Saki sforna una serie DIVERTENTE!
*nuuuu*
Drabble croccanti come il pane cotto nel forno di Camelot!
*gnammmm*
Tre alla volta! Farete indigestione!
*munch*
Da tempo sognavo di scrivere qualcosa sul periodo trascorso da Gareth
come sguattero di cucina, ma all'inizio pensavo al suo primo incontro
con Lancelot, con Gawain o a strane cosaaacce con Kay. Poi ho letto
come fu concepito Elyan, il figlio di Bors... e mi sono messa nei panni
della sorella di Sagramore: e se anche lei avesse lavorato a Camelot in incognito? E se,
e se... tra un "se", un "ma" e una puntata di Axis Powers Hetalia, ho
creato questi Chibi!Gareth e Chibi!Claire per la goduria di chi leggerà.
Se qualcuno poi sa anche disegnare e volesse trasformare questa serie
in un fumetto, me lo faccia sapere ;)
ORGOGLIO DI FANCIULLA
- Giusto per non avere grane... non tollero porcate in queste cucine,
Beaumains! - grugnì Sir Kay.
Gareth si guardò intorno. C'erano solo tre donne.
Una era guercia, con il labbro sporgente. L'altra aveva circa
sessant'anni e non aveva più denti.
La terza aveva circa la sua età, i capelli come un soffione e i piedi
nudi. Era diventata rossa e guardava da un'altra parte.
- E con chi? - domandò candidamente.
Le spalle della ragazzina, voltata verso il pentolone traboccante,
tremavano d'orgoglio calpestato e fu per intercessione divina se una
cascata di zuppa non lo ustionò a morte.
LA TOVAGLIA
La
ragazzina lo odiava: era chiaro come il sole che quella mattina
splendeva glorioso. Peccato, aveva sperato che avrebbero fatto
amicizia, perché a lui mancava tanto la sua sorellina.
Quel giorno stavano piegando insieme una tovaglia, e si era fatto
coraggio intavolando un argomento:
- Hai dei bei capelli. Mia madre dice che bisogna dare cento colpi di
pettine, altrimenti vengono i nodi...
In un attimo si trovò a terra, e la tovaglia bianca si era sporcata di
fango. Il ruggito di Kay e un improvviso bruciore all'orecchio
distolsero Gareth dal ricordo di Morgause e da ogni altro pensiero
coerente.
COME TI CHIAMI?
- Ti chiami davvero Beaumains?
I secchi erano pesanti e il pozzo stava dall'altra parte del cortile.
Gareth si sedette un istante, ansando, e la ragazzina lo imitò.
- No, l'ha inventato Sir Kay. Ho giurato di non dire a nessuno il mio
vero nome. Non ti dispiace, vero?
Lei gli mostrò la lingua. - Sai che me ne importa! - Afferrò un secchio
e trotterellò verso la porta esterna delle cucine.
Gareth si grattò la testa. Sua madre era strana, zia Morgana di più, ma
questa le superava tutte.
- Io sono Claire, comunque - gridò lei prima di entrare.
Lui sorrise trasognato.