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Autore: Marzolina    18/01/2010    16 recensioni
Non solo a te, principe superficiale/ è rivolta questa massima universale: / "Non schifar una fanciulla se non è carina,/ potrebbe diventare una spietata assassina"
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Ballata della Principessa Omicida

Oggi vado a raccontare
una storia particolare.
"C'era una volta" è sottinteso,
ma per chi mi avete preso?
Questa qui è una fiaba strana
con in mezzo un po' d'insania.
Tutto parte da Francobello,
principe famoso, acclamato e snello.
Le fanciulle tutte lo volevano,
gli altri principi se ne sbattevano.
-Costui - dicevan - fa cose strane:
tutto il giorno a cercar rane!
Rane verdi da baciare
ma cosa diavolo gli fate sniffare?-
Francobello non ascoltava,
un'ardua missione lo aspettava:
trovare tra i rospi la sua principessa,
bassa, orba, va bene anche cessa!
Non stava lì certo a congetturare
l'importante era darsi da fare.

Dall'alto di un castello, lassù sui monti
Giuseppina teneva i conti:
quante rane mancavano ancora?
Faceva più in fretta a farsi suora
ché Francobello s'impuntava a non volere
una principessa così brutta da vedere.
-Va bene gobba, miope o inusuale,
ma questa mi sembra un transessuale!
Dio, vi prego, per carità
via dai miei occhi quell'oscenità!
E' una barba, quella lì sul mento?
Che è una femmina lo credo a stento...
Cosa sono quei brufoli in putrefazione?
Oddio, sento che vado in iperventilazione!
Ha la lingua che le va in necrosi?
Ah! Ora si spiega, quest'alitosi!
E quelle cosce! Son piene di cellulite!
Vi imploro: le sorprese sono finite?
No? Dite che devo averla in sposa?!
Mai e poi mai bacerò quella cosa!
Preferisco andar a caccia nella fanghiglia!
Addio regno, corona e reale famiglia!-

Così Francobello aveva parlato.
Oh! com'era stato maleducato!
Ma Giuseppina se l'era legata al dito
l'impudenza di quel principe impettito.
E intanto nel maniero dalla vetta
in segreto tramava vendetta.
Costei, infatti, era amica di una fata.
-Fammi bella, bionda e maggiorata!-
Le chiese una volta che l'era venuta a trovare.
-Solo per un giorno Francobello mi deve amare.-
La fata gentile si era mossa a pietà:
come resistere a tanta ingenuità?
Ma di ingenuo l'altra non aveva niente,
ben altri piani le frullavano in mente.
Così, quando la fata esaudì la sua preghiera
l'atmosfera si fece pesante, cupa e seria.
-Bambina mia, non volevi amore eterno?-
Fece Giuseppina: -No! Che vada all'inferno!
Deve implorare, piangere e soffrire!
La mia stessa umiliazione gli voglio far patire!
Lo desidero morto, deve schiattare!-
La fata si iniziava a spaventare...
-Che intenzioni hai, Giuseppina?-
-Lo scoprirai presto, cara fatina...-

Francobello, di tutto all'oscuro,
udì buone nuove sul suo futuro:
avrebbe sposato una giovane bella
che di Giuseppina pareva esser la sorella.
Ma costei era dolce, buona e delicata,
altro che quella pazza indemoniata!
E Francobello, che toccava il cielo con un dito,
lasciava quel triste stagno imputridito.
-Addio rane!- le salutava felice.
-Vado a trovare una sposa che mi si addice!-

Arrivò dunque tosto al castello dell'amata.
-Sciogli la treccia, tento la scalata!-
L'altra allor, che era Giuseppina:
-Aspetta amor mio, con questa fai prima!-
E gli lanciava un pezzo di cordame
con attaccate in fondo delle cose strane...
-Cosa sono, se è lecito sapere?-
Le chiese Francobello, che se la stava per bere.
-E' dinamite, brutto rincoglionito!
E adesso che l'hai in mano, sei bello che partito!-
Fece dall'alto Giuseppina con ardore,
che insieme a lei aveva il detonatore.
E in un batter d'occhio, il principe pomposo
con gran fragore era dunque esploso.
Quale orrore! Che carneficina!
Ma dalla torre sghignazzava Giuseppina:
che importava se era condannata alla prigione?
Il bastardo aveva avuto la sua lezione,
perché lei era brutta da star male
ma con una mente a dir poco geniale.

Non solo a te, principe superficiale
è rivolta questa massima universale:
"Non schifar una fanciulla se non è carina,
potrebbe diventare una spietata assassina"

   
 
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