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Autore: Serith    20/11/2009    3 recensioni
A volte commettiamo l'errore di chiuderci in noi stessi, di soffrire in solitudine. Ciò che resta è delirio e follia, ed un computer con Word.
Genere: Generale, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stupida

 

 

 

Quanto tempo è che ti lasci andare ai vizi del cibo?

Quanto tempo è che sei depressa e lo nascondi pure a te stessa?

Bisogna gettare la maschera, mia cara.

Buon viso a cattivo gioco, dicono in molti. Non sempre vale.

 

Ci sono davvero questi momenti tragici, in cui vorresti rinchiuderti

In te stessa

E non esistere.

 

Ormai è passato così tanto, tanto tempo

Ricordi l’ultima volta che hai baciato un ragazzo?

Non sai più cosa si provi

Non sai più

come sia bello sentire un calore non tuo

o

come sia bello scaldare un cuore freddo

Anche se non c’è amore

Ma solo affetto.

 

 

Una volta, tanto tempo fa, facesti il grandissimo errore di amare il ragazzo sbagliato.

Questo però te lo ricordi, vero? con la sua aria calma, composta, intrigante.

Non è questo, che ti face andare nel pallone? O la sua aria giocosa, il suo gusto nello stuzzicarti?

(avevi per caso bisogno di attenzioni?)

Ricordi come ti illudesti?

 

E pensavi che tutto sarebbe andato bene…

…Ed ovviamente andò male.

 

 

Ricordi quando sorridevi senza fare sorrisi forzati? Ricordi la gioia di dire la prima cosa che ti veniva in mente?

 

Tempi remoti, vero?

Ora guardi tutto con aria assorta, superba nella tua chiusura,

dicendo che nulla ha senso.

La società fa schifo.

Tutti sono superficiali, vuoti

Tu sei vuota.

(hai paura di vivere?)

 

Ci hai provato. A tirarti fuori dalla merda, a dire meglio. A ridurre le dosi di apatia.

Ma essa è come una grossa e pesante coperta, ti si accoccola addosso come un grosso gatto e non ti fa sentire più niente.

 

Ci hai provato, vero? Quelle poche volte che

Scostando leggermente la coperta…

Hai notato che vivere

Non è poi così male

(pensi forse di non meritare un po’ di felicità?)

 

Quando capirai che

La vita è una sola?

 

Giammai, vero?

 

 

Tu non vuoi amare, non vuoi essere per l’ennesima volta una falena bruciata.

Molto meglio che siano gli altri, a soffrire

Ma chissà perché

Chissà proprio perché

Non soffrono mai per te…

 

Ma se non provi, se non ti metti in gioco…

 

È proprio questo che ti blocca.

Sapere che

Per un’intrinseca legge della probabilità

Ogni qual volta che amerai

Non verrai amata.

 

 

A volte incontri gli sguardi

Sguardi di vecchi pensionati, di uomini scuri, di quarantenni con la sindrome di Lolita.

Ti disgustano ed al tempo stesso

(non lo ammettere, bleah, che schifo)

ti danno un leggero brivido perverso.

…E pensi che sei proprio ridotta male.

 

Ogni tanto però, in questo terno a lotto

Incontri sguardi con meno rughe e più inesperienza.

Ragazzi belli, ragazzi brutti, ragazzi ne belli-ne brutti.

Potresti farci un pensierino, forse.

Ma nessuno di loro t’interessa,

sono solo omuncoli stupidi, d’altronde. No?

 

Da quando però, hai classificato qualunque uomo come omuncolo?

 

Tu li odi.

E sai che non dovresti.

Non si giudica dalle apparenze.

Dovresti saperlo

Visto che dici sempre di essere priva di pregiudizi

(allora perché trovi sempre qualcosa di brutto da dire

su tutto?)

 

Dov’è la verità?

Dove sta

Il pelo nell’uovo?

 

Dici di non avere alcun pelo

In realtà è l’uovo che è marcio

(Ma lo dici sottovoce)

 

 

Amore, amore bello

Perché non vieni da me?

Potremmo stare insieme, per un po’.

Perché non vieni qui a farmi un po’ di compagnia?

Sono tutti cattivi e ingiusti, amore.

 

 

Mi sento così sola…

 

 

   
 
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