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Autore: bluemary    02/04/2010    40 recensioni
- Tua madre vuole che ti parli delle api e dei fiori. – esordì, con un tono irritato capace di esprimere chiaramente la sua opinione riguardo al fatto che le suddette api e i suddetti fiori avessero il diritto di esistere.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Storia scritta per la Caccia alle uova (iniziativa di Fanworld).

Uovo n°9



Il famoso discorsetto


- Tesoro, prima di andare ad allenarti c’è una cosa di cui ti devi occupare.
Il saiyan si volse a fissare la compagna, che l’aveva fermato proprio quando stava per uscire di casa; per un attimo dai suoi lineamenti emerse il fastidio per quell’interruzione della routine quotidiana, ma subito questo venne rimpiazzato da un’espressione decisamente diversa, mentre contemplava il fisico perfetto della donna, messo in mostra dai suoi attillati vestiti estivi, e all’improvviso gli balenava in testa una possibile e per nulla spiacevole interpretazione delle sue parole; l’unico motivo che avrebbe potuto tardare la sua visita pomeridiana alla Gravity Room.
- Trunks sta crescendo, ha bisogno che suo padre gli faccia un certo discorsetto. – continuò lei.
Vegeta ricacciò in un angolo della sua mente tutte le fantasie a cui si era lasciato andare durante quei brevissimi secondi tra la prima, stuzzicante frase pronunciata dalla terrestre e la seconda, di gran lunga meno promettente; quest’esordio non preannunciava nulla di buono.
- Discorsetto? – chiese, con lo stesso sguardo cauto che per tutta la vita aveva riservato ai nemici.
- Ma sì, quello sulle api che volano di fiore in fiore. – rispose lei, ammiccante – Insomma, hai capito no?
Il saiyan sbuffò.
- Io non ho tempo da perdere con simili sciocchezze da mocciosi. Pensaci tu.
- Trunks è un maschio, e questo è un discorso che i padri fanno ai loro figli, e le madri alle figlie.
- E perché questa stupida consuetudine terrestre dovrebbe interessarmi?
- Mettiamola così. Io mi occupo del pannolino di Bra e tu ora parli con Trunks. Oppure – e qui il sorriso angelico della compagna gli insinuò un brivido lungo la schiena, ricordandogli che davanti a lui stava l’unico essere vivente capace di eguagliare e forse superare la sua stessa perfidia – tu non fai nulla e il pannolino sporco comparirà a sorpresa nella Gravity Room.

Diversi minuti più tardi, dopo un tempo sufficiente perché la sua non sembrasse una capitolazione, Vegeta uscì in giardino, dove il figlio stava giocando per una volta senza l’insopportabile moccioso di Kakaroth.
- Trunks, vieni subito qui!
- Cosa c’è, papà?
- Tua madre vuole che ti parli delle api e dei fiori. – esordì, con un tono irritato capace di esprimere chiaramente la sua opinione riguardo al fatto che le suddette api e i suddetti fiori avessero il diritto di esistere.
- Api e fiori? – ripeté suo figlio, sorprendendolo con quella che sembrava un’aria genuinamente interessata.
- Esattamente. – rispose, con la maggior dignità di cui fosse capace – Le cose stanno così: le api vagano di fiore in fiore, raccolgono il polline e il nettare, così producono il miele e al tempo stesso impollinano altri fiori. E noi poi uccidiamo le api e ci mangiamo il miele.
Il bambino lo guardò come se gli fosse cresciuta una seconda testa.
- Ne… ne sei sicuro?
- Totalmente. – asserì il principe dei saiyan.
- Perché mi hai detto queste cose?
- Chiedilo a tua madre, è lei che ha queste idee assurde.
E dopo questa scocciata conclusione, ormai certo di aver evitato la rappresaglia con cui Bulma l’aveva minacciato, Vegeta si avviò verso la Gravity Room, deciso a riprendere gli allenamenti quotidiani. Per sua fortuna quell’imprevisto gli aveva occupato solo pochi minuti, tuttavia quella sera avrebbe dovuto mettere bene in chiaro alcune cosette, con lei, una su tutte il fatto che mai, per nessuna ragione in futuro, le avrebbe permesso di disturbarlo per affibbiargli un compito tanto futile. Cosa ci fosse di così difficile nel parlare a un bambino delle api e dei fiori, e perché fosse un discorso che solo un padre poteva fare al figlio, proprio non lo capiva.
Scosse la testa.
A volte le donne erano proprio incomprensibili.
Neanche avesse dovuto spiegare a Trunks come venivano concepiti i bambini!
   
 
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