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Autore: PaleMagnolia    31/01/2010    5 recensioni
Fanfiction che, più che comica, è sinceramente stupida, nata dalla mente di una malata della serie. Descrive i sentimenti di, er... Ammirazione, profondo affetto e adorazione incondizionata che i compagni di Potter provano per lui; specialmente da quando ha sconfitto Voldie e pretende di essere chiamato Sua Santità. Quasi tutti i personaggi sono OOC in maniera disgustosa, sappiatelo.
Genere: Parodia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Il trio protagonista, Severus Piton
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Solito avvertimento. Questa storia è insensata, volgare, quasi totalmente priva di trama e bla bla bla. Se volete leggerla comunque, affari vostri.
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Vi amo, ragazzi!

Quando Harry Potter uscì, con aria avvilita, dall’ufficio del preside, Severus Snape girò lentamente la testa verso Ginny Weas

Quando Harry Potter uscì, con aria avvilita, dall’ufficio del preside, Severus Snape girò lentamente la testa verso Ginny Weasley, che gli stava accarezzando distrattamente un braccio.

“Signorina Weasley”, disse, in tono discorsivo. “Esattamente, come siamo finiti in questa situazione?”

Ginny gli rivolse un sorriso obliquo. “Beh, sai, Sev. È normale che, quando un uomo e una donna provano, hmmm, certe sensazioni l’uno verso l’altro...”

“No, no, no”, la interruppe Snape. “Intendevo: com’è che una studentessa del sesto anno passa il suo tempo libero a sedurre un professore morto dentro ad un dipinto, invece di darsi da fare coi suoi coetanei, com’è giusto e normale che sia? Non mi sembra tanto plausibile.”

Ginny riflettè per un attimo, mordendosi il labbro. “Beh”, disse infine. “Il mio personaggio ha caratterizzazione zero. In due secondi passo dall’essere l’idiota che si fa quasi ammazzare da Riddle, ad essere la strega coraggiosa  e superfiga che tenta di accoppare Bella Lestrange. Nei primi libri sono timida, goffa e generalmente incapace, poi improvvisamente divento la reginetta del ballo, che gioca a Quidditch come se fosse nata su una scopa, ha il codazzo di aspiranti morosi davanti alla porta del dormitorio, e fa piovere gli “Oltre Ogni Previsione” come pere da - er - un albero di pero.” Snape grugnì alla similitudine, ma Ginny lo ignorò.

“Oltre a questo”, continuò, “sono apparentemente innamorata dal primo libro di quell’idiota di Potter, che mi snobba ampiamente – cosa abbastanza comprensibile, visto che il mio ruolo nella storia è più o meno nullo - e visto che a lui piace l’asiatica piagnona con le gambe lunghe, io non faccio altro che arrossire come un’educanda, fuggire dalle stanze, e inventare poesiole che trattano di ramarri*.”

La ragazza si fissò distrattamente le unghie di una mano. “Poi”, continuò in tono colloquiale “improvvisamente, all’autrice salta il ticchio di farmi diventare la fidanzata-Penelope del cretino di cui sopra, che lo aspetta felice a casa facendo la calzetta, mentre lui combatte contro le Oscure e Pericolosissime Forze del Male. Come se questo non bastasse, la Rowling pare avere tutte le intenzioni di farmi sposare il poveraccio sopraindicato, e di farmi diventare madre di tre piccoli Potter dai nomi improbabili.” Ginny rivolse uno sguardo risentito al soffitto “Quando, in effetti, io e Harry non abbiamo in comune assolutamente niente -  a parte, forse, l’appartenenza di entrambi alla specie umana. Della quale ultima cosa, in effetti, dubito un po’ per quanto riguarda Potter.” Si girò verso Snape, che la ascoltava con interesse didattico. “Che dici? Secondo te è più homo sapiens, o neandertaliano? Perchè quella fronte sporgente mi fa propendere più per... Lasciamo perdere”, concluse, vedendo l’espressione sul viso dell’insegnante.

“Cosa stavo dicendo? Ah, sì. Apparentemente, la Rowling ad un certo punto dev'essere rimasta a corto di idee per quanto riguarda la discendenza del mentecatto con la cicatrice - e qui ho una mia teoria. Vuoi sentirla, Sev?”

“Ho forse scelta?”

“Secondo me, la Rowling voleva far fuori il piccolo citrullo alla fine della storia – e fin qui aveva tutta la mia approvazione [Snape annunciò con un mugolio che, nel caso, la Rowling avrebbe avuto anche la sua, di approvazione] ma i fan hanno protestato, e quindi la povera donna ha dovuto inventarsi in tutta fretta un finale alternativo e trovare una compagna al puzzone." Riflettè un attimo. "E qui salto fuori io, visto che di altre femmine, nella serie, non ce n'è poi tante, e Harry non è gay perchè c'è già Albus a fare quella parte lì." Snape si girò verso la cornice di Dumbledore, allarmato. "Insomma", riprese Ginny "per tornare alla vicenda: improvvisamente, dopo che per sei libri il Gary Stu ha ignorato bellamente la mia esistenza sul pianeta, mi vede gironzolare senza meta sul prato della scuola, facciamo due chiacchiere insensate, e decide che sono la sua donna ideale.”

Si girò a guardare Snape. “Questo ti sembra plausibile?”, chiese.

Snape – cosa assai fuori dall’ordinario – rimase per un attimo senza parole. Aprì la bocca per dire qualcosa, poi la richiuse.

“In effetti, non molto”, disse infine.

 

* "Occhi verdi e lucenti di rospo in salamoia,

Capelli neri e lucidi come di corvo in volo

Vorrei che fosse mio – quale divina gioia ! –

L’eroe che ha sgominato del Mago Oscuro il dolo."

Ecco a voi la Valentina musicale che Ginny inventa per Harry alla festa di Allock: notare com’è appropriato il riferimento ai rospi riguardante Potter.

...

Non guardatemi così, non l’ho inventata io: è colpa della Rowling. Come al solito.

 

  
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