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Autore: Claudia    01/11/2009    2 recensioni
Di fronte ad un boccale di Burrobirra tutto sembra più semplice del previsto.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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It's Just a Matter of Butterbeer

 

 

 

"Andiamo Scorpius, non ti diverti?" Una voce maschile gli giunse agli orecchi, condita dal frastuono di musica e voci che si sollevava senza pietà alcuna dentro ad I Tre Manici di Scopa.

"Non particolarmente." Aveva risposto, senza preoccuparsi di regolare la tonalità della propria voce in risposta al rumore tutt'attorno. L'uomo non sembrò dare peso al malumore del ragazzo, sedette e pose di fronte a Scorpius un nuovo boccale di Burrobirra. "Non essere così rigido, amico mio, ogni tanto fa bene divertirsi."

Scorpius non riuscì a trattenersi dal sollevare un sopracciglio, scettico. Non era il concetto di divertimento a frenarlo dal compiere determinate frivolezze, bensì la tipologia di persone che ne era alla ricerca. Fin da quando aveva messo piede nel locale della vecchia Rosmerta, Scorpius aveva setacciato con lo sguardo ogni tavolo, ogni angolo, immerso in una noia che definirla mortale era tempo sprecato. Aveva assecondato il suo amico per puro riguardo nei suoi confronti, non certo per passare delle ore serene. Il concetto di serenità mal si appaiava con la nomina indiscussa di quel locale.

"Non che al momento mi interessi poi così tanto," Sbuffò, bevendo un sorso di bevanda. "Di divertirmi, intendo. Soprattutto se penso alle scartoffie che affollano la mia scrivania."

L'amico emise una risata strozzata. "Oh, beh, se pensi a quelle non ti divertirai mai."

"Probabilmente è così." Asserì Scorpius, distogliendo lo sguardo da una donna che ammiccava nella sua direzione.

"In realtà, le tue sono solo stronzate." Ribatté secco il compagno, trangugiando l'ultimo sorso di Burrobirra. "Lo sanno tutti che da quando lei ti ha rifiutato non hai messo più piede in questo posto. E' inutile che tu faccia il santarellino con me. Ti conosco fin troppo bene."

Scorpius assunse un'espressione doppiamente accigliata. "Falla finita, Albus. Non sai quel che cazzo dici."

Albus Potter sogghignò mellifluo, allontanando il boccale di birra che tornò subito pieno. "Sono ancora abbastanza padrone del mio cervello," Disse, passandosi una mano nella folta capigliatura corvina. "Abbastanza, direi, per dire che sei un coglione. Sì, anche uno di quelli grossi."

"E tu sei uno stronzo." Sbottò Scorpius acido, sbattendo con poca grazia il bicchiere contro il legno duro del tavolo.

Albus sorrise, compiaciuto. "Sì, lo dicono in molti. Dovrò iniziare a crederci."

Il giovane Malfoy si portò in piedi di scatto, lanciando stizzito un paio di galeoni accanto al proprio boccale. "Ne ho abbastanza delle tue stronzate; torno a casa."

"Ah-ah." Albus lo afferrò per un braccio, strattonandolo di nuovo a sedere. "Stai buono. C'è una ragione per cui siamo venuti qui."

Scorpius gli rivolse uno sguardo che avrebbe incenerito chiunque, in quel momento, ma non certo un uomo come Albus Potter. No, il secondogenito di Harry Potter era un tipo difficile da dissuadere ed il giovane Malfoy lo sapeva bene.

"Per favore," Disse aspro il biondo. "Ricordami come cazzo ho fatto a diventare tuo amico. Dov'era la mia sanità mentale in quel momento?"

Albus sorrise, nuovamente. "Non saprei. Non nel letto con noi, almeno."

Scorpius divenne rosso in volto. "Non dire―"

"Stronzate." Lo precedette Albus.

"Esattamente." Sbottò Scorpius, al limite dell'esasperazione.

"Avanti, non stai nemmeno più agli scherzi. Stai diventando noioso."

"Non me ne importa un cazzo."

"Ed anche maleducato, pensa se ti sentisse tua madre."

Colpito sul vivo, Scorpius si trattenne dal replicare, serrando le labbra con forza.

"Tornando seri." Proseguì Albus, accomodandosi contro lo schienale della sedia. "C'è un motivo per cui stasera ti ho invitato da Madama Rosmerta. E poi, guarda come mi tratti dopo tutto quello che faccio per te." Disse, fingendosi offeso nel profondo.

"E sarebbe?" Domandò Scorpius, passando oltre l'ego dell'uomo.

"Quello." Disse Albus, puntando il dito indice verso la porta d'ingresso del locale. "In perfetto orario."

Scorpius fece scivolare lo sguardo fino alla porta che, aprendosi, lasciò entrare due giovani donne dall'aria infreddolita.

"Stai scherzando?!" Urlò, alzandosi di colpo.

"No, affatto." Replicò Albus, forzando l'amico a tornare dov'era.

"Sei tutto scemo! Non ho intenzione di stare in questo posto un secondo di più!" Urlò Scorpius, viola in volto.

"Stai calmo, dai."

"No che non sto calmo! Non ho intenzione di assecond―!"

Con un colpo secco, Scorpius si trovò bloccato alla sedia che, un attimo prima, aveva tutta l'intenzione di lasciare.

"Stai con il culo ben piantato e ascoltami." Comandò Albus, riponendo la bacchetta sotto al proprio cappotto. "E zitto." Aggiunse, bloccando qualsiasi forma di protesta da parte del giovane Malfoy. "So perfettamente che al sesto anno ti sei confessato a mia cugina, Malfoy. Fino a prova contraria vi ero anche io quel giorno."

"Non mi sono confessato." Aggiunse Scorpius, voltandosi a guardare Albus con aria offesa. "Le ho solo chiesto se voleva una Burrobirra, gliel'avrei offerta."

Albus roteò gli occhi al cielo. "E offrire qualcosa a qualcuno non è forse un atto per dire Ehi, ciao, ti offro qualcosa perché mi piaci?"

"Era solo un gesto che ritenevo gentile." Disse Scorpius sulle difensive.

"Un Malfoy che offre una Burrobirra ad una Weasley è quanto mai assurdo e poco probabile, a meno che a uno dei due non piaccia l'altro." Asserì Albus.

"Non―"

"Ma poco importa quel che hai fatto in passato, conta ciò che farai ora."

"Cosa farò?" Domandò Scorpius, accigliato.

Albus sorrise. "Lily ha convinto Rose a venire; a nostra cugina non piace granché questo locale."

"Eh." Sbottò Scorpius, concorde.

"Inoltre, non regge minimamente l'alcol." Disse Albus, rispondendo ad un cenno che Lily gli aveva rivolto di nascosto alla cugina.

"Non vorrai mica...?"

"Farla ubriacare? Sì, ovvio."

"Ma te sei pazzo!" Esclamò Scorpius, dibattendosi sulla sedia che lo rendeva prigioniero.

"Nient'affatto. E' l'occasione giusta per dirvi ciò che non vi siete detti quella volta." Affermò il giovane Potter, scrollando le spalle con non curanza.

Scorpius sgranò lo sguardo. "E come facciamo a parlare se lei è ubriaca?"

"Oh, avanti." Disse Albus, scuotendo una mano. "Se non fosse ubriaca non parlerebbe mai con te; inoltre, nessuno ha detto che tu ci debba parlare nel vero senso della parola. Certe cose si possono esprimere anche in altri modi." Concluse, ammiccando verso Scorpius che diventò rosso in tutta risposta.

"Co-comunque," Accennò Scorpius. "Weasley è una donna troppo intelligente per cadere in questi tranelli ed ubriacarsi."

"Non credo." Rise Albus, guardando nella direzione in cui Lily e Rose avevano preso posto. Scorpius voltò anch'egli lo sguardo, sorpreso.

Gli occhi di Rose Weasley brillavano di uno scintillio sinistro, mentre l'ultimo sorso di Burrobirra era sparito completamente dal bicchiere, che la donna aveva davanti. Lily, esattamente come Scorpius, stava rivolgendo alla cugina uno sguardo stupito, voltandosi di tanto in tanto verso Albus.

"Bastano due Burrobirre per mettere Rose a tappeto." Affermò Albus, compiaciuto del suo operato. "E adesso tocca a te."

Scorpius si voltò, sentendosi staccare dalla sedia sotto di lui. "Ovvero?"

Albus incrociò le braccia al petto. "Vai da lei."

"E cosa dovrei fare?" Sbottò Scorpius.

Il giovane Potter scrollò nuovamente le spalle. "Quel che ti verrà in mente."

"E comunque, non puoi lasciare Rose da sola." Disse una voce femminile, mentre la figura di Lily apparve accanto al loro tavolo. "Ho fatto come mi hai detto, Al." Affermò, rivolta al fratello. "Ma non sono sicura che sia un grande affare per la nostra Rose." Concluse Lily, guardando Scorpius con diffidenza.

"Per me è lo stesso, in caso." Sibilò il giovane Malfoy.

"Oh, avanti." Disse Albus, portandosi in piedi. "Non siate così freddi, voi due. Scorpius è un mio caro amico, Lily, sono sicuro che renderà Rose felice."

Malfoy non ebbe il tempo di ribattere, la risata di Lily lo precedette. "Sì, certo. Aspetta che lo sappia lo zio Ron!"

Albus lasciò una manciata di galeoni sul tavolo. "Lo zio è un bonaccione, capirà. Adesso, andiamo. Malfoy, saresti così gentile da accompagnare mia cugina a casa?"

In tutta risposta, Scorpius emise un borbottio sconnesso.

Quando le spalle di Albus sparirono nella fredda sera di Hogsmeade, Scorpius si voltò nella direzione in cui sedeva, o meglio, sdraiava Rose. Un mago le si era avvicinato, tentando di versarle del Firewiskey Incendiario nel bicchiere vuoto. Scorpius attraversò velocemente il locale, slittando tra un tavolo ed un altro, evitando di colpire le numerose persone che avevano preso a frequentarlo. Quando fu a pochi passi dal mago, Scorpius diede tre colpetti con l'indice della mano destra sulla spalla dell'uomo che, senza molte parole, abbandonò il campo imprecando.

Scorpius prese posto sulla sedia che era stata occupata da Lily ed attese che lo sguardo di Rose si posasse su di lui. Quando accadde, gli occhi della donna furono attraversati da un'ombra confusa, mescolata all'alcol che aveva bevuto poco prima. L'espressione sorpresa che rivolse a Scorpius, in seguito, fu sufficiente per capire che Rose aveva riconosciuto l'uomo seduto di fronte a lei.

"Ehi, non dovresti sedere da sola in un posto del genere. Potresti fare dei brutti incontri." Disse Scorpius, fingendosi estraneo al piano di Albus.

Rose si portò una mano alla fronte. "Ne sto facendo giusto uno." Disse, sospirando.

Scorpius finse indifferenza. "Quante Burrobirre hai bevuto?"

"Due, credo."

"Solo due?" Domandò il giovane Malfoy divertito.

L'espressione di Rose divenne imbronciata, mentre il rossore causato dall'alcol divampò sulle guance della ragazza.

"Nemmeno mi piace la Burrobirra." Sospirò, afferrando i lembi della propria maglia con le mani. "E ho caldo." Aggiunse, tentando di sollevare il pullover grigio che stava indossando. Scorpius la bloccò appena in tempo, intravedendo un lembo di pelle che tentò di cancellare dalla propria memoria visiva.

"Ehi, ehi. Non puoi spogliarti in pubblico."

"E perché no?" Sbottò Rose, offesa. "Posso fare ciò che voglio; non sono una bambina."

Scorpius deglutì. "No, non lo sei, ma questo posto non è adatto per trasgressioni di questo genere."

Rose rimase in silenzio, portando nuovamente le mani al bicchiere. "Ne voglio un'altra."

Scorpius si accigliò. "Non credo che sia il caso."

"Invece lo è." Rose sollevò il boccale verso il bancone e la Burrobirra lo riempì in un istante.

Il giovane Malfoy sospirò rassegnato. "Sei da sola?"

"No, Lily è con me. E' in bagno, chissà che sta facendo?" Disse, ridacchiando.

"Già, chissà che sta facendo." Sbottò Scorpius.

"Quindi, vattene via. Stai occupando un posto non tuo." Borbottò Rose, acida.

"Sempre gentile, vedo. E comunque ci metterà ancora un bel po' di tempo, credimi."

Rose inarcò le sopracciglia. "Cosa vuoi?"

Il giovane Malfoy appoggiò le spalle allo schienale della sedia. "Niente, solo accertarmi delle tue condizioni. In fin dei conti, ti ho salvata da un tipo losco."

"Ooh, che gesto eroico." Lo canzonò Rose. "Avevo la bacchetta pronta per ogni evenienza."

Fu il turno di Scorpius di ridere. "Immagino, dopo tre Burrobirre avrai una mira perfetta."

"La mia mira è sempre perfetta; non posso dire altrettanto dei miei incontri."

"Sei ubriaca. La mia educazione da gentleman non mi permetterebbe di lasciarti sola in questo locale."

"Aaah, stronzate. Lily è con me."

"No, non lo è. Anzi, sarà già a casa sua a quest'ora."

"Smettila di parlare come se sapessi tutto. Sei odioso." Disse Rose stizzita. Con un sospiro profondo, la donna affondò le mani nella folta chioma e si sorresse la testa dolorante. "Perché di tutte le persone che conosco, proprio te?"

Scorpius accennò ad un sorriso. "Perché hai un cugino stronzo."

"Ehi, non offendere la mia famiglia!" Esclamò, sollevando la testa di scatto, ma pentendosene subito dopo.

"E' il caso che ti accompagni a casa." Affermò Scorpius, facendo il gesto di alzarsi.

"No, posso andarci da sola." Sibilò la donna con un tono di veloce strabordante di veleno.

"Non fare la stupida, Weasley."

"Oh, insomma, che cazzo vuoi Malfoy?" Sbottò Rose, strattonando il braccio che Malfoy aveva afferrato con gentilezza.

"Chiedilo a tuo cugino Albus." Disse Scorpius, senza mollare la presa sull'arto della giovane Weasley.

"A-Albus?"

"E' lui che ha chiesto a Lily di accompagnarti qui. Se sei ubriaca ringrazia lui."

Rose tornò a sedersi lentamente, osservando Scorpius con lo sguardo di chi non aveva mai visto un uomo.

"Perché?"

Scorpius sospirò a sua volta, tornando a sedere. "Perché pensa che io debba farti una confessione."

Rose spalancò gli occhi leggermente opachi dall'alcol. "Una confessione?"

"Uhm, sì." Scorpius osservò le guance di Rose sbiadire a poco a poco, mentre la bocca rossa della donna regalava agli occhi un piacevole contrasto. Di lì a poco, Rose prese a ridere così forte che ogni parte del corpo della donna sembrò scossa da forti fremiti. Stupito da quella reazione, Scorpius rimase in silenzio, riempiendosi la testa della risata cristallina della giovane Weasley.

"Albus, Albus." Disse Rose, riprendendosi dal suo divertimento che agli occhi di Malfoy era apparso inconcepibile.

"Cosa trovi di così divertente?" Domandò offeso Scorpius. Rose sorrise, scostando una ciocca di capelli dietro ad una spalla. "Mio cugino prende sempre a cuore i sentimenti delle persone. Sei forse innamorato di me, Malfoy?"

Di fronte a quel repentino cambio d'argomento, Scorpius si ritrasse dal tavolo come scottato. "Che―?"

Il sorriso di Rose si fece più ampio. "Non importa. Comunque sappi che quel giorno io non... Ecco, semplicemente, io odio le Burrobirre." Confessò Rose con aria disgustata.

Scorpius aprì la bocca, sorpreso, ed abbassò lo sguardo al bicchiere di nuovo vuoto. "Vedo."

"Davvero," Sospirò la donna. "Stasera mi sono solo lasciata convincere."

Il giovane Malfoy tornò a posare lo sguardo sul volto della donna, stupendosi di non trovare alcuna traccia dell'alcol che, poco prima, aveva chiaramente visto.

"Dunque, accetteresti di fare una cosa simile?" Sorrise divertita. "Di accompagnarmi a casa, intendo."

Scorpius rimase in silenzio, convinto di aver scorto un tono di malizia nella voce della giovane donna; infine, sorrise a sua volta. "Ho scelta, forse?"

Rose Weasley gli regalò un ampio sorriso, di quelli che concedeva di rado agli uomini. E Scorpius lo sapeva bene, aveva passato interi anni ad Hogwarts ad osservarla. Non lo avrebbe mai ammesso né a se stesso né tantomeno ad Albus, ma quella Rose, un po' arrossata ed inebriata dall'alcol, era veramente carina.

"Magari, potresti anche aiutarmi con questo caldo, che ne pensi?" Domandò Rose, alzandosi in piedi senza il minimo vacillare.

"Vedremo." Disse Scorpius, lasciando scivolare una mano sulla schiena della donna, pronto per lasciarsi avvolgere da una notte non più così fredda.

Fine

Note: "It's Just a Matter of Butterbeer" partecipa all'Iniziativa Estemporanea: Sbornia @Criticoni e alla Criticombola con il prompt 62. Spero vi sia cosa gradita :)

  
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