Il Tempo del Principe

di Izumi

Puntualità.

Per essere un borioso asino reale, Artù aveva davvero un gran senso della puntualità.
Mai che arrivasse in ritardo ad un appuntamento, soprattutto con il re. Naturalmente questo andava a discapito del tempo che dedicava a te, il servo idiota. All'inizio non te ne curavi e, anzi, apprezzavi che il principe avesse almeno questa dote, tra i tanti difetti. Poi le cose sono cambiate e hai cominciato a sentire un certo fastidio all'altezza del petto nel notare che le vostre conversazioni, amichevoli o meno che fossero, venivano sempre interrotte dalla fuga del principe verso i suoi impegni. Tutti più importanti di te, ovvio. D'altra parte, perché il principe avrebbe dovuto dedicare tanto tempo ad un servo?



Tempestività.

Quando Gwen è stata rapita hai scoperto un'altra dote di Artù: la tempestività.
Certo, tralasciando per un attimo l'infelice circostanza, avresti preferito scoprire tale dote del tuo signore in altro modo. Uno che non ti spezzasse il cuore, magari. Mai avevi visto il tuo principe tanto inquieto, incapace di prendere sonno, attento a dedicare ogni istante a qualcuno che - ancora una volta - non era te.
Il discorsetto che ti ha fatto con tanta intensità, poi, quasi a voler sottolineare che, sì, diceva sul serio, avresti preferito ti fosse risparmiato, tanto era amaro il sapore che ti ha lasciato in bocca.



Temporeggiamento.

Guardando la sua schiena allontanarsi hai capito che il rapporto tra Artù e il tempo si era affinato. La sua mano aveva temporeggiato sul tuo viso per istanti interminabili; era stato così vicino da sentire il tuo respiro infrangersi sulla sua pelle. Al primo rintocco delle campane eri pronto a vederlo sparire per non tardare e, quando non è successo, ti sei accorto che era il suo respiro ad essersi fatto troppo vicino alla tua pelle. Un attimo dopo le sue labbra stavano accarezzando le tue e tu sentivi solo le campane che avrebbero dovuto richiamarlo.
L’ultimo rintocco te l’ha portato via.



Ritardo.

- Arriverai in ritardo. Di nuovo, - dici mentre Artù, spalmato sul tuo corpo, ti bacia il collo nudo.
- E di chi sarà la colpa, Merlino? Di nuovo, - chiede sulla tua pelle, consapevole dei brividi provocati dal suo respiro, dell’effetto della sua voce sui tuoi sensi.
Gli lanci un'occhiata scettica.
- E anche se fosse? Cosa dirai al re e alle... donzelle che attendono che salvi loro la vita?
Non ti concede di riprendere fiato. Si fionda sulle tue labbra, divorandole, infilandoti una mano tra i capelli.
- Dirò... che c'era il mio servo geloso. Nudo nel mio letto. Che necessitava del mio tempo.

... è la mia prima vera slash! *viva*