Dedicata a Liss
Del forum SasuSaku.
È una grande amica
A cui voglio davvero bene.
Buon Natale Liso♥
Team7 ♥
Camminava lungo le vie
di Konoha, i regali colorati e decorati con nastri natalizi pesavano
sulle sue braccia
candide, tre grandi e pesanti pacchi, uno per ogni membro del suo team.
Cercando
di non cadere sul terreno non asfaltato e contemporaneamente non
sbattere
contro i passanti che venivano dal lato opposto al suo, canticchiava
canzoni di
Natale sperando vivamente che lo spirito natalizio, per un qualsiasi
miracolo,
scendesse su di lei. Imprecò leggermente quando
inciampò su un sassolino nascosto
alla vista dei suoi occhi smeraldo e che, facendole perdere
l’equilibrio, aveva
pericolosamente fatto oscillare i tre regali a destra e sinistra.
Ringraziò il
buon Dio quando riuscì a riprendere l’equilibrio
semi stabile di prima,
sbuffando sollevata all’idea che i regali non fossero caduti
per terra
sporcando di terriccio quegli involucri che, per delle ore buone, aveva
cercato
di rendere più graziosi possibili.
Se avesse capito prima che
ad incartare i regali era nettamente negata, con il senno di poi non lo
avrebbe
più fatto, si sarebbe fatta aiutare molto volentieri dalla
madre. Con un passo
dopo l’altro e con una lentezza degna di nota,
riuscì ad arrivare a
destinazione dopo ben trenta minuti e finalmente posare, con estrema
felicità,
i pacchi all’entrata di una casa dove, quasi sicuramente, la
stavano
aspettando. Bussò, cercando simultaneamente di asciugarsi la
fronte con il
dorso del braccio, sorridendo amabilmente quando vide davanti a se un
biondo
dagli occhi color del cielo.
«Sakura-chan!
Credevo
che ti fossi persa, ma dove…» si fermò
notando i regali a fianco della ragazza
«Wooo… ma sono per noi?!» chiese con
sincera ingenuità mista ad una meraviglia
infantile.
Sakura gli sorrise
benevola «Ciao Naruto. Si, uno è per
te…» disse indicano il pacco sotto agli
altri, dai colori che variavano dal giallo all’arancione.
«Questo invece è per
Sasuke-kun…» disse indicando il pacco al centro
dal blu all’azzurrino. «Mentre
questo è per Kakashi-sensei.» finì
posando il dito sul regalo verde sopra a tutti.
Gli occhi azzurri del
ragazzo si spalancarono ancor di più «Ma non
dovevi!» si affrettò a dire con
una faccia che tradiva ogni sua singola parola.
L’Haruno
fece spallucce «E’ Natale, si fanno i
regali agli amici. Anche l’anno scorso li abbiamo fatti.
E’ tradizione.»
proferì sorridente prendendo i primi due pacchi.
«Per favore Naruto,
puoi prendere il tuo?» gli chiese lei sorpassandolo
«Non ce la faccio, ho le
braccia addormentate» affermò quando
sentì che il compagno, con un leggero e
sorridente “certo” prendere il suo regalo.
Per quanto si sforzasse di sembrare il più normale e
indifferente
possibile allo sguardo del ragazzo di fronte a lei, il suo cuore
traditore
batteva forte nel suo petto ricordandole, con estremo piacere e
divertimento,
che quegli occhi e quel viso a lei molto familiari non potevano avere
il
privilegio di essere ignorati o tantomeno reprimere quel che
provocavano al suo
corpo inerme e acerbo.
«Ti stai facendo
ricrescere i capelli? Ti arrivano fin sotto le spalle
ormai...» le chiese
Kakashi sorridendo da dietro la maschera.
Sakura si prese una
ciocca rosa di capelli tra le mani per poi rigirsela tra le dita
sottili e
osservarla con fare interrogativo.
«Effettivamente sono
cresciuti, non ci avevo fatto caso. Vuol dire che li
taglierò» disse decisa
sperando al più presto di cambiare argomento, non gli
piaceva trovarsi al
centro dell’attenzione. Non più, almeno.
«Ma come, Sakura-chan! Ci
stai benissimo e da piccola ti piacevano così tanto
lunghi!» cozzò Naruto non sapendo
che aveva appena toccato un tasto dolente. La rosa sussultò
leggermente a quell’affermazione
per poi sedersi su una delle sedie del tavolo di legno laccato,
sfoderando uno
dei sorrisi più falsi che avesse mai fatto in vita sua
– e ne aveva fatti
tanti- cercando di risultare il più calma possibile.
«Ah sì! Mi ero
dimenticata. Beh ma se non ti ricordi per un certo periodo li ho tenuti
corti,
stavo molto più comoda...» ammise notando i vari
regali sotto l’albero
addobbato.
«Hai ragione! Li
avevi
tagliati nella Foresta Della Morte giust…» Naruto
si bloccò di colpo capendo
che qualcosa nell’aria circostante non andava:
Kakashi lo guardava con
aria di rimprovero, Naruto guardava Sasuke come per dirgli
“ogni riferimento è
puramente casuale” ma quest’ultimo guardava di
sottecchi Sakura che come se
colpita da non si sa quale coltello invisibile, probabilmente
conficcatosi in
un qualsiasi organo vitale o semplicemente nel cuore, guardava il
pavimento
come se stesse pensando a qualcosa, sicuramente ad un certo qualcuno. Alzando il capo senza rivelare
nessun tipo di fastidio, Sakura decise di deviare l’argomento
con qualsiasi
cosa si trovasse sotto tiro.
«Di chi sono quei
regali?» chiese a velocemente, alzandosi e inginocchiandosi
davanti all’abete
ornato e notando con piacere uno per Hinata Hyuga. Sorrise
maliziosamente
alzando il pacco regalo e sventolandolo in modo che il diretto
interessato lo
notasse.
«Ti sei dato da fare
eh, Baka?» domandò divertita
dall’improvviso arrossarsi delle gote di Naruto
che grattandosi le guance imporporate, distolse lo sguardo
rapidamente,
andando a fissare un punto indefinito del soffitto.
«M-ma che dici! È che… insomma avete
capito…
no?» balbettò.
« Passare del tempo con
la Hyuga ti fa più male che bene se inizi a
balbettare» prese parola –per la
prima volta- Sasuke ghignando perfido.
Poco sorpreso dal caloroso e come sempre strafottente tono
dell’Uchiha, il portatore del Kyuubi si apprestò a
rispondere con lo stesso
determinato e pungente sarcasmo del moro:
«Almeno io ficco
la
katana da qualche parte, tu al massimo ti procrei con i
serpenti» alzò la voce
Naruto fissando il suo nemico amico.
Guardati da un punto di
vista esterno il team7, molto probabilmente la maggior parte delle
persone
potevano pensare che Sasuke e Naruto fossero una coppia omosessuale
molto
affiatata, peccato che, almeno per quanto riguarda fonti certe, i due
non
amassero prenderlo in quel posto. Ma questi sono dettagli.
Ma mentre Sakura e
Kakashi-sensei guardavano con estremo affetto e nostalgia quel litigio
appena
iniziato, un Sasuke molto arrabbiato si alzò da dove era
seduto arrivando a
pochi millimetri dal volto del biondo.
« Sono sicuro che
i
serpenti ecciterebbero più di quel fagiolo che ti trovi tra
le mutande, Dobe»
accusò Sasuke notando la faccia adirata dell’amico.
«Non per cadere in
argomento ma il mio uccello almeno
spicca il volo, il tuo ormai è morto» lo
aggredisce Naruto, fiero della
risposta data.
«Ringrazia che almeno
una ragazza del villaggio ha poco buon senso» disse Sasuke
avvicinandosi ancora
di più al viso del biondo.
«Ma tu non eri il Sasuke
che tutte le ragazze di Konoha aspettano a bracc… Oh scusa a
gambe aperte? Cosa
aspetti?» suggerì Naruto provocandolo.
«Tra
«O aspetti Sakura-chan?». La
goccia che fece traboccare il
vaso ormai era caduta. Istintivamente Sasuke artigliò il
coletto del suo
compagno alzandolo di qualche centimetro da terra:
«Sakura, non centra niente.»
sillabò per poi lasciare subito
dopo la maglia dell’amico, notando la sua reazione esagerata.
Non sapendo chi dei due
era più in torto e ringraziando il cielo che quelle ultime
parole non arrivarono
alle orecchie della loro amica distratta a leggere nuovamente i
biglietti dei
pacchi regalo, Naruto optò per scusarsi sinceramente con
l’amico. Non gli era
mai piaciuto litigare, non per certe cose.
«Scusa Sas’ké, colpa
mia.» disse Naruto sorridendo come sempre dopo un loro
litigio.
«Sei un dobe, non
ritirerò mai quello che ho detto.»
sbuffò Sasuke, divertito.
«Se per questo nemmeno
io, Teme!» rise Naruto sedendosi affianco al maestro nemmeno
lontanamente
turbato dal litigio dei due, anzi divertito.
Rovistando tra i pacchi
di Natale, intanto Sakura aveva notato vari regali, tra i quali quelli
di Kiba
per Naruto, quello di Ino-pig per lei e anche uno di Lee. Non si
stupì nel vedere
che Kakashi li aveva fatti e tutti e tre i suoi allievi e nemmeno che
Naruto
avesse fatto lo stesso; notò con molto piacere invece, che
anche Sasuke li
aveva fatti a loro. O forse no.
Ne
mancava uno.
Prima che il suo cuore
potesse decidere per proprio conto di uccidersi o che i suoi occhi
annegassero
in una valle di lacrime, decise di provare con il “suicido
verbale”.
«Ehi! Mi manca un
regalo qui.» disse con voce nascosta.
«Io te l’ho fatto! E’
lì.» disse Naruto puntando il suo regalo.
«Il mio invece e appeso
all’albero» le fece notare il sensei non sapendo
che lei l’aveva già
intravisto.
«E tu, Sasuke-kun?»
chiese alzandosi da quella posizione scomoda e guardandolo con cuore
palpitante.
«Non te l’ho fatto, non
sapevo cosa regalarti.» disse semplicemente Sasuke,
guardandola distrattamente.
Sperando di non risultare più ridicola di quanto non lo
fosse già e sentendo un
leggero “Sakura-chan” sussurrato da Naruto in segno
di compassione, sorrise
leggermente, sedando quella voglia di spaccare quello spesso muro
dietro di sè
e di colpire quell’espressione strafottente che Sasuke aveva
sul quel viso
maledettamente invitante. Pertanto fece spallucce e tra
l’indecisione se ridere
o piangere, decise di ridere.
«Con le donne non ci
hai mai saputo fare.» cominciò a dire amaramente,
per poi fissarlo con occhi
leggermente lucidi « un regalo in più, un regalo
in meno… non mi cambia di
certo la vita».
Era vero, un regalo in
più o uno in meno, non faceva la differenza. Ma un conto era
dirlo, un altro
era credere alle parole appena dette. A diciassette anni era ridicolo,
per lei
che aveva passato una vita a straziarsi per lui, sperare che Sasuke
Uchiha
fosse minimamente cambiato da quel ragazzino freddo e brusco di quando
erano
piccoli. Ma più ci pensava e più le veniva in
mente che se Sasuke Uchiha doveva
cambiare il suo carattere freddo, allora anche Naruto Uzumaki doveva
cambiare
il suo carattere allegro, e quindi anche lei doveva cambiare ed essere
meno
egoista. Era un circolo vizioso. Ma anche nei pensieri si rendeva conto
del suo
egoismo e che forse era giusto che da lui non avesse ricevuto niente.
Perché
lei non se lo meritava, visto che lo voleva diverso. Per lei.
Al fine dei suoi
raggiramenti malinconici, fondati su false certezze e su notte insonni,
decise
di mettere da parte il malumore e spruzzando da tutti i pori il suo
spirito
natalizio, che un ora prima aveva implorato di illuminarla, decise di
godersi
quella serata con i suoi amici, con l’aggiunta del sensei,
nel migliore dei
modi.
Passare dei momenti con
loro era una delle cose più belle che avesse mai fatto, ma
non solo per lei,
metteva allegria a tutti. Quella casa, nonostante la sua piccolezza e
dato il
suo disordine disumano, era stranamente accogliente e quel tavolo di
legno
laccato era banchetto di un pasto a base di ramen, pomodori, pesce alla
griglia
e umeboshi. Il team7 era spettacolare.
Il
team7 era famiglia per Naruto.
Il
team7 era emozioni per Sakura.
Il
team7 era casa per Sasuke.
Il
team7 era amicizia per Kakashi.
Non erano sentimenti
poi così diversi tra loro, ma ognuno lo vedeva in un modo
diverso e lo viveva
in modo diverso.
Chi per il suo team
faceva di tutto, chi per il team era pronto a sacrificarsi, chi era
pronto ad
uccidere e chi era pronto a vendere se stesso.
Il Team7 era sempre
stato l’inizio, la motivazione e la fine di tutti loro. Era
teatro di amicizie,
di amore, di legami. Era teatro di pianti, di lotte e di sentimenti
spezzati e
repressi.
Non ci facevano caso
loro, ma il periodo di Natale li rendeva tutti più uniti.
«E’ un Natale alla
Team7!» esclamò Naruto mezzo sbronzo.
«Kakashi-sensei facci
un bel regalo! Levati la maschera» disse divertita Sakura
battendo più volte la
mano sulla schiena di Naruto come se fosse un bambino.
«Io non ho mai capito
perché la tiene nascosta» affermò
Sasuke spingendo via Naruto che gli stava
cadendo addosso.
«Mi ricordate un
episodio strano di quando ero bambino» sorrise il maestro
anche lui brillo.
«Aaaaah,
Kakashi-senseiii! a parte il suo libro erotico non le interessa proprio
niente,
non è cosi?!» sbuffò Sakura ridendo.
«Si sensei, perché non
fa leggere qualche pagina al Teme!? Magari capisce come si fanno i
bambini e
impara che non li porta la cicogna!» buttò
giù il biondo.
«So come si fanno i
bambini, idiota» sbottò Sasuke mangiando un
onigiri.
«Allora perché non lo
spieghi a Sakura-channn!?» propose malizioso sbattendo le
palpebre sugli occhi
azzurri e lucidi per il troppo alcool, per poi rivolgersi a Sakura
«E mi
raccomando, raccontami se è bravo o no!».
La rosa non ci fece
caso, iniziò a ridere sonoramente mentre
agitandosì, finì per tirare un calcio
allo stinco di Kakashi, che cadde dalla sedia battendo la testa.
«è
affermativo -pensò lei- da
oggi in poi il team7 abolisce l’alcol.»
Era tardi ormai, la
festa a casa di Naruto era finita, Kakashi era rimasto a dormire a casa
del
“Baka” perché incapace di camminare con
le proprie gambe e nè Sasuke nè Sakura
si erano presi la responsabilità di portarsi un peso morto
per il villaggio.
«Allora ci vediamo.»
sussurrò alzando la mano e inclinando la testa da un lato in
direzione del moro
che per tutta risposta la guardò di sfuggita e dopo aver
posizionato le mani
nelle tasche dei pantaloni, parlò:
«Ti accompagno» disse
solamente, cominciando ad incamminarsi senza aspettarla. Gli occhi
color del
bosco di lei si illuminarono mentre si apprestava a raggiungerlo.
«Cos..» non finì che le
parole dell’Uchiha arrivarono prima « è
tardi.» rispose monotono fissando la
strada davanti a sè.
«Grazie.» sbottò lei
«Sai com’è dopo che non mi hai fatto il
regalo di Natale è il min…» si
bloccò
nuovamente, maledicendo la sua stupida bocca.
«Scu…» iniziò
nuovamente per poi essere interrotta, ancora. «Parli
troppo.» la rimproverò
lui.
«Tu parli poco e sei un
maleducato» affermò Sakura guardandolo.
«Ti sto accompagnando a
casa, per favore, per questo tragitto sta’ zitta.»
sbuffò irritato poggiando
anche lui lo sguardo su di lei.
«Sei il solito sbruffone.
A casa ci vado anche da sola, tranquillo.»
L’aveva detto sul
serio
e ci credeva davvero. Perché una parte di lei voleva che
Sasuke l’accompagnasse
davvero a casa? Sasuke Uchiha doveva capire che non era più
la ragazzina di un
tempo. E fu per questo che, controvoglia, continuò il suo
piccolo viaggio da
sola. Si fermò dopo vari passi veloci e pesanti girandosi
per vedere se, con
poche possibilità, lui l’avesse seguita.
Come aveva previsto, di
lui nemmeno l’ombra. Si girò lentamente e con
rammarico, quando invece si
ritrovò il petto di lui davanti al suo viso.
Sobbalzò.
«Troppo lenta.» l’accusò,
beffardo.
«Ti odio.» disse Sakura
rossa in viso.
« Perché non ti ho fatto il regalo di Natale o
perché sono più veloce di te?»
domandò con finto interesse.
«Perché sei tu e questo
basta.» sospirò alzando la testa al cielo e
spalancando gli occhi.
Si apprestò ad
abbassarli velocemente, sperando che (non) avesse visto quello che i
suoi occhi
attimi prima aveva guardato. Pertanto Sasuke, come se avesse letto nei
pensieri
della ragazza, spostò lo sguardo dove prima
l’aveva posato l’Haruno. Un sorriso-o
meglio, ghigno- gli dipinse il
volto.
C’era
il vischio.
Nominato da Sakura come
uno stupido e inerme ramoscello, non credeva che sotto di esso poteva
succedere
l’inevitabile. Era stato
catalogato
nella sua lista nera come “ creatore di danni”.
Non per niente
lì sotto
erano già capitate altre persone a lei amiche. Quale enorme
e sadico –pensava- destino
crudele volesse che lei, Sakura Haruno e lui, Sasuke Uchiha, si
fermassero
proprio lì e non in un
altro punto
delle strade di Konoha?
A
fanculo il destino. Imprecò Sakura
tra sè proprio quando sentì la
voce dell’Uchiha chiamarla.
Alzò di scatto il viso
quando un ondata di calore le invase le labbra. Sentiva il tocco delle
labbra
di Sasuke sulle sue
e con gli occhi
spalancati non riusciva a non pensare a quanto fosse stupida e cretina
con
quella faccia da pesce lesso. Quando si staccarono non
riuscì a ritornare dal
suo stato di trans; solo quando vide Sasuke sorriderle e staccarsi
lentamente
dal suo corpo, riprese il controllo che poco prima aveva perso, per
alzarsi
sulle punte e premere nuovamente le labbra su quelle del ragazzo,
fregandosene
di un rifiuto, che comunque non ci fu.
Quello era il suo
regalo di Natale. E mentre le sue braccia, dotate di anima propria si
posizionavano sul collo di lui, le loro lingue si toccarono ed
esploravano mentre
il bacio da casto diventava pian piano più voluto e bramato
da sempre.
Perché lei lo voleva,
ed anche lui.
Si staccarono quando la
mancanza di ossigeno si fece sentire. Posando la fronte contro quella
del
ragazzo un sorriso si dipinse sul volto leggermente paonazzo di lei.
«Buon Natale, Sakura» le
sussurrò Sasuke baciandola a fior di labbra.
«Buon Natale,
Sasuke-kun» rispose lei, spingendosi nuovamente contro il
corpo di lui.
Quello si che era un
Natale da ricordare.
(Angolo)
Ecco qui una SasuSaku. Dopo miliardi di Lily/Scorpius una
buona fiction su Naruto dovevo farla.
Spero che sia piaciuta, è dedicata a Liss, se frequentata il
forum sulla nostra coppia la conoscerete di sicuro, se no…
presentatevi cosa
aspettate?
Ho messo un po’ di tutto in questa Shot. Da SasuSaku a
NaruHina e anche SasuNaru <3
Recensite mi raccomando! Un bacio dalla vostra Roberta.
Black a vita *o*
Ahh
prima che mi dimentico. Solo per la cronaca, i regali di Natale che
Sakura ha fatto e che ha ricevuto sono questi:
A Naruto ha comprato una pacco da 26 di ramen e un buono pasto. Ah messo anche il cosplay di Rufy xD. Ed ha ricevuto il Dvd di cime tempestose più un fasciolo con tutte le fiction SasuSaku che ha trovato sul web con l'aiuto di Shikamaru.
A Kakashi sensei ha fatto un film pornografico e 5 libri tutti sempre su quella prospettiva ed ha ricevuto un Kimono ( era appeso all'albero perchè era lo scontrino dentro un pacchetto)A Sasuke ha comprato una casetta di pomodori, le armi ninja e una felpa ed ha ricevuto un bacio e la spiegazione di come si fanno i bambini (pratica).
Da Lee e Ino ha ricevuto un braciale e una foto con l'amica.
Kiba a Naruto ha fatto un pupazzo di Hinata <3