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Autore: darkjedi    07/04/2010    3 recensioni
PERCHI SEGUE QUESTA STORIA RILEGGETEVI L'ULTIMO CAPITOLO C'E' UN COLPO DI SCENA STILE INVERSO
YAAAOO Sono di nuovo on line e perciò la storia continuerà ho modificato alcuni episodi.
Scusate la lunga attesa ma lavorare e gestire una casa non è facile.
Lo so che il titolo non vi dirà niente neanche a me piace ma immaginate STAR WARS completamente INVERTITO cioè: Bail adotta Luke invece di Leia, non muore su Alderaan, Obi Wan non muore sulla morte nera, Anakin non viene bruciato ma solo ferito. Il resto lo scoprirete solo leggendo.
LUKE E' ARRIVATO SU DAGOBAH MENTRE HAN E LEIA SONO INSEGUITI DA DARTH VADER CHE VUOLE ASSOLUTAMENTE CATTURARLI PER USARLI COME ESCA PER CATTURARE SUO FIGLIO.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Bail Organa, Luke Skywalker, Obi-Wan Kenobi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAP. 1: Nascite

 

Obi Wan guardava assorto i due neonati nella culla. Padme era morta e Anakin era come se lo fosse e loro dovevano proteggerli da Vader e dall’Imperatore.

Sentì la porta che si apriva e anche senza voltarsi capì che era entrato: il maestro Yoda e Bail Organa.

“Vieni Obi Wan non c’è più niente da fare” disse Bail Organa mettendogli una mano sulla spalla.

“Si Obi Wan, il senatore Organa ragione ha, e prendere una difficile decisione prendere dobbiamo.”

 Intorno al tavolo nella sala delle conferenze sulla Tantive IV, l’astronave di Bail, lo stesso senatore, Obi Wan e il maestro Yoda stavano discutendo su cosa fare in quel futuro oscuro.

“Maestro dobbiamo proteggere i figli di Padme dall’Imperatore, sono loro la nostra ultima speranza per la libertà della galassia”.

“Si, Obi Wan con te d’accordo sono, ma dividerli dobbiamo più possibilità di salvarsi dai Sith hanno”.

“Se permettete io prenderò con me il bambino, io e mia moglie lo cresceremo con amore e gli insegnerò tutto ciò che so così quando sarà grande saprà opporsi all’Impero e grazie al potere del mio casato ne avrà anche i mezzi.”

“Ottimo, senatore Organa. Io porterò Leia su Tatooine dai suoi zii, lì sarà al sicuro”.

 

Così Luke fu accolto nella Casa Reale degli Organa e crebbe come un qualsiasi ragazzo di Alderaan. I suoi genitori adottivi non gli nascosero mai che era stato adottato ma non gli rivelarono mai l’identità dei suoi veri genitori. La sua infanzia trascorse felicemente sotto il tutela delle sorelle del padre che lo viziarono e lo coccolarono ma che spesso, però si lamentavano delle marachelle e degli scherzi del piccolo Luke, che però sapeva, però come farsi perdonare: mormorando un ‘non lo faccio più’ e scoccando un bacio sulla guancia di ciascuna delle tre donne che si intenerivano perdonandogli ciò che aveva fatto.

All’età di 10 anni iniziò la sua educazione come principe della Casa Reale degli Organa e fu affidato a dei severi precettori che gli insegnarono  le leggi del suo pianeta, le lingue, la storia, gli usi e i costumi dei popoli che facevano parte dell’Impero. Il piccolo Luke si appassionò soprattutto alla storia della vecchia Repubblica e l’ordine dei Jedi, Bail gli procurò dei libri proibiti dall’Impero intimandogli però che nessuno doveva saperlo.

A volte, quando Luke era libero dagli studi, seguiva le riunioni del governo presieduto da sua madre e a volte da suo padre, poi una volta conclusa la riunione, gli veniva chiesto un riassunto e la sua opinione sugli argomenti trattati.

All’età di quindici  anni Luke entrò nell’Università di Aldera, la capitale di Alderaan dove approfondì gli studi di politica galattica e legislazione imperiale e si appassionò allo studio della diplomazia.

Bail Organa seguiva con orgoglio gli studi di Luke, i suoi successi nei primi dibattiti all’interno del- l’università e incominciò a pensare a una sua entrata nel senato imperiale.

Aveva subito notato che Luke aveva ereditato il forte spirito e il senso di giustizia della madre e la temerarietà del padre.

L’educazione di Luke non fu solo intellettuale ma anche fisica, il ragazzo fu addestrato da militari esperti, scelti personalmente da suo padre, nella difesa personale, nella lotta corpo a corpo, nel tiro al bersaglio con ogni tipo di arma, e presto raggiunse l’abilità dei suoi insegnanti.

Ma la cosa che Luke amava di più erano le sue scorribande, insieme ai suoi amici, nelle praterie di Alderaan in groppa al suo Thranta (un mammifero alato). Fu proprio dopo una di queste scorribande che incontrò per la prima volta il Governatore Wilhuff Tarkin in visita al suo pianeta. Quel giorno stava facendo una gara con il suo migliore amico e cugino: Wedge Antilles, Luke fece atterrare il suo  Thranta nel centro della piazza di Aldera poi si girò verso il giovane che stava arrivando.

“ Youuuu, ho vinto ancora una volta, Wedge!”

“Tu, tu sei pazzo Luke, scendere a quella velocità, hai rischiato di sfracellarti ”.

Non preoccuparti io e Stark avevamo tutto sotto controllo, vero bello.” rispose il giovane ridendo e accarezzò la sua cavalcatura che gli rispose con un muggito di apprezzamento.

Due persone avevano assistito alla scena: Bail Organa e Tarkin.

“Quello è vostro figlio, vero?” chiese Tarkin

“Si” rispose Bail, ripromettendosi di fare una ramanzina a quello scavezzacollo, poi continuò “Sapete come si è a quell’età, uno si crede invincibile.”

“No. Io alla sua età servivo già nell’esercito.” rispose Tarkin duro.

“Luke vieni qui” lo chiamò Bail.

Il giovane scese dalla sua cavalcatura e si avvicinò. Appena giunse davanti a loro disse “ Buongiorno padre.” 

Anche se i suoi occhi erano ancora accesi dall’entusiasmo della corsa la sua voce era calma e controlla- ta, notò Tarkin osservandolo bene: era un giovane alto e ben fatto con i capelli biondo scuro e gli occhi blu. Fra un paio d’anni avrebbe fatto impazzire le dame della corte imperiale, pensò con una punta di astio.

“Buongiorno Luke, ti presento il Governatore Wilhuff Tarkin.”

Luke chinò appena la testa e disse “Benvenuto su Alderaan, Governatore. Spero che la nostra ospitalità sia di suo gradimento. ”

“Si Principe, grazie.” rispose meccanicamente Tarkin.

“Luke fra un’ora ci sarà un pranzo in onore del nostro ospite voglio vederti pronto e vestito come si addice a un membro della nostra famiglia.”

“Si, padre.” e rivolto a Tarkin s’inchinò di nuovo e disse “se volete scusarmi, Signor Governatore.”

 In perfetto orario Luke si fece trovare nella sala da pranzo e si unì ai suoi genitori per accogliere gli ospiti. Tarkin arrivò quasi per ultimo portando al guinzaglio una piccola Twi’lek.

“Governatore Tarkin, cosa ci fa con quella creatura?” disse Breha inorridita.

Tarkin guardò dove aveva indicato la regina e disse indifferente “E’ solo il mio animaletto. Mi diverte e poi è di moda alla corte imperiale.”

“Sarà di moda alla corte ma non su Alderaan, qui non ammettiamo la schiavitù.”

Con molta riluttanza Tarkin ordinò ad uno dei suoi sottoposti  “va bene riportatela nella mia stanza.”

Il pranzo iniziò senza altri problemi, la conversazione aveva per argomento la politica dell’Impero e Tarkin scoprì che il principe Organa oltre ad avere un bell’aspetto aveva anche una mente acuta e brillante e alcune volte si trovò a disagio nel rispondere alle domande spinose del giovane, che dopo un pò si allontanò per pochi minuti per parlare con alcuni servitori.

Finito il pranzo tutti si stavano ritirando nelle loro stanze per riposare o ai loro doveri giornalieri, quando sentirono delle grida provenire dalla stanza assegnata al Governatore Tarkin. L’uomo stava sbraitando contro le sue guardie perché si erano allontanate e nel frattempo la Twi’lek era scomparsa.

Bail e sua moglie si girarono verso Luke che stava arrivando in quel momento ma il giovane evitò il loro sguardo segno evidente che era il responsabile della scomparsa.

“Luke sei impazzito se Tarkin lo avesse scoperto ti avrebbe arrestato immediatamente in nome dell’Im- peratore e noi non avremmo potuto fare niente.” dichiarò Bail arrabbiato camminando avanti e indietro nel salottino attiguo alle loro stanze.

“Tuo padre ha ragione Luke hai rischiato troppo” disse Breha sedendogli accanto e prendendo le mani del ragazzo fra le sue, e poi disse “ ma anch’io avrei fatto come te”.

Luke sospirò e poi disse “Hai ragione padre ma credimi non riuscivo proprio a sopportare che quella povera creatura fosse trattata in quel modo. Ora è al sicuro lontano da qui”

Quando Luke si fu ritirato nella sua stanza Breha disse “Bail hai visto cosa ha fatto Luke oggi, cosa pensi di fare.”

“Penso che sia l’ora che Luke inizi ad affrontare il mondo esterno. Fra pochi mesi compirà quindici anni e alla prossima riunione del Senato lo presenterò formalmente come mio successore al Senato Imperiale.”

“Pensi che sia prudente portarlo a Coruscant, lì c’è….”

“Breha non possiamo tenerlo nascosto qui per sempre.”

Il giorno dopo Bail riferì al figlio la sua decisione, Luke era al massimo dell’eccitazione.

Dal giorno successivo si impegnò particolarmente negli studi e seguì con più attenzione le sedute del Governo di Alderaan. Nel tempo libero, invece di andare a scorazzare con i suoi amici, come faceva prima, iniziò a seguire via holonet le sedute del Senato della Repubblica, voleva essere perfettamente preparato per il giorno della sua entrata in Senato e voleva che suo padre fosse orgoglioso di lui.

  
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