Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |       
Autore: lames76    16/03/2010    3 recensioni
Un ragazzo come tanti altri del XX secolo viene investito da un compito importante, entrare in un'ordine di cavalieri che devono vegliare sul passato. Riuscirà ad adattarsi? Come si comporterà nella sua prima missione?
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Il Settimo Cavaliere'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
   Ancora una volta Menion si guardo' attorno cercando di capire dove si trovava, ed ancora una volta si chiese cosa ci facesse li'. Intorno a lui c'erano solo alberi e nessun sentiero, nessun segno che potesse dirgli dove andare. Sorrise, proprio lui che non era mai stato neanche in campeggio doveva vivere all'aperto, si scherni'.
Prese una decisione e comincio' a camminare andando dritto e confinando di trovare un punto di riferimento prima di perdersi definitivamente. Ma cosa diavolo ci faceva la', un ragazzo del XXI secolo perso in una foresta della Grecia classica?

Due giorni prima...

   "E cosa farai quando arriverai in Inghilterra?", chiese la madre per l'ennesima volta.
"Ti telefonero'", rispose di nuovo il ragazzo meccanicamente, "So che e' la prima volta che vado in vacanza all'estero da solo, ma non c'e' bisogno di farmi tutte queste raccomandazioni, ho gia' ventisei anni..."
Menion DeVille viveva in Francia, in un piccolo paese alla periferia di Parigi. E se l’espansione della capitale francese fosse continuata allo stesso ritmo, ben presto sarebbe stato inglobato dalla stessa. Lui viveva ancora con i suoi genitori e non si vergognava della cosa, per uno studente universitario che ha la fortuna d'avere la sua facolta' a non troppa distanza da casa, quella era la soluzione migliore, si diceva. Niente spese per il mangiare e neppure per il dormire, certo qualche problema di convivenza c’era ma nulla di grave.
Menion aveva studiato archeologia e poi, dopo la laurea, aveva seguito con successo vari corsi di specializzazione in mitologia antica (tutti della durata di pochi mesi); ora si era regalato, con l'aiuto finanziario dei suoi genitori, un viaggio in Inghilterra, per poter visitare il sito archeologico di Stonehenge.

Il viaggio in aereo fu breve e, per lui, fantastico; lui stesso aveva insistito ad usare quel mezzo di trasporto invece del treno, proprio perche' voleva sapere cosa si prova a volare. Era certo che l’esperienza valesse la piccola spesa in piu' e cosi' fu.
Arrivato alla sua meta, prese alloggio in una pensione a poca distanza dal sito archeologico, tanto che distava solo un quarto d'ora a piedi. La sera mangio' in una taverna, l'unica del piccolo villaggio ed ascolto' le storie che i vecchi contadini ed allevatori narravano. Erano proprio quelle che lui si aspettava di sentire in un paesino gallese, storie di fantasmi, di fate e di elfi. Lui era sempre stato affascinato dalla mitologia in generale e si beo' di quei racconti, tanto che fece anche delle domande ai signori suscitando in loro simpatia. Il tempo passo' in fretta e lui si accorse di che ora fosse, solo quando il padrone della taverna lo avviso' che il locale stava per chiudere. Un po' deluso della fine di quella piacevole serata ed un po' alticcio a causa della (troppa) birra che aveva bevuto, si diresse verso la sua pensione.
A meta' del cammino si accorse che qualcuno lo seguiva. Le strade erano deserte e lui non pote' non provare un po' di timore. Anche se quello era un villaggio, non era detto che non ci fosse delinquenza. Affretto' il passo e cerco' con lo sguardo qualche altro passante per farsi coraggio, ma scopri' d'essere solo. A peggiorare la situazione un velo di nebbia rendeva sfocato il paesaggio e ben presto si perse tra le viuzze del paese. Si chiese come era possibile. Durante il giorno aveva contato non piu' di una cinquantina di case, sparse nel piccolo centro urbano. Come poteva aver perso il senso dell’orientamento? Possibile che, a causa della nebbia e dell’alcool stesse girando in tondo?
Improvvisamente si accorse di non essersi sbagliato, ora era certo che qualcuno lo stava seguendo! Si mise a correre senza sapere dove andava. Una paura cieca e istintiva gli riempi' la mente e gli impedi' di capire che stava facendo una grossa stupidata, con quella nebbia sarebbe potuto andare a sbattere contro un muro senza accorgersene. Quando riusci' a riprendere il controllo sul suo corpo si fermo' ma scivolo' e cadde lungo una scarpata. Rotolo' su se stesso prendendo colpi in tutto il corpo e, quando alla fine si fermo', capi' che per lo meno si era rotto un polso. Cerco' di alzarsi puntellandosi a terra con le braccia ma un dolore sordo lo fermo', un velo piu' nero della notte gli calo' sugli occhi e poi perse i sensi.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: lames76