30/11/2009
10 recensioni“Mi sono innamorato di un’altra.”
Il mio mondo cadde in mille in pezzi.
Aspettavo quella telefonata con impazienza ed ora che era finalmente arrivata avrei voluto non averla mai ricevuta.
Sapevo bene che le relazioni a distanza erano difficili da mantenere, ma credevo fermamente che io e lui saremmo rimasti insieme per sempre. Stupida, stupida Sana.
Non si deve mai dare per scontato sempre tutto.
I miei sogni da ragazzina sedicenne erano appena andanti in fumo.
Tutti!
Non risposi a quella affermazione, non riattaccai il telefono, rimasi in ascolto con le lacrime che silenziose scendevano sulle mie guance ed andavano a cadere sul pavimento della mia casa.
Non singhiozzavo, non parlavo. Trattenevo perfino il respiro in attesa di quella parola.
Mi aspettavo un “Scherzo!”.
Sì, non era da lui dire scherzo, o scherzare in generale, ma come potevo credere che mi stava lasciando dopo tutto quello che avevamo superato insieme? Dopo che gli avevo salvato la vita (come diceva lui un tempo) e come lui aveva salvato la mia dalla malattia della bambola?
Davvero stava tutto cadendo in pezzi?
La nostra relazione si stava sgretolando come se fosse un castello di sabbia fatto in riva alla spiaggia. Prima o poi le onde si sarebbero abbattute su di esso e l’avrebbero portato via, come uno tsunami distrugge le città.
“Mi dispiace.” Affermò non sentendo ricevere nulla da parte mia.
Non mi salutò, riattaccò il telefono dopo aver detto mi dispiace.
Lasciai la presa sulla cornetta che cadde, ma non toccò il suolo.
Appoggiai la schiena sul muro parallelo al telefono e strisciando su di esso mi accasciai al suolo con la testa fra le ginocchia.
Piangevo e singhiozzavo.
Continuai fino al rientro a casa di mia madre che mi trovò e mi consolò.
“Come farò a vivere senza di lui?” Domandai al vento. Non mi aspettavo infatti di ricevere una risposta.
“Vedrai che ce la farai, andrai avanti e incontrerai qualcuno migliore di lui.” Fu la risposta seria di mia madre.
Singhiozzai ancora una volta abbracciando il più forte possibile la mia mammina che non proferì altre parole.
Rimanemmo lì, lei che mi teneva stretta ed io che piangevo e maledivo il cielo per ciò che mi aveva fatto.
Devo ammettere che ho scritto un qualcosa di molto triste :°
Che cattivo che è stato Akito! >_<
Bhè, comunque… ecco la flashfic di 368 parole che è il prequel della fanfiction che andrò a postare conclusa la mia fic “Love or Sex?”
La nuova fanfiction (non questa quella che ancora devo postare) si intitolerà “Future Unsure” e cioè “Futuro incerto.”
Di quella ho scritto parecchi capitoli: oggi ho finito il settimo!
Non mi sento però ancora sicura di cominciare a postarla perché come fanfiction procede un po’ a rilento, inoltre ho poco tempo per scrivere e ho paura che se la cominciassi a postare poi non la riuscirei a finire. U.ù
Spero che vi potrete accontentare di questo prequel che è un assaggino della nuova fanfiction.
Questa flashfic riprende il momento in cui Akito lascia Sana. Akito vive a Los Angeles insieme alla sua famiglia. ^^
In Future Unsure, comunque, i protagonisti saranno molto più grandi. Avranno infatti 27 anni, quindi la nuova fic si ambienterà in un futuro prossimo di questa :D
Bhè… spero vi sia piaciuta!!
Bacioni! :*