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Autore: Trisha_Elric    13/04/2010    7 recensioni
Senza dire altre parole Zob tornò di corsa in casa e in meno di un minuto fu di ritorno con qualcosa in mano che gli lasciò in fretta mentre lo fissava negli occhi, uno strano sorriso in volto.
-Zick, prendi Elena con te e vattene. Vattene dove nessuno possa trovarti e per nessuna ragione al mondo devi tornare finchè io non ti dirò di farlo. Ti invierò un segnale quando sarà il momento ma promettimi che non tornerai e che proteggerai Elena.-
-Io...te lo prometto papà.- mormorò il domatore stringendo la presa sui pattini Dom.

[ZickxElena a breve sistemerò il primo capitolo]
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elena Patata, Zick Barrymore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA CALMA PRIMA DELLA TEMPESTA



Oldmill,Luglio.

L'aria era calda,non troppo opprimente,ma piacevole sulla pelle,come un rivestimento fine che si posava dolcemente. Gli alberi erano verdi,ma di un verde acceso,brillante,che dava calore nel vederli così rigogliosi e con i fiori sbocciati di quei colori così accesi che facevano sorridere.

Erano le sette del pomeriggio e tutto era tinto di arancione e rosso e gli oggetti e le persone colpite mantenevano appena il loro colore originale rendendoli caldi,confortevoli e pieni di allegria.

Le case del quartiere erano allineate per bene l'una accanto all'altra perfettamente lineari e la strada era priva di macchine ma da poco si potevano intravedere due figure riconoscibili che stavano avanzando.

La prima figura riconoscibile era un ragazzo di circa sedici anni: aveva i capelli folti di un cobalto acceso,gli occhi di quel marrone intenso,brillante,dai lineamenti del viso poco morbidi,con delle occhiaie appena visibili;si era alzato e fatto più robusto mantenendo,però,quella pelle bianca;Zick ormai era diventato un bel ragazzo che procurava scalpore tra le ragazzine sognatrici.

Accanto a lui c'era una ragazza,più bassa di lui,dai capelli rosso-arancio legati in due codini bassi,gli occhi grandi di un marrone chiaro,brillante, con sfumature variabili, il viso poco rotondo,il corpo ormai delineato dalle forme dolci;Elena era diventata una ragazza matura e sempre sorridente.

Entrambi stavano ridendo e scherzando pavoneggiandosi per la loro ultima missione,che avevano fatto da soli,ed era stata un vero successo.

-Smettila di pavoneggiarti, Zick! Tanto lo sai che gran parte del merito è mio se abbiamo vinto!-

-Merito tuo?! Ma come ti azzardi a dire certe cose,eh Patata?-

-Smettila di usare il mio cognome!ma guarda che sei fetente, Barrymore!-

Il ragazzo si arrestò di colpo-Non mi chiami mai per cognome!-

-C'è sempre una prima volta!-

-Va bene ho capito dai...comunque si siamo stati grandi,va bene?!-

-Bene,molto bene si-sorrise la ragazza mettendosi le mani dietro la schiena guardando la strada davanti a se.-Così almeno potremo stare tranquilli...-

-Già. Devo dire che gliene hai suonate di santa ragione, Elena! Davvero ti ho proprio vista energica e pronta all'azione! Non scorderà questa batosta che ha subito!-

-E farà bene!-la ragazza alzò in alto un pugno ,vittoriosa con volto da sbruffona -Perhé subirà la mia ira!-

Il ragazzo sorrise guardandola,era sempre lei non c'era niente da dire. Sorrise.

Dopo qualche minuto erano giunti davanti alle loro case e si guardando.

-Va bhe meglio andare. Salutami Zob e Greta,ok? Ci vediamo domani, notte Zick-

-Notte Elena,altrettanto-

La ragazza sorrise annuendo ed entrò dentro casa.


Casa Barrymore.


Zick entrò dentro casa e fu stritolato da un grande mostro rosso a chiazze gialle.

-B-Bombo!-

-Zick essere tornato! Bombo essere stato in pensiero per Zick!-

-Sono qui Bombo avanti smettila di stritolarmi!!-

-Avanti Zick,lascialo giocare- si era affacciata alla porta una donna dall'aspetto dolce,bionda con i capelli sciolti sulle spalle,un paio di occhiali fini,un grembiule da cucina appeso al collo. Sorrise sospirando-E' bello vederti Zick,è andato tutto bene?-chiese lei guardandolo.

-Si...si abbiamo vinto mamma, grazie-sorrise imbarazzato.-E papà?-

La donna sospirò-Tuo padre è a letto e dorme! È stato tutta la notte a guardare quegli insetti nella serra e me ne ha portato un vaso pieno in cucina...dopo averlo sgridato prontamente si è ritirato a dormire...-

-Sarà stanco,potevi stare con lui, no?-

-Ecco veramente...-stava per parlare quando si sentì un qualcosa scendere di corsa verso le scale e poi comparve un bell'uomo dai capelli cobalto e occhi intensi;aveva poca barba ed era in pigiama . La mano destra era alzata e sorreggeva un fantoccio orribile con capelli biondi.

-Come hai potuto Greta!credevo che tu mi amassi!-

La donna sospirò ridendo-Caro tutto bene?-

-Come tutto bene! Mi avevi promesso che saresti stata a dormire per farmi compagnia e cosa trovo al mio risveglio,che abbraccio forte?un pupazzo orribile dai capelli biondi che sorride in modo agghiacciante! Mi hai traumatizzato Greta!-

-Avanti l'ho trovato buffo e l'ho sperimentato. Era il pupazzo che Zick odiava da bambino.-

-Ah si, me lo ricordo!-sorrise il piccolo domatore guardando.

-G-Greta sono scioccato potresti essere comprensiva!-piagnucolò il domatore guardandola.

-Avanti ti ho fatto la torta che ti piace tanto ,siediti e stai zitto!-sorrise guardando il marito.

-Davvero???allora dimentico tutto. Stai per andare in camera tua Zick?bene portati questo!-e prima che potesse fare altro, Zick si ritrovò tra le braccia quel l'orrendo pupazzo dagli occhi storti che lo fissavano -Vaaaaaaaa bene. Ora capisco perché l'odiavo.-

Tranquillo salì le scale ed entrò in camera sua buttando a terra il pupazzo. Non aveva fame e quello che desiderava di più era solo farsi una bella dormita come da tanto non ne faceva. Si sdraiò sul materasso e si rigirò di lato senza cambiarsi e dopo qualche istante si addormentò beato.



Casa Patata.

Elena era entrata a casa e aveva posato la roba sul mobile all'ingresso così come la sua giacca. Era visibilmente stanca,priva di forze. A passo strisciato si diresse verso la cucina dove c'era un odore alquanto stuzzichevole che l'attirò;si affacciò alla porta e guardò la madre sorridendo.

-Sono tornata mamma-

-Elena!-la donna era visibilmente preoccupata,la figlia era fuori da quella mattina-ma insomma vuoi proprio farmi morire??Potevi fare almeno un colpo di telefono!-

-Scusa mamma, non prendeva li...-bugia-Mi dispiace-

Julie sospirò e poi le sorrise-Hai fame?Ti ho fatto i tuoi piatti preferiti...non ti va di mangiare?-

Elena scosse il capo-No mamma sono davvero stanca ma lasciami la torta ,eh?non darla ai gemelli che mi arrabbio.-Sorrise guardando la madre. Subito dopo arrivò Harvey.

-Cara!ben tornata, come stai?-

-Ah papà ciao,si proprio ora-

-Tua figlia non vuole mangiare-disse Julie guardando la figlia con aria minacciosa.

-M-mamma!-

-No???Amore di papà stai male?!Hai la febbre???-

-Vuoi un pugno sullo stinco papino?-chiese lei sorridendo poco sadica.

-Ok stai bene-

-Certo che sto bene!Sono solo stanca!Posso andare ora???-

-Va bene bambina-sospirò annuendo-Dormi bene mi raccomando!-

-Sono le otto quasi...sicura di riuscire a dormire?-

-Certo mamma,sono così stanca che credo mi addormenterò subito.-sorrise guardandoli e facendo un cenno di saluto con la mano per poi salire le scale lentamente.

Appena entrò in camera chiuse la porta alle sue spalle e lasciò un respiro di sollievo. I suoi tre animali dormivano comodamente sul letto...anche loro stanchi.

Lei si incamminò e aprì il suo armadio guardando dentro per vari secondi...non gli andava di cercare un pigiama;quindi chiuse lo sportello e si andò a sedere sul davanzale dove c'era la grande finestra di vetro dove lei si sedeva sempre per guardare la pioggia. Si sedette poggiando anche i piedi e posando il viso sul vetro freddo mentre gli occhi stanchi guardarono il cielo ormai più blu che rosso .Gli occhi gli divennero pesanti all'improvviso,non aveva la forza di alzarsi e mettersi sul letto anzi sarebbe restata li ancora per un bel po'...guardò per l'ultima volta il cielo prima che il sonno la travolse.


****


Un botto...il vetro tremò ,più che altro vibrò. Cos'era? Elena si svegliò un po' intontita e si guardò intorno-C-che succede?- guardò la finestra. Era notte fonda e il cielo era stellato;sicuramente,pensò,l'aveva sognato e subito cercò di riprendere sonno ma subito dopo sentì un altro più violento scossone che però colpì tutta la casa facendo tremare tutto.

La scosse si ripeterono ancora e ancora e sembrò che la terra cedesse e che le pareti stessero per crollare...sembrava che tutto intorno a lei stesse per scomparire..che cosa diavolo stava succedendo?!




Ed ecco il primo cap di una nuova ZickXElena*dubitavate u_ù*è un nuovo scatto di pazzia spero vi piacciaXD! Fatemi sapere che ne accadranno di cose!^^

  
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