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Autore: Cialy    09/02/2010    7 recensioni
Merlino non aveva mai avuto paura di lei.
[Merlin/Morgana, Spoiler! per il finale della seconda stagione]
Genere: Malinconico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Merlino, Morgana
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Beta: Sindy90
Prompt: Merlin/Morgana – a causa della magia @ Settimana nera
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
• Titolo leggermente ispirato ad un verso di Bruise Pristine dei Placebo.
Attenzione! La fic contiene un leggero spoiler per il finale della seconda stagione >_<



Cast a line (between us)

Merlino non aveva mai avuto paura di lei. Non temeva i suoi incubi, non temeva la consapevolezza che Morgana, pian piano, stesse sviluppando dei poteri; era convinto che nulla di crudele e sbagliato potesse derivare dalla ragazza, che fosse semplicemente troppo educata, troppo aggraziata, con degli occhi troppo grandi e innocenti.

Il drago lo aveva messo in guardia, l’aveva chiamata “strega”, come se fosse un insulto, ma Merlino si era limitato ad ignorare quegli avvertimenti e, fidandosi di lei, non aveva visto.

*

La magia era qualcosa che si poteva avvertire, gli aveva spiegato Gaius. Era una forza che abitava nei maghi e li rendeva riconoscibili tra di loro, come un marchio sulla pelle. Merlino non era mai stato bravo in questo – forse gli serviva pratica, o forse la sua ingenuità glielo rendeva impossibile –, se non con Morgana; in lei, quel qualcosa lo aveva percepito, forte e chiaro, ed era stato a causa della magia che aveva iniziato a considerare la figliastra del re come simile a lui.

Non si sarebbe mai permesso una riflessione del genere in un altro contesto, ma i poteri scorrevano nelle loro vene allo stesso modo e Merlino provava l’unico bisogno di far sapere a Morgana di non essere sola, di essere capita. Desiderava essere presente per lei, fornirle una spalla su cui appoggiarsi, ma ciò che era riuscito ad ottenere era esclusivamente di guardarla da lontano e, di nascosto, controllarla.

Aveva cercato di evitarle di trovarsi in pericolo, aveva tentato di non far allentare i suoi rapporti con Artù o con Uther, sperando che non si trasformasse mai nella minaccia per Camelot che il drago aveva annunciato.

Aveva fatto il possibile, Merlino, ma la distanza da Morgana, invece che rimpicciolirsi, era diventata sempre più grande.

*

La magia può essere benefica, ma lui ha imparato da subito che esistono tanti, troppi modi per renderla un’arma capace di fare del male: è quella stessa volontà di ferire che, d’improvviso, senza averne avuto sentore, scopre negli occhi di Lady Morgana. Qualcosa è cambiato nel suo contegno, una furia sconosciuta e pericolosa le si è adagiata nel petto e un odio – che non sa verso cosa sia rivolto – è nascosto nel suo sguardo.

La magia, come un tempo li aveva uniti, ora li allontana e, sebbene i suoi desideri siano differenti, sebbene Merlino sperimenti la voglia di sfuggire alle maglie dei propri doveri, non può fare altro che accettare quella consapevolezza, inerte.

Guarda Morgana abbandonare Camelot e sa che le sue azioni e i suoi sforzi sono stati vani, insufficienti, perché – e il drago gli aveva rivelato anche questo – il destino non può essere fermato. Così, accetta di perderla, pur sapendo che un giorno si rivedranno e che sarà terribile, che, per colpa della magia, saranno per sempre distanti, opposti.

Allora, quando accadrà, Merlino avrà davvero paura di lei.
  
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