bene dell'anima.
Fallo perchè ti amo.
Io ti amo,ti amo e la sola idea di perderti,mi fa rivoltare lo stomaco.
Sabina per favore-scoppiò nuovamente a piangere e strinse forte i pugni per impedire di crollare.
Un ricovero in ospedale,bastava in quel momento.
Marco le strinse la mano calda e apatica.
Appoggiò le sue labbra su quelle bianche di Sabina.
-Ti prego,fallo per me-le sussurrò di nuovo nell'orecchio.
Nel frattempo i ragazzi erano fuori dalla porta e avevano ascoltato tutto.
Le ragazze stavano piangendo,mentre si facevano consolare dai loro rispettivi ragazzi.
-Quello è il mio migliore amico-fu l'unica cosa che riuscì a dire Christian dopo.
Sarah ritornò al presente.
Ormai quei giorni erano un lontano ,doloroso ricordo.
Sabina si era risvegliata 3 giorni dopo l'arrivo di Marco.
Lo dicevano tutti che l'amore è la migliore medicina no?E cosi era stato.
Ma Marco aveva preferito che lei non sapesse nulla,che non sapesse che lui era passato a trovarla.
E Sabina non lo chiese nemmeno,convinta che lui non era passato.
Quante volte Sarah era stata sul punto di dirgli tutto,di rivelargli il discorso o meglio soliloquio che Marco aveva intrattenuto nella sua stanza mentre lei era in coma,ma ogni volta Stefano lo impediva.
-Sarah,sai come la pensa Marco,.Dobbiamo rispettare il suo pensiero,anche se non lo condividiamo.Se lui vuole che Sabina non sappia niente,Sabina non saprà mai niente,se non per mezzo di lui.Un giorno,ne sono certo lui glielo dirà.Se c'è una cosa di cui io potrei scommetterci persino la mia stessa vita è che quei due sono nati per stare insieme.Hanno commesso degli sbagli,ma rimedieranno.Il vero amore,non si combatte mai.-
Si commuoveva ogni volta che glielo ripeteva.
Specialmente l'ultima frase.
Il vero amore non si combatte mai.
Stefano,era davvero un ragazzo dolcissimo.
Ogni giorno che passava in più con lui,più lo capiva.
I piccoli gesti ,gli sms,le telefonate,i continui regali,attenzioni.
Era un tipo presente,ma mai ossessivo.
Ogni volta che ne aveva bisogno lui,c'era qualsiasi cosa fosse successo o in qualsiasi momento.
Lo amava completamente.
Più di quanto avesse mai immaginato fosse capace di amare una persona.
Stefano era nella sua stanza e giocherellava senza pensieri al computer.
L'occhio caddè su due foto che erano alla destra e alla sinistra del pc.
In una c'era lui e sua sorella,nell'altra lui e Sarah qualche giorno prima..
Quella con sua sorella era stata scattata prima dell'incidente in uno di quei pochi giorni di felicità che aveva avuto.
Non poteva nemmeno pensare alla paura di poterla perdere per sempre.
Per quanto Sabina gli ricordasse che lei c'era,ogni tanto quando era sera lui si alzava e andava a controllare che la sua sorellina stesse bene,che fosse ancora nel suo letto.
E qualche volta lei si svegliava ,e invece di sgridarlo e intimargli di star lontano dalla sua stanza,gli faceva posto nel letto e dormivano abbracciati.
Lei aveva capito che era quasi morto di paura quel giorno.
Quella con Sarah era stata scattata un pomeriggio,mentre facevano una passeggiata.
Sarah era particolarmente splendente e lui doveva assolutamente avere un ricordo di quel giorno.
Ed ora quel giorno era costantemente con lui,accanto all'altro amore della sua vita.
Quando erano insieme lui le chiamave "Le donne della mia vita".
Entrambe ridevano,e lo abbracciavano.
Ma era vero.
Senza una delle due ,si sarebbe sentito perso.
Il giorno della partenza per Ibiza era arrivato.
Tutti si trovavano a casa di Sabina per partire tutti insieme verso l'aereoporto e poi verso Ibiza.
-Mamma tranquilla,andrà tutto bene-Laura ricevette un occhiataccia da parte di Sabina e Sarah.
Nel loro gruppo il "Andrà tutto bene"era ufficialmente bandito!
-Lo so,è che la mia bambina è cresciuta ,e te ne andrai in vacanza ad Ibiza con il fidanzato e le amiche-
-In quanto al fidanzato,per te è come un figlio,quindi ti devi fidare e poi sono cresciuta ,me la so cavare-
La madre l'abbracciò e le diede un bacio sulla fronte.
-Michele,mi raccomando,state attenti.In tutti i sensi!-disse il padre facendo intendere il doppio senso della frase.
Laura ,Michele e la madre diventarono tutti rossi sotto l'ilarità generale.
-Hei piccolina,mi raccomando divertiti,fa tante fotografie e chiamami ogni tanto!Ti voglio bene-Alice abbracciò sua madre e poi si strinse a Christian.
-Stessa cosa vale per te signorino.-disse il padre scherzosamente.
-Voglio che solo che tu ti diverta,te lo meriti!-Christian sorrise e poi abbracciò il padre
I signori Bandieri invece trattenevano ancora i loro figli tra raccomandazioni e preoccupazioni assillanti
-Mi raccomando,sta attento a tua sorella,non si sa mai che le succeda qualcosa,e ti uccido!-
-Dio,non sono una bambina!Me la so cavare!-
-Fate i bravi e non vi cacciate nei guai-
-Va bene mamma ,tranquilla-
Sarah intanto era appena arrivata scortata anche lei da entrambi i genitori.
-Divertiti e chiama.Nient'altro-
Li abbracciò,per poi correre immediatamente dagli altri.
Stavano quasi per salire nelle macchine quando Sabina si appoggiò al muretto.
-Sabi,stai bene?-Sarah le corse immediatamente vicino,sussurrando per non farsi sentire dagli altri.
-Si,ho dimenticato una cosa.Una cosa importantissima-
Cominciò a correre velocemente,mentre tutti gli altri la chiamavano,chiedendole dove stesse andando.
Ma lei doveva seguire il suo cuore,doveva seguire quella voce,quel suo ricordo sbiadito.
E quel suo ricordo la portò direttamente a casa Bellemi.
Si arrampicò sulla scala ,posta accanto al garage e riuscì ad arrivare al balcone della stanza di Marco.
Bussò alla finestra e un Marco stupito le aprì la porta .
-Che ci fai qui?Non dovresti partire?-
-Io me lo ricordo.è strano come funzioni la memoria.Fino ad un secondo prima ignori una cosa e il secondo dopo è nitida,come una foto appena scattata-
-Cosa ricordi?-
-Te.Le tue parole quando ero in coma.Non so come,non so perchè,ma le ricordo.Mi ricordo il tuo volermi odiare,il tuo volermi incolpevolizzare per tutto.Mi ricordo le tue parole,ogni singola parola che hai usato.Mi ricordo che mi ami.Hai detto che mi sarei dovuta svegliare per te.E l'ho fatto.Marco ,io mi sono svegliata,esclusivamente per te.Perchè non c'è altra ragione al mondo per cui vivere.E so che ho sbagliato,che forse una seconda possibilità non c'è,ma mi sono anche ricordata che tu mi hai detto che mi ami,me lo hai detto più di una volta.Io non l'ho mai fatto.E mi dispiace.Io ti amo.Non l'ho mai pronunciato,ma ora so cosa significa.So che tutti quei film d'amore non sono niente a quanto ora mi sento felice,e realizzata nell'avere il coraggio di stare qui su un balcone e dirti che non c'è persona al mondo che io amo più di te.C'è voluto tempo per capirlo,e magari ora sarà tardi,ma non voglio svegliarmi una mattina e rendermi conto di non avertelo mai detto.Di essermi pregiudicata l'unica via per essere davvero felice.E non voglio che rinunci ai tuoi sogni.Non ti sto chiedendo di rinunciare a Londra per me.Hai rinunciato a fin troppo per me.Vai a Londra,vivi la tua vita nel migliore dei modi.Ma sappi che ti aspetto,che sarò qui quando o se mai sarai pronto per me,per noi.Perchè è vero,in una coppia c'è sempre uno che ama di più.Ed è tempo che sia io ad essere quella persona.Ti amo,ma ora è meglio andare o mia madre entrerà in paranoia!-fece per scendere ma poi tornò indietro.
Si sporse verso di lui e lo baciò con tutto l'amore che aveva dentro di sè.
Le sue mani accarezzarono i suoi capelli biondicci ,color sole,il loro contatto sulle dita.
Dio,le era mancato da morire.
-Per ricordarti per cosa combattiamo-e scese dalla scala,correndo a perdifiato per tornare di nuovo a casa.
Marco nel frattempo era rimasto basito,sul balcone ,con ancora il suo sapore sulle labbra.
L'unica cosa che sapeva era che gli era mancata,mancata da morire.
-Si può sapere dove sei andata?-chiese la madre appena la vide arrivare.
Sabina sembrava più sconvolta di chi aveva appena affrontato la maratona di New York
-Avevo solo una questione in sospeso,ora possiamo andare-prese le valigie,le mise nella macchina
-Tu mi racconti tutto dopo-disse Sarah trascindandola con se nella macchinona,regalo dei suoi genitori-
-Naturalmente-
Arrivarono all'aereoporto giusto in tempo,per fare il check in .
-Per colpa tua ci mancava poco che non ce la facessimo!-la rimproverò Michele scherzosamente,prendendola in giro.
-Taci và,che se no ti picchio!-
Dal microfono si udì,la voce chiamare il loro volo poco dopo.
-Pronti ragazzi?-
-Certo,ne dubiti cara?-
-Taci Christian!-
-Sabina,ti giuro che ti faccio finire di nuovo in coma io,se non stai zitta!-
-.Se ci provi ,ti spacco la testa!Nessuno tocca la mia gemellina!-
-Andiamo bene,è più importante lei di me?-
-E dai Sarah,lo sai com'è fatto.Forza non perdiamo tempo!-
-Ai suoi ordini capitano!
-L'hai visto Michelino,è sempre pronto per la sua Lauretta-
-Ma stai zitto và-
-Questa sarà la vacanza più bella della nostra vita,lo sapete?-
-Ti prego non fare la drammatica,Dobbiamo divertirci ,non prepararci a morire!-
- Dio,sempre sti discorsi sulla morte,devo continuare a far le corna per molto?-
-Ah basta,che non le faccia a me ,caro!-
E ridendo tutti si incamminarono verso quell'aereo che li avrebbe portati ad Ibiza.
Verso una nuova meta,verso una nuova vita.
Verso nuovi obbiettivi,ma sempre insieme.
Note dell'autrice
Is the end,dear!In teoria il prossimo capitolo è l'epilogo,poi mi prenderò una leggera pausa,visto che la scuola mi sta sfiancando ed io in questo momento dovrei studiare storia e non scrivere.
Comunque,mi dispiace per il ritardo,ma come sapete tutti è impossibile avere un momento libero con la scuola tra le scatole.
Spero vi piaccia come finale...
Il prossimo parlerò di quanto le cose sono cambiate ad un mese di distanza,quando loro torneranno da Ibiza.
La domanda è:Marco e Sabina si metteranno insieme?
Cerco suggerimenti.Voglio sapere come volete che finisca,naturalmente.
Oltre ad essere la mia storia ,è anche la vostra.
Poi non so forse tra un pò farò il continuo,magari lo comincierò appena riuscirò a trovare tempo per respirare!
Adesso passo ad i ringraziamenti!
BlueSmoke:Si Alice e Christian,sono un vero e proprio amore!La storia di Sarah è complicata,ma allo stesso tempo vera e conosco molte persone che hanno la sua stessa storia.All'appello mancano solo Marco e Sabina.Lei finalmente gli ha detto tutto,e anche lui,di nuovo.Ora vedremo,come andrà a finire.,Tu come vuoi che vada a finire?L'ho scritto,accetto assolutamente consigli su come finire.Naturalmente lo so,scelgo io,ma mi piace vagliare le offerte,Un bacio e spero tu possa continuare a leggere l'epilogo,e perchè no magari più avanti anche il continuo.
Mlly92:Cara ,mi dispiace averti fatta aspettare,ma con sta scuola è impossibile trovare tempo persino per bere,mangiare e vivere.Mi manchi tantissimo anche tu sai?Non ci sentiamo da metà vita.Te quiero,chica!Y No sé como vivir sin ti! <3
Pikky91:Sulla scuola,guarda ti capisco alla grande.Sono più che esaustra,sono esaurita!|In bocca al lupo per la quinta!Io sono in 3 e mi lamento!Adesso voglio sapere tu come vuoi che finisca?Marco e Sabina insieme?O separati.
Dammi la tua opinione carissima.Ci tengo !
This is Stefanuccio!Hope you Like him!
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