Non voglio guarire. E' l'unica spiegazione. I miei meati sono foderati di catarro. Ok, la smetto.
Capitolo otto – I BELIEVE IN MIRACLES! (Contate quanti “me” e quanti “io” ci sono in questo capitolo. Se ne avete il coraggio...)
Eh, insomma. È bello ricordare certe
cose.
Che poi, oh!, è stata la mia prima buona azione gratuita.
O no?
E
straordinariamente ha portato vantaggi anche alla mia vita privata (e avevo
sempre pensato che fare del bene fosse una fregatura).
Nel senso che Harry è
stato contentissimo del fatto che una delle mie “pazzie” abbia avuto successo,
quindi di non doversi più trovare nel gelo polare che i suoi amici si creavano
intorno. E quando Harry è felice per qualsiasi cosa in cui c'entro anch'io...
beh, è molto caloroso nelle sue dimostrazioni di gratitudine.
(Ovviamente le
mie “pazzie” sono gli exploit del mio genio superiore... e la mia “pazzia” più
grossa che abbia mai avuto successo è proprio la mia storia con Harry, anche se
non posso dire che se lo dimentica... Né io mi scordo facilmente le sue
dimostrazioni di gratitudine riguardo a questo...)
Non che abbia imparato ad
accordarmi maggior fiducia, ma pazienza.
Insomma, in fondo dorme al mio
fianco (o meglio, contro la mia schiena) ogni notte senza paura che io gli
scagli una maledizione. È sufficiente.
...
Oddio, detto così fa un po'
pena.
Ma, insomma... è difficile da spiegare. Non è che superare quello che
abbiamo passato sia solo una questione di buona volontà.
Cioé, ci puntiamo le
bacchette contro con una spensieratezza che se ci pensassi tutte le
volte...
Ci tocchiamo e non abbiamo paura di ricevere del male.
Non è che
ci siamo dimenticati di quel che ci siamo fatti.
È che...
Lui è Harry. È
qui, addormentato dietro di me e se mi giro... ecco. Cogli stessi capelli di
sempre. E posso accarezzarli e sentirmeli tra le dita come sono freschi e lisci.
Posso anche baciarlo.
Non si è neanche svegliato.
Posso abbracciarlo e
addormentarmi contro di lui.
È Harry. E mi ricordo che mi ha quasi ucciso.
Che se avesse voluto farlo, e non avesse reagito solo per difendersi, sarei
morto senza neanche un tentativo pallido di “probabilmente”. Ma lo amo. E non ho
paura. Come lui di me.
Anche se ho ancora il segno del marchio sul braccio e
mio padre mi spedisce (a casa di Harry, tanto per essere più chiaro sulla sua
disposizione nei suoi confronti) continuamente ingredienti per pozioni
velenose.
Dio, abbiamo fatto l'amore appena dieci minuti fa, lo sento ancora.
Non dovrebbe essere possibile.
Non capisco se è incoscienza.
L'unica cosa
di cui ho paura è che mi lasci, e quello si che mi farebbe male.
Io sono
geloso del nostro passato. È come se io abbia potuto vedere tutto
Harry. Qualsiasi sfaccettatura, dalla più dolce alla più terribile.
Harry mi
appartiene completamente. E se avessimo avuto un passato diverso, non sarebbe
così.
Ecco. Si sveglia.
Macché. Ora mi acchiappa... si avvinghia... si
strofina contro il mio collo... sospira...
E dorme.
Devo fare
l'orsacchiotto, di mestiere.
Fosse sempre così semplice. (Semplice... Mi ha
fatto sudare sangue.)
C'è gente che si intestardisce sul passato.
Beh. Non
devo convivere con loro. Grazie al cielo.
Oddio, che schifo. Non oserei
condividere neanche... neanche... il divano con Weasley.
Infatti di solito mi
fanno sedere tra Harry e Ginny.
Che ha la strana perversione di abbinare
l'arancione al viola, e lei ha i capelli rossi, cioè!, e tutto
l'insieme diventa in una qualche maniera... affascinante,
filosoficamente affascinante, direi... Ma almeno non grugnisce.
Parla poco,
eh. Ma, poverina, non è che ci siano conversazioni significative da fare con i
suoi fratelli.
Mah.
Insomma.
Oddio. Mi toccherà condividerlo, il
divano, prima o poi.
Poi lui, per quello strano senso di giustizia
grifondoro, sta pure cercando di diventare amichevole... devo trovare
il tempo per dirgli che il civile mi basta e avanza. E su una cosa
almeno saremo d'accordo.
Anche perché poi dovrei ricambiare. Lui non se lo
aspetta, ma Harry e Hermione sì.
Aargh, è colpa sua! La strozzerei.
No,
vabbeh... mi ha fatto piacere.
Ma la strozzerei lo stesso!
E poi il modo
in cui glielo ha fatto sapere!
No, ok. Mi ha fatto piacere.
Ah! Sono
confuso.
Tutta la cosa mi confonde. E mi lusinga.
Cioè! Non me lo
aspettavo assolutamente. E figurati Weasley.
Avrei voluto esserci. Chissà
come glielo ha detto.
Qualcosa tipo:- Sai, se avremo una bambina, voglio che
Draco sia il suo padrino.- ?
Per “buon auspicio”!! Cioè, che cresca
affascinante, intelligente e... stellare come me!
ME!
Me
medesimo.
Io!
La mia pulcherrima persona!
A quel punto, immagino che
Weasley si sia quasi strozzato colla saliva.
E dopo un po' di “cosa” e
“perché” sputacchiati (non molto diverso dal normale), lei gli abbia confidato
che fui IO l'artefice della loro love story.
Io, tutto merito mio!
La
coppia tra le coppie non sarebbe nata se non per merito mio!
Il mio karma è a
posto per le prossime novecentonovantanove vite. L'universo mi ama.
Harry mi
porta in palmo di mano.
Che poi sono la stessa cosa.
Aaaaaaaaaaaaaah! Sì,
Ronnie-caro, sono stato io! Io ho scelto le tue mutande preferite!
Io gliele ho fatte indossare!
Hai ceduto al suo fascino in una sola
sera, ma sono io che l'ha tirato fuori dal bozzo!
Io sono
l'artefice della tua gioia (e dei tuoi futuri dolori coniugali...), mi dovresti
venerare come un dio!
Il dio quale io sono! (inserire risata
malefica a scelta)
-Draco... smettila di agitarti. Mi hai dato una
gomitata.-
-Scuuusa...-
Ops... Mi sono lasciato prendere
dall'esaltazione.
...Dorme?
Dorme.
Povero. Torna a casa morto da quando
ha ripreso ad allenarsi a quiddich per le selezioni...
Certo che quelli
dell'accademia sono dei deficienti patentati... Se il punteggio di Ron era più
alto di quello di Harry, era ovvio che Harry non avrebbe accettato di avere un
bonus in più. Già odia i favoritismi, se poi glieli fanno a discapito del suo
migliore amico...
Decidere di abbandonare su due piedi... tipica avventatezza
grifondoro.
Gli piaceva così tanto...
Beh, forse non così tanto,
altrimenti avrebbe piantato un casino ma sarebbe rimasto.
Mi fa venire mal di
testa! Ma non ne vuole parlare. Per ora. Bisogna imparare ad avere pazienza, con
lui...
Forse non dovrei gongolare così tanto, mentre lui sta un po'
così.
Però... siccome se io sono felice, lui è felice...
No?
Almeno non
si preoccupa di farmi preoccupare.
Che poi mi preoccupo lo stesso, ma non
glielo faccio vedere.
Perché i suoi guai sono i suoi e se li risolve da
solo!
E ok, che dovrei fare, stressarlo perché non me ne parla?
Hermione
ha gli stessi problemi, almeno siamo in due. Anche a Ron la cosa ha dato
parecchio fastidio, ovviamente.
Sia per i bonus, sia perché Harry se n'è
andato. Anche perché un po' si sente in colpa, anche se non ne ha alcun motivo.
Per una volta.
Le ho detto: sta buona, che non dobbiamo impicciarci.
Per
quanto sia strano che adesso non si parlino e sembrino sempre sul punto di
litigare.
Comprati un completino sexy, anche se ancora non gliela dai, e
fallo rilassare un po'.
Anche se non ho capito come mai si sia scandalizzata
così tanto a sentirmi parlare di sesso orale.
Anch'io ero scettico prima di
provare, ma ho provato prima di esprimere un giudizio definitivo.
Ah, le
donne.
Che poi, a pensarci, sono... qua...no. Sei mesi che stanno insieme.
Però per un po' non la dovevamo considerare una cosa seria, perché si vedevano
come amici, e tutte quelle balle lì.
Cavolo. Già sei mesi. È un sacco. Al
sesto mese, già avevo riempito mezzo armadio di Harry.
Eh, ma loro sono più
all'antica.
Sìii, certo. Secondo me Ron sta solo aspettando il momento
giusto. In fondo è una vita che l'aspetta.
Come quando l'ha baciata. Terzo
appuntamento, Fatidica Festa a parte, Hermione colla mano sulla maniglia della
portiera che sta per dire “allora ci vediamo”.
Imboscataaa! Ron è uno
stratega coi controfiocchi.
(Invece Harry ti lascia sempre un margine di
fuga. Totalmente inutile, perché Harry è tipo Kaa del Libro della Giungla. La
versione Disney, chiaramente. Guarda me, solo me... Però i suoi
malefici piani vanno sempre a buon fine. Come al solito. Come a scuola.
Grrr...)
Oh cavolo. Sono le due di notte.
OK, ragazzo mio, parliamoci
seriamente. Tu ora dormi.
Tu ora dormi.
Tu ora dormi.
Tu ora
dormi.
Tu ora dormi.
(Mmmh, come si fa a resistermi?)
Tu ora
dormi.
Tu ora dormi.
Tu ora dormi.
Tu ora dormi.
…
Ma io non capisco perché bisogna tirare in piedi tutto questo
casino.
Insomma, ok, Harry ha passato le prime selezioni. Ma sono in cento
per il solo ruolo di cercatore. Non mi sembra proprio il caso di fare una festa
adesso.
Che poi, detto tra noi (noi...? Me, me, e me.), Ci sarebbe stato
qualcosa da dire se non fosse passato. Questa è la normalità, invece! Non ci si
poteva aspettare di meno.
Eeeh. Almeno ha fatto pace con Ron.
Comunque non
capisco tutta questa agitazione! Sta mattina eravamo così calmi e pacifici
finché è arrivato il gufo...
Che palle.
-Draco? Sei qui?-
Uhn? È lei? È
in controluce e mi da pure fastidio agli occhi.
-Ehi, perché ti rintani in
camera?-
È lei. Spero che non accenda la luce.
Entra e chiude la porta. Si
siede sul letto, dalla mia parte. Trova il mio braccio.
-Perché sei
giù?-
Mmmh... perché il mio ragazzo sta saltando per tutto il salotto ubriaco
urlando “Perché Weasley è il nostro Re”, che primo: non c'entra, secondo: dovrei
averne il copyright?
Ridacchia. -Dai... che c'è, non sei
contento?-
Sbuffo. -No, Hermione. Sono geloso del fatto che Harry si sia
dimostrato ancora una volta uno dei migliori cercatori d'Inghilterra, mentre io
sono un nullafacente e non combinerò mai niente di buono nella mia
vita.-
-Nh. No, dai, sul serio. Cosa c'è?-
Sbuffo. Mi giro a pancia in
giù. Hermione non demorde e inizia a grattarmi con un dito la nuca. Maledetta!
Mi fa il solletico!
Mi agito. -Non mi piacciono le feste grifondoro. Lo
sapete.-
-Ma questa non è una festa grifondoro. È una festa...
Harry.-
-Beh, questo non cambia che la casa sia piena di
grifondoro!-
-Andiamo! Harry vuole attorno le persone a cui vuole bene. Vieni
di là.-
-Harry sa benissimo che non mi piace. Poteva evitare di farla a casa
sua quando io sono qui.-
-Draco, non essere egoista...-
-Io sono
egoista. Sono un cazzo di serpeverde. Lasciami stare.- Rotolo dalla parte di
Harry. C'è un po' del suo odore sul cuscino. - Non è che animerei molto la
festa.-
Ride. -Lasciami dissentire! Tu sei un animatore nato!-
-Certo,
come Groviera con quelli di Scat Cat.-
-Draco. Smettila di essere così acido.
Ti assicuro che nessuno di là ti crede un egoista. Nessuno ti crede niente di
meno che una persona speciale. Non solo Harry, e non solo io e Harry. Sappiamo
che sei un serpeverde e forse è proprio per questo che Harry sta così bene con
te. Siamo tutti felici che tu sia nella sua vita. E non ci dispiacerebbe affatto
condividerti con lui. Noi grifondoro siamo generosi, no? E le persone generose
fanno conoscere a tutti le cose belle.-
No, non mi sento lusingato. -Sono una
cosa bella?-
Beh, forse un pochino.
-Sì.-
Uhn... Beh, ma queste cose
dovrebbe dirmele Harry, non Hermione!
-Allora, vieni? Harry si starà
rovinando la serata chiedendosi se deve venirti a cercare o se invece preferisci
rimanere da solo, o se è il caso di mandarci via tutti e rinunciare alla sua
festa prima di combinare un danno con te. Sai che non puoi pretendere che lui
capisca al volo cosa c'è bisogno di fare. Non è te. E non è una donna.-
Ah,
non dovrei ridere di questo... Cavolo, sembra quasi che Hermione mi abbia dato
della donna. Ma è divertente vedere come legge Harry.
Sono sicuro che ha
ragione. Ma... -Mmmh... penso che lo lascerò nel suo brodo ancora un po'. Per
dispetto.-
Sospira. La sento sdraiarsi sul letto. Spero non mi lasci capelli
sul cuscino.
-E sia. Che vuoi fare nel frattempo?-
-Nh? Non so. Parlami
ancora un po' di me.-
-Ma sei proprio senza vergogna.-
-Sì. A che
serve?-
Ride. -OK. Vediamo... Perché c'è bisogno di Draco Malfoy alle nostre
feste.-
Come inizio mi piace.
-Mmmh... Innanzi tutto, potresti darci un
sacco di consigli utili per sbloccare le situazioni difficili che non siamo
capaci di far evolvere. In cinque minuti saresti circondato da persone che
aspettano il loro turno per parlarti.-
Mmmh!! -Probabile.-
-Poi, le nostre
feste sono troppo corrette. Ci vuole qualcuno che metta un po' di pepe.-
-Oh,
sì, quello lo saprei sicuramente fare! E poi?-
Sospira. -Poi... Harry ti
avrebbe finalmente a portata di bocca e non passerebbe tutta la serata a
romperci le scatole parlandoci di te.-
Uhn. -Questo non sembra un
complimento.-
-Sì che lo è.-
-Se lo dici tu...-
Silenzio.
-Sai a
cosa stavo pensando, ieri sera?-
-Nh? No...-
-Stavo pensando a...- A?
-Beh. A te.-
-Oh, che onore! Perché? Ah, non me lo dire. La storia della
bambina?-
-Sì!!-
Mi viene un dubbio. -Non stavi scherzando, neh?-
-Eh?
No. Cioè, mi è uscita un po' per caso. Ma ci stavo pensando davvero. Dubito che
per l'erede, Ron permetterebbe una cosa del genere. Ma per una femmina,
sceglierei io.-
-Eheh... Oddio, chi sceglierebbe, per
l'erede?-
-Eeh, sarà un bel problema. Troppi fratelli. E Harry ha
già un figlioccio.
Uhn. Teddy. L'uomo con cui dovrò sempre dividere Harry. E
quello che fa coi capelli!! Degno figlio di sua madre...
Non pensiamoci
ora... (e poi, avrò tutto il tempo per educarlo come si deve! Creta nelle mie
mani! Se non ci mette lo zampino Harry...)
-Perché è saltato fuori il
discorso dei figli?-
-Mah, così. Stavamo parlando con Molly. Ogni tanto
sembra che ci consideri già sposati. Ci ha chiesto quanti ne volevamo... cose
così.-
-E quanti ne volete?-
-Oddio, non lo so! Abbiamo detto due, ma era
un numero un po' così... Insomma!-
-Beh. Due per voi. Uno per me, uno per
Harry...-
-Eeh?! Che storia è?-
-Beh, noi non possiamo fare figli. Quindi
li dovete fare voi al nostro posto.-
-E io dovrei avere quattro
figli?!-
-Eh, se ne vengono di più, pazienza.-
Ouhf. Un cuscino in
faccia.
-Ma pensa un po' questo che idee... Sta attento, sai! Guarda che
conosco un paio di pozioni molto interessanti!-
Inizio a rotolarmi. La mia
disperazione è diventata molto più raffinata da quando la facevo a
scuola. -Nooo! I miei fianchi non sono adatti a portare una
gravidanza!-
Hermione non risponde alla mia provocazione. Che starà
pensando?
-Sai che tutte le volte che si fanno discorsi del genere, sia tu
che Harry mettete te al posto della mamma?-
Accidenti. Ha ragione.
-La cosa è del tutto casuale, mia cara.- Peccato che ci sia buio e non possa
vedere la mia espressione di aristocratico distacco.
-...Sarà. Allora, che
facciamo? Ci alziamo?-
-Uhn... OK. Harry sarà pronto a ricevermi, ormai.-
Woah. Altro che pronto a ricevermi. Ci starebbe un ghigno, se non avessi la
sua lingua in bocca.
Mmmh.
Ma c'è silenzio o mi si sono tappate le
orecchie? Non dirmi che ci stanno guardando tutti.
Oh, beh. Meritiamo. Siamo
bellissimi.
Oh, la mia schiena ringrazia, si stacca!
Ma doveva farmi fare
un casqué, per baciarmi? Com'è plateale. E se lo dico io...
-Allora,
dov'eri?!-
-Ero in camera a fare porcate con Hermione, caro.-
E ridono.
Mmmh, che rabbia! E se fosse vero? -Vai a controllare! C'è il letto in
disordine. E forse troverai qualche suo capello!-
Harry mi afferra le chiappe
e mi stringe. Che eleganza. -Sì, tesoro. Dopo andiamo a vedere e mi aiuti a
cercarli, mh?-
Oh, ma com'è fine, coi sottintesi sessuali, sta sera.
Su,
via! Fammi vedere questa massa di grifondoro senza charme e tatto! C'è bisogno
del mio lavoro qui.
Oh... guada Hermione!!
Oh... ma quello non gliel'ho
insegnato io... ehehe... che fanciulla intraprendente.
-Guardone!-
WAAH!
Ma perché il mio ragazzo si diverte così tanto a farmi spaventare?
Il suo
mento che mi buca la spalla. Poggiatesta oltre che orsacchiotto.
Ridacchia.
-Guarda che faccia ha Ron!-
Eh, beh. La faccia di uno con una bella ragazza
seduta sulle gambe.
Ride. -Pensa a quando mi prendeva in giro per le facce
che facevo con te!-
“Che facevo”, ma tu pensa! Scrollo la spalla. Non si
sposta. Perseverante! -Che facevi, eh? Non le fai più.-
Mugugna. -Sìi, le
faccio ancora.-
Mi morsica! -Harry!-
-Che c'è?-
Aaaaah!!
-Niente.-
Mi abbraccia. Colle mani... un po' troppo in basso. Oddio, quando
beve è così maniaco!
-Draco... Sono così contento che stiamo
insieme...-
Eheh... che dicevo ieri? Dimostrazioni di gratitudine! Oh, ma
dove vuole infilarsi! In mezzo a tutta questa gente!
-Guarda che sei il
festeggiato! Non puoi metterti a pomiciare con me!-
-E chi l'ha detto? Dai...
ci hanno lasciato il divano libero apposta.-
Ah!
Complotto!
Uhn...
Uhmmm...
Beh... Vuol dire che se qualcuno ha bisogno
di me... aspetterà!
I DOMO!
(and speech)
Grazie mille a
cosmopolitan (Non lo so, non li trovo neanch'io! Mi sono ridotta a cercare di
diventarlo! Per
l'appuntamento...)
hele (Un'altra che voleva l'appuntamento!)
SummerRain (Uh! Grazie
XP! Mi farai sapere anche se ti è piaciuto il resto, vero?)
Melchan (Facciamo a
gara su chi stritola meglio? Oh, ma la cosa dell'incubatrice era detta in
buonissima fede! Chiaro che Draco ci tiene tantissimo a questa cosa della
continuità della specie. Anche tu volevi
l'appuntamento?!)
OK, Ragazze, precisazione!! Io non avevo alcuna intenzione di
descrivere l'appuntamento. Cioè: sarebbe stato il ricordo di Draco di quello che
Hermione gli aveva raccontato di aver vissuto. Cioè, da parte mia: 1a cosa,
descrivere gli avvenimenti; 2a cosa, riscriverli dal punto di vista di
Hermione; 3a cosa, capire cosa Hermione avrebbe detto a Draco e con quali
sentimenti; 4a cosa: riscrivere il tutto filtrato dalle orecchie di Draco,
condito dai suoi commenti silenziosi e espressi, sia quelli fatti all'epoca
della telefonata, sia quelli fatti nel momento del ricordo della
telefonata.
Chiedete cose che sono al di là della mia disponibilità
temporale, gente.
Ci penserò su. Magari non in prima persona. In terza, onniscente
o limitato (a Hermione). Certo sarebbe interessante inserirci anche un
po' di Ron, per vedere cosa si cela dietro al suo viso inespressivo. MAAAH. Non
sono mica un maschio. Che mi viene in mente?!
Posso pensarci dopo Maggio
(visto che sto preparando tipo tutti gli esami di francese (5) PIU' quello
di canto)?