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Autore: Tayr Seirei    13/11/2009    4 recensioni
Cosa pensava realmente Wendy mentre lei e Peter ballavano al chiaro di luna?
Cosa vedo nei tuoi occhi, Peter? Amore?
Amore...
Vorrei che fosse vero, vorrei poterci credere. Allora fingerò... ma ribadisco, sarà l'ultima volta...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Peter Pan, Wendy Darling
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera ^.^ Eccomi con una nuova fanfic su Peter Pan o Il ragazzo che non voleva crescere.
E' ispirata ad una particolare scena del film, il momento in cui Peter e Wendy ballano sulle note della musica fatata.
Narrerò ciò che Wendy potrebbe aver provato... quando si è resa conto che Peter non l'avrebbe mai potura amare. Un po' malinconica, ma tutta la storia dell'eterno bambino ne è intrisa.
Buona lettura ^_^



Perché?


Perché?
Perché è successo tutto questo, Peter?

Questa domanda mi sorge spontanea, eppure, per quanto vorrei gridartela in faccia, non ho il coraggio di formularla ad alta voce.

Forse... potrei semplicemente far finta di niente. Ancora una volta.

Le fate ballavano, estatiche e leggere, nel loro albero cavo, felicemente inconsapevoli del tormento di quella bambina che le osservava.
La loro luce ondeggiava a seconda dei movimenti, proiettando sui volti di Peter e Wendy strane ombre, come avrebbero fatto le fiamme ardenti di un focolare.

Focolare... Questa parola mi ricorda qualcosa. Un qualcosa che apparteneva ai tempi passati, alla casa che ho avuto, all'esistenza che conducevo.
Poi sei arrivato e hai spazzato via tutto, sussurrandomi nelle orecchie promesse che - ormai ne ho la certezza - nemmeno tu puoi mantenere.
Non posso più fingere, Peter.
Fingere di essere come te, priva di... sentimenti. No.
Ora basta.

Peter si allontanò leggermente dall'albero. Un gesto garbato, e la invitò a danzare.

Benché non possa smettere di chiedermi perché, accetto l'invito. Sai perfettemente che non riesco a resisterti.
Giochiamo ancora, un'ultima volta, a "facciamo finta". Chissà, magari quest'attimo di gioia mi farà dimenticare le mie paure nascoste. Lo vorrei tanto.

Con un sorriso, Wendy afferrò dolcemente la mano che Peter le porgeva.

Sorrido, certo, ma la mia non è felicità. Forse ti sto ingannando, ma non posso fare altrimenti.
E' un sorriso di gratitudine, perché sono - ancora - con te.
Un sorriso d'affetto, perché mi hai catturata.
Un sorriso dolente, perché son consapevole che non potrò mai farti mio.

Qualche passo per abituarsi al ritmo, poi Peter la spinse piano in aria, e Wendy si sollevò aprendo le braccia, chiudendo gli occhi.

In momenti come questo, sento che potrei abbandonarmi completamente alla tua magia. Chiudere gli occhi, fingere di nuovo. Il mondo è tutto qui. Io e te. E le fate.

Le fate lasciarono il loro albero e seguirono Peter. Egli volò incontro a Wendy, con uno sguardo quasi conturbante.

Cosa vedo nei tuoi occhi, Peter? Amore?
Amore...
Vorrei che fosse vero, vorrei poterci credere. Allora fingerò... ma ribadisco, sarà l'ultima volta...

I due cominciarono a danzare librati in aria, con estrema, incantevole eleganza, tanto che anche le fate ripresero il loro ballo. Volteggiarono intorno ai bambini tracciando nell'aria cerchi di luce.
Sembrava che si fossero persi in mezzo ad una tempesta di piccole stelle cadenti.
Si innalzarono oltre le cime degli alberi. Le loro figurine si stagliarono nitide contro la luna piena. Quella notte era davvero vicinissima. Forse anche lei era curiosa di sapere cosa sarebbe successo.

Riapro gli occhi. Siamo così vicini...
Ma qualsiasi cosa io abbia visto prima nei tuoi occhi, ora non c'è più.

Perché, Peter, perché?
Ti prego, dimmelo...

Perché mi sono innamorata proprio di te, Peter Pan?
Di te... Peter...
Colui che non saprà mai amare.

Una stilettata, nel bel mezzo del cuore.

Le fate guizzarono via come pesciolini spaventati, e di loro rimase solo qualche traccia di polvere dorata. Peter le seguì con lo sguardo, e sbatté le palpebre come se quel cambiamento lo avesse riportato alla realtà. La realtà dell'Isola, s'intende.

Ho rotto l'incantesimo. Poco importa.
Mi pare di avere un pugnale nel petto...
Ma mentre ti guardo e vedo il dubbio nei tuoi occhi, capisco.
E' finita.
Prima ancora di iniziare.

Perché?


Fine!



E anche questa è finita ^^
Spero di aver dato bene voce ai pensieri di Wendy... ho sempre preferito Peter, ma pure su questa bambina c'è da riflettere ^^
Nell'ultimo pezzo, quando Wendy dice di vedere il dubbio nei suoi occhi, si riferisce al dubbio che era venuto a Peter subito dopo questo momento romantico, cioè se loro erano davvero fidanzati e genitori dei Bimbi Sperduti o solo per finta. Nel libro spiega che Peter è incapace di distinguere tra realtà e finzione, quindi ecco come si giustifica... certo, non ho mai visto un modo migliore per rovinare un'atmosfera così intima, ma questo è un altro discorso... =__=''

Comunque, vorrei i vostri commenti! Ditemi un po' cosa ne pensate, anche se non vi è piaciuta! Con le recensioni, si può migliorare molto, quindi aiutate un'autrice ad avanzare lungo il suo percorso! Per favore.... ç.ç

A proposito, ringrazio Rein94 per le sue recensioni ^_^ e anche tutti gli altri! Coloro che leggono, recensiscono o si limitano a inserire tra i preferiti... Grazie, grazie! (Ps per Rein: vedrò di aggiungere l'ultimo cap. dell'altra fanfic quanto prima, perciò tienila d'occhio XD)
Bene, per ora questo è quanto ^_^

Bye!


[EDIT del 16/11/14 - sì, dopo cinque anni. Lol]
{Ringraziamenti di rito! Molte, molte grazie a Rein94, Sognatrice4ever, Argento, _Lou, edwardina twalentina e Delilah Marsowe che hanno recensito e/o aggiunto a Preferiti/Ricordate/Seguite. Tanto cari siete.}

  
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